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Venezia -Calatrava

Venezia -Calatravacalatrava venezia

Un progetto moderno, ma stilisticamente non inquadra con lo scenario, anche se costruito in vetro e marmo dell’Istria, il materiale più usato a Venezia. L’opera cambia la nostra idea riguardo l’aspetto che deve avere un ponte, quello di Venezia è molto diverso dalle opere che lo hanno reso famoso, l’essenza della discrezione,una campata da una sponda a l’altra senza cavi o altri tipi di supporto.(The Independent )

Santiago Calatrava nasce il 28 luglio 1951 a Beninamet nei pressi di Valencia, dove

frequenta la Scuola d’Arte e,nel 1974, si laurea in architettura.

 

Inaugurato 11 sett 2008 il ponte della Costituzione meglio noto dopo la costruzione come ponte di Calatrava è il ponte che attraversa il Canal Grande fra piazzale Roma e la stazione ferroviaria Venezia Santa Lucia. La struttura è in acciaio, i pavimenti in vetro della Saint Gobain, pietra d’Istria e Trachite Grigia Classica di Montemerlo. Anche i parapetti sono in vetro,(bella l’idea del vetro trasparente) con corrimano in ottone.
All’interno dei corrimano sono installate lampadine a led che dissipano il raggio di luce nei parapetti in vetro.

800px-Auditorio_de_Tenerife  calatravaL’architetto spagnolo Santiago Calatrava è famoso in tutto il mondo per il suo stile dinamico e maestoso allo stesso tempo, per gli arditi progetti legati all’ingegneria (ponti, soprattutto), e per opere come l’Art Museum di Milwuakee, il James Joyce Bridge di Dublino, la stazione dell’Alta Velocità e il ponte sull’autostrada a Reggio Emilia.
Segno caratteristico della figura di Calatrava è la costante ricerca di forme espressive differenti, l’attenzione, verso le scienze esatte e l’ingegneria così come verso la plasticità250px-Ciutat_de_les_Arts_i_les_Ciències_ CALATRAVA-VALENCIA
e l’estetica delle forme. Di volta in volta “architetto-scultore” o “architetto-ingegnere”, Calatrava lega, in un gioco di continui rimandi, gli elementi fondanti della sua ricerca: il disegno, l’architettura e la scultura.
Con 94 m lunghezza,e 22 mila passanti al giorno, i gradini del ponte realizzati
in modo artigianale diventao sensibili e subiscono danni continui perché gli scalini (unici e delicatissimi) non reggono al peso delle migliaia di trolley e valigie.
Scomodo ma di moda,è stato progettato male (non ha l’altezza di un gradino normale ; il raddoppiamento in lunghezza di alcuni gradini ingannano l’occhio quando scendi, l’umidità lagunare e l’utilizzo del vetro per alcune parti calpestabili rendono il ponte particolarmente scivoloso.) facendo cadere i turisti,attratti dallo stupendo paesaggio;che presentano continuamente degli esposti al comune ;fino a questo momento (fine 2013) 5000 denunce.

Lo stile di Calatrava combina una concezione visuale dell’architettura all’interazione con i principi dell’ingegneria; i suoi lavori spesso sono ispirati alle forme ed alle strutture che si trovano in natura. Ha inoltre disegnato numerose stazioni ferroviarie.

La maggior parte delle sue opere realizzate si trova in Svizzera, Germania, Francia, Spagna, Canada. In Italia Calatrava ha realizzato tre viadotti lungo il nuovo asse di Reggio Emilia, il quarto ponte sul Canal Grande di Venezia e , la città dello sport nel comprensorio universitario di Tor Vergata a Roma.800px-Stazione_Mediopadana calatrava

alcune delle opere  architettoniche realizzate:

City of Arts and Sciences, 2005 Valencia, Spagna.

Tenerife Auditorium, 2003 Santa Cruz, Canary Islanda.

Stazione mediopadana  di Reggio Emilia -Italia

….quattro giovani di Jesolo, due ragazzi e due ragazze,hanno superato il Ponte della Costituzione, ( Calatrava),con l’auto (una vw Polo) poi hanno parcheggiato in Campo San Geremia e sono andati a fare un giro per Venezia. machina calatrava
Quando sono tornati, hanno trovato ad attenderli gli agenti di polizia, che li hanno portati in questura, dove hanno cercato di spiegare le ragioni del gesto.Aver usato il celebre ponte come strada per passare da una sponda all’altra del Canal Grande costerà loro caro, assicura il questore Fulvio Della Rocca.Il conducente e altri due, un ragazzo e una ragazza, che facevano parte del gruppo,sono stati denunciati per guida in stato di ebbrezza,e per ubriachezza molesta (gli esami hanno rilevato un alto tasso alcolico) mentre un quarto componente, una ragazza, è risultata sobria.Il sindaco rileva che le prime verifiche non hanno evidenziato particolari danni al ponte ,poi,dopo aver espresso un giudizio molto duro su un “gesto squilibrato”, chiude con una battuta:      

                   “Si è trattato di un ulteriore collaudo per il ponte”
….

Uno dei  progetti più recenti è un grattacielo residenziale composto da dodici case a schiera a forma di cubo impilate una sulla cima dell’altra. Le case a schiera salgono lungo un asse centrale secondo uno schema a scala in modo che ognuna di
esse abbia il proprio tetto. Il design della “townhouse in the sky “ha attirato una clientela molto ricca, disposta a pagare la forte somma di trenta milioni di dollari americani per ogni cubo. Sarà costruito a New York nel quartiere finanziario di fronte  all’East River.

 

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Venezia e il porfido Rosso

Venezia e il porfido rosso

Il porfido rosso antico proviene dal Mons Porphyrites, e trae origine da un vulcanesimo PORFIDO ROSSO ANTICOvecchio di circa 630 milioni di anni di composizione dacitico-andesitico che ha portato alla formazione di grandi strati di materiale effusivo, ma anche di tufi ed ignimbriti.

Nella basilica di San Marco ,  la chiesa principale della città, davanti al portale principale sul pavimento dell’atrio,la losanga di porfido , rappresenta il punto esatto in cui l’imperatore Federico Barbarossa s’inginocchiò davanti al papa Alessandro III nel 1177.Dopo la pace di Venezia Alessandro III riconosce l’indipendenza della Repubblica di Ancona, che aveva così tenacemente resistito al Barbarossa nel 1174, e la città in cambio riconosce al papa il diritto alla riscossione di un reddito annuo.

L’ origine del porfido rosso, è strettamente connessa all’apertura del Mar Rosso, evento geologico associato ad una importante fase vulcanica che evolve e si modifica chimicamente di pari passo all’apertura del bacino oceanico lasciando in eredità materiali molto duri dal punto di vista della lavorazione, ma estremamente importanti e preziosi nella storia estrattiva dell’antico Egitto.

Pietra del bandoPresso l’angolo verso la piazza è la pietra del bando, tronco di colonna in porfido (Pietra del bando) da cui il “commandador ” della Repubblica leggeva le leggi ed i bandi alla cittadinanza.     Travolta nel 1902 dalle rovine del campanile di San Marco, “ frenò la corsa delle macerie e impedì che esse colpissero le delicate colonne d’angolo della della Basilica.”

Secondo alcuni studiosi la colorazione rossa è imputabile alla presenza di piemontite diffusa nella roccia secondo altri è invece più accreditata,l’elevata concentrazione di ossidi di ferro.

 

 

i tetrarchiPer consolidare il potere imperiale, Diocleziano mise in atto una serie di riforme politiche e amministrative, tra cui la condivisione dell’impero tra più colleghi. Nel 285, nominò il suo commilitone Massimiano Augusto co-imperatore.
Nasce cosi «Tetrarchia», il «governo dei quattro» ciascun Augusto avrebbe governato su metà dell’impero,delegando il governo di metà del proprio territorio al proprio Cesare,(vice-imperatore), il quale gli sarebbe succeduto dopo venti anni di regno.
All’angolo della basilica verso la piazzetta, in un blocco di porfido rosso dell’altezza di circa 130 cm,sono raffigurate le figure dei “tetrarchi”, ovvero i due cesari e i due augusti.

” Le quattro figure sono vestite di corazza riccamente decorata e ricoperta da una clamide; recano dei bassi copricapi calati sulla fronte. La mano sinistra impugna la spada, la destra di due dei personaggi è posata in un formale gesto di abbraccio sulla spalla sinistra degli altri due.”

I volti solenni e il porfido, materiale riservato nel mondo antico agli dei all’imperatore e alla sua famiglia, indicano le figure di personaggi imperiali.La statua di sinistra sul lato est ha un frammento di piede mancante ( ritrovato nel 1965 tra le rovine del Philadelphion a Istambul,saccheggiato dai Veneziani nel 1204 durante la spedizione , della Quarta crociata)

 

Difficile da lavorare a causa della sua durezza – sembra fosse tutto sommato poco usato al tempo dei faraoni proprio a causa di questo problema – ma sicuramente la pietra più importante e costosa, e prima di diventare emblema del lusso incarnava simbolo del potere divino e come raffigurazione di nobiltà, prestigio e ricchezza.

 

Testa detta del Carmagnola
L’immagine del Carmagnola viene assimilata a una testa in porfido rosso posta nel carmagnolaloggiato della basilica di San Marco, infissa sui pilastrino nell’angolo sud-ovest della balaustra.
Questa testa mozzata alla base del collo deve forse fungere da ammonimento.

“Francesco Bussone, detto il Carmagnola, è un capitano generale della Serenissima, riconosciuto colpevole di tradimento e di connivenza con il nemico, Filippo Maria Visconti, e per questo decapitato nel 1432. L’accusa è ingiusta per questo capitano che
ha dedicato le sue capacità militari a Venezia. La sua testa comunque deve restare esposta al popolo secondo l’usanza, dando avvio,nell’immaginario popolare a una leggenda rimasta viva a lungo.”

In realtà la testa in porfido proveniente dal saccheggio di Costantinopoli durante la IV Crociata del 1204, . Di misure vicine al naturale (40 centimetri di altezza), reca un foro sull’alto del capo che doveva servire a fissarlo al muro. I grandi occhi incorniciati
da sopracciglia arcuate avevano un tempo le pupille riempite di pasta vitrea, mentre il pesante ornamento della corona imita inserti di pietre preziose e placche d’oro.
Scontata l’identificazione del personaggio con un sovrano del tardo Impero, oltre che per i tratti del volto e il copricapo diademato, anche perché il porfido è destinato quasi esclusivamente ai ritratti imperiali.

Sono state avanzate varie proposte. La teoria oggi più accreditata, basata sul confronto con monete in oro del sovrano coniate tra 534 e 538 nella Zecca di Costantinopoli e con i mosaici di San Vitale di Ravenna, è che si tratti del ritratto di Giustiniano I,ultimo imperatore romano d’Oriente che regna dal 527 al 565.

Quanto alla provenienza della testa, molti studiosi hanno pensato che potesse essere stata presa dai Veneziani nel Philadelphion, la piazza di Costantinopoli.

venice – Mira town

 


venice – Mira town

riviera_del_brenta_italiaFormerly Mira town was called Cazzozana or Ca’zozzana – the name describing its spatial position among the woods and pastures .In the middle age here was a free port , the town being inhabited by boatmen and fishermen.
On May 1078 at the time of the Crusades, a rich merchant family descending by the Romans ( Corbelli ) ; went to the city of Myra ( now Iskenderun , city of Lycia, Turkish region of Asia Minor ),from where they take out the remains of St. Nicholas , buried in the church of this city . Subtracted by the Turks , some of the spoils were buried in the church of San Nicolo,Venice – Lido , and another part was brought to the church of St. Nicholas of Bari.
To the memory of the event and to commemorate the saint , the family Corbelli built a church dedicated  to St. Nicholas .
Between the twelfth and thirteenth century , (1100-1200), Ca’zozzana took the name of Mira in memory of Myra (region of Lycia ; Asia Minor) , where St. Nicholas was Archbishop ;and the boatmen of the river Brenta proclaimed him “saint-patron of sailors and Mira town”.

Villa Widmann Rezzonico Foscari ( Mira – Venice)
The complex construction of the villa , along with the barn and the oratory was built at the end of 1700. Among the many distinguished guests of the villa there were :

-the famous Venetian playwright , Carlo Goldoni, who resided mainly in the large Villa Bagnoli , as  Goldoni himself noted in his ” Memoires ” ;
-Cardinal Sarto , at that time Patriarch of Venice ,
-The musicians as: Malipiero , Igor Stravinsky ,
-The vernacular poet Pasto who was often guest                                                                   – Gabriel D’Annunzio friend of Earl Pietro Foscari .

Since 1984, the Villa is owned by the Province of Venice.
The Riviera del Brenta is an area of the province of Venice , which extends along the old natural channel of the river Brenta .
From March to October you can visit the Riviera del Brenta on board of a boat.
The trip has a high historical, cultural , artistic and environmental value. Along the canal you can admire numerous villas and palaces of the ancient nobles .
The route provides alternate days starting from  Stra, (Villa Pisani ) in Venice or vice versa , passing through the numerous bridges and locks that regulate the flow of water .
The boat stops to visit the Villas along the main path , the guide on board will accompany the visitors to see these beautiful buildings. The motorboats are equipped with air -conditioning,heating , toilet , radio .

The main vilas you can visit are:

VILLA FOSCARI ( Malcontenta – Venice)800px-Villa_Widmann-Foscari
Villa Pisani ( Stra – Venice)
VILLA RED ( Stra – Venice)
VILLA NANI MOCENIGO ( Dolo – Venice)
VILLA TITO ( Dolo – Venice)
VILLA  VELLUTI ( Sambruson – Venice)
VILLA  WIDMANN REZZONICO FOSCARI ( Mira – Venice)
VILLA BADOER  FATTORETTO ( Sambruson – Venice)

VILLA BRUSONI  SCALELLA ( Sambruson – Venice)
http://www.rivieradelbrentaturismo.com/ITA/visitare.html

 

 

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Venice -restaurants

Venice -restaurants header2 The Veneto region has much to offer  its visitors regarding the cuisine .

The Venetian cuisine , mainly based on rice and polenta , usually passes for a light and healthy cooking . Polenta is the most popular side dish for almost every type of dish .

Through the typical restaurants of fish and local venison is well known in Italy and abroad.

Typical dishes of the Veneto :

schie con agio, ogio and poentina ( schie -kind of fish you  found only in the Venetian lagoon ,with parsley garlic and polenta ) ;

capesante ,peosi e perarasse ( small clams) ;

cape onghe ( “cannolicchi” razor clams,tasty mollusk whose properties of minerals protein and low calories intake is recommend)

moeche :The moeche are crabs stripped of armor , very soft and almost mushy. Is from their tender and softness that the Venetians have called the crabs without armor moeche (mole = soft).

canoce ( shrimp ) ; or mantis shrimp (cob) bisato in tecia ( stewed eel ) :in the ancient tradition was a suitable food  for those who often worked in the cold and damp

folpeti : boiled folpetti are part of the traditional Venetian appetizer consisting of mantis shrimp , octopus , eggs of cuttlefish, shrimp,whole boiled and served warm with olive oil and lemon.

vovi de sepa (eggs and squid ); big_64_sarde_in_saor

Sardee in saor :Sardines saor. A classic Venetian dish used to ennoble the taste of the fish with sweet and sour sauce in the typical regional cuisine.In addition to achieving the gastronomic quality,is obtained a preparation who last for ten days if kept in a cold place. Very fashionable is the saor with scampi.

sepe in tecia;

gambereti e gamberoni (shrimp and prawns ): The “schie” -shrimp found in the Venezian lagoon,take  a pinkish gray color ( from gray color) when cooked. As many  dishes              once were “poor” , belonging to the fishermen , now are  popular and expensive. 

broeto de pesce (soup of fish) ;

sopa de cape (soup of razor clams);

fried  ;Granso ( crab) ; gransevoa ( spider crab ) , lobster ,

bigoi de sepe ; bigoi coe cape :The bigoli , are thick spaghetti ( 2-3 mm in diameter and 20-25 long ) made ​​with white flour , butter, milk and eggs. In the past,  households did not use eggs and butter (low-income), while today are added to make the dough softer . The ” Bigoi blacks ” are obtained by using whole wheat flour or adding mixture of sepia .  You can taste ” bigoi ” with any other  traditional sauce.

risoti e tajadee ai funghi misti (rice and noodles with mushrooms ), risoto de cape ;risoto de sepe (rice and sepia),

risi e bisi

risi e bisi

risi e bisi – rice and peas : is one of the most popular Venetian food.This old dish (prepared with peas from the first harvest ; tender and sweet ) ,was traditionally offered to the Doge ( of the Serenissima Republic of Venice ), on 25 April ,the feast of the saint-patron of the city, San Marco.

lasagne e ravioi al forno coi asparasi (lasagna and baked asparagus with ravioli), papardeè alla lepre (noodles with hare) ,

baccalà

baccalà

bacaà con sugo ( bacalà with gravy) and creamed ( white) :Bacaà or bacalà is prepared with the , arctic cod fish ( Norwegian origin ) that is preserved by drying with cold air , the name “stoccafisso ” derives from the Norwegian stokkfisk , fish stick.

costate di puledro (chops foal), sfilaci di cavallo con poenta,(horse sfilaci with polenta ), conicio ( baked rabbit) , cinghiale in umido con poenta (wild boar stew with polenta) ; costesine d’agnello ai ferri ( grilled lamb) , stinco di maial arrosto al forno (pork shank roasted in the oven), german real rosto (wild duck), anara (duck), oca selvateca (wild goose) , faggian aea cacciatore (pheasant), bresaola with rocket and parmesan cheese , appetizers and side dishes of vegetables and herbs.

Among the desserts we can mention :le fritole , i baicoli , i xaeti , la pinsa ,i galani,la fugassa (  venetian buns)

Bardolino wine

Bardolino wine

 I galani – a true symbol of the Venetian Carnival ! They are the sweets of the Venetian culinary tradition .

The ultimate culinary enjoyment is guaranteed from the wines from Veneto region. Bardolino, Valpolicella and Prosecco like not only to the Italians, but they are famous and willingly drank in the whole Europe.

 

 

 

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The christmas

The christmas

babbo nataleThe Latin word “Nātiuiteð” (from Latin nātīvitās ), meaning” the birth” , refers to the celebration of birth of Jesus Christ.(Old English: Crīstesmæsse, meaning “Christ’s Mass”) is an annual commemoration of the birth of Jesus Christ

The date of birth of Jesus(25 December) is not based on the Bible, but on Roman celebration (on the end of every year around the winter’solstice ), festivals held in
honor of two sun gods:the Roman god, Sol , and the Persian god Mithras; and the” Saturnalia” feast organized in honor of the god Saturn ( the god of agriculture),who began on December  17th and ended on 24 which was the gifts-giving day too.
In the houses and on the streets you could hear the noise of the revelers . After the feasts of Saturnalia followed the celebration of the “first day of January “(which lasted three days)
Pope Julius I declared December 25 the day of Christ’s birth in 350 a.d.( December 25 of the older Julian calendar, corresponds to January in the modern-day Gregorian calendarandar) so replace the pagan symbols with Christian ones (sun symbol has been replaced by Christ called Sol Invictus “Sun of Righteousness” and the solar disk becomes aura of saints ) .

In the seventeenth century a law in the parliament of England forbade the celebration of Christmas ;the reason:there is no biblical or historical reason to believe that the birth of Jesus on December 25.

The practice of putting up special decorations at Christmas began in the 15th century,in London,where it was the custom at Christmas for every house and all the parish churches to be “decked with holm, ivy,bays, and whatsoever the season of the year afforded to be green”
Nativity scenes are known from 10th-century Rome. They were popularised by Saint Francis of Asissi from 1223, quickly spreading across Europe.

The myth of Santa Claus has its origins in the character of St. Nicholas, the old man who use to made gifts to the children ;Archbishop of Myra ( a city in Asia Minor, Turkey) was called by the Dutch ” Sinterklaas” , then by Americans , Santa Claus .  Santa Claus has no connection with Jesus Christ and the Christmas.

The earliest extant specifically Christmas hymns appear in 4th-century Rome. In the 12th century an Parisian monk began to derive music from popular songs, introducing something closer to the traditional Christmas carol. Christmas seasonal songs emerged in the late 18th century. “Deck The Halls” dates from 1784,and the American “Jingle Bells” was copyrighted in 1857.

albero di nataleThe use of the “Christmas tree” are the ancient origins, various cultures used to decorate the various “Paradise Trees” with ribbons and colored objects , torches , small bells , votive animals , as well as the belief that lights that illuminated them correspond to as many souls. They also adorned the various trees with cosmic symbols of the Sun , the Moon, the planets and the stars. (In particular,the fir tree was sacred to Wotan ,powerful god of the Germans .)

In the Middle Ages the pagan cults were seen as a foreshadowing of the Christian revelation . Besides the meaning of the power offered by God to the nature the Christmas tree became a symbol of Christ , understood as lifeblood , for the Church, represented as a garden built by God on earth.
The image of the tree as a symbol of life has very ancient origins and finds confirmation in
different religions .

The only thing that associates it with the Bible may be the uzance to put a star on top of Christmas tree, symbolizing the polar star, the star that announced the birth of Jesus
(I never understood why “we need to kill” every year a lot of trees to make decorations.)

This very popular holiday became “important” in non-Christian countries like Japan,
China, Turkey, Lebanon, Indonesia, where the Christmas fever swept the populations that use the celebration as an excuse to shop and to celebrate.
Christmas ,in Western countries lost the religious significance, becoming a pure commercial celebration.The new churches are now the shopping malls where you can hear Christmas carols,can see Christmas trees and Santa Claus.

Celebrating Christmas can be a cause of stress. The loan of the money to make gifts (often very expensive) ,to have abundant food, working the overtime to get more money may be reasons that make these holidays do not bring you happiness.

The Bible describes the true spirit of Christmas in 2 Corinthians 9:7:
Each do as decided in his heart, not grudgingly or under compulsion,
because God loves a cheerful giver.
merry christmas

 

 

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Venezia, cucina e ristorazione

Venezia, cucina

header2Il Veneto ha molto da offrire ai suoi visitatori per quanto riguarda la cucina. La cucina veneta, basata principalmente su riso e polenta, passa in genere per una cucina sana e leggera. La polenta è il contorno più popolare per quasi ogni tipo di pietanza.

 

Piatti tipici del veneto:
big_64_sarde_in_saorSardee in saor (sardine in salsa con cipolle caramellate.);

schie con agio,ogio e poentina (schie con aglio prezzemolo e polenta)

;cape sante ,peosi e perarasse (piccole vongole);

cape onghe (cannolichi); moeche;canoce (canocchie);folpeti; vovi de sepa (uova e seppie) ;

gambereti e gamberoni;

broeto de pesce (brodo) ;

sopa de cape;  bigoi de sepe;   bigoi coe cape; ;bisato in tecia (anguilla in umido); sepe in tecia; bacaà con sugo e mantecato (in bianco); lasagne e ravioi al forno coi asparasi,papardeè alla lepre (pappardelle),

risoto de cape;  risoto de sepe; risi e bisi,risoti e tajadee ai funghi misti,

fritto de mar; granso (granchio);  gransevoa  (granseola); astice , grigliata mista de mar,

costate di puledro,sfilaci di cavallo con poenta,

La ristorazione locale tipica del pesce e della selvaggina si e affermata in Italia e al estero .

Conicio al forno(coniglio), cinghiale in umido con poenta,costesine d’agnello ai ferri, stinco di maial arrosto al forno, german reale rosto,anara,oca selvateca, faggian aea cacciatora, bresaola con rucola e grana, antipasti e contorni misti di verdura e di erbe.
Sarde in saor. Questo piatto e la modalità classica veneta utilizzata per nobilitare il pesce al minuto ;trattandolo in agrodolce,con la salsa tipica regionale.Oltre che raggiungere un risultato gastronomico di qualità ,si otteneva una preparazione che si conservava per una decina di giorni ,se mantenuta in ambiente fresco.A venezia va molto di moda il saor con gli scampi.

images (1)Le schie sono dei gamberetti che si trovano in laguna dal colore grigio che una volta cotte assumono un colore grigio rosato. Come molti piatti che un tempo erano “poveri”,appartenenti ai pescatori, ora sono invece una pietanza ricercata e costosa. Sono ottime come antipasto.

 

Le moeche sono i granchi spogliati della corazza , molto teneri e quasi molli. E’ da questa loro consistenza tenera e molle che i veneziani hanno affibbiato ai granchi senza corazza il nome di moeche.

 

I bigoi, sono dei grossi spaghetti (di 2-3 millimetri di diametro e lunghi 20-25) preparati con farina bianca, burro, latte e uova. Un tempo le famiglie più modeste non usavano uova e burro, mentre oggi vengono aggiunti per rendere l’impasto più morbido. I “bigoi neri” sono ottenuti utilizzando farina integrale o aggiungendo all’impasto del nero di seppia. Oltre che in salsa i bigoi si possono gustare con qualsiasi altro sugo tradizionale.Una variazione molto apprezzata e la versione della salsa al burro cotto con la mantecatura di burro crudo,nella fase di condimento finale che garantisce una straordinaria cremosità.

Risi e bisi e uno dei piatti più conosciuti della cucina Veneta.Questo antico piatto (preparato con piselli dalla prima raccolta ;quelli più teneri e dolci),della Serenissima Republica di Venezia,veniva tradizionalmente offerto ogni anno al Doge ,il 25 aprile nella ricorenza del patrono San Marco

 

Il baccalà mantecato si prepara con lo stoccafisso, cioè un merluzzo artico di origine norvegese che viene conservato tramite essiccazione con aria fredda; il nome stoccafisso deriva infatti dal norvegese stokkfisk, pesce bastone.
Tra i dolci si possono citare le fritole, i baicoli, i xaeti( i zaeti,biscoti sechi), la pinsa, i galani,la fugassa (focaccia-veneta), e gli “spuncioti de caramel”

tavola venezianaI galani-il vero simbolo del Carnevale veneziano ! Sono i dolci della
tradizione culinaria veneziana.
Il massimo godimento culinario viene garantito dai vini del Veneto. Il Bardolino, il Valpolicella ed il Prosecco piacciono non soltanto agli italiani, ma sono famosi e bevuti volentieri in tutta l´Europa.

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San Nicola

San Nicola

sf nicolaeIl nome è composto da due parole: Nikao  ” sconfiggere”  e Laos , “persone” .Nato a Patara , Lycia – 345 d.c Nicola divenne vescovo di Myra (oggi Kocademre ) , città  Micia. E conosciuto per la sua gentilezza ed i miracoli che ha fatto tutta la sua vita .

La festa di 6 dicembre, cita una visione dell’imperatore Costantino.Il santo gli apparve in sogno e gli chiese di perdonare i tre soldati condannati a morte :
“Mentre erano in carcere , hanno saputo il momento in cui sarebbero stati giustiziati e hanno chiamato il santo in loro aiuto ;
Il santo apparve nel sogno del imperatore e dell amministratore provinciale rimproverando prima l’imperatore poi il amministratore per la calunnia sui tre uomini, dimostrando al imperatore che gli imputati sono innocenti e che invidia ha cospirato contro di loro . E così San Nicola li ha salvati dalla morte . ”
Alcune leggende collegano San Nicola a Babbo Natale. Nicola aiuta con tre sacchi di oro un commerciante che attraversava un momento difficile , permettendo alle sue tre figlie di sposare. Ogni volta che una delle ragazze voleva sposare , Nicola ( che era già  vescovo ) , metteva un sacchetto di monete d’oro davanti alla porta del commerciante.
Nel momento in qui la  terza ragazza ,voleva sposare il commerciante si e messo di guardia per scoprire chi era l’uomo che ha gli dava i soldi .
San Nicola ,si dice,per non essere visto salì sul tetto e lasciò cadere il sacchetto nel camino .

La storia del suo salvataggio di marinai da annegamento nel  Egeo lo stabili come il santo patrono dei marinai .

Fu imprigionato durante la persecuzione di Diocleziano , e rilasciato da San Costantino  l’imperatore.Il santo  è noto anche come difensore dell’ortodossia contro gli ariani .

Venezia-Chiesa di S.Nicolò

Venezia Lido Chiesa di S.Nicolò

La tomba del santo e nella chiesa di San Nicola ( Demre , Turchia) , ma le reliquie sono state rubate e portate a Bari nel 1087 ( durante le Crociate , molte città volevano avere reliquie ) nella Basilica di San Nicola .

 

 

Cità di Mira: http://dipoco.altervista.org/venezia-cita-di-mira/
Nel XIII secolo , le reliquie della cattedrale di San Nicola a raggiungono a Canterbury ( Inghilterra) e il culto del santo comincia a diffondersi , in gran parte dell’Europa .             Dopo la cristianizzazione degli slavi , il culto di San Nicola ha sostituito il dio, Mikula,il dio dell’agricoltura .

Diventa patrono : della Grecia e la Russia , dei detenuti, delle ragazze nubili ,dei viaggiatori, mercanti e bambini .
Gli olandesi lo chiamavano Sinterklaas e gli primi immigranti in America lo hanno trasformato in Santa Claus .
Il 6 dicembre il santo riempie le scarpe dei bambini con caramelle.  Con il passare del tempo la festa si tiene di natale e le scarpe si  sono
trasformate in calze .

 

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Natale  http://dipoco.altervista.org/buon-natale/

Venezia -cità di Mira

Cità di Mira

riviera_del_brenta_italiaAnticamente ( Mira )si chiamava Cazzozana o Ca’zozzana-il significato descrivendo la sua posizione territoriale tra i boschi e i pascoli.  Nell’evo medio qui c’era un porto franco ;il paese essendo abitato da barcaioli e pescatori.Il maggio 1078 all’epoca delle crociate una ricca famiglia di mercanti discendente dai antichi Romani (i Corbini) ;la famiglia Corbelli andò alla cita di Myra (ora Alessandretta ,cita di Licia,regione turca dell Asia minore ) da dove porto la salma di San Nicolò,(che era seppellita in una chiesa di questa città) .Sottratte dai Turchi ;una parte delle osa furono deposte nella chiesa San Nicolò di Venezia -Lido,ed un altra parte fu portata nella chiesa di san Nicolò di Bari.
Al ricordo dell avvenimento e per commemorare il santo,la famiglia Corbelli edifico la chiesa dedicata a san Nicolò ;i barcaioli del fiume Brenta lo proclamarono protettore dei marinai e di Mira.
Tra il secolo XII e XIII,(1100-1200)la cita prese il nome di Mira ,in ricordo della regione di Licia nell’Asia Minore dove San Nicolò fu Arcivescovo.
VILLA WIDMANN REZZONICO FOSCARI (Mira – Venezia)
800px-Villa_Widmann-Foscari
II complesso edilizio della villa, assieme alla barchessa e All’oratorio, fu costruito alla fine del ‘700 .Fra i tanti ospiti illustri della villa vi furono anche il celebre commediografo veneziano, Carlo Goldoni che a lungo soggiornò soprattutto nella grande villa di Bagnoli, come ricorda il Goldoni stesso nella sue “Memoires”, il Cardinale Sarto, allora patriarca
di Venezia, i musicisti Malipiero, Igor Stravinski, il poeta vernacolo Pasto e più volte fu ospite Gabriele D’Annunzio amico del Conte Pietro Foscari.
Dal 1984 la Villa è di proprietà della Provincia di Venezia.
La Riviera del Brenta è un’area della provincia di Venezia che si estende lungo
l’antico alveo naturale del fiume Brenta.
Da Marzo a Ottobre è possibile effettuare la visita della Riviera del Brenta a bordo di una imbarcazione.L’escursione ha un elevato valore storico, culturale, artistico ed ambientale. Lungo il Naviglio è possibile ammirare numerose Ville e Palazzi degli antichi nobili Veneziani.Il tragitto prevede a giorni alterni la partenza da Strà, Villa Pisani a Venezia o viceversa passando attraverso i numerosi ponti e le chiuse che regolano il deflusso dell’acqua.L’imbarcazione attracca nelle Ville principali lungo il percorso, la guida presente a bordo accompagnerà i visitatori a visitare queste bellissime dimore. Le motonavi sono dotate di aria condizionata, impianto di riscaldamento, toilette, filodiffusione.

Le più importante sono:

VILLA FOSCARI DETTA LA MALCONTENTA (Malcontenta – Venezia)
VILLA PISANI (Stra – Venezia)
VILLA ROSSI (Stra – Venezia)
VILLA NANI MOCENIGO (Dolo – Venezia)
VILLA TITO (Dolo – Venezia)
VILLA VELLUTI (Sambruson – Venezia)
VILLA WIDMANN REZZONICO FOSCARI (Mira – Venezia)
VILLA BADOER FATTORETTO (Sambruson – Venezia)
VILLA BRUSONI SCALELLA (Sambruson – Venezia)

Info:http://www.rivieradelbrentaturismo.com/ITA/visitare.html

 

 

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