Archivio della categoria: tourism

Altane, Venezia

altane

altane

Venezia,altane .Le altane, sono molto simile alle  terrazze pensile , aperte su uno o più lati, in legno o in ferro ,sorrette da pilastri, esposte al sole e al vento , poggiate sui tetti,vicino al sole.
Elemento minore dell’edilizia veneziana,(che probabilmente esiste solo in questa città e a Firenze) continuano da sempre ad attirare l’attenzione. A differenza delle terrazze e dei balconi comuni, queste non sporgono oltre la sagoma dell’edificio sul quale sono costruite ma come dice il nome si sviluppano verso alto .

 

In una città la cui struttura urbana è formata da calli molto strette e spesso ombreggiate ,si  trovano questi ingegnosi spazzi sollevati, sostituendo un giardino ,dove i veneziani vanno a prendere il sole, stendere il bucato, godere il panorama .

LE ALTANE DI VENEZIA

Libreria Tolettahttp://www.tolettaedizioni.it/2013/12/le-altane-di-venezia/

venezia

venezia

Si racconta che le donne veneziane una volta ci salivano sulle altane ,per schiarirsi i capelli con i raggi del sole.Cosi ,il biondo ,il rosso veneziano dei capelli si otteneva asciugandosi al sole. L’operazione si ripeteva nuovamente , dopo un trattamento con delle tinture  tramandate fino ai  nostri giorni .
(“Les femmes blondes selon les Peintres de l’école de Venise”, Armand Baschet e Feuillet de Conches, 1865 Parigi.)

venezia

venezia

Dal trecento  l’immagine dell’altana si ritrova nelle opere di pittori celebri da Bellini, Carpaccio e de’Barbari, a Canaletto, Zompini, fino a Ciardi, dove si possono ammirare altane ancora esistenti, visibili o nascoste.
Le altane di oggi  impreziosite dalle decorazione di piante, fiori, diventano piccole serre.Su di esse si vedono posizionate sedie e tavoli , sdraio da spiaggia,oppure delle tende per proteggere dagli eccessivi raggi solari o dai sguardi indiscreti.

Visita il mio sito:  http://ginocosta.altervista.org/blog/reddito-extra/

I campanili pendenti a Venezia

I campanili pendenti a Venezia, nel centro storico, sono tre. Il quarto campanile pendente e quello della chiesa di San Martino,a Burano, a otto leghe da Venezia .A causa del cedimento del suolo su cui sorgono, che a Venezia non è dei più solidi, molti campanili presentano la caratteristica di non essere proprio in asse, ma di essere pendenti.
Il Campanile della Chiesa di San Giorgio dei Greci, è il Campanile di Santo Stefano
hanno una inclinazione simile a quella della Torre di Pisa, dalla sommità alla base un’inclinazione di 2 metri circa, ma non sono altrettanto celebri.

san pietro castello

san pietro castello-i campanili pendenti

Il campanile meno pendente dei tre,è quello della basilica di San Pietro di Castello.

La chiesa è situata all’estremità nord-orientale della città di Venezia,nell’isola di S. Pietro , sestiere di Castello, il primo insediamento abitativo e il primo centro religioso, politico e commerciale della città non lontano dai bacini dell’Arsenale.

La prima chiesa,risale al VII secolo,ed è intitolata ai santi bizantini Sergio e Bacco .
La “nuova” chiesa ,edificata nel IX secolo,fu al inizio sede vescovile dipendente dal patriarcato di Grado dal 775 al 1451, poi cattedrale e sede patriarcale di Venezia fino al 1807 – quando il titolo passò a San Marco.

Il campanile e una struttura massiccia ,ma elegante, in pietra d’istria e staccato dal corpo della chiesa. La sua costruzione risale al 1463, anche se nel 1482 venne ricostruito in seguito al danneggiamento da parte di un fulmine (opera di Mauro Codussi 1482-90) .
La piccola cupola della sommità oggi e sostituita da un tamburo poligonale.

Dal 1630 alla caduta della Repubblica la Serenissima Signoria svolgeva un annuale pellegrinaggio nella basilica l’8 gennaio, per celebrare la liberazione della città dalla peste.
L’altar maggiore, di marmi policromi intagliati, realizzato su disegno di Baldassarre Longhena (1649), contenente un’urna con le spoglie del primo Patriarca di Venezia, San Lorenzo Giustiniani. La pala d´altare fu realizzata da Paolo Veronese.
A rafforzare il fascino di questa antica chiesa, nella navata destra è posta la cosiddetta Cattedra di San Pietro, tradizionalmente considerata il seggio del Santo ad Antiochia , proveniente da Antiochia, ma assemblata probabilmente nel XIII secolo utilizzando un’antica stele funeraria di arte arabo-mussulmana con iscrizioni del Corano e decorazioni arabe.

Durante la prima guerra mondiale la cupola è stata colpita due volte da bombe incendiarie .

Aperta al pubblico:

Da lunedì a sabato dalle ore 10.00 alle ore 17.00 (ultimo ingresso ore 16.45).
Domenica, 1 gennaio, 15 agosto, 25 dicembre ,chiuso.
http://www.arte.it/guida-arte/venezia/da-vedere/chiesa/chiesa-di-san-pietro-di-castello-967

 

 
La chiesa di Santo Stefano

Santo Stefano Venezia

Santo Stefano Venezia-CAMPANILI PENDENTI

Si trova nel sestiere di San Marco ,non lontano dal Ponte dell’Accademia ed è la terza chiesa conventuale veneziana assieme ai Frari e santissimi Giovanni e Paolo.
Il suo campanile, staccato dal corpo della chiesa, con i suoi 66 metri è uno dei più alti di tutta la città.Di impianto romanico con cella a tre archi e sovrastato da un tamburo ottagonale. 
Il campanile pendente di Santo Stefano ,ricostruito, in secoli diversi, ben quattro volte ha rischiato di crollare più volte è sta in piedi per miracolo.

Durante la sua (ultima) costruzione,raggiunta un’altezza di circa 30 metri, un cedimento delle fondamenta lo fece inclinare, ma i lavori continuarono e al altezza di 66 metri arrivo con un’inclinazione dalla sommità alla base di 2 metri circa.Vicino alle sue fondamenta si vedono i grandi supporti che lo sostengono e gli impediscono di cadere.

La chiesa fu spesso teatro di episodi di violenza e anche di omicidi, tanto che per questo motivo nel corso dei secoli venne sconsacrata per ben sei volte.
Il portale,è in stile gotico fiorito veneziano della bottega di Bartolomeo Bon.La sagrestia contiene un vero e proprio museo di grandi nomi del Rinascimento veneziano. Ospita quattro tele di Jacopo Tintoretto: Resurrezione (1565) , l’Ultima Cena (1579-80), Cristo lava i piedi agli apostoli (1579-80) e l’Orazione nell’orto (1579-80). Altro grande artista presente in questo spazio è Antonio Vivarini con due notevoli opere: San Nicola di Bari e San Lorenzo martire (1475);sopra il Martirio di Santo Stefano (1630 -1638) di Sante Peranda.
Nella chiesa si conserva il corpo di santo Stefano protomartire.
http://dipoco.altervista.org/venezia-la-chiesa-di-santo-stefano/

Sotto l’altare della chiesa passa un canale, navigabile solo con bassa marea.
Nel centro del Campo Santo Stefano è situato il monumento a Nicolò Tommaseo letterato e patriota veneziano del XIX secolo.
In questa grande piazza di Venezia sorgeva un tempo la Chiesa di S. Angelo ed a lato esisteva un campanile, anch’esso pendente.

http://www.arte.it/guida-arte/venezia/da-vedere/chiesa/chiesa-di-santo-stefano-798
La chiesa di San Giorgio dei Greci.

san giorgio dei greci sam

san giorgio dei greci

Al momento del crollo dell’impero bizantino e della presa di Costantinopoli da parte dei turchi, un certo numero di greci ortodossi cercò riparo nella città lagunare. Ben presto ebbero bisogno d’una chiesa .
L’erezione della chiesa di San Giorgio dei Greci iniziò nel 1536 su progetto di Sante Lombardo e fu ultimata nel 1561 sotto la guida di Giannantonio Chiona,nel sestiere di Castello,non distante dalla Riva degli Schiavoni ,nelle vicinanze della chiesa di San Zaccaria.La sua costruzione si è resa possibile grazie ai contributi dei greci ortodossi di Venezia e dei marinai greci di passaggio nella città.Nel periodo di massima fioritura Venezia contava circa 12.000 greci.

Il Campanile fu edificato da Bernardo Ongarin tra il 1587 ed il 1592, su progetto di Simone Sorella.Il campanile pende da quando fu costruito, perché il terreno su cui poggia cedette da un lato.
Pur non presentando particolari rischi, viene comunque continuamente monitorato dal comune di Venezia.

La sua pendenza e ben visibile dal ponte sul rio dei Greci,vicino al ponte dei sospiri,e ogni turista che è passato questo ponte lo ha fotografato.
La chiesa di San Giorgio godeva del particolare privilegio di essere sottoposta direttamente al Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, il quale vi inviava i propri chierici, quasi tutti personaggi eminenti dell’epoca. Attorno alla chiesa si è sviluppato il famoso quartiere dei greci.
L’interno ha una struttura a navata unica ed è ricoperto di affreschi, opera di Giovanni di Cipro.L’iconostasi è caratterizzata da decorazioni in marmo e da pitture di Michele Damasceno raffiguranti vari santi e, sull’architrave, le Dodici feste. Nella parte centrale ,un “Cristo Pantocrator” ,la più importante opera della chiesa ,opera di anonimo bizantino ,completa la decorazione dell’iconostasi risalente alla fine del Trecento .Sono inoltre presenti numerose altre opere pittoriche (Ascensione di Giovanni Ciprioto; la tavola Ultima Cena del cretese Benedetto Emporios; Deposizione di Michele Damasceno).

 

La conquista della Repubblica di Venezia da parte di Napoleone, nel 1797,ha causato la decadenza della ricchissima comunità greco-ortodossa della città lagunare.
La vicina Scuola di San Nicolò dei Greci, ridisegnata da Baldassare Lunghena nel 1678, è ora il Museo delle Icone dell’Istituto Ellenico.

http://www.veneziasi.it/it/chiese-venezia/chiesa-san-giorgio-greci.html
Chiesa di San Martino a Burano,a otto leghe da Venezia.

burano campanile

burano campanile

Al inizio chiesa parrocchiale di Burano, divenne chiesa di San Martino, vescovo di Tours dopo l’anno 1000 .
Fu costruita tra il 1500 e il 1600 e fu consacrata il 29 ottobre del 1645 dall’allora vescovo di Torcello Marco Antonio Martinengo.
Il campanile, alto 53 metri è a pianta quadrata. Costruito nel XVII secolo, ha caratteristiche architettoniche rinascimentali e neoclassiche. Ha subito vari restauri nel corso dei secoli, soprattutto nella parte alta, dalla cella campanaria in su.
Tra le opere di manutenzione nota è quella realizzata su progetto del Tiralli, avvenuta tra il 1703 e il 1714. L’angelo in bronzo della sommità fu distrutto dall’uragano che colpì l’isola il 25 settembre 1867,e sostituito poi da una croce di ferro.
La struttura subì i primi cedimenti già in fase di costruzione che progredirono lentamente fino al secondo dopoguerra, epoca in cui si registrarono rapidi incrementi al punto tale che il Comune di Venezia diede corso ad un intervento di consolidamento statico concluso nel 1970. A causa di un cedimento del terreno è inclinato sull’asse di 1,83 m.

Vista dall’esterno, la chiesa manca di ingresso principale, infatti si entra lateralmente da una porta ,vicina alla Cappella di Santa Barbara.

L’interno, strutturato su una pianta a croce latina con soffitto a volta, è a tre navate con transetto .
Nel primo altare a sinistra si trova il dipinto di Jacopo Palma il Giovane San Rocco, San Sebastiano e Sant’Antonio Abate. A sinistra dell’altare vi è una porta che conduce alla sacrestia, dove sono conservati “L’Addolorata”, di Nicola Grassi, sec. XVIII e il “Cristo Sorretto da un Angelo” attribuito ad Antonio Zanchi, sec. XVIII.Poco più avanti è possibile ammirare la “Crocifissione” (1725), opera giovanile di Giambattista Tiepolo (1696 – 1770).
Secondo la tradizione furono tre santi a difendere la diocesi di Torcello dalla peste, per la quale morirono migliaia di persone.La popolazione inizio la costruzione di un altare non appena passò il pericolo della peste.La pala che adorna l’altare, opera di Bernardino Prudenti (sec. XVII), rappresentante i tre santi :Sant’Albano tra San Domenico e Sant’Orso, con la sua data di creazione (1638). Sotto la mensa dell’altare è situato un sarcofago di marmo su cui riposano i corpi dei tre santi.
Nella chiesa si conservano anche le reliquie di Santa Barbara.
La piazza di Burano, è stata dedicata a Baldassarre Galuppi (1706-1785),nato a Burano, uno dei compositori più originali d’Italia nel genere comico, detto “Il Buranello”.

http://www.turismovenezia.it/Venezia/Chiesa-di-San-Martino-Vescovo-Burano-6119.html

 
Vi sono stati dei tentativi per raddrizzarne alcuni campanili pendenti in varie parti di Venezia. Un tentativo fortunato fu quello, dell’architetto Giuseppe Sardi con il campanile dei Carmini:
Nel 1678 Sardi progettò il campanile della chiesa di Santa Maria dei Carmini, che però divenne pericolosamente pendente a causa di un errore del capomastro a cui era affidata la sua esecuzione. Quest’ultimo venne soprannominato Lo Stortina, ma per Sardi la cosa non fu così divertente. Gli esperti ne richiesero la demolizione, ma lui provò in tutti i modi a raddrizzare il campanile – e ci riuscì!
Altri interventi furono meno fortunati e furono la causa del definitivo crollo del campanile,
oppure sono stati mozzati perché erano tropo pericolanti (San Boldo, Santa Margherita).

Visita il mio sito:  http://ginocosta.altervista.org/blog/reddito-extra/

Su facebook :  https://www.facebook.com/pages/Venezia/630678023668582?ref=profile

The House of the Seven Chimneys

The House of the Seven Chimneys was built as a popular housing in 1700.
Was born as a poor building to house the workers from nearby factories (cotton
mills, spinning mills).The House has an unusual feature ,of having lined up on the side facing the channel seven fireplaces.

The House of the Seven Chimneys- Venice

The House of the Seven Chimneys- Venice

The House of the Seven Chimneys has undergone a major restructuring in 1995. To save it from high water, among other works, the building, heavy  six hundred tons, was cut at the base and raised 40 centimeters (in just three days, using 62 hydraulic jacks ).

The restoration made almost unrecognizable the House of the Seven fireplaces, but still maintaining a feature which took place over the centuries: by the weight of the chimneys on the facade overlooking the river, a very slight slope forward.
The Municipality of Venice, the property owner, gets seven small apartments on the ground floor, in
addition to the 14 existing on the upper floors. On the opinion of the Venetians, after the
restoration, the house of the seven chimneys ,has lost its original beauty coming to resemble a rural house on the mainland.

http://archiviostorico.corriere.it/1996/maggio/12/Cosi_alzata_Casa_dei_camini_co_0_9605128319.shtml

The House of the Seven Chimneys- Venice

The House of the Seven Chimneys- Venice

In Venice, a major problem is the high water, that ,when it comes invades the ground floor of many buildings, making them uninhabitable. Among the other buildings in high flood risk, who need a lift of at least 80 cm, there are the Palazzo dei Camerlenghi, Rialto; the Church of San Moise near San Marco.

http://dipoco.altervista.org/venezia-camerlenghi-palace/

The lifting system of the buildings with the jacks is not a novelty for Venice. Already in 1980, the building that houses the High School Marco Polo in the immediate vicinity of the Ponte delle meravegie (Wonderland), was lifted to 90 cm with the same sistem.

These types of lifts in, addition to the high cost, do not guarantee a uniform lifting, (in spite of the sensors placed at various points of the building to control the safe lifting), sudden movements risks the collapse of the entire building.

 

other items:  http://dipoco.altervista.org/see-other-items/

visit my website  http://ginocosta.altervista.org/you-can-do-it.html

 

Venice,strange weather events.

Venice-strange weather events.

Strange weather events have always been in the world ,but also in Venice .
Have to remember some rare and unexpected events for a city with a typical climate of the Po Valley, with minimum winter temperatures on average of 1 ° C, a transition between the Mediterranean and the continental climate.
Considered “normal phenomenon” in Venice are the tides, the highest in 1966.
http://dipoco.altervista.org/venice-the-highest-tide/

Strange weather events – frozen lagoon,
In Venice the frozen lagoon is not a weather event that occurs often. The salt water does not freeze at 0 degrees, but at a lower temperature. Furthermore the tidal current moving the water back and forward  preventing  the frost.

Strange weather events ;Venice frozen lagoon

Strange weather events; Venice frozen lagoon

At January 17, 1929, there were about ten days with almost uninterrupted snowfall.
On February 4,on the Karst Plateau there were -14 ° C, the lowest temperature of the last 32 years. All the rivers and alpine lakes frozen. Even in Venice, the minimum dropped to -9.2 °C, quite exceptional minimal temperature.

February 5, 1929.

At Padua the temperature fell to -16.3 °C, a temperature that no one remembers
on the past. The other cities of the Veneto region have touched very low values​​; Venice -10 °C.The city is hit by an extraordinary ice. The snow from the next few days increases the layer of ice .With all the lagoon frozen , Venice becomes a spectacle. The thickness of the ice allows men to walk on the lagoon.

“In the year 1929 , the Liberty Bridge didn’t exist yet ,and the people crossing the lagoon walking on ice to get to the mainland. You could walk from the Foundamenta Nuove to the new cemetery, or from the island of Torcello to Venice.”

strange weather events frozen channals

strange weather events; frozen channals

More recently, the cold wave hit Italy in January 1985 .Was one of the most rigid winter
from 1951 . Because of the influx of cold masses coming directly from the polar regions,
in many places fell to 10 degrees, and also below zero. Then came the snow, and more exactly what many Italians consider the “snow of the century.” For 72 hours, fell between 70 and 90 cm of snow (30 cm on Venice). The minimum temperature -9 ° C had almost totally freeze the lagoon.
In 2012, the more open areas freeze, till the inner channels of Venice and the Grand Canal,to the astonishment not only of the Venetians as well as the tourists who are coming to the party. The carnival of that year was spoiled because of the very rigid temperatures.
Strange weather events – tornado

 tornado-venezia

tornado-venezia

A realy strange weather event was of September 11, 1970, a tornado killer.
Starting from the Euganean Hills ,passing through Padua, Abano Terme and Selvazzano Dentro and heading towards Venice,70 km away.
Arriving in Venice fully invested a speedboat near the island of St. Helena. 21 people died. At 21.45 struck Camping Ca ‘Savio where there were about 300 people, destroyed 80 tents, and razed to the ground 57 bungalows.
The tornado stopped in Cavallino village ,dissolving itself. Caused around 36 casualties, 500 injured and damage more than 5 billion italian lire. (1 euro=1936.27 lire)
The tornado of September 1970 was one of the most violent phenomenon that ever struck Italy.
http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=484677

Stone commemorating the tornado victims; Giardini

Stone commemorating the tornado victims; Giardini

June 12, 2012 part of the Lagoon of Venice was destroyed by another tornado. That time hit the Islands of St. Erasmus and St. Helena.
The gusts of wind (estimated at over 120 km / h) create damage to old buildings (roof of the public transportation venice ticket office ).
The tornado swept away thirty-four rowboats. Many fallen trees. Some people have been
blocked by falling branches, but were not seriously injured. In some parts of the city the boat navigation was blocked.
Other strange events that hit Venice in history have been earthquakes:

The most severe earthquake in Venice was in 1093 that “wrinkled the bell tower of San Angelo and let behind death and famine.”

The Villach earthquake of 1348, the eleventh grade Richter, he did ruin many bell towers in Venice. Another aspect concerns the advent of the waves of the seaquake: The Grand Canal remained dry ,and “you can see the bottom,while the water poured now on one side, now on the other.”

Collapse of the  statue ;Papadopoli gardens,Venice

Collapse of the statue ;Papadopoli gardens,Venice

In the following centuries seems to see a decrease in the intensity of earthquakes until the nineteenth century that was marked by “seismic calm” in the Venice area .
From August to the end of November 1997 a seismic swarm, usually with Richter Magnitude less than 3, has affected the northern part of the Province of Venice.
In the early morning, Tuesday, May 29, 2012, the Centre and North of Italy were upset by a new earthquake.

The epicenter of the earthquake, has been in the Po Valley , and more precisely in the province of Modena (between the towns of Medolla, Mirandola and Cavezzo ).
The quake was felt few seconds after 9 am, and had a magnitude of 5.8 degrees.

papadopoli ,the  statue

papadopoli ,the statue

In Venice, the earthquake caused the collapse of a statue, close to falling on a woman, at Papadopoli Gardens where several statues are crumbling.

Venice June 21, 2013
A strong earthquake, magnitude 5.2, was felt across northern  and in the center of Italy, a few minutes after 12:30. The epicenter was located between Liguria and Emilia, in Fivizzano in the province of Massa Carrara. The earthquake was felt in Venice but did not do any damage.

 

 

other items:  http://dipoco.altervista.org/see-other-items/

visit my website  http://ginocosta.altervista.org/you-can-do-it.html

 

I papi veneziani

I papi veneziani ,nati a Venezia o Patriarchi di Venezia, sono stati quattro.

mitra dei Papi

mitra dei Papi

Al inizio ,vescovo di Roma ,appartenente alla chiesa Bisantina,il Papa,diventa più potente con il passare del tempo.

Arriva a poter escludere dalla comunità dei cristiani chiunque,con un provvedimento chiamato “scomunica”.I sudditi non potevano più ubbidire ad un re o un signore scomunicato,che poi rischiava di perdere la sua autorità e il suo potere.

Il Papa poteva proibire ad alcuni di partecipare alla mesa,o altri riti religiosi,o di ricevere sacramenti . Questo provvedimento meno grave della scomunica era chiamato “interdetto”. Cosi il papa poteva costringere imperatori ,re ,feudatari,ad ubbidire e a riconoscere il suo enorme potere non solo come capo della chiesa ma anche come capo dei cristiani.

Il patriarca di Costantinopoli pero non riconosceva l’autorità del Papa.Dopo una serie di polemiche la chiesa d’oriente detta la chiesa greca si stacco da quella cattolica dandosi il nome di Chiesa Ortodossa (scisma d’oriente 1054).

insegne del Papa

insegne del Papa

La Serenissima è sempre stata una repubblica laica, legata alla religione, ma molto meno al papato. Non si è mai fatta condizionare dal papato , anche nei tempi più oscuri dell’Inquisizione.Nel 1606 la Repubblica stessa venne scomunicata dal Papa.

La dimensione della fede ,tra i veneziani religiosi o laici si può vedere nel numero impressionante di capitelli,cioè le edicole sacre che riempiono ogni strada,ma sopra tutto per l’importante contributo offerto alla cristianità ,fatto di martiri,santi,beati e papi, da San Sagredo ,a San Lorenzo Giustiniani,o papi come Pio X e Giovani Paolo I.

Pio X (Papa dal 09/08/1903 al 20/08/1914) Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese (Treviso), oggi Riese Pio X, il 2 giugno 1835,  figlio di Giovanni Battista Sarto e Margherita Sanson.

Pio X

Papa Pio X

Vescovo di Mantova (1884) e patriarca di Venezia (1893), sale alla cattedra di Pietro con il nome di Pio X. A Venezia amò tutti ed era amato da tutti,aveva in realtà notevoli doti e non era affatto sprovvisto di cultura, leggeva numerose opere, parlava e leggeva il francese, possedeva un gusto artistico e protesse i tesori d’arte della Chiesa.

Il 20 luglio 1903 ad oltre 93 anni, morì papa Leone XIII, che aveva governato la Chiesa oltre 25 anni. Il cardinale Sarto ,patriarca di Venezia partì a Roma. Non tornò più a Venezia perché eletto papa.

Aveva 68 anni quando salì al Soglio Pontificio instaurando una linea di condotta per certi versi di continuità, specie in campo politico, ma anche di rottura con certi schemi ormai consolidati, ad esempio, sebbene di umili origini egli rifiutò sempre di elargire benefici alla famiglia, come critica verso certi nepotismi e favoritismi , fino allora praticati. È il primo Papa dell’età contemporanea a provenire dal ceto contadino e popolare. È uno dei primi pontefici ad aver percorso tutte le tappe del ministero pastorale, da cappellano a Papa.

Il pontefice morì nella notte tra il 20 e il 21 agosto 1914. Il suo successore, papa Giovanni XXIII, autorizzò il ritorno dell’urna con il corpo dell’ormai santo Pio X, che avvenne trionfalmente il 12 aprile 1959; l’urna esposta nella Basilica di San Marco, rimase a Venezia per un mese fino al 10 maggio, a ricevere il saluto e la venerazione dei suoi veneziani.

http://www.museosanpiox.it/sanpiox/pio_x1.html

Il corpo tornò a Roma e fu sepolto nelle Grotte Vaticane. Fu beatificato il 3 giugno 1951 , da papa Pio XII,e proclamato santo il 29 maggio 1954.

Papa Alessandro VIII (papa da 06 /10 1689 a 01/02/ 1691)

papa alessandro VIII

papa alessandro VIII

Pietro Vito Ottoboni nacque a Venezia ,il 22 aprile 1610, da una nobile famiglia veneziana: il padre, Marco Ottoboni,era cancelliere della Serenissima.

Il giovane passò l’infanzia nella campagna trevigiana, presso la villa di famiglia a Rustignè, attuale frazione di Oderzo ( Vittorio Veneto). Si laureò in “utroque iure” (ovvero in diritto civile e canonico) all’Università di Padova a 17 anni.

Il 13 novembre 1643 fu nominato da Urbano VIII uditore della Sacra Rota.Nove anni dopo fu nominato vescovo di Torcello, nella laguna veneziana; successivamente, nel 19 febbraio 1652, creato cardinale (Presbitero) di San Salvatore di Buscia .Poi, il 7 dicembre 1654, a vescovo di Brescia,che governò per 10 anni.

Il pontificato di Papa Innocenzo XI,  si  trovava in perenne conflitto con il re di Francia Luigi XIV a tal punto che gli trasformato la residenza a Roma in una fortezza. Anche la posizione dell’Ortoboni fu decisa: assoluta opposizione al tentativo di Luigi XIV di estendere il diritto di regalia su tutte le Chiese di Francia.

L’ambasciatore di Luigi XIV riuscì a ottenere, il 6 ottobre 1689, l’elezione di Ottoboni, considerato più vicino al sovrano francese, come successore di papa Innocenzo XI . L’Ottoboni si prestò abilmente al gioco, mostrandosi, pur senza fare alcuna specifica promessa, molto conciliante e ben disposto verso Luigi XIV.

E necessario sottolineare lo sforzò durante il breve corso del suo pontificato di salvaguardare le posizioni di Roma in Francia, senza arrivare a una rottura con Luigi XIV. “Luigi XIV rinunciò spontaneamente alle immunità dell’ambasciata francese in Roma, la cui difesa a oltranza aveva portato poco prima all’interruzione delle relazioni diplomatiche, e procedette alla restituzione di Avignone e del Contado Venassino occupati al tempo della rottura con Innocenzo XI. Il nuovo Papa ,replicò al gesto conciliante di Luigi con l’elevazione alla porpora di un uomo di stretta fiducia del re, il vescovo di Beauvais, Forbin-Janson”.

Nel 1678 Ortoboni si era opposto tenacemente e con successo a un tentativo di Innocenzo XI di emanare una bolla contro il nepotismo,infatti il pontificato di Alessandro VIII vide una rigogliosa rinascita del nepotismo.

Ordinò importanti sgravi fiscali, liberalizzò il commercio dei grani, abolì la gabella della carne e quella del grano macinato in Roma, provvide alla salute dei cittadini e al decoro di Roma con alcune ordinanze sulla peste e sulla pulizia delle strade.

Nel 1690 condannò le dottrine del cosiddetto peccato filosofico, insegnato nelle scuole dei Gesuiti. Alessandro VIII morì il 1º febbraio 1691. La sua sontuosa tomba è ospitata Basilica vaticana.

Giovanni XXIII (28/10/1958-03/06/1963)

giovanni XXIII

giovanni XXIII

Angelo Giuseppe Roncali nacque a Sotto il Monte, in provincia di Bergamo, il 25 novembre 1881, figlio di Marianna Mazzola e di Giovanni Battista Roncalli. Termina nel luglio del 1900 il secondo anno di teologia,e fu inviato il gennaio successivo a Roma presso il seminario romano dell’Apollinare, dove esistevano alcune borse di studio . Il 13 luglio 1904, alla età di ventidue anni e mezzo, conseguì il dottorato in teologia. Lo studio della storia gli consentì l’elaborazione di alcuni studi di storia locale, tra cui la pubblicazione degli Atti della Visita Apostolica di s. Carlo a Bergamo (1575).Fu anche direttore del periodico diocesano “La Vita Diocesana” e dal 1910 assistente dell’Unione Donne Cattoliche.

Lo scoppio della guerra nel 1915 lo trova per come cappellano col grado di sergente nell’assistenza ai feriti ricoverati negli ospedali militari di Bergamo. Nel luglio del 1918 accettò di prestare servizio ai soldati affetti da tubercolosi, rischiando la vita per il pericolo di contagio.

Dopo l’ordinazione episcopale avvenuta a Roma il 19 marzo 1925, partì per la Bulgaria con il compito di provvedere ai bisogni della piccola comunità cattolica. Il 27 novembre 1934 fu nominato Delegato Apostolico in Turchia ed in Grecia, paesi senza relazioni diplomatiche con il Vaticano.

Inaspettatamente, per decisione personale di Pio XII, fu promosso alla prestigiosa Nunziatura di Parigi, dove giunse il 30 dicembre 1944. Le sue doti umane lo imposero alla stima dell’ambiente diplomatico e politico parigino, dove instaurò rapporti di cordiale amicizia con alcuni massimi esponenti del governo francese.

Accettò la proposta di trasferimento alla sede di Venezia ,dopo la morte del patriarca ,monsignor Agostini , il 5 marzo 1953.Inizio il progetto di riavvicinare i fedeli alla Sacra Scrittura, rifacendosi alla figura del proto-patriarca s. Lorenzo Giustiniani, solennemente commemorato nel corso del 1956.

Il 28 ottobre 1958, fu eletto uno dei più grandi papa della chiesa cattolica,il settantasettenne Cardinale Roncalli , successore di Pio XII ,con il nome di Papa Giovanni XXIII. Il più grande contributo alla Chiesa è rappresentato senza dubbio dal Concilio Vaticano II, il cui annuncio fu dato nella basilica di s. Paolo il 25 aprile 1959 :di riesporre la dottrina tradizionale in modo più adatto alla sensibilità moderna.Nella prospettiva di un aggiornamento riguardante tutta la vita della Chiesa, Giovanni XXIII invitava a privilegiare la misericordia e il dialogo con il mondo piuttosto che la condanna .

Nella primavera del 1963 fu insignito del Premio “Balzan” per la pace a testimonianza del suo impegno a favore della pace con la pubblicazione delle Encicliche Mater et Magistra (1961) e Pacem in terris (1963) e del suo decisivo intervento in occasione della grave crisi di Cuba nell’autunno del 1962. Nella sera del 3 giugno 1963 giunge la notizia della sua scomparsa.Santificato il 27 /04/2014.

Papa Giovani Paolo I (1978)

Giovanni-Paolo I

Giovanni-Paolo I

Albino Luciani,nato il 17 ottobre 1912 ,in un piccolo paese di montagna ,vicino a Belluna ;Forno di Canale (divenuto nel 1964 Canale d’Agordo).Figlio di Giovanni e Bortola Tancon Albino fu il primo papa di cui le origini operaie sono certe: durante l’infanzia egli lavorò insieme al padre come soffiatore del vetro a Murano.

Trascorre lunghi periodi lavorando in Francia, Germania,Svizzera ,per “la povertà di risorse della montagna Bellunese”. Nel 1932 entro nel Seminario minore di Feltre ,e nel luglio 1935 e ordinato Sacerdote.

Dopo il dottorato nel Università Gregoriana ,diviene vicedirettore del seminario di Belluno. Nominato vescovo di Vittorio Veneto,diviene nel 1969 patriarca di Venezia per desiderio della chiesa locale. Sotto il profilo teologico dimostra una posizione vicino al conservatorismo e intolleranza verso ogni eccesso di lusso,invitando  al ritorno alla povertà,e alla vendita delle ricchezze della chiesa in beneficio dei poveri.

Anche se in gioventù aveva orientamenti comuniste ,nel 1975 dichiara “il comunismo incompatibile con cristianesimo”. Fu il primo papa ad adottare il doppio nome, omaggio ai suoi due predecessori. Fu scelto papa come soluzione di compromesso tra opposti schieramenti (tra America e Russia),come sostengono alcuni perché era un papa docile,facilmente influenzabile ,con impegno e moralità. A 66 anni muore improvvisamente .  Erano passati appena 32 giorni della sua nomina .

 

 Visita il mio sito:  http://ginocosta.altervista.org/blog/reddito-extra/

The two columns of St. Mark’s Square

Centra mappa
Ottieni i Percorsi

The two columns of St. Mark’s Square

the two columns-St Marco Square

the two columns-St Marco Square

The two columns of the Piazzetta San Marco, with the statues of St. Theodore and the lion of St. Mark, had to be originally three, but the third column was lost with the ship during the landing.
After have been discharged the two columns remain horizontal for over a century. Nobody find a way to raise them vertically.
Thanks to the ingenuity of Nikolaus Stratonio, a builder of Bergamo, the two columns find the right location.
Nicholas was already known as the creator of elevator counterweight, with which it was possible to build the bell tower of San Marco, and as a builder of the bridge “della Moneta” ,the first version of the Rialto Bridge, (the name of the old bridge of the Coin “della Moneta” derive from the old building in which were minted the coins of the Republic,situated at the eastern end of the bridge).

http://dipoco.altervista.org/venezia-camerlenghi-palace/

http://www.venice-tourism.com/en/Venice-Tourism/Sestiere-di-San-Polo/Camerlenghi-Palace.html

The method used was called “water on the ropes” ,and used the particularity of the strings of hemp that, when wet, increase in diameter and decrease in length.

With the basics of the columns fixed, he tied the peak with the ropes.The ropes ,passing along the column , were fixed then to the ground at a distant point .
Wet the ropes, these are shortened enough to raise a few inches the columns, and to put shims under it.

It is said that the Government of the Serenissima decided to reward Nicholas, giving him the only license for games of chance. He could manage a gambling den for the game of dice, until then strictly prohibited throughout the city.Montferrand raising column

But this concession has a clause .From that moment Stratonio Nicholas becomes Nicholas Barattiere ( Barattiere -the man who practice or keep a place of barratry).

http://dipoco.altervista.org/gambling-venice/

The place where they could exercise these games was , between the two columns of St.Mark’s Square, because in that place very often was erected the scaffold for executions .The two columns was shunned by the citizens,so the flow of customers was very low.
In the memory of the origin of the name on the family blazon,the Barattieri have three dice.

 

other items:http://dipoco.altervista.org/articles/

visit my website : http://ginocosta.altervista.org/you-can-do-it.html

On facebook : https://www.facebook.com/pages/Venezia/630678023668582?ref=profile

I dogi di Venezia

I Dogi furono i capi della Repubblica per oltre mille anni.La denominazione di Doge (Dose in lingua venetica ) avviene fra IX e X secolo.

La qualifica del Doge e quella del serenissimo principe ,di rango appena inferiore al Papa ,al imperatore e ai re ,ma superiore ai tutti principi di stirpe reale anche se nei atti pubblici viene chiamato “monsignor il Doge” .Di fatto regna non governa .
Il Doge e il vortice della costituzione della repubblica.E il simbolo della potenza e di
fasto della Serenissima.

il doge  (regata storica)

il doge (regata storica)

Le cerimonie dei Dogi di Venezia

La cerimonia d’incoronazione del nuovo doge era di una vivacità impareggiabile .Il neoeletto era accompagnato da sei grandi savii  (o savi -i sapientes- rappresentando il Consiglio permanente del doge) .Fra le salve di artiglieria e suoni di capanne si recava al Palazzo ducale ,poi a San Marco,dove,salito sulla tribuna di marmo che si trovava a destra del coro si mostrava al popolo.Dopo la messa ,prestava giuramento di fedeltà ,e riceveva lo stendardo con il leone alato.Poi rivestito del manto ducale era portato dai operai del Arsenale ,intorno a piazza San Marco ,gettando alla folla le monete d’argento e d’oro.
Ritornato al Palazzo Ducale ,dal’alto in cima alla scala, fra le due statue ,Nettuno e Marte
,sotto il leone andante si svolgeva la cerimonia solenne dell incoronazione ducale.Durante
l’incoronazione il nuovo Doge riceveva la “Zoia “,il berretto ducale,dalle mani del più anziano consigliere dopo aver giurato fedeltà alé leggi dello stato.

bucintoro,la nave dei dogi

bucintoro,la nave dei dogi

Nelle cerimonie d’avanti a Lui vengono recati la spada ,la sedia di stoffa dorata e il parasole. Al suo fianco incedono il gran capitano e i suoi staffieri ,poi il gran cancelliere con i suoi segretari e dietro di lui vengono in ordine gerarchico i membri della Signoria,i Dieci,gli Avocati Comunali,i Procuratori,il Senato.
Il vestito :

il gran mantello di porpora (più tardi di brocarto d’oro ) foderato e bordato d’ermellino
le calzature rosse degli imperatori bizantini.La corona d’oro viene sostituita nel XIV secolo
dal copricapo chiamato corno ducale.Ha la propria nave chiamata Bucintoro.

palazzo ducale

palazzo ducale

I suoi diritti sono pochi.Nomina il patriarca di Venezia, il primiziere e i canonici di San Marco ,e introduce al Maggior Consiglio delle proposte che devono essere discusse con priorità assoluta.
E controllato incessantemente dai suoi consiglieri ,non partecipa alé deliberazioni dei savii ,al Senato .Il suo voto non ha più valore di chiunque altro senatore.In materie di politica estera il Doge non poteva decidere ne la pace ne la guerra ,concludere trattati ,inviare o ricevere ambasciate ,senza il concorso dei savii che formavano il suo consiglio.E l’eletto dell’aristocrazia ed e il suo servitore.Non aveva altro potere reale che il diritto di condurre in tempo di guerra le operazioni militari e di comandare la flotta.
Il Doge era il più sorvegliato e il più obbediente dei servitori della Serenissima.

 

Sarebbe molto difficile ricordare tutti i centoventi Dogi di Venezia. Anche se tutti sono importanti per la storia di Venezia,eco alcuni dogi di Venezia con le loro caratteristiche:

Il primo doge di Venezia fu Paulicio Anafesto (697-717).

Pietro Tradonico (836 -864) non sapeva leggere e scrivere ,pertanto gli documenti e gli editti venivano firmati con “signum magnus”
Pietro I Candiano (887),con la più breve carica ,sei mesi.Fu ucciso durante una rappresaglia contro i pirati “narentani”.

Pietro Orseolo II

Pietro Orseolo II

Pietro Orsello II (991-1009)-apre la strada del mercato navale,riconquista Bari e Taranto dalle mani dei pirati saraceni.La repubblica fu riconosciuta dal stato pontifico.
Ottone Orselo (1009-1026) fu eletto doge a 15 anni.

Faldero (Ordelaf) Falier Dodoni (1102-1118) -Riconquista Zara e si proclamo re di Ungheria e di Croazia.

Enrico Dandolo, divenne doge di Venezia a settant‘anni ( gennaio 1193) quando era già vecchio e cieco.
Dandolo dimostro’ un’incredibile forza fisica e mentale per la sua età.

http://www.loccidentale.it/node/53855
Marin Faliero all eta di 60 anni diventa doge (11 settembre 1354),e il 17 aprile 1355 fu decapitato per avere congiurato contro la Repubblica.
http://dipoco.altervista.org/doge-venezia-marin-faliero/

il Doge Francesco Foscari

il Doge Francesco Foscari

Francesco Foscari fu uno dei più amati ma anche dei più odiati Doge nella storia di Venezia.Passa nella storia come il Dogato più longevo 1423 -1457.
http://scrignodeltempo.blogspot.it/2013/01/francesco-foscaridoge-di-venezia.html

Sebastiano Venier, amiraglio , vincitore di Lepanto (1571) contro i Turchi, fu eletto doge all’età di 81 anni.

http://venipedia.it/personalit%C3%A0/dogi/venier-sebastiano

I dogi Bertucci (1656-1658 padre) e Silvestro (1694-1700-figlio) Valier .
Questi avevano un unico vizio: il gioco d’azzardo, frequentando spesso la casa da gioco del Ridotto.
Francesco Corner eletto il 17 maggio 1656 a 71 anni, mori il 5 giugno dello stesso anno.E il record del dogato più breve della storia della Repubblica.

http://www.treccani.it/enciclopedia/francesco-corner_res-45e19bfa-87eb-11dc-8e9d-0016357eee51_(Dizionario-Biografico)/

Marino Faliero

Marino Faliero

Francesco Loredan (1752-1765) Inizio ad ammalarsi nel 1755,a settant’anni .L’agonia doro sette anni e nessun mezzo chirurgico o altra diavoleria conosciuta non riusci a curarlo.

 

Nel “Pantheon dei Dogi di Venezia”, http://dipoco.altervista.org/venezia-san-giovanni-paolo/
vi furono sepolti, a partire dal 1200 ,venticinque ,dei centoventicinque dogi della Repubblica .La basilica
dei Santi Giovanni e Paolo (detta San Zanipolo in dialetto veneziano) è uno degli edifici medievali
religiosi più imponenti di Venezia.

Alla morte del doge, il più anziano dei Consiglieri rispondeva:

basilica san Giovanni e Paolo

basilica san Giovanni e Paolo

“Con molto dispiacere avemo sentido la morte del Serenissimo Principe di tanta bontà e pietà; però ne faremo un altro”.
Poi la morte veniva annunciata per tutta la città dal suono doppio per nove volte delle campane delle chiese
Il doge era subito imbalsamato e avvolto nel mantello d’oro, con il corno dogale in testa, gli speroni d’oro calzati alla rovescia e lo stocco del comando con l’impugnatura verso i piedi.I funerali, passati tre giorni dalla morte, si svolgevano in una processione a cui partecipavano migliaia di persone.
Arrivati all’interno della chiesa e terminata l’orazione funebre, tutti si allontanavano in gondola.
Il popolo non partecipava ai funerali dei doge, forse perché secondo un’antica profezia, la chiesa sarebbe dovuto crollare il giorno di una funzione solenne .
Ludovico Manin 1789-1797 ultimo doge veneziano.Pietro Gardenigo ,dopo l’elezione commenta: I ga fato doxe un furlan.La republica xe morta.(Hanno proclamato doge un friulano.La repubblica e morta.) Il 12 maggio 1797,circondato dal esercito francese,senza alcuna resistenza il doge depose le insegne dogali .L’abdicazione avviene a favore di una Municipalità provvisoria .Il 16 maggio fu firmato il trattato di sottomissione alla repubblica francese,guidata da Napoleone Bonaparte.

 

Altri articoli:  http://dipoco.altervista.org/vedi-articoli/

 

 

 

Venezia, musei

Venezia,musei,secondo fascicolo.
Per chi viene per la prima volta a Venezia,e ovvio che il tempo e preziosismo.In una città d’arte per eccellenza ,con tanti musei,chiese e posti meravigliosi, scegliere
dove andare non e facile.Per facilitare le vostre scelte ,di seguito trovate brevi descrizioni,orari,prezzi di alcuni musei di Venezia.

La prima parte di questo articolo si trova su  indirizzo.

http://dipoco.altervista.org/venezia-museo-orari-prezzi/

musei : accademia

musei : accademia

Accademia.
Fondata nel 1750 con finalità didattiche, conserva capolavori più grandi al mondo ,opere della pittura veneta che vanno dal 1300 al 1700.

Durante la dominazione austriaca, in un periodo di saccheggio continuo, il ruolo dell’Accademia fu fondamentale per trattenere nella laguna, una parte delle opere legate alla tradizione veneziana.
Nel museo sono conservate opere dei più famosi Maestri quali Bellini, Giorgione, Carpaccio, Tiziano e Tiepolo.

Musei, orario,

lunedì dalle 8.15 alle 14.00 (ultimo ingresso ore 13.15)
da martedì a domenica dalle 8.15 alle 19.15 (ultimo ingresso ore 18.30)
Indirizzo: Campo della Carità, 1050, 30123 Venezia
Telefono:041 520 0345
biglietteria ; info e prezzi per mostre speciali

http://www.gallerieaccademia.org/informazioni/costi/

 

Notte dei Musei:

Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo aderisce alla
Notte dei Musei, promossa dal Consiglio d’Europa nei 47 Paesi aderenti, aprendo con ingresso a 1 euro in tutta Italia dalle 20:00 alle 24:00 le porte di numerosi monumenti, musei e aree archeologiche statali.
http://www.tafter.it/2014/06/17/eventi-il-21-giugno-torna-lart-night-venezia-2014/

 

museo storico navale

museo storico navale

Museo storico navale;
Uno splendido museo che racconta la storia della marina italiana e veneziana.
Sorprendenti sono le ricostruzioni di una trireme, di una “galeazza” (galea di grandi dimensioni, protagonista della vittoria sui Turchi a Lepanto nel 1571),Bucintoro, la nave da cerimonia usata dal doge, gondole, siluri guidati da sommozzatori,e altre imbarcazioni tipiche veneziane .

Musei, orario,
Stagione estiva (1/4 > 31/10)
Da Lunedì al Giovedì 8.45 – 13.30 | Venerdì e Sabato 8.45 – 17.30
Domenica e festivi 10.00 – 17,30

Stagione invernale (1/11 > 31/03)
Da Lunedì al Giovedì 8.45 – 13.30 | Venerdì e Sabato 8.45 – 17.00
Domenica e festivi 10.00 – 17.00
Chiuso 25 Dicembre, 1 Gennaio , 1 Maggio
La biglietteria chiude mezz’ora prima
Indirizzo: Riva S. Biasio Castello, 2148 – 30122 Venezia

Tel. 041.2441.399

 

INFO E PRENOTAZIONI

http://www.turismovenezia.it/Venezia/Museo-Storico-Navale-6226.html

 

Musei: Casa Goldoni

Musei: Casa Goldoni

Museo Casa Goldoni
“Casa di Carlo Goldoni”, fu eretta nel XV secolo.
Proprietà della famiglia Rizzi il palazzo fu affittato ai Zentani o Centani, da cui prese
la futura denominazione, ospitando anche una fiorente Accademia artistico-letteraria. Verso la fine del ’600 vi si stabilì il nonno paterno di Carlo Goldoni, Carlo Alessandro, notaio di origine modenese.
La famiglia Goldoni rimase in questa casa, in cui Carlo nacque il 25 febbraio 1707, fino al 1719.
http://carlogoldoni.visitmuve.it/it/pianifica-la-tua-visita/orari/
Palazzo Mocenigo
Il museo espone una selezione di pezzi rari – tessuti e costumi, tra cui originali e sfarzosi abiti del Settecento.Gli abiti e gli accessori esposti, di provenienza veneziana, sono realizzati in tessuti operati, spesso impreziositi da ricami e merletti.

 

Musei, orario,

dal 1° Novembre al 31 Marzo ; 10.00 – 16.00

dal 1° Aprile al 30 Novembre;10.00 – 17.00

Lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio e 1 maggio- Chiuso

Biglietteria chiude mezz’ora prima

Indirizzo: Santa Croce, 1992, 30135 Venezia

Telefono: 041 721798

http://www.vivaticket.it/index.php?nvpg[festivalDetail]&id=572&wms_op=museiCivici&Language=ITA

 

vetro di murano

vetro di murano

Vetro di murano
La storia del Vetro di Murano nasce nel 1291 quando si decretò che le vetrerie di Venezia, attive probabilmente  già prima del mille, fossero trasferite a Murano dal momento che i forni dei laboratori erano spesso responsabili di disastrosi incendi, che divenivano particolarmente gravi perché all’epoca le costruzioni erano principalmente in legno.

Indirizzo: Fondamenta Marco Giustinian, 8, 30141 Venezia ,Murano
Telefono:041 739586
Musei, orario
dal 1 aprile al 31 ottobre 10.00 – 18.00

dal 1 novembre al 31 marzo 10.00 – 17.00
Chiuso 25 dicembre, 1 gennaio e 1 maggio
Biglietteria chiude 30 minuti prima

Biglieteria

http://www.coopculture.it/heritage.cfm?id=30#
Museo del Merletto di Burano

merletto

merletto

Il merletto di Burano è uno dei più rinomati merletti al mondo.Le prime testimonianze della fioritura del commercio di merletti veneziani risalgono alla fine del XV secolo. Ma la fine della Repubblica di Venezia (1797) coincise con l’inizio di una lenta crisi: la produzione del merletto divenne un’attività esclusivamente familiare, e il numero di merlettaie iniziò a decadere,fino a far correre il rischio di esaurire questa tipica produzione plurisecolare.

dal 1 aprile al 31 ottobre
10.00 – 18.00 (biglietteria 10.00 – 17.30)

dal 1 novembre al 31 marzo
10.00 – 17.00 (biglietteria 10.00 – 16.30)
Chiuso il lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio e 1 maggio
Indirizzo: Piazza Galuppi, 187, 30142 Venezia ,Burano
Telefono:041 730034

Biglieteria :

http://museomerletto.visitmuve.it/it/pianifica-la-tua-visita/biglietti/

 

dipinto bizantino

dipinto bizantino

Museo Dipinti Sacri Bizantini

http://www.turismovenezia.it/Venezia/Museo-Dipinti-Sacri-Bizantini-Istituto-Ellenico-6221.html

Museo Diocesano d’Arte Sacra

http://www.veneziasi.it/it/musei-gallerie-venezia/museo-santa-apollonia.html

 

Sc

Scuole veneziane

Le istituzioni chiamate Scuole sorsero a Venezia in epoca medievale. I patrizi aderivano  solo alle Scuole di maggiore importanza per ragioni di prestigio o per assicurarsi i vantaggi  spirituali che esse procuravano; i cittadini di basso livello sociale o che svolgevano attività equivoche non venivano accettati, così pure le donne, se non come membri della famiglia di un confratello.

Alcune Scuole sorsero per riunire i lavoratori stranieri presenti a Venezia: Schiavoni, Albanesi, Bergamaschi ;altre Scuole invece riunivano gruppi di artigiani secondo la professione svolta.Le più importanti furono le Scuole a carattere religioso.

Scuola grande San Giovanni Evangelista di Venezia

http://www.mconline.it/struttura/venezia/148/scuola_grande_san_giovanni_evangelista_di_venezia.htm

Scuola grande dei Carmini

http://www.zainoo.com/it/guida-italia/veneto/visitare-venezia/scuola-grande-dei-carmini

Scuola grande di San Rocco

http://www.turismovenezia.it/Venezia/Scuola-Grande-di-San-Rocco-6489.html

Scuola san Giorgio degli Schiavoni

http://www.arte.it/guida-arte/venezia/da-vedere/museo/scuola-di-san-giorgio-degli-schiavoni-993

Chiese

Musei : chorus chiese

Musei : chorus chiese

A Venezia ci sono più di 250 chiese tra consacrate e sconsacrate.
Chorus contribuisce alla conservazione e alla valorizzazione delle chiese di Venezia, un immenso patrimonio e ne favorisce la conoscenza attraverso un percorso museale che unisce sedici tra i massimi esempi di architettura religiosa di Venezia.

Sedici tra le maggiori chiese di Venezia, visitabili con un unico biglietto, il Chorus Pass.
http://www.turismovenezia.it/Venezia/Le-Chiese-di-Chorus-ed-il-biglietto-Chorus-Pass-99421.html

UN VIAGGIO IN SECOLI D’ARTE,LE CHIESE PIÙ FAMOSE DI VENEZIA
http://www.thatsvenice.it/guide/chiese/

 

 

 

Venezia- un museo, orari e prezzi

Un museo al aperto,Venezia ,è tra le più belle città del mondo ed e considerata, assieme alla sua laguna, tra i siti italiani patrimonio dell’umanità. Per chi entra per al prima volta in Venezia ,rimane colpito dal paesaggio di una città che sembra uno scenario di un film dove tutto e d’epoca ,dove il tempo sembra essere fermato due secoli fa.

Di seguito puoi leggere una breve descrizione dei principali musei di Venezia , gli prezzi e orari.  

—————————————————————————–

ENGLISH : http://dipoco.altervista.org/venice-museum/

——————————————————————————–

Palazzo Ducale :

palazzo ducale,e la basilica di san marco-Venezia

palazzo ducale,e la basilica di san marco-Venezia

Considerata la struttura civica più grandiosa in Italia risale 1309. Nel 1577 un incendio distrugge gran parte della costruzione. E stato il luogo più potente d’Europa per 400 anni. Il palazzo Ducale ha svolto tre ruoli principali: residenza del Doge, la sede del governo e palazzo di giustizia .

museo orari :

dal 1 aprile al 31 ottobre. 8.30 – 19.00 (ingresso consentito fino alle 18.00)

dal 1 novembre al 31 marzo 8.30 – 17.30 (ingresso consentito fino alle 16.30)

Chiuso il 25 dicembre e 1 gennaio

Biglietteria: http://palazzoducale.visitmuve.it/it/pianifica-la-tua-visita/biglietti/

Indirizzo: Piazza San Marco, 1, 30124 Venezia ;Telefono:041 271 5911

Il MUSEUM PASS Palazzo Ducale e altri 10 musei di Venezia,è un ingresso cumulativo per i Musei Civici aperti e quelli collegati. (non sono inclusi Palazzo Fortuny e la Torre dell’Orologio). Ha validità per 6 mesi e consente una sola entrata in ogni Museo, inoltre può essere ritirato in qualsiasi museo inserito nel pass

.http://www.vivaticket.it/index.php?nvpg%5Bevento%5D&id_evento=1017029&wms_op=museiCivici

Basilica di San Marco

Il campanile e la Basilica di San Marco-Venezia

Il campanile e la Basilica di San Marco-Venezia

Un articolo che presenta la storia della basilica di San Marco: http://dipoco.altervista.org/venezia-basilica-di-san-marco-storie-e-realta/

Orari: Basilica: 9.45 – 17.00 –

Domenica e giorni festivi: 14.00 – 17.00 (ingresso gratuito) mentre il Museo di San Marco,Pala d’oro, Tesoro,l’ingresso e a pagamento;

biglieteria : http://www.basilicasanmarco.it/WAI/ita/visite/interne/orari.bsm

Campanile di San Marco:

La storia del crollo,del anno 1902:    http://dipoco.altervista.org/572/

Alto 98,6 metri è uno dei campanili più alti d’Italia.La costruzione, ebbe in origine funzione di torre di avvistamento e di faro.Nel 1609 Galileo Galilei utilizzò il campanile per fare una dimostrazione del suo cannocchiale.

Orari Invernale 09:30 – 16:00

Estivo 09:00 – 21:00

biglieteria: http://teatriemusei.ovest.com/it/campanile-di-san-marco-a-venezia.php

Museo Civico Correr:

Il Museo propone diversi percorsi, appassionanti itinerari alla scoperta dell’Arte e della Storia di Venezia: l’Ala Napoleonica,ospita una collezione di opere del scultore ,di Antonio Canova (1757-1822); poi si passa alle Procuratie Nuove, ideate dall’architetto Vincenzo Scamozzi (1552-1616). Qui, nelle ampie sale sono illustrati diversi aspetti della Civiltà Veneziana. Vi è inoltre inoltre l’esposizione delle collezioni d’arte antica, al secondo piano,con importanti capolavori dell’arte veneta dalle origini al Cinquecento.

Orari museo: 10.00 – 19.00 dal 1 aprile al 31 ottobre

10.00 – 17.00 dal 1 novembre al 31 marzo;

il 25 dicembre e 1 gennaio Chiuso

Biglietteria chiude un ora prima.

Biglieteria: http://www.vivaticket.it/index.php?nvpg[festivalDetail]&id=570&wms_op=museiCivici&SiteVersion=1

Indirizzo: Piazza San Marco, 52, 30124 Venezia . Telefono: 041 240 5211

Ca' d'Oro  Venezia

Ca’ d’Oro Venezia

Ca’ D’oro

La denominazione deriva dal fatto che in origine alcune parti della facciata erano ricoperte d’oro. Questa rifinitura faceva parte di una complessa policromia, oggi scomparsa, ritenuta uno dei massimi esempi del gotico fiorito a Venezia. La galleria ospita la collezione di opere d’arte raccolta da Giorgio Franchetti nella sua vita. In seguito alla donazione allo Stato italiano (1916) sono affiancate alcune raccolte statali da cui provengono la maggior parte dei bronzi e delle sculture esposte, oltre a numerosi dipinti veneti e fiamminghi.

Orari di apertura

Lunedì 08:15 – 14:00

Dal martedì alla domenica 08:15 – 19:15

L’accesso alla Ca’ d’Oro è consentito ad un massimo di 30 persone alla volta. La prenotazione per i gruppi è obbligatoria, il costo è di € 1,50 a persona per gli adulti e € 7,00 per i gruppi di studenti.

Telefono +39 041.5222349

Sito internet : www.cadoro.org

Prezzo per persona: € 6,00 senza esposizioni

Prezzo per i minori di 18 anni: gratuito

Prezzo dai 18 ai 25 anni: € 3,00 senza esposizioni

Prezzo per oltre i 65 anni :gratuito Studenti (con lista nominativa firmata dalla scuola) :gratuito In caso di mostre il biglietto subirà variazioni.

Indirizzo: Cannaregio, 3932, 30121 Venezia Telefono:041 522 2349

Peggy Guggenheim collection

La Collezione Peggy Guggenheim è uno dei musei più importanti in Italia per l’arte europea e americana del 20 ° secolo. Si trova a Peggy ex casa del Guggenheim, Palazzo Venier dei Leoni, sul Canal Grande a Venezia.

Orario museo

Apertura 10-18 tutti i giorni

Chiuso il martedì e il 25 dicembre Informazioni generali tel: 041.2405.411 fax: 041.520.6885 e-mail: [email protected]

Biglieteria: http://www.guggenheim-venice.it/museum/info_biglietteria.html

Indirizzo: Dorsoduro, 701-704, 30123 Venezia Telefono: 041 240 5411

museo ebraico Venezia

museo ebraico Venezia

Museo Ebraico di Venezia

Avvertendo la necessità di organizzare la presenza ebraica in Venezia, il governo della Repubblica, con decreto del 29 marzo 1516, stabilì che questi dovessero abitare tutti in una sola zona della città, nell’area dove anticamente erano situate le fonderie, “geti” in veneziano; inoltre stabilì che dovessero portare un segno di identificazione e li obbligò a gestire banchi di pegno a tassi stabiliti dalla Serenissima, nonché a sottostare a molte altre regole, per avere in cambio libertà di culto e protezione in caso di guerra.

Il museo è diviso in due aree, la prima dedicata al ciclo delle festività ebraiche e agli oggetti utilizzati per la liturgia, la seconda – impostata più didatticamente – racconta la storia degli ebrei veneziani attraverso immagini e oggetti.

Orario museo

Aperto 09.00 – 19.00 dal 1 giugno al 30 settembre 09.00 – 17.30

Chiuso dal 1 ottobre al 31 maggio

Museo, sinagoghe e cimitero sono chiusi il sabato e le festività ebraiche, 25 dicembre, 1° gennaio e 1° maggio.

Biglieteria: http://www.coopculture.it/ticket.cfm?office=Museo%20Ebraico%20di%20Venezia&id=38 http://www.museoebraico.it/informazioni.html

Indirizzo: Sestiere Cannaregio, 2902/b, 30121 Venezia ,Telefono:041 715359

Ca Pesaro ,museo

Ca Pesaro ,museo

Ca’ Pesaro,

il più importante palazzo barocco della città, opera di Baldassarre Longhena.Dal 1902 è sede della collezione d’arte moderna del Comune di Venezia; museo orientale; collezione di sculture.

Orari museo.

Dal 1 aprile al 31 ottobre 10 – 18 (biglietteria 10 – 17)

Dal 1 novembre al 31 marzo 10 – 17 (biglietteria 10 – 16)

Chiuso lunedì e 25 dicembre, 1 gennaio e 1 maggio

Biglieteria: http://www.vivaticket.it/index.php?nvpg[festivalDetail]&id=573&Language=ITA&wms_op=museiCivici&SiteVersion=1 Indirizzo: Santa Croce, 2076, 30135 Venezia Telefono:041 721127

Ca’Rezzonico

Ca Rezzonico Venezia

Ca Rezzonico Venezia

A Ca’ Rezzonico, in uno splendido palazzo di Baldassarre Longhena, una ricca dimora veneziana ospita una preziosa raccolta di mobili e dipinti del Settecento veneziano.

Orari museo: dal 1 aprile al 31 ottobre 10.00 – 18.00 (biglietteria 10.00 – 17.00)

dal 1 novembre al 31 marzo 10.00 – 17.00 (biglietteria 10.00 – 16.00)

Chiuso martedì, 25 dicembre, 1 gennaio e 1 maggio

Biglieteria: http://carezzonico.visitmuve.it/it/pianifica-la-tua-visita/biglietti/

Indirizzo: Dorsoduro 3136 – Fondamenta Rezzonico, 30123, Venezia  ,Dorsoduro

Tel.: Call center tel. 848082000 – dall’estero tel. (+39)04142730892

Web: http://carezzonico.visitmuve.it/

Se non hai soldi e decidi di fare una breve visita,guarda il sito; “Cosa fare a Venezia con meno di 5 Euro”. http://www.venicebanana.com/a_meno_di_5_euro.html

 

Segue  http://dipoco.altervista.org/venezia-musei/

Biennale Venezia

Biennale Venezia

Biennale Venezia

Storia;

La prima Biennale internazionale d’arte di Venezia viene inaugurata,ai giardini di castello ,il 30 aprile 1895.Sono presenti il re Umberto I e la regina Margherita.

Dalla prima esposizione vediamo la partecipazione internazionale dell Belgio,Austria -Ungheria,Danimarca ,Francia ,Germania ,Inghilterra , Norvegia ,Olanda ,Russia ,Spania ,Svezia.

Nelle prime edizioni della Biennale,tutte le opere erano raccolte nel Palazzo del’esposizione , che al inizio si chiamava “Pro Arte “,con la facciata classica progetta dai pittori Marius de Maria ,e Bartolomeo Bezzi. Chiamato in seguito “Italia “il padiglione subi nel tempo ampliamenti e modifiche ,principalmente nella sua facciata .

Poi anche i paesi stranieri iniziarono a costruire il proprio padiglione .Il primo fu Belga (1907) ,poi Ungheria ,Germania,Inghilterra (1909) Francia (1912),Russia (1914).

Il padiglione di Venezia -1932 fu progettato dal architetto Brenno del Giudice,destinatoBiennale Venezia ad accogliere le arti decorative veneziane ,in particolare vetro e merletto. Negli anni settanta la Biennale esce dal “recinto” dei giardini per individuare nuovi spazzi espositivi nel intera città. Per questo motivo sono stati restaurati ed attrezzati nuovi edifici dell’Arsenale – (le Corderie 1980).

Nel 1930 la Biennale organizza il primo festival della musica contemporanea ;

1932 la prima Mostra internazionale dell arte cinematografica ,una delle più importante mostre del settore; 1930 il primo festival del teatro;

1980 prima mostra internazionale di architettura ;

1990 il primo festival della danza. giardini-biennale Dal 1910 iniziano ad essere presentate mostre personali di grande rilievo internazionale come Gustav Klimt (acquistata per il museo Ca Pesaro),Pierre Auguste Renoir, Gustave Colbert ;e mostre dedicate agli artisti impressionisti come :Paul Cesano (1929),Vincent Van Gogh (1920),Amedeo Modigliani (1922),Edgard Degas (1924),August Renoir (1938),Franz Marc (1928),Paul Gauguin (1920),Monet(1932).

Dopoguerra ,la Biennale premete un reale aggiornamento sui movimenti artistici contemporanei con mostre dedicate al impressionismo 1948,Movimento Fauves 1950;ai Cubisti 1950,Futurismo storico 1950,Espressionismo 1952,Scultura contemporanea 1952,Surrealismo 1954,Arta astratta 1954,Pittura Americana 1956. In questi anni si formano correnti e pittori italiani che avranno una grande rilevanza nel panorama artistico nazionale.

Negli anni sessanta la Biennale continua la politica di aggiornamento facendosi promotrice delle nuove correnti artistiche con il movimento Pop Art americano -che ha un grandissimo successo. il padiglioneSeguono gli anni sessanta con le correnti artistiche : Land Art, L’arte Povera ,Body art happening, Videoarte, Fotografia.

Negli anni ottanta e novanta,la Biennale attraversa momenti di crisi e successo,cercando una nuova identità .

Il 23 gennaio 1998 viene approvato il decreto legislativo con cui la Biennale è trasformata in personalità giuridica di diritto privato e assume la denominazione di “Società di Cultura” La Biennale di Venezia.

Gli spazi del Arsenale dedicati alla Biennale si ampliano,comprendendo  le Corderie, Artiglierie, Gaggiandre, alcune Tese Cinquecentesche e le Tese delle Vergini.

2001 -Shakespeare & Shakespeare, un progetto interdisciplinare che vede coinvolti tutti i settori della Biennale in un comune omaggio all’opera shakespeariana.

2002 Temps d’images, dedicato ai rapporti tra spettacolo dal vivo,nuove forme di creatività e media televisivi e cinematografici; il festival ha luogo anche a Bruxelles e Parigi.

Dal 15 giugno al 2 novembre 2003 la mostra registra l’afflusso record di 260.000 visitatori;

La Biennale di Venezia ,  festival del film , Lido

La Biennale di Venezia , festival del film , Lido

Il 15 gennaio 2004 viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto di riordino della Biennale, che viene trasformata in Fondazione.

Biennale d’arte di Venezia 2013: i segni di una rivoluzione .Il tentativo è chiaro fin da subito: ridare un valore al immagine.

I specifici pass per più ingressi con diverse formule cumulative , permettono di unire alla visita dei padiglioni anche quella del :

57° Festival Internazionale di Musica Contemporanea,

del 42° Festival Internazionale del Teatro

e della 70° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (dal 28 agosto al 7 settembre 2013).

La 55 esima edizione della Biennale di Venezia , il più grande palcoscenico del mondo dell’arte internazionale,chiude con oltre 475.000 visitatori.

2014 La 14 esima edizione di Mostra di Architettura della Biennale di Venezia,torna all’antico e sperimenta il futuro.

Calendario 2014 http://www.labiennale.org/it/calendario/

Dal 7 giugno al 23 novembre apre al pubblico Fundamentals, la 14 esima Mostra di Architettura diretta da Rem Koolhaas. 66 i Paesi partecipanti: nei loro padiglioni raccontano come è cambiato il modo di costruire negli ultimi 100 anni http://www.labiennale.org/it/architettura/news/25-01.html?back=true

Heinz Mack-Le collone d'oro

Heinz Mack-Le collone d’oro

Dal 3 giugno al 23 novembre 2014, in concomitanza della Biennale di Architettura, l’installazione dell’artista tedesco Heinz Mack rimarrà esposta sul piazzale dell’isola di San Giorgio Maggiore. Sono ben 850.000 le tessere di mosaico in foglia d’oro realizzate dall’azienda vicentina Trend per rivestire le 9 svettanti colonne, alte oltre 7 metri, dell’installazione dell’artista tedesco Heinz Mack.

Altri articoli:  http://dipoco.altervista.org/vedi-articoli/

 Visita il mio sito:  http://ginocosta.altervista.org/blog/reddito-extra/

Su facebook :  https://www.facebook.com/pages/Venezia/630678023668582?ref=profile