Il martirio di Bragadin

 

 

Bragadin il martire

Il martirio di Bragadin infocò gli animi e fu tra i motivi che spinsero le flotte cristiane a battersi come leoni fino alla vittoria, a Lepanto, due mesi dopo. Nobil Homo Marco Antonio Bragadin,Governatore di Famagosta (una città sulla costa orientale del Cipro) e Capitano Comandante di una legione di seimila uomini destinata alla difesa di quella città,fu scorticato vivo dai turchi e la sua pelle riempita di paglia e ricucita .
bragadin
Venezia aveva dichiarato guerra ai Turchi, ed il Comandante ed i suoi soldati seppero
resistere ben dieci mesi all’assedio posto al presidio Veneziano da Lala Mustafa
Pascia. Bragadin sa quale sorte sia toccata a Nicosia , (l’antica capitale di Cipro) dopo la resa: 20 mila persone sterminate nei metodi più orrendi,le donne che si gettavano dai tetti pur di non cadere in mano ai vincitori, duemila bambini e ragazze inviati nel mercato
degli schiavi del sesso di Costantinopoli .Era convinto che i rinforzi sarebbero presto arrivati, ma diversi problemi impedirono alla Serenissima di soccorrere le proprie truppe. I soldati erano ormai ,logorati dalla fame e dagli stenti, e sottoposti a continui attacchi
che un pò alla volta distrussero la città.Rimasti ormai meno di cinquecento uomini validi e la popolazione è alla fame il comandante chede la pace Turchi concessero a Bragadin condizioni di resa estremamente vantaggiose descritte e firmate dai due comandanti in una pergamena bollata d’oro il 2 Agosto 1571.In base agli accordi presi “salva la vita e le proprietà di tutti, evacuazione a Candia di chi avesse desiderato e libertà di culto per chi fosse rimasto “sembrava e doveva essere una sfilata dignitosa.

Tre giorni dopo la resa Bragadin seguito da una schiera di Ufficiali e soldati si recò al’Lala Mustafa
accampamento dei Turchi per la consegna delle chiavi della città. , Lala Mustafà finge cortesia per tre giorni, poi con un pretesto fa arrestare tutta la guarnigione cristiana. Il comandante turco è infatti furibondo: ha impiegato oltre 11 mesi per piegare la resistenza,
ha perduto 52 mila uomini, fra cui il suo primogenito: gli Ufficiali vennero decapitati e le teste dei soldati ammucchiate davanti alla tenda del Capo Turco, mentre quelle degli ufficialo vennero affisse ad alte lance infisse nel terreno nell’accampamento.
Poi i turchi si lanciarono a saccheggiare ciò che rimaneva della città.

Per Bragadin medita una fine ancor più agghiacciante: Il Comandante venne tenuto in vita per altri undici giorni,poi il 17 Agosto 1571 Lala Mustafà lo fa pestare e frustare, lo suplizio di bragadincostringe a percorrere due volte il perimetro della città caricato di gerle piene di sassi ed immondizia sulle spalle piagate, facendogli premere dalla soldati la bocca in terra ad ogni passaggio davanti al suo trono. Lo fa quindi appendere per ore ad un pallo nel porto, in maniera che tutti gli schiavi cristiani ai remi ed i prigionieri possano vedere l’orribile sorte del loro comandante.
Lala Mustafà gli intima di abiurare la Croce ed abbracciare l’Islam. Ma Bragadin rifiuta , con la poca forza che gli rimane.Infine venne legato ad un tavolo qui mozzate orecchie e naso, oltre a subire altre mutilazioni, quindi venne squartato e le sue membra vennero lanciate ai soldati turchi, mentre la sua pelle venne riempita di paglia e ricucita, a forma di manichino, e fu fatta girare per le strade sulla groppa di un bue, assieme alle teste di Alvise Martinengo, Gian Antonio Querini e Andrea Bragadin ( suo fratello), quindi issato su una 1260
galera che parti per Costantinopoli.

Soltanto dopo cinquantun giorni le flotta dei veneziani e degli altri Europei riuscì a trovare un accordo per unire le forze e sconfiggere i turchi. Con la furiosa Battaglia di Lepanto del 7 ottobre 1571 i Cristiani riportarono una grande vittoria.

bragadinAnni dopo mercanti veneziani con la complicità di uno schiavo cristiano riusciranno a trafugarla.La pelle del Comandante fece ritorno a Venezia nel 1576.
In un primo tempo venne portata nella Chiesa di San Gregorio, ma il 18 maggio 1596 gli venne dedicato un monumento dentro cui fu tumulata l’urna contenente quello che restava dell’eroico Governatore

E solo una delle persone che con il loro “martirio” orrori terribili, supplizi inumani hanno contribuito nei secoli a fare di Venezia “la Grande Serenissima” che attraverso la storia tutti conoscono!

Oggi è la pelle e conservata nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo a Venezia, (considerata il Pantheon dei Dogi veneziani), e venerata come una reliquia, sebbene la Chiesa non abbia mai elevato il martire Bragadin alla gloria degli altri.

 

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