Venezia-Casanova-Guida turistica



Venezia
-Casanova,

 


Giacomo Casanova ( 1725- 1798) cittadino della Repubblica di Venezia, avventuriero,Casanova ritratto
scrittore, poeta, alchimista, diplomatico, filosofo e agente segreto italiano.
Di lui resta una produzione letteraria molto vasta ,ma il proprio nome diventa il sinonimo di seduttore fama dovuta alla sua opera Histoire de ma vie (Storia della mia vita,lingua francese,era la lingua internazionale a quell epoca),dove l’autore descrive le sue avventure .

L’immagine di una Venezia erotica, che con il suo fascino ha sedotto amanti e libertini arrivati fin qui da ogni angolo d’Europa per consumare le loro passioni licenziose, ci viene infatti tramandata fin dal settecento.
Quello che vi proponiamo qui è un itinerario insolito, alla scoperta dei luoghi frequentati da uno dei personaggi più celebri e più rappresentativi dell’aspetto lussurioso, libertino e decadente della Venezia settecentesca.

 
Giacomo Casanova nacque a Venezia 1725, il padre  Gaetano Casanova, un attore e ballerino e la madre Zanetta Farussi, un’attrice veneziana di grande succeso. Carlo Goldoni nelle sue Memorie, la definì: “….una vedova bellissima e assai valente”.
Rimasto orfano di padre e con la madre costantemente in viaggio per la sua profesione fu allevato dalla nonna materna.Da piccolo di salute cagionevole, la nonna lo condusse da una fattucchiera che pare essere riuscita a guarirlo dai disturbi da cui era affetto eseguendo un complicato rituale. Dopo quell’esperienza infantile, l’interesse per le pratiche magiche lo accompagnerà per tutta la vita .

Giacomo Casanova, nato in Calle della Commedia (ora rinominata Calle Malipiero dove Casanova Targa commemorativatroviamo una targa commemorativa) in un edificio adiacente a Palazzo Malipiero,
lo frequentò assiduamente dal 1740, essendo divenuto confidente del Senatore Alvise II Malipiero detto Gasparo.Qui ebbe l’occasione di tessere una prima Palazzo Malipieroserie di rapporti con personaggi autorevoli e con un buon numero di dame, fino al giorno in cui fu sorpreso in compagnia di Teresa, (la giovane di cui Alvise II era innamorato), un altro motivo per essere cacciato da Venezia.

Si laureò in diritto all’università di Padova.

Dopo la morte di sua nona ,e la vendita della costosa casa in Calle della Commedia nell anno 1743 lo troviamo rinchiuso, a causa della sua condotta piuttosto turbolenta, nel Forte di Sant’Andrea dalla fine di marzo alla fine di luglio. Più che l’applicazione di una pena, fu un avvertimento tendente a cercare di correggerne il carattere.

Il Forte di Sant’Andrea a Venezia è una fortezza edificata alla metà del ’500 sui resti di precedenti opere difensive ormai in rovina, parte del sistema difensivo della laguna di Forte S AndreaVenezia
Durante il suo secondo soggiorno ad Ancona
(Durante il primo era stato costretto a passare la quarantena nel Lazzaretto dove aveva avuto una relazione con una schiava greca ) ,Casanova ebbe una delle sue più strane avventure: si innamorò di un sedicente cantante castrato, Bellino, convinto che si trattasse in realtà di una donna. Ma Casanova riuscì a scoprire ciò che sperava: il castrato era in realtà una ragazza, Teresa, che, per sopravvivere dopo essere rimasta orfana, si faceva passare per un castrato in modo da poter cantare nei teatri dello Stato della Chiesa, dove era vietata la presenza di donne sul palcoscenico.


Palazzo Merati Sulle Fondamenta Nove,si trova il palazzo Merati (che oggi appartiene al conte Emile Targhetta D’Audifret), dove vissero la madre e le sorelle di Giacomo Casanova.In questo ricco appartamento( l’unico ancora rimasto nella zona dove abitò Casanova quando tornò a Venezia dopo aver ricevuto la grazia), si trova ancora l’alcova con tanto di letto a baldacchino e stucchi dove il famoso seduttore consumava le sue avventure notturne con le dame veneziane.Palazzo Merati  baldachino

Ritornò quindi a Venezia e per un certo periodo si guadagnò da vivere suonando il violino nel teatro di San Samuele, di proprietà dei nobili Grimani che, alla morte del padre, avvenuta prematuramente (1733), avevano assunto ufficialmente la tutela del ragazzo, avvalorando la voce popolare secondo la quale uno dei Grimani, Michele, fosse il vero padre di
Giacomo.

Il Teatro San Samuele di Venezia fu uno dei teatri più prestigiosi fra quelli attivi nella città lagunare, durante il Settecento.Il Comune di Venezia lo acquistò, lo fece demolire nel 1894 ed edificò sull’area una scuola.

Accanto alla chiesa della salute venne costruito anche un convento, sempre su disegno del Longhena, dove, nel 1742 Casanova studò fisica.

Nel 1746 avvenne l’incontro con il patrizio veneziano Matteo Bragadin.
Colpito da un malore, il nobiluomo fu soccorso da Casanova  a dispetto delle indicazioni del medico di fiducia del Bragadin,  (che sembra ne avesse peggiorato le condizioni con medicamenti inappropriati) e si convinse che, grazie a quel tempestivo intervento, aveva potuto salvarsi la vita. Di conseguenza prese a considerarlo quasi come un figlio, contribuendo, finché visse, al suo mantenimento; Casanova venne in contatto con i due più fraterni amici del senatore: Marco Barbaro e Marco Dandolo, anch’essi gli si affezionarono profondamente e, finché vissero, lo tennero sotto la loro protezione. La frequentazione con i nobili attirò l’interesse degli Inquisitori di Stato e Casanova, su consiglio di Bragadin,lasciò Venezia in attesa di tempi migliori.

Figlio cadetto di Andrea Bragadin, Matteo , apparteneva a una famiglia di origine dalmata, una delle quattro famiglie cosiddette evangeliche (Bembo, Bragadin, Corner, Giustinian) di più antica nobiltà di Venezia.

I Barbaro furono una delle più importanti famiglie patrizie di Venezia.Ca' Farsetti (palazzo dandolo)
Tra i più celebri esponenti della famiglia vi furono numerosi umanisti. Furono patriarchi di Aquileia ben quattro Barbaro fra il 1491 e il 1622.

Le cronache fanno risalire la famiglia Dandolo ad antichissime origini altinati, ad un ramo della romana gens Ursia, a cui erano collegati Orso e Teodato Ipato, rispettivamente il terzo e il quarto doge della Venezia Marittima, così come l’altra grande famiglia ducale degli Orseoli, regnanti tra la seconda metà del X secolo e la prima metà dell’XI secolo.Venezia Palazzo Barbaro sul Canal Grande

Nel giugno del 1750, a Lione, Casanova aderì alla Massoneria,come, molti personaggi incontrati nel corso della sua vita, ( Mozart e Franklin) erano certamente massoni .
Ritornato a Venezia dopo il lungo soggiorno parigino e altri viaggi a Dresda, Praga e Vienna, nella notte tra il 25 e il 26 luglio 1755, fu arrestato e ristretto nei Piombi.Non venne notificato il capo d’accusa ,ma era evidente il pericolo della possibile eliminazione da parte degli inquisitori ,che erano insieme tribunale speciale e centrale di spionaggio.
Aquesto si aggiunge anche la scandalosa relazione intrattenuta con “suor M.M.”, certamente appartenente al patriziato,monaca nel convento di S. Maria degli Angeli in Murano, e amante dell’ambasciatore di Francia abate De Bernis.

(Da Venezia, linee ACTV numero 3 (diretto), 4.1 e 4.2)
La chiesa è raggiungibile in pochi minuti a piedi dalla fermata ACTV di Murano Venier  .In quest’isola si è consumata una delle avventure più leggendarie del seduttore:la storia
chiesa santa maria degli angelid’amore con M.M., la misteriosa monaca di clausura del convento di Santa Maria degli Angeli a Murano.

Scendendo alla fermata Venier troverete ancora il pontile di legno e la porticina del convento da cui usciva la monaca, accompagnata da una giovane compagna, entrambe amanti di Casanova, che le aspettava in gondola, nel buio della notte, celato dietro ad una
maschera che nascondeva la sua identità.Di quel luogo, testimone d’incontri segreti, oggi rimangono solo i resti disabitati e fatiscenti dell’austero convento e della chiesa, con la vera da pozzo del giardino, ormai nascosta in mezzo all’erba alta, ma l’atmosfera di mistero e di solitudine che ancora regna qui attorno vi riporterà indietro nel tempo, lasciando spazio alla vostra immaginazione…
Appena riavutosi dallo shock dell’arresto, Casanova cominciò ad organizzare la fuga. Un primo tentativo fu uno spostamento di cella. Nella notte fra il 31 ottobre e il 1º novembre 1756, passando dalla cella alle soffitte, attraverso un foro nel soffitto praticato da un compagno di reclusione, uscì sul tetto e successivamente si calò di nuovo all’interno del palazzo da un abbaino. Passò quindi,( in compagnia del complice ) le varie stanze e fu infine notato da un passante, che pensò fosse un visitatore rimasto chiuso all’interno e chiamò uno degli addetti al palazzo il quale aprì il portone, consentendo ai due di uscire e di allontanarsi fulmineamente con una gondola.

Il ponte dei sospiriPiazza San Marco, elegante piazza che con i suoi caffè e i suoi angoli nascosti è stata teatro di molte avventure erotiche del seduttore.Dietro la piazza, in calle Vallaresso, potete trovare quello che fu il famoso Ridotto, oggi parte dell’Hotel Monaco & Gran Canal e sede preferita da Veneziani e non, per celebrare matrimoni, ma che un tempo era la casa da gioco dove Casanova, celandosi dietro un misterioso travestimento, trascorreva molte ore giocando d’azzardo in compagnia dei nobiluomini veneziani, nell’attesa di uno dei suoi restaurant grand-canalincontri galanti.Prima di lasciare la Piazza vi suggeriamo una visita ai Piombi, le terribili prigioni di Palazzo Ducale, cui si accede attraversando il Ponte dei sospiri, dove Casanova fu condannato a trascorrere 5 anni di prigionia,ma da cui riuscì a fuggire attraverso un buco nel soffitto.

Ritornato a Venezia dopo diciott’anni di e si propose agli Inquisitori come spia, in favore di coloro che prima erano decisi a condannarlo alla reclusione .Le riferte di Casanova non furono mai particolarmente interessanti e la collaborazione si trascinò stancamente fino ad interrompersi per “scarso rendimento”.Aveva ancora delle frequentazioni di altissimo livello e non per niente era un ex carcerato evaso e poi graziato .

In questo periodo si dedicò all’attività di scrittore ed iniziò una relazione con Francesca Buschini, una ragazza molto semplice e incolta.


Ultima abitazione di casanova Barbaria delle ToleL’appartamento occupato da Casanova e dalla Buschini (di proprietà della nobile famiglia Pesaro di S.Stae NA 6673), corrisponde alle tre finestre del terzo piano situate sotto la soffitta che si vede in alto a sinistra.

 

 Da Fondamenta Nove  verso Campo San Maurizio (fermata Actv Santa Maria del Giglio): proprio in questo campo con il riconoscibile campo san maurizio e la torre pendentecampanile pendente, nel palazzo a destra, oggi sede dell’Azione Cattolica, abitava il
poeta erotico veneziano Giorgio Baffo, che esercitò una profonda influenza sul giovane Casanova, iniziandolo all’arte della seduzione e che fu un grande corteggiatore della madre di Casanova, l’attrice Giovanna Farussi, detta La Buranella.Fu proprio Baffo ad accompagnare Casanova durante il suo primo viaggio in Burchiello a Padova alla scoperta dei piaceri del mondo.

 

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