venezia nell anno mille

 

 

Venezia nel anno mille

 

dogiPoco prima del anno mille,Venezia lottava con i pirati narentani fedeli ai Croati.

933 Sottomissione dell’Istria, trasformata gradualmente in territorio interno della repubblica e rimarrà fedele fino alla caduta.

948 Spedizione navale contro la Dalmazia capitanata da Pietro III Candiano, ma non si arriverà mai ad una completa sottomissione. Soprattutto il possesso della costa era di fondamentale importanza per Venezia, anche per debellare il fenomeno della pirateria.
996 Furiosa repressione di pirati slavi. Lissa viene messa a ferro e fuoco.

Nel ano mille (anno in qui secondo delle sinistre profezie doveva essere la fine del mondo ),nel giorno dell’Ascensione Venezia usciva nel mare con una flota comandata dal doge Pietro Orseolo II .Il doge dopo aver ottenuto il benestare di Bisanzio,e aveva ricevuto il  “gonfalone di san marco” raffigurazione del leone alato; andò a persuadere all’obbedienza le isole di Curzola e Lesina ;le antiche città Romane: Parenzo, Pola, Arbe, Veglia o Zana ,Trau ,Spalato.Una volta sottomessi i pirati narentani ( di origine slava il nome deriva dal fiume Narenta) e conquistata la città di Ragusa; la spedizione si trasforma in una crociata trionfale.(Per ricordare questa spedizione fu inoltre stabilito che ogni anno, il giorno dell’Ascensione, il Doge con il Vescovo e tutti i consiglieri si recassero sopra un vascello d’onore davanti al porto del Lido a celebrare un rito commemorativo; sarebbe nata così la ben nota cerimonia dello Sposalizio del Mare, o festa della Sensa.)

Pietro Orseolo IIAnno mille-16 novembre: l’imperatore Enrico II conferma i privilegi veneziani e riconosce al doge il titolo di duca dei Venetici e dei Dalmati( Dux Dalmatiae) e per la prima volta era affermato il “dominio del golfo “.Se l’imperatore dell occidente diviene padrigno di alcuni figli di duca di Venezia;per bisanzio ed il papato conquisto Bari e Taranto ,cadute in mani saracene.
Un anno dopo trafugamento delle spoglie di San marco (828) da Costantinopoli inizia la costruzione della basilica che porta il suo nome.La facciata della basilica di San Marco guardava una piazza diversa dall’attuale .La basilica viene distrutta assieme alle case che si erigevano intorno ,dal incendio applicato dai nemici del doge Candiano .Fu ricostruita dal doge Orseolo I ,prima di lasciare Venezia e diventare monaco nei Pirenei,dove visse a lungo, dedito ad esercizi di penitenza.
Il palazzo fortificato del doge si erigeva su un vecchio edificio Romano,molte chiese (la più antica :san Moise) e tantissime case erano già costruite dai tempi remoti .L’attuale piazza San Marco era più stretta e attraversata dal rio Batario;con la chiesa San Geminiano,”che fu spostata più in la per poter ampliare la piazza nel anno 1500 (san Sovino) poi demolita da Napoleone per far posto allo scalone e alla sala da ballo di Eugenio Beaumaris ,un altro rio scorreva tra la chiesa e il Palazzo Ducale .L’attuale piazzetta era quasi tutta occupata da una darsena .
L’isola di san Giorgio Maggiore aveva già eretta un abbazia benedettina .Il torrione ed il campanile faceva parte del sistema difensivo creato dal doge Pietro Tribuno dopo il colpo tentato dai ungheresi nel anno 899 :una lunga muraglia che si stendeva dal castello di olivolo fino ad un altra torre tra san Mose e santa Maria Zogenigod alla quale partiva
la grossa catena che sbarrava il canale grande e faceva capo ad un altra torre presso san Gregorio.
-Doge Pietro CandianoSulle rive di canale grande (che cambiava il nome di tratto in tratto :Santa Chiara,San Marco,rio Zirada,rio Beculo,Canale di rialto)c’erano allineate già le chiese tra le case costruite di legno,ma anche veri e propri palazzi (foscari)
Nei presi di san Gregorio c’era un grande lago di proprietà del dignitario imperiale bizantino Domenico Morosini,e la peschiera “dei Badoer”

Il veneziano del mille va dappertutto per acqua e soltanto per acqua ,non ce edificio che si affaccia su un rio ,e ci sono “cinquanta mila piccole barche ,o gondole”. La coltivazione dei orti sono presenti nelle isole del estuario (Lido),le vigne a “Vignole” i cavali a “Cavalino”
la loro vocazione definendosi anche dal nome. Il sale -prezioso monopolio veneziano -difeso con le armi viene prodotto al ridosso della città (a San Giorgio vicino a Giudecca) chiamata allora “Spinale”, ( si riusci l’abolizione di dazi sull’importazione del sale) ,con il canale “Vignano”che la separava dal resto della città. L’arsenale non e ancora nato (viene costruito nel 1004) e le fabbriche di remi e di galea ,gli cantieri “squeri da nave “sono un po ovunque nei vari campielli.
Il mercato (di Rialto) si trova sull’altra sponda del canale a San Bartolomio .Nella isola attuale c’erano la piscina poncianica e le “becarie”il macello,dove furono gettate le spoglie del povero Pietro Candiano IV e dei suoi famigliari (figlio incluso).La donazione dei figli di Stefano Orio aprirà la via del nuovo mercato che noi conosciamo oggi alla fine del secolo.
Come organizzazione sociale ci sono già le “case vecchie” antenati dei Patrizi chiamati “i proces”,e una folla di artigiani liberi (anche schiavi liberi),già costituiti in “fraglie” cioè associazioni di categoria .I navigatori ed i mercanti danno origine alle cosiddette “case nuove” del patrizio futura classe dirigente.

A partire dall’anno 1100, Venezia era diventata una grande potenza mediterranea e offriva i propri servizi come flotta navale allo stesso Impero Bizantino.Grazie al suo splendore e alla sua prosperità economica, Venezia diventò obiettivo militare ambito da diversi paesi, tra questi la Francia, la Spagna e la Turchia .Infine Venezia si separò dal decadente impero bizantino nel 1203 durante la IV Crociata quando i soldati veneziani presero d’assalto e conquistarono Costantinopoli. Da oriente i soldati veneziani portarono con
sé le ricchezze provenienti dai saccheggi che possono essere ammirate nella chiesa di San Marco; tra queste ricchezze marmi preziosi,sculture, etc.

 

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