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Simboli di Pasqua

 

I simboli fondamentali della tradizione pasquale   cristiana  sono il fuoco e la luce.Poi ce la croce,simbolo del,uomo a braccia aperte,simbolo delle quattro stagioni,e nella chiesa simbolo della trinità.

Altri simboli:

L’agnello,

agnelo

agnelo

fa parte dell’origine di questa festività. In particolare si fa riferimento a quando Dio annunciò al popolo di Israele che lui lo avrebbe liberato dalla schiavitù in Egitto dicendo “In questa notte io passerò attraverso l’Egitto e colpirò a morte ogni primogenito egiziano, sia fra le genti che tra il bestiame”. Ordinando,così, al popolo d’Israele di marcare le loro porte con del sangue d’agnello in modo che lui fosse in grado riconoscere chi colpire col suo castigo e chi no.

Inoltre in passato esisteva un comandamento riguardo la Pasqua ebraica che diceva di fare l’offerta dell’agnello il giorno 14 del mese ebraico di Nisan e di consumare quella stessa notte il sacrificio di Pesach.
…Abramo sacrifico, l’animale in luogo del figlio Isacco. Questo episodio della tradizione ebraica venne poi adottato dal cristianesimo, che paragonò l’agnello a Cristo perché come l’animale fu sacrificato senza colpa…

 

Anche l’ultimo profeta per la cristianità Giovanni Battista lo chiama agnello, quando Gesù si presenta presso il Giordano per ricevere il battesimo.
La Chiesa vede l’anello di congiunzione tra l’agnello pasquale del Vecchio Testamento e i tempi nuovi.Nel Nuovo Testamento, l’agnello pasquale assume nuovi significati e viene identificato con Gesù Cristo.
Nell’iconografia dell’arte ecclesiastica, l’agnello pasquale è una rappresentazione simbolica di Gesù Cristo, solitamente in forma di agnello portatore di una croce o uno stendardo.

La chiesa fa di questo simbolo lo stemma di Cristo.

Sono oltre un milione gli agnellini che vanno incontro alla morte a ogni Pasqua. L’agnello rappresenta sia per gli ebrei che per i cristiani il simbolo della Pasqua, una festa comune alle due religioni .
L’uovo,

simboli di pasqua, uova dipinte

simboli di pasqua, uova dipinte

ha avuto tratti simbolici sin dai tempi antichi. Le uova, hanno spesso rivestito il ruolo del simbolo della vita in sé, ma anche della sacralità: secondo alcune credenze pagane e mitologiche del passato, il cielo e il pianeta erano considerati due emisferi che andavano a creare un unico uovo.
La tradizione del dono di uova è documentata già fra gli antichi Persiani, dove era diffusa la tradizione dello scambio di semplici uova di gallina all’avvento della stagione primaverile,seguiti nel tempo da altri popoli antichi quali gli Egizi, i quali consideravano il cambio di stagione  il capo d’anno, i Greci e i Cinesi. Spesso le uova venivano rudimentalmente decorate a mano.

 

 

Il Cristianesimo riprese le tradizioni che vedevano nell’uovo un simbolo della vita, rielaborandole nella nuova prospettiva del Cristo risorto.
Nella tradizione greco ortodossa l’uovo, di gallina, cucinato sodo, viene colorato,
tradizionalmente di rosso, simbolo della Passione,e del sangue simbolicamente versato da Gesù (anche perché in passato per colorare si utilizzavano solo prodotti vegetali, tra cui la buccia esterna delle cipolle di varietà rossa) .
Il giorno di Pasqua, in molti riti, si compie la benedizione pubblica delle uova, simbolo di resurrezione e della ciclicità della vita.
Le colorazioni vengono effettuate attualmente con coloranti alimentari tipici della pasticceria,cosi le uova possono essere di diversi colori.

In alcuni paesi, come la Francia, è tradizione istituire in aree verdi delle cacce al tesoro, in cui le uova, preparate artigianalmente e di dimensioni ridotte, vengono nascoste fra gli alberi e vengono poi ritrovate dai bambini.
In Italia l’uovo sodo come simbolo pasquale è rimasto presente soprattutto accompagnato dalla tradizionale colomba pasquale o durante il pranzo.

 

http://www.arcobaleno.net/costume/temporanei/pasqua-3/pasqua-2

Il coniglio,

coniglio

coniglio

come simbolo della Pasqua sembra avere origine dai riti pagani pre-cristiani sulla fertilità.
Parte dalla Germania, con gli immigrati tedeschi e olandesi e diventa un simbolo pasquale molto diffuso negli Stati Uniti, “easter bunny”, e nei paesi dell’Europa settentrionale.

Animale particolarmente prolifico , le cui scatenate danze amorose si possono vedere nei prati proprio agli inizi della primavera, era nell’antica cultura europea un simbolo di questo periodo dell’anno, focalizzato sulla rinascita della natura e sulla fertilità, il quale poi, con l’avvento del cristianesimo, venne a coincidere con la festività della Pasqua.
E un coniglio fantastico che lascia doni a Pasqua,un cesto di uova colorate,o di cioccolato per i bambini che si sono comportati bene.

 

 

Buona Pasqua  La colomba richiama all’episodio del diluvio universale descritto nella Genesi, allorché ritornò da Noè tenendo nel becco un ramoscello di ulivo, un messaggio di pace.

 

 

 

 

 

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I papi veneziani

I papi veneziani ,nati a Venezia o Patriarchi di Venezia, sono stati quattro.

mitra dei Papi

mitra dei Papi

Al inizio ,vescovo di Roma ,appartenente alla chiesa Bisantina,il Papa,diventa più potente con il passare del tempo.

Arriva a poter escludere dalla comunità dei cristiani chiunque,con un provvedimento chiamato “scomunica”.I sudditi non potevano più ubbidire ad un re o un signore scomunicato,che poi rischiava di perdere la sua autorità e il suo potere.

Il Papa poteva proibire ad alcuni di partecipare alla mesa,o altri riti religiosi,o di ricevere sacramenti . Questo provvedimento meno grave della scomunica era chiamato “interdetto”. Cosi il papa poteva costringere imperatori ,re ,feudatari,ad ubbidire e a riconoscere il suo enorme potere non solo come capo della chiesa ma anche come capo dei cristiani.

Il patriarca di Costantinopoli pero non riconosceva l’autorità del Papa.Dopo una serie di polemiche la chiesa d’oriente detta la chiesa greca si stacco da quella cattolica dandosi il nome di Chiesa Ortodossa (scisma d’oriente 1054).

insegne del Papa

insegne del Papa

La Serenissima è sempre stata una repubblica laica, legata alla religione, ma molto meno al papato. Non si è mai fatta condizionare dal papato , anche nei tempi più oscuri dell’Inquisizione.Nel 1606 la Repubblica stessa venne scomunicata dal Papa.

La dimensione della fede ,tra i veneziani religiosi o laici si può vedere nel numero impressionante di capitelli,cioè le edicole sacre che riempiono ogni strada,ma sopra tutto per l’importante contributo offerto alla cristianità ,fatto di martiri,santi,beati e papi, da San Sagredo ,a San Lorenzo Giustiniani,o papi come Pio X e Giovani Paolo I.

Pio X (Papa dal 09/08/1903 al 20/08/1914) Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese (Treviso), oggi Riese Pio X, il 2 giugno 1835,  figlio di Giovanni Battista Sarto e Margherita Sanson.

Pio X

Papa Pio X

Vescovo di Mantova (1884) e patriarca di Venezia (1893), sale alla cattedra di Pietro con il nome di Pio X. A Venezia amò tutti ed era amato da tutti,aveva in realtà notevoli doti e non era affatto sprovvisto di cultura, leggeva numerose opere, parlava e leggeva il francese, possedeva un gusto artistico e protesse i tesori d’arte della Chiesa.

Il 20 luglio 1903 ad oltre 93 anni, morì papa Leone XIII, che aveva governato la Chiesa oltre 25 anni. Il cardinale Sarto ,patriarca di Venezia partì a Roma. Non tornò più a Venezia perché eletto papa.

Aveva 68 anni quando salì al Soglio Pontificio instaurando una linea di condotta per certi versi di continuità, specie in campo politico, ma anche di rottura con certi schemi ormai consolidati, ad esempio, sebbene di umili origini egli rifiutò sempre di elargire benefici alla famiglia, come critica verso certi nepotismi e favoritismi , fino allora praticati. È il primo Papa dell’età contemporanea a provenire dal ceto contadino e popolare. È uno dei primi pontefici ad aver percorso tutte le tappe del ministero pastorale, da cappellano a Papa.

Il pontefice morì nella notte tra il 20 e il 21 agosto 1914. Il suo successore, papa Giovanni XXIII, autorizzò il ritorno dell’urna con il corpo dell’ormai santo Pio X, che avvenne trionfalmente il 12 aprile 1959; l’urna esposta nella Basilica di San Marco, rimase a Venezia per un mese fino al 10 maggio, a ricevere il saluto e la venerazione dei suoi veneziani.

http://www.museosanpiox.it/sanpiox/pio_x1.html

Il corpo tornò a Roma e fu sepolto nelle Grotte Vaticane. Fu beatificato il 3 giugno 1951 , da papa Pio XII,e proclamato santo il 29 maggio 1954.

Papa Alessandro VIII (papa da 06 /10 1689 a 01/02/ 1691)

papa alessandro VIII

papa alessandro VIII

Pietro Vito Ottoboni nacque a Venezia ,il 22 aprile 1610, da una nobile famiglia veneziana: il padre, Marco Ottoboni,era cancelliere della Serenissima.

Il giovane passò l’infanzia nella campagna trevigiana, presso la villa di famiglia a Rustignè, attuale frazione di Oderzo ( Vittorio Veneto). Si laureò in “utroque iure” (ovvero in diritto civile e canonico) all’Università di Padova a 17 anni.

Il 13 novembre 1643 fu nominato da Urbano VIII uditore della Sacra Rota.Nove anni dopo fu nominato vescovo di Torcello, nella laguna veneziana; successivamente, nel 19 febbraio 1652, creato cardinale (Presbitero) di San Salvatore di Buscia .Poi, il 7 dicembre 1654, a vescovo di Brescia,che governò per 10 anni.

Il pontificato di Papa Innocenzo XI,  si  trovava in perenne conflitto con il re di Francia Luigi XIV a tal punto che gli trasformato la residenza a Roma in una fortezza. Anche la posizione dell’Ortoboni fu decisa: assoluta opposizione al tentativo di Luigi XIV di estendere il diritto di regalia su tutte le Chiese di Francia.

L’ambasciatore di Luigi XIV riuscì a ottenere, il 6 ottobre 1689, l’elezione di Ottoboni, considerato più vicino al sovrano francese, come successore di papa Innocenzo XI . L’Ottoboni si prestò abilmente al gioco, mostrandosi, pur senza fare alcuna specifica promessa, molto conciliante e ben disposto verso Luigi XIV.

E necessario sottolineare lo sforzò durante il breve corso del suo pontificato di salvaguardare le posizioni di Roma in Francia, senza arrivare a una rottura con Luigi XIV. “Luigi XIV rinunciò spontaneamente alle immunità dell’ambasciata francese in Roma, la cui difesa a oltranza aveva portato poco prima all’interruzione delle relazioni diplomatiche, e procedette alla restituzione di Avignone e del Contado Venassino occupati al tempo della rottura con Innocenzo XI. Il nuovo Papa ,replicò al gesto conciliante di Luigi con l’elevazione alla porpora di un uomo di stretta fiducia del re, il vescovo di Beauvais, Forbin-Janson”.

Nel 1678 Ortoboni si era opposto tenacemente e con successo a un tentativo di Innocenzo XI di emanare una bolla contro il nepotismo,infatti il pontificato di Alessandro VIII vide una rigogliosa rinascita del nepotismo.

Ordinò importanti sgravi fiscali, liberalizzò il commercio dei grani, abolì la gabella della carne e quella del grano macinato in Roma, provvide alla salute dei cittadini e al decoro di Roma con alcune ordinanze sulla peste e sulla pulizia delle strade.

Nel 1690 condannò le dottrine del cosiddetto peccato filosofico, insegnato nelle scuole dei Gesuiti. Alessandro VIII morì il 1º febbraio 1691. La sua sontuosa tomba è ospitata Basilica vaticana.

Giovanni XXIII (28/10/1958-03/06/1963)

giovanni XXIII

giovanni XXIII

Angelo Giuseppe Roncali nacque a Sotto il Monte, in provincia di Bergamo, il 25 novembre 1881, figlio di Marianna Mazzola e di Giovanni Battista Roncalli. Termina nel luglio del 1900 il secondo anno di teologia,e fu inviato il gennaio successivo a Roma presso il seminario romano dell’Apollinare, dove esistevano alcune borse di studio . Il 13 luglio 1904, alla età di ventidue anni e mezzo, conseguì il dottorato in teologia. Lo studio della storia gli consentì l’elaborazione di alcuni studi di storia locale, tra cui la pubblicazione degli Atti della Visita Apostolica di s. Carlo a Bergamo (1575).Fu anche direttore del periodico diocesano “La Vita Diocesana” e dal 1910 assistente dell’Unione Donne Cattoliche.

Lo scoppio della guerra nel 1915 lo trova per come cappellano col grado di sergente nell’assistenza ai feriti ricoverati negli ospedali militari di Bergamo. Nel luglio del 1918 accettò di prestare servizio ai soldati affetti da tubercolosi, rischiando la vita per il pericolo di contagio.

Dopo l’ordinazione episcopale avvenuta a Roma il 19 marzo 1925, partì per la Bulgaria con il compito di provvedere ai bisogni della piccola comunità cattolica. Il 27 novembre 1934 fu nominato Delegato Apostolico in Turchia ed in Grecia, paesi senza relazioni diplomatiche con il Vaticano.

Inaspettatamente, per decisione personale di Pio XII, fu promosso alla prestigiosa Nunziatura di Parigi, dove giunse il 30 dicembre 1944. Le sue doti umane lo imposero alla stima dell’ambiente diplomatico e politico parigino, dove instaurò rapporti di cordiale amicizia con alcuni massimi esponenti del governo francese.

Accettò la proposta di trasferimento alla sede di Venezia ,dopo la morte del patriarca ,monsignor Agostini , il 5 marzo 1953.Inizio il progetto di riavvicinare i fedeli alla Sacra Scrittura, rifacendosi alla figura del proto-patriarca s. Lorenzo Giustiniani, solennemente commemorato nel corso del 1956.

Il 28 ottobre 1958, fu eletto uno dei più grandi papa della chiesa cattolica,il settantasettenne Cardinale Roncalli , successore di Pio XII ,con il nome di Papa Giovanni XXIII. Il più grande contributo alla Chiesa è rappresentato senza dubbio dal Concilio Vaticano II, il cui annuncio fu dato nella basilica di s. Paolo il 25 aprile 1959 :di riesporre la dottrina tradizionale in modo più adatto alla sensibilità moderna.Nella prospettiva di un aggiornamento riguardante tutta la vita della Chiesa, Giovanni XXIII invitava a privilegiare la misericordia e il dialogo con il mondo piuttosto che la condanna .

Nella primavera del 1963 fu insignito del Premio “Balzan” per la pace a testimonianza del suo impegno a favore della pace con la pubblicazione delle Encicliche Mater et Magistra (1961) e Pacem in terris (1963) e del suo decisivo intervento in occasione della grave crisi di Cuba nell’autunno del 1962. Nella sera del 3 giugno 1963 giunge la notizia della sua scomparsa.Santificato il 27 /04/2014.

Papa Giovani Paolo I (1978)

Giovanni-Paolo I

Giovanni-Paolo I

Albino Luciani,nato il 17 ottobre 1912 ,in un piccolo paese di montagna ,vicino a Belluna ;Forno di Canale (divenuto nel 1964 Canale d’Agordo).Figlio di Giovanni e Bortola Tancon Albino fu il primo papa di cui le origini operaie sono certe: durante l’infanzia egli lavorò insieme al padre come soffiatore del vetro a Murano.

Trascorre lunghi periodi lavorando in Francia, Germania,Svizzera ,per “la povertà di risorse della montagna Bellunese”. Nel 1932 entro nel Seminario minore di Feltre ,e nel luglio 1935 e ordinato Sacerdote.

Dopo il dottorato nel Università Gregoriana ,diviene vicedirettore del seminario di Belluno. Nominato vescovo di Vittorio Veneto,diviene nel 1969 patriarca di Venezia per desiderio della chiesa locale. Sotto il profilo teologico dimostra una posizione vicino al conservatorismo e intolleranza verso ogni eccesso di lusso,invitando  al ritorno alla povertà,e alla vendita delle ricchezze della chiesa in beneficio dei poveri.

Anche se in gioventù aveva orientamenti comuniste ,nel 1975 dichiara “il comunismo incompatibile con cristianesimo”. Fu il primo papa ad adottare il doppio nome, omaggio ai suoi due predecessori. Fu scelto papa come soluzione di compromesso tra opposti schieramenti (tra America e Russia),come sostengono alcuni perché era un papa docile,facilmente influenzabile ,con impegno e moralità. A 66 anni muore improvvisamente .  Erano passati appena 32 giorni della sua nomina .

 

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Pasqua

La Pasqua è una delle più importante festività del cristianesimo.
Il termine Pasqua, in greco e in latino “pascha”, proviene dall’aramaico: pasha, che corrisponde all’ebraico pesah, il cui senso generico è “passare oltre”. Il significato effettivo della parola non è del tutto certo.

risurrezioneLa Pasqua ebraica, chiamata Pesach (“passare oltre”,”tralasciare” in aramaico), celebra la liberazione degli Ebrei dall’Egitto e deriva dal racconto della decima piaga,nella quale il Signore vide il sangue dell’agnello sulle porte delle case di Israele e “passò oltre”, colpendo solo i primogeniti maschi degli egiziani, compreso il figlio del faraone (Esodo, 12:21-34).

Nella Bibbia ebraica, il nome di Pesach è riservato soltanto al giorno 14 del mese di Nisan, in ricordo del korban.Gli ebrei celebrano la Pasqua in otto giorni (sette in Israele). Durante la festa un ebreo ortodosso deve astenersi dal consumare pane lievitato e sostituirlo con il pane azzimo, come quello che consumò il popolo ebraico durante la fuga Mosèdall’Egitto. Per questo motivo la Pasqua ebraica è detta anche “festa degli azzimi”. La tradizione ebraica ortodossa prescrive inoltre che, durante la Pasqua, i pasti siano preparati e serviti usando stoviglie riservate strettamente a questa ricorrenza.Prima dell’inizio della festività gli ebrei eliminano da casa ogni traccia di lievito e qualsiasi cibo che ne contenga (questo viene indicato con il termine chametz).

La Pasqua cristiana , con nuovi significati , ha origine in questa festività,e presenta importanti legami ma anche differenze con la Pasqua ebraica.

Gli eventi pasquali li troviamo nelle sacre scritture: Gesù, secondo gli Vangeli, è morto in croce nei giorni in cui ricorreva la festa ebraica . Questo evento venne visto dai primi cristiani come la realizzazione di quanto era stato profetizzato sul Messia.

I cristiani , vedono nell’eucarestia  il momento in cui la Pasqua di Cristo sostituisce
la Pasqua dei Giudei e il ricordo della morte del Figlio sostituisce il ricordo del Passaggio.Il “pesah” è attraversamento del Mar Rosso, dalla schiavitù alla Terra Promessa per gli ebrei; e, dal vizio del peccato alla libertà della salvezza, attraverso la purificazione del battesimo per i cristiani.
pasqua risurrezioneLa tradizione della Chiesa cattolica vuole che la data della Pasqua venga annunciata ai fedeli dal sacerdote celebrante durante i riti della festività dell’Epifania (6 gennaio).
La Pasqua è preceduta da un periodo preparatorio di astinenza e digiuno della durata all’incirca di quaranta giorni, chiamato generalmente Quaresima, che nel rito romano ha inizio il Mercoledì delle Ceneri. Nella forma ordinaria del rito romano, l’ultima settimana del tempo di quaresima è detta Settimana santa, periodo ricco di celebrazioni e dedicato al silenzio e alla contemplazione. Comincia con la Domenica delle Palme, che ricorda l’ingresso di Gesù in Gerusalemme, dove fu accolto trionfalmente dalla folla che agitava in segno di saluto delle foglie di palma.
Per questo motivo nelle chiese cattoliche, durante questa domenica, vengono distribuiti ai fedeli dei rametti di olivo benedetto (segno della passione di Cristo).
Nei paesi parlanti di lingua Spaniola , durante la Settimana santa si susseguono moltissime processioni sia nelle città più grandi che in quelle più piccole. Si tratta di processioni estremamente folkloristiche che attirano migliaia di turisti ogni anno e a cui partecipano i cosiddetti Nazarenos: penitenti incappucciati appartenenti a diverse confraternite religiose che contribuiscono a rendere le processioni ancora più suggestive.

In particolare alcune chiese dell’Asia seguivano la tradizione di celebrare la pasqua
nello stesso giorno degli ebrei, senza tenere conto della domenica, e furono chiamati  quartodecimani. Ciò diede luogo a una disputa, detta Pasqua quartodecimana, fra la chiesa di Roma e le chiese asiatiche.Nei secoli precedenti potevano esistere diversi usi locali sulla data da seguire, tutti comunque legati al calcolo della Pasqua ebraica.

Nella Chiesa cattolica, la data della Pasqua è sempre compresa tra il 22 marzo e il 25 aprile.La festa della Pasqua cristiana è mobile, poiché cade la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera (quest’ultimo per la Chiesa cade sempre il 21 marzo, anche se l’equinozio astronomico oscilla tra il 20 e il 21). Questo sistema venne fissato definitivamente nel IV secolo dal Concilio di Nicea I.
La data della Pasqua, variabile di anno in anno secondo i cicli lunari, determina anche la cadenza di altre celebrazioni e tempi liturgici, come la Quaresima e la Pentecoste.

uova dipinte

uova dipinte

Una piccola parte della Chiesa ortodossa segue il calendario giuliano per tutte le feste, mentre il resto considera che la data della celebrazione della Pasqua si basa su due fenomeni astronomici: l’equinozio di primavera e la rotazione  della Luna attorno alla Terra. Pertanto, la Pasqua si celebra la Domenica dopo la prima luna piena dopo l’equinozio di primavera. La data della Pasqua può variare dal 4 aprile al’8 maggio.
La maggioranza dei cristiani in Egitto sono copti e appartengono a una branca della chiesa ortodossa. Il loro calendario è diverso da quello cattolico e la Pasqua copta, come le altre festività religiose importanti,cade in genere una settimana dopo quella cristiana. In alcuni anni però le date coincidono e i copti e i cattolici festeggiano la Pasqua nello stesso giorno, come è accaduto  nel 2007.La Pasqua copta è preceduta da un lungo digiuno di 55 giorni in cui ci si astiene da tutti gli alimenti di provenienza animale, si rispetta una rigorosissima dieta vegana. Questo periodo è caratterizzato da un’intensa vita religiosa di preghiera e penitenza.

coranLa Pasqua Islamica (Eid al-Adha) e molto diversa da quella cattolica.Con l’ Eid al-Adha si ricorda e celebra la storia di Abramo e di suo figlio Isacco. È, infatti, detta festa del  sacrificio poiché si commemora quello che il primo patriarca dell’Islam fece nei confronti del figlio Isacco.
Si narra che Dio, volendo mettere alla prova la fede di Abramo, gli impose di sacrificare il figlio sul Monte Moira.Prima che l’omicidio venisse compiuto, apparve un angelo che fermò Abramo benedicendolo e dicendogli che il Signore aveva apprezzato la sua ubbidienza.

I Testimoni di Geova non celebrano la pasqua e credono che la celebrazione della Pasqua oggi non si basa sulla Bibbia.

“Gesù ci ha comandato di commemorare la sua morte,non la sua risurrezione. Pertanto, si celebra la commemorazione della morte di Gesù ogni anno nel giorno della sua morte corrispondente in calendario biblico.”

Avventisti del Settimo Giorno celebrano la Pasqua dal servizio di comunione, che si tiene ogni tre mesi.
“Anche se non celebrano la Pasqua nella prima settimana fissa dopo l’equinozio di primavera, in questa occasione,gli Avventisti condividono i messaggi su la morte di Gesù e la verità della sua risurrezione,e godono insieme con altri cristiani questo grande evento. ”

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Venezia -La chiesa di Santo Stefano

Venezia -La chiesa di Santo StefanoSAM_8262

 


è un edificio religioso della città di Venezia, situato nel sestiere di San Marco,non lontano dal Ponte dell’Accademia.

Gerusalemme, 36 a.d.

(il nome Stefano in greco ha il significato di “coronato”)
Venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa, fu il primo cristiano ad aver dato la vita per testimoniare la propria fede in Cristo e per la diffusione del Vangelo. Il suo martirio è descritto negli Atti degli Apostoli dove appare evidente sia la sua chiamata al servizio dei discepoli sia il suo martirio, avvenuto per lapidazione, alla presenza di Paolo di Tarso (Saulo) prima della conversione.Per il fatto di essere stato il primo dei martiri cristiani, la sua festa liturgica si celebra il 26 dicembre, cioè immediatamente dopo il Natale che celebra la nascita di Cristo. Il colore della veste indossata dal sacerdote durante la Messa in questo giorno è il rosso, come in tutte le occasioni in cui si ricorda un martire.
200px-Venezia_flickr01La chiesa venne edificata nel XIII secolo dai frati eremitani di Sant’Agostino; venne riedificata nel XIV secolo e subì consistenti ampliamenti nel corso del XV secolo .La chiesa fu spesso teatro di episodi di violenza e anche di omicidi, tanto che per questo motivo nel corso dei secoli venne sconsacrata per ben sei volte.
Il campanile della chiesa, molto alto, di impianto romanico con cella a tre archi e sovrastato da un tamburo ottagonale,è caratterizzato da un’accentuata pendenza, che, pur non presentando particolari rischi, viene comunque continuamente monitorata.   http://dipoco.altervista.org/i-campanili-pendenti-venezia/?utm_campaign=UpCloo&utm_medium=inline-grey&utm_source=it-oi72RDeoi-dipoco.altervista.org

Si suppone che fosse greco: in quel tempo Gerusalemme era
infatti un crocevia di tante popolazioni, con lingue, costumi e religioni diverse; si è pensato anche che fosse un ebreo educato nella cultura ellenistica; certamente fu uno dei primi giudei a diventare cristiano e a seguire gli apostoli.

La facciata appare molto più imponente di quanto lo sia poiché si affaccia su una strada molto angusta. Nella fascia superiore vi sono un rosone al centro e due bifore gotiche ai lati. In quella inferiore, in asse con la finestra centrale,si trova l’imponente portale, opera di Bartolomeo Bon che lo realizzò nel 1442 e caratterizzato da una lunetta in stile gotico fiammeggiante, il cui perimetro è decorato con volute.

Intorno all’anno 36 d.C.vedendo il gran numero di convertiti, fu accusato di blasfemia “pronunziare espressioni blasfeme contro Mosè e contro Dio” dal sinedrio e condannato alla lapidazione, non fu un’esecuzione,in quanto il Sinedrio non aveva la facoltà di emettere condanne a morte,(non e stato ucciso mediante crocifissione ovvero con il metodo usato dagli occupanti romani) in quanto Stefano fu trascinato fuori dal furore dei presenti, quindi si trattò di un linciaggio.Uno dei suoi principali inquisitori fu Saulo di Tarso, che poi diventerà San Paolo.

 

Ai due lati della lunetta, vuota al centro, si trovano due snelle gugliette a pianta ottagonale,mentre alla sommità dell’arco vi è una piccola statua marmorea raffigurante Gesù in trono.

Dopo la morte di Stefano un sacerdote di nome Luciano di Kefar-Gamba “ebbe in sogno l’apparizione di un venerabile vecchio in abiti liturgici, con una lunga barba bianca e con in mano una bacchetta d’oro con la quale lo toccò chiamandolo tre volte per nome e gli disse di essere Gamaliele, il dotto che istruì San Paolo, e che i suoi compagni;  il protomartire Stefano ,suo discepolo,   Abiba,figlio di Gamaliele,si trovavano seppelliti nel suo giardino vicino a Nicodemo. Anche lui si trovava seppellito nel giardino vicino ai tre santi, come da suo desiderio testamentario.

All’interno della chiesa si nota la grande lastra tombale che copre le spoglie del doge Francesco Morosini, il Peloponnesiaco, opera del 1694 di Antonio Gaspari e Filippo Parodi.Sopra la contro facciata si trova il maestoso Cenotafio di Domenico Contarini, morto nel 1526.

In un discorso tenuto nel 425, Sant’Agostino attesta che, subito stefanodopo il  ritrovamento a Gerusalemme del corpo di Santo Stefano, nel 415, iniziarono a verificarsi dei miracoli nei suoi luoghi di culto,  (veniamo informati di un luogo di culto africano del Santo: Uzala, nei pressi di Tunisi)

La sagrestia ospita quattro tele di Jacopo Tintoretto: Resurrezione, l’Ultima Cena, Cristo lava i piedi agli apostoli e l’Orazione nell’orto. Altro grande artista presente in questo stesso spazio è Antonio Vivarini con due notevoli opere: San Nicola di Bari e San Lorenzo martire. Nel chiostro delle sculture spicca la stele funeraria a ricordo di Giovanni Falier opera del 1808 di Antonio Canova.

Dopo la morte di Stefano, la storia delle sue reliquie entrò nella leggenda; e si racconta che molti miracoli avvennero con il solo toccare le reliquie.La proliferazione delle reliquie, testimonia il grande culto tributato in tutta la cristianità al protomartire santo
Stefano, già veneratissimo prima ancora del ritrovamento delle reliquie nel 415.
Nella chiesa di Venezia si conserva il corpo di Santo Stefano Protomartire.
Sotto l’altare della chiesa passa un canale, navigabile solo con bassa marea.

L’Italia lo rese festivo nel 1947 laddove in precedenza era un normale giorno lavorativo; la Chiesa cattolica lo celebra  come festa religiosa.

Ancora oggi in Italia vi sono ben quattordici comuni che portano il suo nome; nell’arte è stato sempre raffigurato con indosso la dalmatica, veste liturgica dei diaconi; suo attributo sono le pietre della lapidazione: per questo è invocato contro il mal di pietra (cioè i calcoli) ed è il patrono di tagliapietre e muratori.
Anche la Chiesa ortodossa ricorda il santo in questa data.

 

 

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San Nicola

San Nicola

sf nicolaeIl nome è composto da due parole: Nikao  ” sconfiggere”  e Laos , “persone” .Nato a Patara , Lycia – 345 d.c Nicola divenne vescovo di Myra (oggi Kocademre ) , città  Micia. E conosciuto per la sua gentilezza ed i miracoli che ha fatto tutta la sua vita .

La festa di 6 dicembre, cita una visione dell’imperatore Costantino.Il santo gli apparve in sogno e gli chiese di perdonare i tre soldati condannati a morte :
“Mentre erano in carcere , hanno saputo il momento in cui sarebbero stati giustiziati e hanno chiamato il santo in loro aiuto ;
Il santo apparve nel sogno del imperatore e dell amministratore provinciale rimproverando prima l’imperatore poi il amministratore per la calunnia sui tre uomini, dimostrando al imperatore che gli imputati sono innocenti e che invidia ha cospirato contro di loro . E così San Nicola li ha salvati dalla morte . ”
Alcune leggende collegano San Nicola a Babbo Natale. Nicola aiuta con tre sacchi di oro un commerciante che attraversava un momento difficile , permettendo alle sue tre figlie di sposare. Ogni volta che una delle ragazze voleva sposare , Nicola ( che era già  vescovo ) , metteva un sacchetto di monete d’oro davanti alla porta del commerciante.
Nel momento in qui la  terza ragazza ,voleva sposare il commerciante si e messo di guardia per scoprire chi era l’uomo che ha gli dava i soldi .
San Nicola ,si dice,per non essere visto salì sul tetto e lasciò cadere il sacchetto nel camino .

La storia del suo salvataggio di marinai da annegamento nel  Egeo lo stabili come il santo patrono dei marinai .

Fu imprigionato durante la persecuzione di Diocleziano , e rilasciato da San Costantino  l’imperatore.Il santo  è noto anche come difensore dell’ortodossia contro gli ariani .

Venezia-Chiesa di S.Nicolò

Venezia Lido Chiesa di S.Nicolò

La tomba del santo e nella chiesa di San Nicola ( Demre , Turchia) , ma le reliquie sono state rubate e portate a Bari nel 1087 ( durante le Crociate , molte città volevano avere reliquie ) nella Basilica di San Nicola .

 

 

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Nel XIII secolo , le reliquie della cattedrale di San Nicola a raggiungono a Canterbury ( Inghilterra) e il culto del santo comincia a diffondersi , in gran parte dell’Europa .             Dopo la cristianizzazione degli slavi , il culto di San Nicola ha sostituito il dio, Mikula,il dio dell’agricoltura .

Diventa patrono : della Grecia e la Russia , dei detenuti, delle ragazze nubili ,dei viaggiatori, mercanti e bambini .
Gli olandesi lo chiamavano Sinterklaas e gli primi immigranti in America lo hanno trasformato in Santa Claus .
Il 6 dicembre il santo riempie le scarpe dei bambini con caramelle.  Con il passare del tempo la festa si tiene di natale e le scarpe si  sono
trasformate in calze .

 

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BUON NATALE

babbo natale

babbo natale

Natale deriva dal termine latino “nātīvitās “, cioè la nascita e si riferisce alla celebrazione di nascita di Gesù Cristo.

La data di nascita ( 25 dicembre) non si basa sulla Bibbia , ma sulle celebrazioni delle feste pagane (dal latino  paganus , ossia “abitante del villaggio”) che si tenevano alla fine del anno ( intorno al solstizio d’ inverno) . Queste feste si tenevano in onore di due divinità (del sole) : dio romano SOL, e il dio persiano Mitra . .Entrambe le divinità si celebravano il 25 dicembre .

Le Saturnie ,organizzate in onore del dio Saturno, (il dio della agricoltura) iniziavano il 17  è finivano il 24 dicembre che era anche il giorno in cambio di doni .
Nelle case e sulle strade si sentiva il rumore dei festeggianti . Alle feste delle Saturnie seguiva la celebrazione del primo giorno di gennaio (che durava tre giorni)
Papa Giulio I dichiarò il 25 dicembre il giorno della nascita di Cristo nel 350 a.d. e così le feste pagane sostituiscono i simboli cristiani ( simbolo del sole è stato sostituito da Cristo chiamato Sol Invictus e il disco solare diventa aura dei santi).
Nel XVII secolo una legge in parlamento d’Inghilterra proibì la celebrazione del Natale ; motivo:non vi è alcuna ragione storica o biblica di credere che la nascita di Gesù e il 25 dicembre .
Il mito di Babbo Natale ha le sue origini nel personaggio di San Nicola, il vecchio uomo che faceva doni ai bambini,Arcivescovo di Myra (città dell’Asia Minore, Turchia) è stato chiamato dai Olandesi, Sinterklaas, poi dai Americani ,Santa Claus. Quindi Babbo Natale “nātīvitās” non ha alcun legame con Gesù Cristo.

albero di natale

albero di natale

Alla base dell’albero natalizio stanno gli antichissimi usi, presso varie culture, di decorare i vari Alberi del Paradiso con nastri e oggetti colorati, fiaccole, piccole campane, animaletti votivi, nonché la credenza che le luci che li illuminavano corrispondessero ad altrettante anime. Egualmente venivano ornati anche i vari Alberi cosmici con simboli del Sole, della Luna, dei Pianeti e delle stelle. In particolare l’abete era sacro a Wotan,potente dio dei Germani.
Nel Medioevo i culti pagani vennero intesi come una prefigurazione della rivelazione cristiana. Oltre a significare la potenza offerta alla natura da Dio, l’albero divenne quindi simbolo di Cristo, inteso come linfa vitale, e della Chiesa, rappresentata come un giardino voluto da Dio sulla terra L’immagine dell’albero come simbolo della vita ha origini molto antiche e trova riscontri in diverse religioni.

L’unico riferimento alla Bibbia può essere l’abitudine di mettere una stella sulla cima dell’albero di Natale stella che simboleggia la stella polare dei Magi, la stella che annuncia la nascita di Gesù
(Non ho mai capito perché dobbiamo ammazzare ogni anno  tantissimi alberi per fare addobbi.)

 

Il presepe (o presepio) è una rappresentazione della nascita di Gesù, derivata da tradizioni medievali.La tradizione, prevalentemente italiana, risale all’epoca di San Francesco d’Assisi.Un cronista della vita di San Francesco descrive brevemente la scena: si dispone la greppia, si porta il fieno,sono menati il bue e l’asino. Si onora ivi la semplicità, si esalta la povertà, si loda l’umiltà e Greccio si trasforma quasi in una nuova Betlemme. Non sono altro che “sacre rappresentazioni” delle varie liturgie celebrate nel periodo medievale.

 

Natale e una festa molto popolare èd “importante”anche nei paesi non cristiani come il Giappone,Cina, Turchia, Libano, Indonesia, dove la febbre di Natale ha preso le popolazioni di questi paesi avendo la celebrazione come una scusa per fare shopping e festeggiare.
Nei paesi occidentali il natale ha perso significato religioso, divenendo una celebrazione pur commerciale. Gli centri commerciali sono diventati ormai le nuove chiese che risuonano di canti natalizi ,babbi natali alberi di natale e regali.

regaliPer alcuni la festa di Natale può essere un motivo di stress .I prestiti per fare i regali (spesso molto costosi) ,o per avere cibi abbondanti; gli lavori straordinari per ottenere più soldi, possono essere ragioni che rendono queste feste non tropo felici

 

Nonostante tutto è la festa più aspettata da molti.Per strada riesci a catturare lo sguardo sereno delle persone che ancora credono in un Dio buono,in misterioso, antico messaggio del bambino che nacque molto tempo fa a Betlemme.Diventano più buoni,regalando bontà.Le luci di Natale risplendono di nuovo nelle anime in questa notte, per un istante Chiesa e mondo sembrano riconciliarsi.
È la festa in cui si compendia la speranza, anzi, la certezza dell’indistruttibilità delle luci
di questo mondo. E il giorno di nascita della luce.

La Bibbia descrive il vero spirito del Natale in 2 Corinzi  9: 07:
“Ciascuno dia come ha deciso nel suo cuore, non di malavoglia o per forza,perché Dio ama chi dona con gioia.”

BUON NATALE

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Venice Saint Lucia

 

Venice -Saint Lucia

Saint Lucia – the Latin name  lux ,luce -“light” was associated with “the light way “, “thepath of light” , or “born at the rising of the light” ( sunrise ) “,then LUCIA -brightness,the lightest.

On the majority of the sources ,the date of his born” Dies Natalis ” :is December 13, (although in the mysterious Latin calendar of Sinai her ” Dies Natalis ” falls on February 8.)

December 13 was , indeed, the darkest day of the year ,the winter solstice ,and around that date ,Roman paganism already celebrated a goddess named Lucina , hence the theory that all the Christian holidays (such as that of Agatha ) would be imposed of pre-existing pagan cults .
225px-SantaluciaBut, what are the causes of the proliferation of Santa Lucia ,like protector of the view ?The episode of Lucia tearing eyes is unfounded , and absent in the multiple narratives and traditions, (at least until the fifteenth century ) . The emblem of the eyes on the cup , or on the plate ,are, simply, popular devotion .Like protector of the view has always invoked because of his name Lucia ( from latin lux – light).  We can talk about “expansion of the act of reading iconographic imagery” . On the paintings Lucia holds in his hand (or on a plate or on a tray ),two eyes, which is often accompanied by the lamp ( one of the most popular evangelical symbols and more beautiful, perhaps derived from the burial art ) Is for this reason that the iconography of Santa lucia, from the sec . XIV, is an interpreter and popularizer of this legend , depicting the saint with specific symbols that are missed before the modern references to its physiognomic data , for which artists were accustomed to resort to the Golden Legend of James of Voragine , which is the reference text and the source of much of the religious iconography .

Become master of Syracuse , blind, eye doctors , electricians, against eye diseases .

The acts of the martyrdom of Lucia of Syracuse were found in two ancient and diverse sources: one in the Greek text of which the oldest dates back to centuries V; the other , in Latin,from the end of the century. V which seems to be a translation of the Greek one.  The oldest Greek preparation of the martyrdom contains a hagiographic (relative to the saint’s life ) legend , reworked by an anonymous ,two centuries after her martyrdom on the oral tradition, from which it is still trying to establish the historical data.

While there were ,who has staunchly defended , admitting both the historicity of the martyrdom and the legitimacy of worship; from the other side there are those who has completely blamed , considering the narrative a mere contrivance imaginative of the narrator and with the absence of any cure for historical accuracy .

The martyrdom begins with a visit of Lucia ( whose father belongs to a rich family of Syracuse) and her mother Eutichia , to the tomb of Agatha, in Catania , to plead for the cure of the disease from which his mother was suffering : an unstoppable flow of the blood. Lucia , urges the mother to approach of the tomb of Agata and touch it with ” absolute faith ” and ” blind faith ” in the miraculous healing that the virgin martyr was capable of giving. At this point,Lucia , is taken from a deep sleep that leads her to a dream-like vision in which appears Agatha , and informed her of the healing of her mother and also predicts his future martyrdom , which will be the glory of Syracuse as well as Agatha had been for Catania.Lucia communicates to her mother her decision : to consecrate themselves to Christ! To this end, also asks to return her dispose and her assets to charity ( was promised in marriage to a pagan .) However, just during the return trip, Lucy succeeds , with its insistence, to convince his mother ,  to donate the parental assets to charity , which the virgin, initiate just arrived in Syracuse.

Corpo Santa Luzia II mascheraHowever , the news of the alienation of his father’s wealth comes immediately aware of the betrothed of the virgin, that it shall ascertain precisely with Eutichia which also asks the reasons for the sudden and unexpected decision .The woman made him believe that the decision was linked to a very profitable investment , and drove him to cooperate in the sale of the goods.Later, the boyfriend of Lucy, perhaps exacerbated by the continual  postponements of marriage, decides to report to the governor (Paschasius ) the Christian choice of his fiance( were applicable the decrees issued by the Emperor Diocletian about the persecution of the Christians ) . After the questioning the virgin “manages to argue with
the strength and security of those who are inspired by Christ”, but the governor
imposes the penalty of prostitution,and subjecting it to a kind of exorcism to expel ” the evil Spirit .”The virgin , tells him that his mind will not give up but if the body subjected to torture ,will turn against her mind ,  she will remain chaste, pure and untouched in spirit and mind.At this point there was a prodigious event: the virgin becomes immovable and steadfast and , no attempt fails to deliver her to give in, even the magicians specially convened by the ruthless Paschasius .Exasperated by such an extraordinary event , the governor ordered to burn her , but the fire even manages to not burn it. Lucia perish by the sword ! So , bend on her knees ,the virgin waiting for the final blow and , after having
prophesied the fall of Diocletian and Maximian, was beheaded.

An Syracuse  popular tradition ,said that after his last breathe, the body of Lucia was devoutly buried in the same place of martyrdom. In fact , according to the devotion of her countrymen , the body of the saint was placed in a niche carved into the tufa on the catacombs used as a tomb.
In the year ‘ 878 Syracuse was invaded by the Saracens and the citizens took away her body from there and hid it in a secret place to escape the fury of the invaders. It was then brought from Syracuse to Constantinople in ” a silver casket .” During the crusade of 1204 , the Venetians carried him to the monastery of St. George in Venice. Santa Lucia were elected the patron of the city , building a great church , where the body was kept until 1863, when it was demolished for the construction of the train station (which  is called VENICE SAINT LUCIA )
In the year 1860,the pope Pius IX did transfer the body in the church of Saints Jeremiah and Lucy, built with the material of the of the demolished church of St. Lucy were is venerated today. In 1955, the patriarch – Angelo (becamed Pope with the name John XXIII) -suggested that the remains will be covered with a silver mask to give more importance to the sacred relics of Saint Lucia .
cris 020On April 4, 1867 the remains of Lucy were desecrated by thieves (  arrested ), which were introduced into the church , to take possession of the votive ornaments . Then in 1949 , the martyr , he was deprived of the crown ( in this case the thief was arrested ) , and in 1969 , two thieves broke the glass urn. On November 7, 1981 two attackers broke the casket and the body of the martyr extracting the head and the silver mask . The body was just recovered on December 12 , 1981, on the eve of the commemoration of the saint.

 

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Venezia Santa Lucia

Santa Lucia

Il nome e latino ed era associato alla via Lucis, cioè cammino di luce,oppure  «nati al sorger della luce (cioè all’alba)»  quindi :Lucia = luminosa, splendente
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la maggioranza delle fonti la data relativa al suo
“dies natalis”: 13 dicembre anche se nel misterioso calendario latino del Sinai il “dies natalis” di Lucia cade l’8 febbraio.

il 13 dicembre era, effettivamente, la giornata dell’anno percentualmente più buia , solstizio d’inverno;intorno a quella data, il paganesimo romano festeggiava già una dea di nome Lucina,da qui la teoria secondo la quale tutte le festività cristiane (come già quella di Agata) sarebbero state istituite in luogo di preesistenti culti pagani,

Ma, quali sono le cause del proliferare della tradizione relativa alla santa Lucia,
protettrice della vista?
L’episodio di Lucia che si strappa gli occhi e privo di ogni fondamento, ed assente nelle molteplici narrazioni e tradizioni, (almeno fino al secolo XV). L’emblema degli occhi sulla coppa, o sul piatto, è ricollegarsi, semplicemente, con la devozione popolare che l’ha sempre invocata protettrice della vista a motivo del suo nome Lucia (da Lux, luce).” Si può parlare di dilatazione dell’atto di lettura nell’immaginario iconografico, gli occhi, che Lucia
tiene in mano (o su un piatto o su un vassoio), che si accompagnano spesso alla palma, alla lampada  (uno dei simboli evangelici più diffuso e più bello, forse derivato dall’arte sepolcrale)
SantaluciaE per questo motivo che l’iconografia, già a partire dal sec. XIV, si fa interprete e divulgatrice di questa leggenda,raffigurando la santa con simboli specifici che prima dell’età moderna sono mancati riferimenti ai suoi dati fisiognomici,per cui gli artisti erano soliti ricorrere alla Legenda Aurea di Iacopo da Varazze, che rappresenta il testo di riferimento e la fonte di gran parte dell’iconografia religiosa.

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Gli atti del martirio di Lucia di Siracusa sono stati rinvenuti in due antiche e diverse redazioni: l’una in lingua greca il cui testo più antico risale al sec. V ;
l’altra, in lingua latina, riconducibile alla fine del sec. V che pare essere una traduzione di quella greca .
La più antica redazione greca del martirio contiene una leggenda agiografica edificante, rielaborata da un anonimo due secoli dopo il martirio sulla tradizione orale e dalla quale si cerca ancora di trare dati storici.

Se da una parte ce chi l’ha strenuamente difesa,ammettendo sia la storicità del martirio sia la legittimità del culto; da l’altra parte ci sono quelli chi l’ha del tutto biasimata, reputando la narrazione una pura escogitazione fantasiosa dell’agiografo e con assenza di ogni cura per l’esattezza storica.

Il martirio incomincia con la visita di Lucia (orfana di padre, appartenente ad una ricca famiglia di Siracusa) assieme alla madre Eutichia, al sepolcro di Agata a Catania, per supplicare la guarigione dalla malattia da cui era affetta la madre: un inarrestabile flusso di sangue . Lucia, quindi, incita la madre ad avvicinarsi al sepolcro di Agata e a toccarlo con “assoluta fede “e “cieca fiducia” nella guarigione miracolosa che la vergine martire era capace di dare . Lucia, a questo punto, è presa da un profondo sonno che la conduce ad una visione onirica nel corso della quale le appare Agata che, mentre la informa dell’avvenuta guarigione della madre le predice pure il suo futuro martirio, che sarà la gloria di Siracusa così come quello di Agata era stato la gloria di Catania.

Lucia comunica alla madre la sua decisione vocazionale: consacrarsi a Cristo! A tale fine le chiede pure di potere disporre del proprio patrimonio per devolverlo in beneficenza.(era stata promessa in sposa ad un pagano).Tuttavia, proprio durante tale viaggio di ritorno, Lucia riesce, con le sue insistenze, a convincere la madre, la quale finalmente le da il consenso di devolvere il patrimonio paterno in beneficenza, cosa che la vergine avvia appena arrivata a Siracusa.

Però, la notizia dell’alienazione dei beni paterni arriva subito a conoscenza del promesso sposo della vergine, che se ne accerta proprio con Eutichia alla quale chiede anche i motivi di tale imprevista quanto improvvisa vendita patrimoniale. La donna gli fa
credere che la decisione era legata ad un investimento alquanto redditizio,  e tale da spingerlo a collaborare alla vendita patrimoniale di Lucia.
In seguito il fidanzato di Lucia, forse esacerbato dai continui rinvii del matrimonio, decide
di denunciare al governatore Pascasio la scelta cristiana (erano in vigore i decreti di persecuzione dei cristiani emanati dall’Imperatore Diocleziano) della promessa sposa.Dopo un interrogatorio la vergine riesce a controbattere con la forza e la sicurezza di chi è ispirato da Cristo, il governatore Pascasio le infligge la pena della prostituzione . Sottoponendola a  una sorta di esorcismo di allontanare “lo Spirito maligno “.
La vergine, gli dice che, la sua mente non cederà ma il corpo sottoposto a torture forse andrà contro alla sua mente ,  ma ella resterà comunque casta, pura e incontaminata nello spirito e nella mente.
A questo punto si assiste ad un prodigioso evento: la vergine diventa inamovibile e salda sicché, nessun tentativo riesce a trasportarla a cedere  , nemmeno i maghi appositamente convocati dallo spietato Pascasio.
Esasperato da tale straordinario evento, il governatore ordina che sia bruciata, ma neanche il fuoco riesce a bruciarla . Lucia perisce per spada! Sicché, piegate le ginocchia, la vergine attende il colpo di grazia e, dopo avere profetizzato la caduta di Diocleziano e
Massimiano, è decapitata.

1177413979A Siracusa un’inveterata tradizione popolare vuole che, dopo avere esalato l’ultimo respiro, il corpo di Lucia sia stato devotamente seppellito nello stesso luogo dell martirio. Infatti, secondo la devozione dei suoi concittadini ,il corpo della santa fu riposto in una nicchia scavata nel tufo delle catacombe e usata come sepolcro.
Nell’ 878 Siracusa fu invasa dai Saraceni per cui i cittadini tolsero il suo corpo da lì e lo nascosero in un luogo segreto per sottrarlo alla furia degli invasori. Fu portato poi da Siracusa a Costantinopoli in  “una teca d’argento” .Durante la crociata del 1204 i Veneziani
lo trasportarono nel monastero di San Giorgio a Venezia ed elessero santa Lucia compatrona della città,costruendo una grande chiesa, dove il corpo fu conservato fino al 1863, quando questa fu demolita per la costruzione della stazione (che per questo motivo si chiama VENEZIA SANTA LUCIA)
Dal 1860 Pio IX ha fatto trasferire il corpo nella chiesa dei Santi Geremia e Lucia, costruita con il materiale del presbiterio della demolita chiesa di S. Lucia dove si venera a tutt’oggi . Nel 1955 il patriarca Angelo Roncalli -divenuto poi papa con il nome di Giovanni XXIII-  Santa Lucia
volendo che fosse conferita più importanza alle sacre reliquie di Lucia, suggerì che le spoglie fossero ricoperte di una maschera d’argento.

Il 4 aprile 1867 le spoglie di Lucia furono profanate dai ladri (subito arrestati), che si erano introdotti nella chiesa , per impadronirsi degli ornamenti votivi. Poi nel 1949, alla martire gli fu sottratta la corona (anche in questo caso il ladro fu arrestato) e nel 1969, due ladri infransero il cristallo dell’urna.Il 7 novembre 1981 due aggressori spezzarono l’urna della martire estraendovi il corpo e lasciandovi il capo e la maschera argentea. Anche questa volta il corpo fu recuperato proprio il 12 dicembre del 1981,giorno della vigilia della commemorazione della santa.

 

 

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Venice San Marco Basilica stories and reality .

Venice Basilica San Marco stories and reality .

Still in the 982 was called free from servitute to Sanctae Matris Ecclesiae ( “free from the bondage of Holy Mother Church ” )le tre aste portabandiere
At the same time , mausoleum and chapel of the Doge , and therefore with both religious and political function , the sanctuary of St. Mark, as well as the nearby church of his predecessor, Theodore, was demolished ( in 1063 ) to make way for the third and last building , the current basilica.

The new church was consecrated in 1094 , the legend said that in the same year was “miraculously discovered” in a pillar of the basilica, the body of San Marco, which has been hidden during the work , and  forgotten there. ( the altar of Sacrament  )

The architectural form is very close to that of the ancient Basilica of the Holy Apostles in Constantinople ( Greek cross ,surmounted by five domes ; the church was destroyed after the Ottoman conquest ) .

In the hall , the floor plane remain at the level of the square while inside the basilica is
pavimento-basilica-rinoceronteraised up a few steps to create a sort of ascending path , carefully calculated to gradually prepare the visitor for recollection that from the noisy and distracting open space of the square, is about to enter in the temple.

To not to be stolen by the soldiers of Napoleon “the golden ball ” (palla d’oro) was hidden by a courageous Venetian citizen who holds that hidden in his house many months ;and so the only example of Gothic jewelery remained whole and save.

 

DODECAEDRO STELLATOA stellated dodecahedron is located on the first floor of the main door entrance to the Basilica , under the iconostasis and the choir. For the sages of antiquity , it was the symbol of Venus, the planet ruler of Venice. Represents the event of the Divine in Nature . On the left side of the entrance of the Basilica, on the mosaic floor , there is a rhinoceros of uncertain date , symbol of strength .This would also be a talisman to ward off diseases.

In the central part of the basilica, under the dome , is placed a large square from blue marble once called “The sea” for the depressions that were there , due to the continuous settling of the ground .

On the ground, near the Pala d’Oro ,  there is a stone depicting a ducal horn and an animal, a black hedgehog. Here was buried the heart of the Doge Francesco Erizzo (1566-1646 , doge from 1631 ) . The hedgehog is a symbol of noble family membership . The rest of the remains are buried in the church of St. Martin (Castello).

Baptistery
this chapel , also called the Church of Putti , there is also the tomb of the Doge Andrea Dandolo . The altar is made by a large granite boulder from Tyre, which tradition says was the one from which Christ spoke to the crowds .

Chapel of St. Isidore
located on the bottom of the left side of the basilica. The partition wall covered in marble that separates it from the basilica corresponds to the original outer wall of the ancient church of San Teodoro ( the saint patron of the ancient Venice) .

The Zen Chapel , or the “Madonna della Scarpa”(of the shoe) was built by “order of the Signoria” in 1501 , when,the Cardinal Giambattista Zen died. In the middle of the altar is a statue of the ” Virgin and Cherub ” by Antonio Lombardo. The figure of the virgin keep in hand a golden shoe to commemorate the legend of the shoe offered as a gift to Mary from a poor faithful, who was miraculously transformed into gold.

vecchio si morde la manoAmong the basorilievi of the arches above the entrance there appears an old man who bites his hand: it is the architect of the basilica and the legend said ,that he was relieved of his duties when he said that he would be able to build it even more beautiful .

san marco 080The famous bronze horses were at the beginning gilded of gold and silver , and were brought by the Venetians during the Fourth Crusade from the Hippodrome of Constantinople ;now they are kept in the museum inside the Basilica of San Marco . Outside are copies of the original.

 

 

The three pillars-bearer in front of the basilica once beared the flags of the territories of Candia, Cyprus and Morea conquered from Venice.


The two columns coming from the east, in the entrance to the square, in honour of the first saint patron of Venice,Saint Theodor, and the actual patron saint Mark, (which has become such after the legendary theft of the body) originally, were three, but one of them sank during the transfer from Constantinople and can’t be recovered.






 

 

 

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