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La Casa dei Tre Occhi

La Casa dei Tre Occhi
casa dei tre occhiLa Casa dei Tre Occhi ,a Giudecca,e un edificio del XX secolo, splendida testimonianza dell’architettura veneziana, frutto di diverse tendenze architettoniche,da quelle della tradizionale casa-fondaco veneziana a quelle avanguardiste del XX secolo .Fu disegnata e realizzata dall’artista Mario De Maria ;(Marius Pictor , Bologna, 1852 – Venezia, 1924),che tra 1912 e 1924 fece qui la sua nuova dimora (casa–studio) veneziana.

( Qui nasce ” la meravigliosa luna di Venezia ” dipinto di de Maria che pende al museo d’Orsay.)

L’edificio è di tre piani, ma è sottolineata l’importanza del piano nobile, con i tre enormi òci (veneto per occhi), grandi finestre ogivali con vista sul Canale della Giudecca e sul Bacino di San Marco.Tutto il palazzo sembra la piccola replica del Palazzo Ducale che guarda proprio di fronte ad essa. Al secondo piano,nella parte centrale, va segnalata la presenza di una bifora incorniciata da decorazioni neogotiche. E stato dichiarato nel 2007 dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto “bene di interesse storico e artistico”.

Venezia,Giudecca Casa dei tre oci,Tra gli anni ’70 e ’80, la casa dei tre occhi ,diventa una vera e propria casa della cultura, luogo di produzione artistica e cenacolo di incontri e dibattiti, studio per gli artisti che partecipavano alla Biennale e spazio ospitale per gli intellettuali di passaggio a Venezia.
La casa dei tre occhi è legata a numerosi nomi illustri,italiani e internazionali, qui soggiornarono e abitarono molti personaggi legati al mondo dell’arte,da Vittore Grubicy a Hundertwasser, dalla figlia di Peggy Guggenheim a Sciltian, da Morandi e Fontana a Dario Fo o l’architetto Renzo Piano.
Nel 1970 Enrico Maria Salerno ambienta qui alcune scene del film ” Anonimo veneziano”.tre oci

Dopo un accurato restauro iniziato nel 2000, la Casa dei Tre Occhi (Oci) è diventata nel 2012 uno spazio espositivo aperto al pubblico,con particolare attenzione a quello fotografico. Qui verranno ospitate grandi mostre fotografiche internazionali e piccole mostre dossier di giovani fotografi emergenti.Al interno sono conservati ancora gli arredi originali e molti materiali fotografici e artistici legati alle vicende di De Maria e della Casa.     http://www.treoci.org/ mostre di fotografia

 

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Doge di Venezia Marin Faliero


Marin Faliero

 

Marino FalieroVenezia, Cannaregio. Il sottoportico Falier ricorda la figura di Marin Faliero che all eta di 60 anni diventa doge (11 settembre 1354),e che il 17 aprile 1355 fu decapitato per avere congiurato contro la Repubblica.
Nella sala principale del Palazzo Ducale,la Sala del Maggior Consiglio,corre un fregio con i ritratti ( immaginari, visto che quelle precedenti il 1577 furono distrutti in un incendio),dei primi settantasei dogi della storia veneziana (gli altri si trovano nella sala dello Scrutinio). Sul cartiglio che ogni doge tiene in mano sono dipinte le opere più importanti del suo dogato. Il doge Marin Faliero, che tentò un colpo di stato nel 1355, è rappresentato da un drappo nero con la scritta: «Hic est locus Marini Faletri, decapitati pro criminibus»,condannato in vita alla decapitazione e alla “damnatio memoriae”, ossia alla cancellazione totale del suo nome e della sua immagine, come traditore della Repubblica.
La storia della Repubblica di Venezia ci ricorda i fatti . Ai quelli tempi Venezia si trovava ,un giorno nella gloria ed il giorno dopo era sconvolta a causa delle ribellioni dei popoli sottomessi, della politica internazionale e di quella interna.
Nel 1289 il doge Pietro Gradenigo, istituì una serie di nuovi regolamenti, con il nome di
«Serrata del Maggior Consiglio». Venezia venne trasformata in un’oligarchia, al cui
consiglio vi potevano accedere solo i membri delle principali famiglie di patrizi o notabili, solo con incarico di consigliere, che durava tutta la vita. Il Doge veniva così scelto fra le famiglie più in vista della città . La legge garantiva il rafforzamento politico ed economico di pochi scelti,e solo cosi si poteva evitare la trasformazione della Repubblica in una dittatura o in un principato.
Nell’ (1298) Venezia viene sconfitta a Curzola dai Genovesi fonte di scontento del popolo verso il governo.

In questo contesto un giovane figlio di una ricca e potente famiglia, quella dei Faliero, sottoportico falier
(suoi genitori erano Jacopo e Tommasina Contarini); Marin Faliero, si dimostrò abile nell’arte politica e seppe guidare nella diplomazia con grande capacità.Nato verso il 1285, Marin era cresciuto sotto i insegnamenti dello zio, un intrigante ed abile affarista, che apparteneva ad una delle famiglie patrizie più illustri di Venezia, i Faliero erano infatti un antico Casato che, probabilmente, era giunto in laguna dalla città di Fano.

 

Marin  Faliero entro a far parte dal Maggior Consiglio 1303 e dimostro rapidamente le capacita di guidare le macchinazioni politiche,scendendo spesso alé soluzioni violente.Dopo Avignone fu inviato in Istria per sedare le rivolte ispirate dal Re Lodovico d’Ungheria, quindi a Genova per trattare col Doge Giovanni di Valente, poi ad amministrare la potente città di Padova, feudo della Repubblica ed ancora a Costantinopoli, delegato a trattare con l’Imperatore Giovanni Paleologo, dal quale strappò un’alleanza contro Genova sborsando ventimila ducati d’oro .Sempre attivo, era consumato soprattutto dal continuo intrigare e dalla avidità di ricchezze,”non aveva pace né nel corpo né nello  spirito”,anche se comparivano già gli problemi dell’età.

 

Apprezzato per l’intelligenza politica e l’esperienza di uomo di Stato, alla morte del suo predecessore,Andrea Dandolo, l’11 settembre del 1354 fu eletto Doge di Venezia.Aveva compiuto sessanta anni.

 

dogiPoco tempo dopo il Doge Marin Faliero si trovò nelle
responsabilità del suo nuovo ruolo.Dal 1350 al 1355 Venezia passò infatti un momento delicato. Non solo la guerra con Genova, ma anche quella precedente con i veronesi e il terribile morbo della peste avevano creato gravi difficoltà economiche,con un forte aumento del numero dei poveri .Papa Innocenzo VI voleva un incontro pacificatore fra le nazioni, Carlo IV di Francia era atteso,il popolo era soffocato dalle mille tasse, i Turchi minacciavano i commerci, le città dalmate erano in agitazione. Ma quello che lo preoccupava di più erano i persistenti intrighi di palazzo, gli odi fra le famiglie .

Uomo fortemente ambizioso, probabilmente non soddisfatto di essere arrivato al dogato, Marin Faliero cospirò per assicurare il dominio alla sua famiglia che, dopo di lui, poteva continuare con il nipote Fantino.

Si convinse così della necessità di un colpo di Stato anche se la tradizione vuole che la
sala-maggior-consigliospinta finale ad agire sia stata propiziata da motivazioni personali.(in una sera di giovedi Grasso,(1355) nella festa del palazzo ducale,il futuro doge Michele Steno si sarebbe rivolto con termini ingiuriosi alla moglie di Marin Falier.Mandato via dalla festa lui ed alcuni giovani; Michele Steno (futuro Doge), Pietro Bollani, Rizzardo Marioni, Moretto Zorzi, Micaletto da Molin e Maffeo Morosini, si sarebbero vendicati scrivendo sui muri  frasi offensive nei confronti della Dogaressa e del nipote del Doge. Di questi insulti, due in particolare vengono ricordati dai cronisti: “Marin Falier, da la bea muger, altri la gode lu la mantien”,(Marin Faliero con bella moglie,altri la godono e lui la mantene ) e “Beco Marin Falier della bela moger, la mogie del doxe Falier, se fa foter par so piaser”(Cornuto Marin Faliero con bella moglie.La moglie del doge Falier si fa trombare per il proprio piacere).La Quarantia condannò lo Steno a dieci giorni di carcere, il Bollani e il Marioni ad una settimana). Per questi ,o per altri motivi,il Doge convinse l’ammiraglio dell’Arsenale Bertuccio Isarello,proprietario di navi,ad essere il capo della rivolta che stava preparando e organizzò segretamente dei capi-compagnia che dovevano comandare e guidare la sollevazione popolare, il suocero del ammiraglio, Filippo Calendario, tagliapietre, e proprietario di barconi,ed infine un certo Vendrame, ricchissimo pellicciaio.

Marin FalierIl disegno, semplice , prevedeva di irrompere in piazza San Marco, occupare il palazzo Ducale e uccidere tutti i membri dei vari Consigli.Poi girare per le case ed eliminare il resto dei nobilomeni . Compiuta la strage, Marin Falier si sarebbe proclamato “Signore di Venezia”.
Ma le spie, che a Venezia non mancavano, informarono gli apparati governativi della Repubblica;(altri dicono che Vendrame,forse pensando che ormai i giochi sono fatti, si confida con un amico, il nobilomo Nicolò Lion, al quale  anticipa che nella notte ci sarà a Venezia una “gran novità”: è in atto una sommossa per abbattere il Governo repubblicano; o che fu tradito da due congiurati Beltrame Bergamasco – un pellicciaio e Marco Negro che volevano evitare di uscire nel giorno fissato per la rivolta .Beltrame fu premiato con 1000 ducati ,ma la somma li sembro insufficiente ,ed inizio a lamentarsi.Viene poi esiliato per dieci anni ,e raggiunto in Ungheria viene ucciso dai congiurati scampati da Venezia. ).

Nella sera del 15 aprile 1355, quando avrebbe dovuto iniziare la rivolta, il Doge venne arrestato, come accadde a tutti i congiurati.Il giorno successivo fu tenuto un processo sommario, durante il quale vennero condannati a morte centinaia di rivoltosi. In tutta Venezia non vi era un numero sufficiente di boia per un tal lavoro: ci vollero otto giorni
per eseguire le sentenze, tante furono le esecuzioni. Bertuccio Isarello e Filippo Calendario vengono impiccati alle colonne rosse della loggia di palazzo Ducale.

Venerdì 17 aprile, non presente, viene giudicato il Doge Marin Falier. Egli è riconosciuto colpevole di alto tradimento e condannato con l’unanimità dei voti alla decapitazione. Considerato un traditore della Repubblica: gli fu tagliata la lingua (forse per non parlare) e quindi venne decapitato .

Marin Faliero fu decapitato sul primo pianerottolo Francesco_Hayez_010della scala principale del Palazzo Ducale (che si trovava all’altra estremità dell’attuale Scala dei Giganti), dove i dogi solitamente giuravano la loro Promissione.Il suo corpo rimarrà esposto per un giorno nella sala della magistratura del Piovego (unione di 4 diverse magistrature) , “deposto su una stuoia e con la testa mozza ai piedi”.
Il cadavere sarà messo prima nella Chiesa di S. Giovanni e Paolo  http://dipoco.altervista.org/venezia-san-giovanni-paolo/ , poi in un cassone di pietra collocato all’interno della Cappella della Madonna de la Pace,(in seguito, svuotato e rimosso (1812), e utilizzato come serbatoio d’acqua nella farmacia dell’Ospedale Civile).

 

Local_do_retrato_de_Marino_Faliero_na_Galeria_dos_Doges_de_VenezaPer decisione del Consiglio dei Dieci, la campana usata per avvisare il popolo riunito in piazzetta che la sentenza contro Marin Faliero era stata eseguita, si volle non fosse mai più suonata e venne perciò riposta, senza batacchio, dentro la chiesa di San Marco.
Nel 1366 il Consiglio dei Dieci decretò di ricoprire l’effige del Doge nella sala del Maggior Consiglio, con un manto azzurro con l’epitafo «Hic fuit locus ser Marini Faletro decapitati pro crimine proditionis», «Questo era il posto di Marin Falier, decapitato per tradimento». Dopo l’incendio che nel 1577 devastò palazzo Ducale, tra i ritratti dei dogi nuovamente dipinti ( Jacopo e Domenico Tintoretto), al posto di Marin Falier fu collocato un drappo nero ed una scritta leggermente diversa: «Hic est locus Marini Faletri, decapitati pro criminibus».

Nonostante la Repubblica abbia cercato in tutti i modi di cancellarne la memoria, Marin Faliero è diventato senz’altro uno dei Dogi più conosciuti al mondo.

Il Consiglio dei Dieci proclamò festivo il giorno di sant’Isidoro (16 aprile), in cui Marin Falier era stato condannato a morte.Tutti i futuri Dogi assistevano personalmente ogni anno alla cerimonia pubblica in piazza San Marco che ricordava il tragico evento,come già si festeggiava San Vio (San Vito, 15 giugno),il giorno in cui era stata annientata la congiura Querini-Tiepolo.(Per ironia della sorte Marin Fliero mando a morte molti dei congiurati).

http://dipoco.altervista.org/congiura-tiepolo-vecchia-mortaio/

Alcuni dicono che  fu maledetto:  La notizia della nomina di doge raggiunse Marin Faliero mentre si trovava ad Avignone, Ambasciatore della Repubblica presso papa Innocenzo VI. Il 5 ottobre arrivò a Fusina dove salì a bordo del Bucintoro ed arrivò a San Marco; qui però, come racconta il Sanudo, “fo un malissimo augurio” il fatto che la nave, a causa della nebbia, attraccasse proprio al centro del molo, sulla piazzetta, sicché il corteo dogale si trovò a transitare tra le due colonne di Marco e Todaro, luogo dove generalmente venivano eseguite le condanne a morte.

 http://venipedia.it/monumenti/colonne-di-piazza-san-marco

 

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See other items, is a guide of information and links to follow along with fascinating stories of  palaces, adventurers, courtesans, parties and wars happened in the great Venetian Republic.

other articles In the eighteenth century,Venice enjoyed the reputation of having the world’s most famous Carnival and carnival mask representing the trick for the great magic of the collective meetings….    http://dipoco.altervista.org/venezian-carnival-masks/
Carnival old feasts –human pyramids ,the Moorish dance,the competition between the two venetian fractions, during the carnival , as in other ocasions, became a nornal thing .
http://dipoco.altervista.org/venice-carnival-old-feasts-moresca-hercules-strength/

 

…The name come from an real fly during the carnival in 1500 when a young turkish acrobat , was the protagonist of an action never seen before in Venice.   http://dipoco.altervista.org/venice-angel-flight/

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other items saint john and paul churchthe Basilica of Saints John and Paul ( in Venetian dialect San Zanipolo) is one of the most impressive medieval religious building in Venice. In the “Pantheon of the Doges of Venice,”were buried , since 1300, twenty-five, from one hundred and twenty of the Doges of the Republic….

http://dipoco.altervista.org/saints-john-and-paul-venice/

 

A great conspiracy against the government of the Republic of Venice was born in 1310
Three young nobleman :Baiamonte Tiepolo, Marco Querini and Badoero Badoer turned against the Doge Pietro Gradenigo, and wanted to establish a new oligarchic government favorable to the papacy. ...http://dipoco.altervista.org/great-conspiracy-in-venice/

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Ca Dario palace is famous for the supposed curse ,that is still over it. All its owners have ended badly ,for the bankruptcy or violent death,because Ca Dario palace, is built over an ancient Templar cemetery….http://dipoco.altervista.org/ca-dario-palace-venice/

 

The origin of the word Casino (small house) provides a clear description of these places: small but cozy and intimate places, where you could meet friends. The first gambling house (the Foyer of St. Moses) was born in Venice in 1638.
http://dipoco.altervista.org/the-casino-of-venice/

 

When speak about homosexuality at that times, speak almost automatically ,about a relationship between an adult and a boy of age between fourteen and eighteen (remember that at the time puberty came later).

http://dipoco.altervista.org/homosexuality-venice-middle-age/

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The casino has always had a special appeal in the collective imagination , fueled by ca nogheraliterature ,cinema and other media.Gambling began to spread in Venice since the sixteenth century, despite the prohibitions and punishments .

http://dipoco.altervista.org/gambling-venice/

 

The daughter of a “honest” courtesan, Veronica Franco was started in this art from her mother at a young age and, as she had learned to use her natural talents.Being a courtesan allowed her to study,to have the freedom and independence while the noble women could neither study nor take decisions outside of the run of the housework

http://dipoco.altervista.org/courtesan-veronica-franco/

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Along the venice history ,the courtesans was tolerated by the normal people but also by the authoriry .In a cosmopolitan city like Venice, with a large passage of foreigners,in addition to trade oriental spices,salt ,silk and fabrics, a very important rate of the Venetian economy was made up of what today we would call tourism. But as businessmen and pilgrims they did not live just from the pure spirit …
http://dipoco.altervista.org/venice-history-courtesans/

 

The modern celebration of the Carnival of Venice has reinvigorated the art and craft of making Venetian masks.There are available different styles and colors , from the traditional Harlequin to Colombine ,unique colorful masks .From the Luxury line,elegant and stunning Venetian masks made of gold, laser-cut metal , adorned with authentic Swarovski crystals….http://dipoco.altervista.org/venetian-modern-masks/

 

Masked, a servant could be confused with a nobleman,or vice versa. The Inquisitors of State and spies could question citizens without fear that their true identity could be discovered ( citizens could answer without fear of retaliation ) . The morale of the people was maintained through the use of masks, not faces, they all was “only voices”.

http://dipoco.altervista.org/carnival-venetian-masks/

 

The Venetians have always had the habitude of wearing carnival masks and fancy clothes , not just during the Carnival period , but also on many other occasions during the year.The women disguised themselves with carnival masks not only to not be recognized , but also to have a better conspicuousness ….http://dipoco.altervista.org/venice-carnival-masks/
M.O.S.E._0001M.O.S.E. -MOdello Sperimentale Elletromecanico – Electromecanic experimental model
is a part of the General Plan of Measures for the Protection of Venice and its lagoon
from high waters, which become more frequent and intense .

http://dipoco.altervista.org/venezia-m-o-s-e/

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Without masks, simple clothes, hat like servants. The “regatta” with wheelbarrows was probably an ironic playful competition,for the lower classes, just for fun, and to attract the attention of the public.But this singular spectacle was also done to attract the crowds, to put them together , and to propose a ” special balm ” or ” elixir of life ” ,to the people who believe in these things. These are the ancestors of modern-day advertising .

http://dipoco.altervista.org/venice-carnival-old-festivals/

 

These feasts were celebrated in the eighteenth century , when the Carnival began in
the first Sunday, on October .Bull hunt, the cat,The eel in barrel….last about two
weeks. In St. Mark’s Square and camps are organized pageants , concerts,various performances and fireworks.

http://dipoco.altervista.org/venezian-old-carneval-feasts/
The Mary’s feast days ”Festa delle Marie” was born at the beginning of the ninth century ,
( on February 2 of each year) , to thank to the Virgin Mary for her intercession and to commemorate the victory over the pirates.

http://dipoco.altervista.org/venice-carnival-marys-feast-days/

 

During the Carnival the business and affairs of the Venetians passed into the background, le marie festaand they conceded every day of their time to the festivities, jokes, entertainment and events that were set up throughout the city, especially in Piazza San Marco
http://dipoco.altervista.org/venice-festivals-fat-thursday/

Today we see only a reflection of its former magnificence , and most of these designs have been lost over the time …But the austerity of this building seems a bit tempered by the particular decoration the two pillars at the sides of the entrance , which may appear somewhat ” licentious ”….http://dipoco.altervista.org/venezia-camerlenghi-palace/

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Becoming the scapegoat , was charged with the responsibility for everything bad happened in the world…After a summary trial …the old woman was going to die in a nearby field ” asfegher ” (not seeded).

http://dipoco.altervista.org/venice-burning-old-woman-wich/
The lion became the symbol of the St.Mark because his Gospel begins like that :” remember the voice of the Baptist in the wilderness ,rises like a roar , announcing the coming of Jesus to men “; well, the lion quickly became also the symbol of the Serenissima….http://dipoco.altervista.org/venice-lion-st-mark/

 

The rules regarding the daily life of the Venetians, were inscribed on the stone to confirm that the respect for the citizens and the consumers was on the first place , and remained stable over time….http://dipoco.altervista.org/venice-rules-inscribed-stone/

 

The structure is steel, the floors (made of glass of Saint Gobain) , Istrian stone and Classic GreyTrachit from Montemerlo . Even the railings are made of glass , ( a beautiful idea of​the transparent glass ), with brass handrails .Inside the handrails are installed LED bulbs that draw the ray of light in the glass railings .
http://dipoco.altervista.org/venice-calatrava/

 

carmagnolaThe ancient red porphyry comes from Mons Porphyrites, and had origin from an volcano ,
about 630 million years old…in the Basilica of San Marco on the atrium floor , in front of the main entrance , the lozenge of red porphyry,is the exact spot where the emperor Frederick Barbarossa (Emperor of the Holy Roman Empire),knelt before the Pope Alexander III.
http://dipoco.altervista.org/venice-red-porphyry/
Between the twelfth and thirteenth century , (1100-1200), Ca’zozzana took the name of Mira in memory of Myra (region of Lycia ; Asia Minor) , where St. Nicholas was Archbishop ;and the boatmen of the river Brenta proclaimed him “saint-patron of sailors and Mira town”….http://dipoco.altervista.org/venice-mira-town/
Saint Stephen church-
Is a religious building in the city of Venice, located in the San Marco district , not far from the Accademia Bridge …Jerusalem , A.D. 360 (the name Stephen in greek means ” crowned ” ) Venerated as a saint by the Catholic Church and the Orthodox Church, was the first Christian to give his life because of his faith in Christ and to spread the Gospel.
http://dipoco.altervista.org/venice-church-saint-stephen/

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Saints John and Paul ,Venice

Venice, St. John and St. Paul

john and paulCampo San Giovanni e Paolo (Saints John and Paul), also called the Campo delle ‘Meravegie ” (wonders ),is an area of the most important monuments of Venice, after only to that of St. Mark.Most important monument, the Basilica of Saints John and Paul ( in Venetian dialect San Zanipolo) is one of the most impressive medieval religious building in Venice. In the “Pantheon of the Doges of Venice,”were buried , since 1300, twenty-five, from one hundred and twenty of the Doges of the Republic, and other important personalities. It is considered “twin” of the church of the Frari ,(size 96 to 40 meters, are almost similar to that of the Frari, built at the same time) with the same triumphant Venetian Gothic style.

 

saint johnAccording to the hagiographic tradition, the two blood brothers John and Paul, Christians, rich and very charitable people, were very prominent in the Roman era.Their martyrdom, realy took place in Rome, a strange thing because there are very few Christians,martyrs in Rome. The Emperor Julian, also known as “the Apostate”,despite that initially issued an “Edict of Tolerance ” for Christians especially , he decided to restore the pagan worship. (some say he actually tried to enter possession of the property entrusted to them by Constantina, daughter of Constantine the Great.)

 

 

According to legend, the origins of the church are connected to a vision of the Doge Jacopo Tiepolo.

“One night the Doge Jacopo Tiepolo saw in a dream the oratory of S. Daniel and the swampy area full of beautiful flowers on which flying white doves with  golden cross on their front. Suddenly two angels descended from heaven with censers exhaling sweet scents .He heard a voice who said: “This is the place i chose for my Preachers.”

capella del rosario 1The next day he got the support from the Senate to give the convent (Oratorio di San Daniele) to the Dominican monks, present in the city since more than ten years, and who still lived under the portico of St. Martin. Immediately (1234) will start construction (which remains only the lower part of the façade), dedicated to the Roman martyrs of the fourth century John and Paul.



The church was solemnly consecrated, almost two centuries after its foundation, November 14, 1430,and was continuously enriched, for almost a century, of sepulchral monuments, paintings, sculptures and works of the greatest Venetian artists.

(martyrs)

He tried to persuade them to renounce their Christian faith , thinking that their reputation
will convince many people to follow their example. Both brothers refused the invitation and Julian sent them the captain of the guard Terenziano, with the injunction to worship the idol of Jupiter.Persisting their refusal, they were seized in the house for about ten days, in order to reflect on the consequences of their refusal.

saints  john and paul church -veniceThe exterior is very simple, and curiously without a bell tower, which seems missing since ‘300. The church has a very high tripartite facade, opened by a central rose window and two “eyes”on the sides .The portal, adorned with six columns of marble transported here in 1459.The autors of this work are Bartolomeo Bono and the master Domenico Fiorentino.  On the side of the field there are various buildings and chapels.

The plant is Latin cross with three naves , supported by huge columns , formed by the
union of very thin cylindrical columns.

The statues of the two patrons John and Paul are in the altar.

Arca Jacopo e Lorenzo TiepoloOn the walls of the aisles are adjacent monuments, and on the right are the open chapels. In 1682, to better perform massive official events (for example, the funeral of the Doges) the choir,enclosed in the first four columns of the nave was demolished and partly transported to the presbytery.
(martyrs)

After ten days, (June 26 ,362) the captain, returned to their home, and after three hours of unnecessary threats and blandishments, had beheaded and buried them in a pit dug in the same house, spreading the word that they had been exiled.
After their death, the son of Terenziano, fell prey to an obsession and shouting that John and Paul were tormenting him. The father with great concern, led him on the grave of the two martyrs, where the boy got the cure.

 

At the death of the Doge , the eldest of the adviser responded :09112012501

“With much regret we heard of the death of the Most Serene Prince of so much goodness and piety,but we’ll make another one. ”

Then death was announced to the entire city by the “double ring to nine times” of the bells of the churches .The doge was immediately embalmed and wrapped in the cloak of gold, with the Doge’s horn on his head,golden spurs shod down and the sword with the handle towards the foots.The third day after his death, took place a procession attended by thousands of person.​ Inside the church were finished the funeral prayer ,and everyone turned away in a gondola.  http://dipoco.altervista.org/venice-gondola/

The people did not participate much to the doge’s funeral , perhaps because according to an ancient prophecy , the church would have collapsed “on the day of a solemn function” .

Each monument of this basilica tells a page of Venetian history ,from John Dolfin of the twelfth century , one of the oldest graves of the Basilica ,

to the monument to Victor Pisani , ( with the original statue of the deceased ) that recalls the triumph over Genoa in the decisive Battle of Chioggia ( 1380) ,

Monumento funebre del doge Pietro Mocenigo-Jacopo Tiepolo [Duke of Candia (Crete today) and twice bailo (ambassador) in Constantinople], the  forty Doge of Venice from March 6, 1229 to May 2, 1249 when he abdicated and retired to private life,

-the urn of the Doge Renier Zen (or Reniero Zeno) forty-fifth Doge of Venice from 1253 to 1268,
-the fourteenth-century tomb of Marco Giustiniani of Bragora,

Alvise-Diedo monument, a member of the Council of Ten, who brought back from Constantinople the Venetian fleet locked by Muhammad in the bay (1453)

-the great Doge Leonardo Loredan the seventy-fifth Doge of Venice, (October 2, 1501 -21 June 1521) ready to shield with his body against the mortal danger that Venice had from the League of Cambrai (1508)
http://www.britannica.com/EBchecked/topic/90599/League-of-Cambrai
– monument to Marcantonio Bragadin , Venetian hero flayed alive by the Turks , containsbragadin
the remained of the skin of the Venetian hero , preserved in an urn , and the bust of the ” greatest hero of the Serenissima” , reminds us of the siege and fall of Famagusta (1571) ;

http://dipoco.altervista.org/venice-martyrdom-bragadin/

The great battle of Lepanto, is commemorated in the monument of the official Lordship :
( Chapel of Our Lady of the Rosary) , where are the remains of Sebastiano Venier , Admiral, winner of Lepanto , elected doge the age of 81 .It was the eighty-sixth Doge of Venice from 11 June 1577-3 March 1578 .

In the Horse’s Chapel, houses the tombs of the ducal family of Francesco and Sebastiano
Venier and fifteenth-century monument to the Doge Antonio Venier ( October 21, 1382 -23 November 1400 ), the sixty-second Doge of Venice.
– the monuments, of Istrian stone , to the Doge Alvise I Mocenigo, Giovanni Mocenigo ( the seventy-second Doge of Venice) , and Pietro Mocenigo ( the seventieth Doge of Venice) , the sepulchres of the doge Alvise I ,Alvise III Sebastian, Alvise IV Giovanni of the wellknown family Mocenigo,

– tomb of the Doge Andrea Vendramin , ( March 4, 1476 May 5, 1478 ) was the seventy-first Doge of Venice. On the sides niches there are two statues of ” Armed men ” , by Lorenzo Bregno.The two statues came to replace Adam (signed by Tullio ) and Eve ( probably by Francesco Segala ), very rare in the funeral art but unsuitable for their nakedness. The statues removed ended at Palazzo Vendramin Calergi , where they became the property of the Duchess of Berry , Adam was then sold to Collections Dreyfus and Pereire finishing first in Paris and then at the Metropolitan Museum of Art in New York. Eva is still at Ca ‘ Vendramin . http://dipoco.altervista.org/the-casino-of-venice/

(martyrs)
The successor of Julian the Emperor Jovian (363-364), repealed the persecution against the Christians, and commissioned the Bizante senator, and his son Pammachius to search for the bodies of two brothers, Once found, the same senator and Pannachio, his son,erected a basilica above their home in the 398.
Giovanni Battista Piazzetta (1727); The Glory of St Dominic-monument to the Doge Nicolo Marcello, Doge of Venice (August 13, 1473 -1 December 1474) by Pietro and Tullio Lombardo, built between 1481 and 1485.The Doge Nicolo Marcello coined a new currency: the silver sixpence called, not surprisingly, “marcello.” With no direct descendants, he left much of his inheritance to the poors.He died on December 1, 1471, attending the procession to the transfer of the command of the Venetian fleet to Antonio Loredan.

http://en.wikipedia.org/wiki/Nicol%C3%B2_Marcello

-monument to the Doge Tommaso Mocenigo, Doge of Venice sixty-fourth (January 7, 1414 – April 4, 1423) made in the first half of the fifteenth century, combines Gothic Renaissance elements, in addition to denote a certain influence of Donatello. Here it was used for the first time in the canopy fabric.
– the urn of Doge Giovanni Dolfin , elected doge , after the death of Giovanni Gradenigo , August 13, 1356 – ? 1361.

– monument to the Doge Marco Cornaro or Corner – the fifty-ninth Doge of Venice July 21 1365-13 January 1368 .

– monument to the Doge Pasquale Malipiero , sixty-sixth Doge of Venice from October 30, 1457 -7 May 1462 ,by Peter Lombard ,

The Doge Silvestro Valier . He was the last doge buried in the Basilica around 1700.Andrea Tirali - Tomba dei Valier

They are buried here also Attilio and Emilio Bandiera and Domenico Moro , the protagonists of the Risorgimento.

http://www.britannica.com/EBchecked/topic/1345637/Bandiera-brothers

On the altar of the chapel of Blessed James Salomoni , or the Name of Jesus , is preserved body of Blessed James Salomoni Dominican (Venice , 1231 – Forlì , 1314 ) , invoked to protect tumors .The vault is adorned with paintings of John the Baptist Lorenzetti and Pietro Liberi . Canova considered it ” a real gem of art.”

Even Palma il Giovane erected here a monument for himself, his father Palma Vecchio and Titian.
(martyrs ) bandiera brothers

Under the Basilica of Saints John and Paul Celimontana , hidden among medieval arches and buttresses of the path of the Imperial Forums ,have been found , in 1887, the remains of a Roman villa (two floors) inhabited by Christians , with the small compartment of the ” confession ” that bears frescoes of scenes of martyrdom , witnessed by innumerable quotations in Canons both Roman and Ambrosian , language under which there is a mass grave for the burial of two bodies.

The picture from the  Roman house- Celio, RomeThe back wall of the right transept is dominated by a magnificent Gothic window with stained glass , beautifully lighted , completed by Gian Antonio Licino Lodi. By the end of the fifteenth century the glass factories of Venetian island of Murano , employing techniques to get the glass and raw materials.
To color the glass is added to the crucible of the oxides of manganese for (purple), cobalt (blue), copper ( aquamarine , green and red ) and iron ( yellow, green) . The final color depended on the conditions and the manner in which the merger was conducted .
Below the window you can see two Renaissance altars: one on the right is adorned alms of St. Antonino, altarpiece painted in 1542 by about Lorenzo Lotto, the left by Christ between Sts Peter and Andrew, by Rocco Marconi. At the center, under a canopy, is preserved the chair of the Doge.coloured glass -saint john and paul church-Venice

(martyrs)

It is possible that the data , the time and place in which some martyrs died can not be determined with absolute accuracy, but it is certain that the true love of Christ, has helped many Christians to choose a death that will lead to the “eternal life” instead of a life “like a dead.”
Some works that speak of the Italian Renaissance , and the Venetian one in particular can be found : In the chapels of the right side , with gilded wooden ceiling of Tintoretto and Palma il Giovane, with paintings by Titian ” Martyrdom of St. Peter” and ” Madonna and Saints “by Giovanni Bellini, ” the Adoration of the Shepherds “,” Lady of the Assumption and the Annunciation ” by Veronese .In the altar dedicated to St. Vincent, there is a painting by Giovanni Bellini, tempera on panel, dated to 1464-1470 which depicts some miracles of St. Vincent, (dedicated to the Spanish Dominican St Vincent Ferrer, Valencia, January 23, 1350 – Vannes , April 5 1419)
In the chapel of San Domenico, the ceiling fresco by Giovanni Battista Piazzetta . It is the masterpiece of the Venetian rococo at the Basilica of Saints John and Paul.

 

In the fascinating interior of the basilica are some wonderful paintings of medieval times , including the altarpiece by Lorenzo Lotto , which has influences of Titian,” Jesus Meets Veronica ” by Carlo Caliari , ” St. Michael defeats Lucifer ,” Bonifacio” by Pitati , ” Martyrdom of Santa Cristina ” by Sante Peranda , ” Washing of the Feet and Eucharistic Supper ” by Benedetto Caliari , ” St. Dominic saves the sailors , inviting them to pray the rosary ” by Padovanino , ” Jesus died ” of John the Baptist Zelotti , ” San Francisco, above the door “, Angelo Lion , ” Honorius III ” of Leandro Bassano , in the Chapel of the Rosary, dedicated to the battle of Lepanto in 1571 , are placed works of Paolo Veronese.

In this immense treasure , crucial to Venice you find great monuments of architecture by saint John and Paul church -interiorNino Pisano , Peter and Tullio Lombardo , Alessandro Vittoria , Giuseppe Maria Mazza, Gianmaria Morlaiter, Bonazza John ,and masterpieces of painting Giovanni Bellini , Lorenzo Lotto , Cima da Conegliano , Paolo Veronese ,Giambattista Piazzetta …

(martyrs )

John and Paul were venerated as saints , and their names were included in the Canon of the Mass .The Catholic Church celebrates the liturgical memorial of them on June 26.  Especially in German-speaking countries, but not only, the two saints are considered “Wetterheiligen”, the protectors against storms and, in general, the adverse weather conditions.

In 1806, under the Napoleonic occupation, the Dominicans were removed from their convent, which was turned into a hospital. The church was deprived of numerous works of art. In 1867, a fire completely burns and destroys the Chapel of the Rosary “Madonna and Child with Saints” by Giovanni Bellini (1476) and “The Killing of St. Peter Martyr” by Titian, two works that revolutionized the idea of ” framework for the altar”.
The restoration of this chapel ends in 1959.

Here are the opening hours: daily 7:30 to 12:30 and 15:30 to 19:30
(telephone +39 041 5235913).

The entrance to the Church of San Giovanni e Paolo is free for residents,
the ticket for the tourists is 2.50 €.

 

 

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vedi altri articolivedi altri articoli, e una guida di informazioni e link da seguire con affascinanti storie di
palazzi,avventurieri,corteggiane,feste ,guerre successe nella Grandiosa Repubblica Serenissima.

Giovedì Grasso
Tutto inizia nel 1026 quando Corrado II imperatore di occidente ,costrinse papa giovanni XIX ad un nuovo sinodo dei vescovi per confermare la supremazia del Popone ,cardinale d’Aquileia nei confronti del patriarcato di Grado caro invece a Venezia e a Bisanzio.

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Vecchia del mortaio Piazza San Marco,
Sul balcone sovrastante alle Mercerie Meridionali,nel Sotoportego del Capello nero (dal nome di un antichissimo albergo) ,vicino al’attuale Torre dell’Orologio,si trova un rilievo marmoreo che ricorda la “dona del mortier” (mortaio)…
http://dipoco.altervista.org/congiura-tiepolo-vecchia-mortaio/vecchia del mortaio

Palazzo Ca Dario e famoso per la presunta maledizione ,che secondo la legenda grava su di esso.Le credenze che fu costruito sopra un antico cimitero (dei templari),o che sorga sopra un presunto
nodo di energie negative che attraversa la città,confera al palazzo una maledizione,che e in
contraddizione con la sua bellezza…
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il CASINO di venezia

Stile rinascimentale (veneziano), residenza di dogi (famiglia Loredan ) , dimora di Richard Wagner,Ca’ Vendramin Calergi (il CASINO di venezia), è uno dei più eleganti palazzi che si affacciano sul Canal Grande…

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Quando si parla di omosessualità in quest’epoca si parla infatti, quasi automaticamente, di
un rapporto fra un adulto e un ragazzo d’eta’ compresa tra i quattordici e diciott’anni …
http://dipoco.altervista.org/omosessualita-nella-venezia-rinascentista/

Il gioco d’azzardo comincio a diffondersi a Venezia fin dal cinquecento,nonostante le proibizioni e le penne.Il termine azzardo deriva dall’arabo az-zahr, che significa dado…
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Figlia di una cortigiana onesta, Veronica Franco fu iniziata a quest’arte dalla madre ,in giovane età…La posizione di cortigiana gli permetteva di studiare ,di avere la libertà ed indipendenza mentre le nobil donne non potevano né studiare né prendere decisioni al di fuori della conduzione dei lavori domestici…
http://dipoco.altervista.org/veronica-franco/
carpacio   le due cortigianeIn una città cosmopolita come Venezia, con un gran passaggio di “foresti” il fenomeno delle cortigiane era tollerato .Oltre al commercio delle spezie orientali, del sale e delle stoffe, un capitolo molto importante dell’economia veneziana era costituito da ciò che oggi chiameremmo turismo.Ma siccome gli uomini d’affari e i pellegrini non vivevano di puro spirito, la prostituzione fioriva.
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La moderna celebrazione del Carnevale di Venezia ha rinvigorito l’arte e il mestiere di fare maschere veneziane. Da circa 25 anni si è ripreso a far maschere di carnevale artigianalmente a Venezia.
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Le maschere veneziane sono l’ emblema di Carnevale di Venezia , uno spettacolo di strada e fiera di personaggi fantastici
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….la basilica dei Santi Giovanni e Paolo (detta San Zanipolo in dialetto veneziano) è uno degli edifici medievali religiosi più imponenti di Venezia. Nel “Pantheon dei Dogi di Venezia”, vi furono sepolti, a partire dal 1300 ,venticinque ,dei centoventicinque dogi della Repubblica, e altri importanti personaggi.
http://dipoco.altervista.org/venezia-san-giovanni-paolo/

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Nel XVIII secolo , Venezia godeva la reputazione di avere il Carnevale più famoso del mondo ,dove partecipava tutte le classi sociali ,e la maschera di carnevale rappresentava il trucco per l’espressione di grande magia collettiva .
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carnevalSi travestivano quando prendevano parte al gioco d’azzardo al Ridotto, perché non volevano essere riconosciuti dai loro creditori che non li dava tregua. Le donne si travestivano non solo per non essere riconosciute, ma anche per avere una migliore appariscenza .
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M.O.S.E.- MOdello Sperimentale Elettromeccanico,e un sistema di dighe mobili che difende Venezia e le lagune dalle acque alte che diventano più frequente e intense per le cause climatiche.Il malfunzionamento delle cerniere può condurre ad avvenimenti tragici a Venezia ,come allagamenti ,o tsunami.
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Burattini, spettacoli e narrazione sono sempre stati molto popolari in tutta Italia, lungo i secoli.La regata con le carriole era probabilmente un ironico scherzoso concorso, delle classi inferiori , solo per divertirsi, e per attirare l’attenzione del pubblico.
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Caccia al toro,La gatta,L’Anguilla in Barile
Queste antiche tradizioni di carnevale si tenevano , nel Settecento, quando il Carnevale iniziava addirittura la prima domenica d’ottobre…
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Le feste di carnevale,moresca,forze di ercole erano ogni anno un concorso tra le due frazioni:Castellani e Nicolotti.
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” Svolo del turco prese il nome dall’impresa di cui fu protagonista durante un carnevale nel 1500 un giovane turco,acrobata di mestiere, protagonista di un’impresa mai vista a Venezia. Da una barca ancorata nel molo della Piazzetta, l’acrobata riuscì ad arrivare fino alla cella campanaria del Campanile di San Marco, camminando su una corda soltanto con l’aiuto di un bilanciere.”

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Le feste delle marie
In origine il 2 febbraio ,giorno della benedizione, si celebravano i matrimoni di dodici maria di tolafanciulle (due per ogni sestiere,ribattezzate per l’occasione Marie) povere e belle,presso la Basilica di San Pietro di Castello.
http://dipoco.altervista.org/venezia-carnevalele-feste-delle-marie/

 

La vecchia veniva portata in corteo circondata da un corteo di ragazzi che con pentole e bastoni procurava un baccano infernale…. Diventando il capro espiatorio, veniva caricata delle responsabilità di tutto quanto di male era avvenuto nel mondo
http://dipoco.altervista.org/venezia-bruciare-la-vecchia/
venezia calatrava
La struttura è in acciaio, i pavimenti in vetro della Saint Gobain, pietra d’Istria e Trachite
Grigia Classica di Montemerlo. Anche i parapetti sono in vetro,(bella l’idea del vetro trasparente) con corrimano in ottone. All’interno dei corrimano sono installate lampadine a led che dissipano il raggio di luce nei parapetti in vetro.
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carmagnolail porfido rosso
Nella basilica di San Marco , la chiesa principale della città, davanti al portale principale sul pavimento dell’atrio,la losanga di porfido rosso , rappresenta il punto esatto in cui l’imperatore Federico Barbarossa s’inginocchiò davanti al papa Alessandro III nel 1177.

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Venezia , san Giovanni e Paolo

Venezia ,  san Giovanni e Paolo

Campo San Giovanni e Paolo detto anche Campo de le “Meravegie”  è un’area san giovani e paolomonumentale tra le più importanti di Venezia, seconda solo a quella di S. Marco.    Il più importante,la basilica dei Santi Giovanni e Paolo (detta San Zanipolo in dialetto veneziano) è uno degli edifici medievali religiosi più imponenti di Venezia. Nel “Pantheon dei Dogi di Venezia”, vi furono sepolti, a partire dal 1300 ,venticinque ,dei centoventicinque dogi della Repubblica, e altri importanti personaggi.

E considerata “gemella” alla chiesa dei dei fari,(le dimensioni 96 metri per 40, sono quasi simili a quella dei Frari, edificata contemporaneamente) e dello stesso trionfale stille gotico veneziano.
Secondo la tradizione agiografica,i due fratelli di sangue Giovanni

San Giovanni

e Paolo, cristiani, ricchi e particolarmente caritatevoli erano personaggi molto in vista nella Roma dell’epoca.Il loro martirio, e effettivamente avvenuto a Roma.L’imperatore Giuliano,detto anche l’Apostata, nonostante aveva inizialmente emanato un “Editto di tolleranza” specialmente per i cristiani,decise a restaurare il culto pagano.(alcuni dicono che in realtà cercava di entrare in possesso dei beni affidati loro da Costantina, figlia di Costantino il Grande.)

 

 

Secondo la leggenda, le origini della basilica sono connesse a una visione del doge Jacopo Tiepolo.

capella del rosario “Una notte il doge Jacopo Tiepolo vide in sogno l’oratorio di S. Daniele e la paludosa zona circostante,piena di meravigliosi fiori sui quali volavano bianche colombe con una croce d’oro in fronte; ad un tratto due angeli scesero dal cielo con turiboli spargenti soavi profumi e s’udì una voce: “Questo è il luogo che scelsi per i miei Predicatori”.
Il giorno dopo ottenne dal Senato l’appoggio per donare il convento (oratorio di San Daniele) ai frati domenicani, presenti in città fin da oltre dieci anni,e che abitavano ancora sotto i portici di S. Martino .Subito (1234) si inizio la costruzione (della quale rimanga solo la parte inferiore della facciata),dedicata ai martiri romani del IV secolo Giovanni e Paolo.

La chiesa fu solennemente consacrata,a quasi due secoli dalla fondazione,il 14 novembre 1430 ,e fu continuamente arricchita ,per quasi un secolo, di monumenti sepolcrali, dipinti e sculture opera dei maggiori artisti veneziani.

(i martiri)

Cercò di convincerli ad abiurare la loro fede cristiana nella speranza che per la loro notorietà molti seguissero l’esempio dei due .I due fratelli rifiutarono l’invito e Giuliano mandò loro il capo delle guardie Terenziano, con l’intimazione di adorare l’idolo di Giove. Persistendo il loro rifiuto, essi vennero sequestrati in casa per una decina di giorni, affinché riflettessero sulle conseguenze del loro rifiuto.

 

Bartolomeo Colleoni L’ esterno e molto semplice,ed e curiosamente senza campanile, che pare mancasse già dal ‘300 .La chiesa si presenta con un’altissima facciata tripartita, aperta da un rosone centrale e da due occhi laterali.Il grande portale,e ornato da sei colonne di marmo  proconnesio trasportate qui nel 1459.Autori dell’opera sono Bartolomeo Bono ed il maestro Domenico Fiorentino .

Sul fianco che prospetta sul campo si addossano vari edifici e cappelle.

La pianta dell’edificio e a croce latina con tre navate a croce, sorrette da 5 enormi colonne, formati dall’unione di tre colonne cilindriche molto sottili, per lato.

Jacopo e Lorenzo Tiepolo Foto G. Dall'Orto, 10-Aug-2007Le statue dei due patroni Giovanni e Paolo si trovano nel altare maggiore.
Alle pareti delle navate sono addossati numerosi monumenti, e a destra si aprono cappelle. Nel 1682, per svolgere meglio le imponenti manifestazioni ufficiali,(per esempio i funerali dei dogi) il coro, racchiuso fra le prime quattro colonne della navata centrale,venne demolito e in parte trasportato nel presbiterio.

(i martiri)

Trascorsi i dieci giorni, (26 Giugno 362) il comandante , ritornò nella loro casa e dopo tre ore di inutili minacce e lusinghe, li fece decapitare e seppellire in una fossa scavata nella stessa casa, spargendo la voce che erano stati esiliati. 
Dopo la loro morte ,il figlio di Terenziano, cadde in preda ad un’ossessione e urlava che Giovanni e Paolo lo tormentavano, il padre con grande preoccupazione, lo condusse sulla tomba dei due martiri, dove il ragazzo ottenne la guarigione.

 

Alla morte del doge, il più anziano dei Consiglieri rispondeva:09112012501

“Con molto dispiacere avemo sentido la morte del Serenissimo Principe di tanta bontà e pietà; però ne faremo un altro”.

Poi la morte veniva annunciata per tutta la città dal suono doppio per nove volte delle campane delle chiese Il doge era subito imbalsamato e avvolto nel mantello d’oro, con il corno dogale in testa, gli speroni d’oro calzati alla rovescia e lo stocco del comando con l’impugnatura verso i piedi.I funerali, passati tre giorni dalla morte, si svolgevano in una processione a cui partecipavano migliaia di persone.Arrivati  all’interno della chiesa e terminata l’orazione funebre, tutti si allontanavano in gondola. Il popolo non partecipava più di tanto ai funerali dei doge, forse perché secondo un’antica profezia, la chiesa sarebbe dovuto crollare il giorno di una funzione solenne .
Ogni monumento di questa basilica narra una pagina di storia veneziana,
da Giovanni Dolfin del XII secolo, uno dei sepolcri, forse il più antico della Basilica,
al monumento a Vittor Pisani, (con la statua del defunto in originale) che ricorda il trionfo sulla Genova nella decisiva battaglia di Chioggia (1380),

Andrea Tirali - Tomba dei Valier-Jacopo Tiepolo [duca di Candia (odierna Creta) e due volte bailo (ambasciatore) a Costantinopoli],il quarantatreesimo doge della Repubblica di Venezia dal 6 marzo 1229 al 2 maggio 1249, quando abdicò e si ritirò a vita privata,

-l’urna del doge Renier Zen (o Reniero Zeno) quarantacinquesimo doge della Repubblica di Venezia 1253 – 1268,
-il sepolcro trecentesco di Marco Giustiniani della Bragora,

-Alvise Diedo, membro del Consiglio dei Dieci,che riportò in salvo da Costantinopoli la flotta veneziana rinchiusa da Maometto nella rada (1453),

-il grande doge Leonardo Loredan il settantacinquesimo doge della Repubblica di Venezia,(2 ottobre 1501-21 giugno 1521) pronto a far scudo col suo corpo contro il mortale pericolo che Venezia l’ebbe dalla lega di Cambrai (1508),   http://www.magicoveneto.it/storia/serenissima/Lega-di-Cambrai-Guerra-Anti-Veneziana-1508-1517.htm

-monumento a Marcantonio Bragadin, eroe veneziano scorticato vivo dai turchi ,contiene
ciò che rimaneva della pelle dell’eroe veneziano ,conservata in un’urna , e il busto del  “più grande eroe della Serenissima”,ci ricorda l’assedio e la caduta di Famagosta (1571);

bragadin

http://dipoco.altervista.org/il-martirio-di-bragadin/

La grande battaglia di Lepanto , e commemorata nel monumento ufficiale della Signoria:
(cappella della Madonna del Rosario), dove sono le spoglie di Sebastiano Venier, ammiraglio , vincitore di Lepanto, fu eletto doge all’età di 81 anni .
Fu l’ottantaseiesimo doge della Repubblica di Venezia dal’11 giugno 1577-3 marzo 1578.

Nella Cappella Cavalli,si trovano i monumenti funebri della famiglia ducale dei Venier: Antonio, Francesco e Sebastiano Venier e monumento quattrocentesco al doge Antonio Venier, (21 ottobre 1382 -23 novembre 1400) , il sessantaduesimo doge della Repubblica di Venezia.
-i monumenti,in pietra d’Istria,ai dogi Alvise I Mocenigo, Giovanni Mocenigo (il settantaduesimo doge della Repubblica di Venezia ), e Pietro Mocenigo ( il settantesimo doge della Repubblica di Venezia),le sepulture dei dogi Alvise I, Alvise III Sebastiano, Alvise IV Giovanni ,di antica famiglia Mocenigo,

-monumento funebre del doge Andrea Vendramin,(4 marzo 1476 5 maggio 1478) fu il settantunesimo doge della Repubblica di Venezia. Ai lati si trovano due statue di “Armati ” entro le nicchie laterali,opera di Lorenzo Bregno.Queste due statue andarono a sostituire Adamo (firmato da Tullio) ed Eva (probabile opera di Francesco Segala), molto rare nell’arte funebre e ritenute  inadatte per la loro nudità. Le statue rimosse finirono a palazzo Vendramin Calergi, dove divennero proprietà, della duchessa di Berry; Adamo venne venduto poi alle Collezioni Dreyfus e Pereire finendo prima a Parigi e poi al Metropolitan Museum of Art di New York. Eva e ancora a Ca’ Vendramin.  http://dipoco.altervista.org/casino-di-venezia/

(i martiri)

Il successore di Giuliano l’imperatore Gioviano (363-364), abrogò la persecuzione contro i cristiani e diede incarico al senatore Bizante,e al suo figlio Pammachio di ricercare i corpi dei due fratelli e una volta trovati, fece erigere dallo stesso senatore e dal figlio Pannachio, una basilica sopra la loro casa nel 398.

Giovanni Battista Piazzetta (1727); The Glory of St Dominic-monumento al doge Nicolò Marcello,doge della Repubblica di Venezia ( 13 agosto 1473 -1 dicembre 1474) di Pietro e Tullio Lombardo, costruito tra il 1481 e il 1485.Il doge Nicolò Marcello coniò una nuova moneta: la mezza lira d’argento chiamata, non a caso, “marcello”.Rimasto senza discendenza diretta, lasciò gran parte della sua eredità ai poveri.Morì per un malore il 1º dicembre 1471, mentre assisteva alla processione per il conferimento del comando della flotta veneziana ad Antonio Loredan.

http://it.wikipedia.org/wiki/Nicol%C3%B2_Marcello
-monumento al doge Tommaso Mocenigo,sessantaquattresimo doge della Repubblica di Venezia ( 7 gennaio 1414 – 4 aprile 1423) opera della prima metà del Quattrocento,che unisce elementi ancora gotici a elementi rinascimentali, oltre a denotare una certa influenza dell’arte di Donatello.Qui fu usato per la prima volta il baldacchino in stoffa.

-l’urna del doge Giovanni Dolfin venne eletto doge,dopo la morte di Giovanni Gradenigo,13 agosto 1356 -? 1361 .

-monumento al doge Marco Corner o Cornaro – il cinquantanovesimo doge della Repubblica di Venezia 21 luglio 1365-13 gennaio 1368.

-monumento al doge Pasquale Malipiero, sessantaseiesimo doge della Repubblica di Venezia dal 30 ottobre 1457  -7 maggio 1462, di Pietro Lombardo,

Il doge Silvestro Valier. Fu l´ultimo doge seppellito nella Basilica intorno al 1700.

Sono sepolti qui anche Emilio e Attilio Bandiera e Domenico Moro,i protagonisti del fratelli bandieraRisorgimento .

Sull’altare della cappella del Beato Giacomo Salomoni, o del Nome di Gesù, è conservato il corpo del beato domenicano Giacomo Salomoni (Venezia, 1231 -Forlì, 1314), invocato a protezione dei tumori.La volta e ornata con dipinti di Giovanni Battista Lorenzetti e di Pietro Liberi. Canova la considerava “un vero gioiello d’arte”.

Anche Palma il Giovane eresse qui un monumento funebre per sé, suo padre Palma il Vecchio e Tiziano.

(i martiri)

Sotto la basilica Celimontana dei santi Giovanni e Paolo,nascosta tra archi medievali e Casa romana al Celio  Romacontrafforti del percorso dei Fori Imperiali, a loro dedicata sono stati ritrovati ,nel 1887, resti di una villa romana (a due piani) abitata da cristiani, con il piccolo vano della “confessio” che reca affreschi di scene di martirio, testimoniato da innumerevoli citazioni in Canoni sia romani che ambrosiani,sotto cui c’è una fossa per il seppellimento di due corpi.

La parete di fondo del transetto destro e dominata da un grandioso finestrone gotico, con vetrata colorata,splendidamente illuminata,compiuta da Gian Antonio Licino da Lodi.Alla fine del XV secolo le vetrerie veneziane dell’isola di Murano, per ottenere il vetro impiegavano tecniche e materie prime che sono descritte dettagliatamente nei documenti del tempo.Per colorare il vetro si aggiungevano nel crogiolo degli ossidi di manganese (viola), cobalto (blu),rame ( acquamarina, verde e rosso) e ferro (giallo,verde). La colorazione finale dipendeva anche dalle condizioni e dal modo in cui veniva condotta la fusione .Chiesa dei SS. Giovanni e Paolo Foto G. Dall'Orto lug 2006

Sotto di esso si possono vedere due altari rinascimentali: quello di destra è ornato dall’Elemosina di sant’Antonino, pala eseguita nel 1542 circa da Lorenzo Lotto, quella di sinistra dal Cristo tra i santi Pietro e Andrea, opera di Rocco Marconi. Al centro, sotto un baldacchino, è conservata la sedia del doge.

(i martiri)

E  possibile che i dati sul tempo e il luogo in cui alcuni martiri sono morti non possono essere determinate con precisione assoluta, ma è certo che il vero amore per Cristo , ha aiutato molti cristiani a scegliere una morte che porterà alla “vita eterna”,invece di una vita “da morti”.
Alcune opere che parlano del rinascimento Italiano,e di quello Veneziano in particolare si trovano :Nelle cappelle della parte destra, con il soffitto in legno dorato di Tintoretto e di Palma il giovane, con tele del Tiziano “Martirio di san Pietro” e la “Madonna e Santi” di Giovanni Bellini , ” l’Adorazione dei Pastori”, ” l’Assunta e l’Annunciazione” del Veronese.
Nel altare dedicato a san Vicenzo,troviamo un dipinto di Giovanni Bellini,tempera su tavola, databile al 1464-1470 dove sono raffigurati alcuni miracoli di San Vincenzo ,( dedicato al domenicano spagnolo San Vincenzo Ferrer Valencia,23 gennaio 1350 – Vannes, 5 aprile 1419,)

san giovani e paolo internoNella cappella di San Domenico l´affresco sul soffitto di Giovanni Battista Piazzetta. È il capolavoro del rococò veneziano nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo.

 

Nell affascinante interno della basilica si trovano dei meravigliosi dipinti di epoca medioevale ,tra qui :la pala d´altare di Lorenzo Lotto, che presenta influenze di Tiziano,
“Gesù incontra la Veronica” di Carlo Caliari, “San Michele sconfigge Lucifero”, di Bonifacio de’ Pitati, “Martirio di Santa Cristina” di Sante Peranda, “Lavanda dei piedi e Cena eucaristica” di Benedetto Caliari,”San Domenico salva dei marinai invitandoli alla preghiera del rosario”, del Padovanino,” Gesù morto ” dello Giovanni Battista Zelotti,”San Francesco, sopra la porta”, di Angelo Lion, ” Onorio III “di Leandro da Bassano,nella Cappella del Rosario,dedicata alla battaglia di Lepanto del 1571, sono collocate opere di Paolo Veronese.

In questo tesoro immenso, dal significato cruciale per Venezia ne troviamo opere di: Nino Pisano, Pietro e Tullio Lombardo, Alessandro Vittoria, Giuseppe Maria Mazza,Gianmaria Morlaiter, Giovanni Bonazza ,per i monumenti di grande architettura mentre nel’ambito della pittura figurano capolavori di Giovanni Bellini, Lorenzo Lotto, Cima da Conegliano, Paolo Veronese, Giambattista Piazzetta.

(i martiri)

Giovanni e Paolo furono molto venerati come santi, ed i loro nomi furono inseriti nel Canone della Messa.

La Chiesa cattolica celebra la loro memoria liturgica il 26 giugno.
Soprattutto nei paesi di lingua tedesca, ma non solo, i due santi sono considerati “Wetterheiligen”, cioè protettori contro le tempeste e, in genere, le avversità atmosferiche.

 
Monumento funebre del doge Pietro MocenigoNel 1806, sotto l’occupazione napoleonica, i domenicani vengono allontanati dal loro convento,che fu trasformato in ospedale, e la chiesa viene privata di numerose opere d’arte.
Nel 1867 un incendio brucia completamente la cappella del Rosario e distrugge “la Madonna con Bambino e santi” di Giovanni Bellini (1476) e “l’Uccisione di San Pietro Martire” di Tiziano, due opere capitali che rivoluzionarono l’idea di quadro d’altare.
Il restauro di questa cappella si conclude nel 1959.

 

Ecco gli orari : tutti i giorni 7.30-12.30 e 15.30-19.30 (telefono +39

041 5235913).

L’entrata alla Chiesa di San Giovanni e Paolo è gratuita per i residenti, mentre per i turisti il costo del biglietto di ingresso è di 2,50 euro.
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Great conspiracy in Venice

Great conspiracy of Tiepolo in Venice and the old woman of the mortar.

 

conspiracyIn 1310 was born a great conspiracy  against the government of the Republic of Venice, led by the patricians Marco Querini, BajamonteTiepolo and  Badoero Badoer.

One of the underpass ( sotoportego), the bridge near San Marco square,are called Dai.That name comes from the exclamation (Dalli), take them, alluding to the conspiracy
against the republic implemented by the noble Baiamonte Tiepolo .Near the present clock tower,in San Marco square, on the balcony overlooking the Mercerie Meridionali (Southern Tailors ) in Sotoportego Capello nero (“black cap ” from the name of an ancient inn), there is a marble relief that recalls the “old woman with the mortar” . On the floor below there is a stone with the date of the event.
In ‘1310, June, a revolt upsets Venice. Three young nobleman :Baiamonte Tiepolo, Marco  conspiracy San MarcoQuerini and Badoero Badoer turned against the Doge Pietro Gradenigo, and wanted to establish a new oligarchic government favorable to the papacy.
The war of Ferrara , strongly supported by the Venetian aristocrats, made​ the pope lose a city that guaranteed the access to the Po river, as well as the salt marshes of Comacchio.

The Papal aleance (which joined the main Italian states, penetrated Ferrara ,thanks in part to a plague, which reduced the ability of the defense of the city).The Doge Pietro Gradenico is proved adamant in defending the independence of the Republic against the Pope. But this decision poses against a group of old families who considered immoral to rebel against the will of the Pope . The conspiracy led by the three nobles was also unhappy about the fact that the mortaioGrand Council prevented many families , wealthy and ambitious , but lacking the necessary qualifications to participate in government. Meetings held by the conspirators in the Ca’Granda Querini , emerged the need to overthrow the aristocratic government and get rid of the Doge Gradenigo , ” the main culprit ,for the disastrous war with the Papacy , for the excommunication fallen over the city , the  exclusion of many citizens by the government and the arbitrary justice against opponents “.

The action is set for the dawn of Sunday, June 14, 1310. The attack will be given with three troops of armed men.The first two troops , commanded by Marco Querini and Tiepolo Bajamonte , starting from Rialto will attack simultaneously the San Marco Square , the first from the north- west , through the Calle dei Fabbri , the second from the north , across “via delle Mercerie” (the street of the Haberdashers) , surprising the guards of the Palazzo Ducale.
The third troop , commanded by Badoero Badoer , went to pick up people from the areas of Padova, and would return to Venice in boats .
-the date of the cospiracyThe Doge , warned by Marco Dona , (that after joining the conspiracy , change his mind) ,convene the council and the heads of the great families, alarms Arsenale and ordered the mayor of Murano, Burano and Chioggia to intercept the boats of Badoer . The three troops are not synchronized ,the mens of Tiepolo stops to to pillage the Rialto zone, Badoer is blocked into a storm.The troops of Querini taking ” Calle dei Fabbri”, tip on the Square through the ” Bridge of Dai”. He arrived in Piazza San Marco the first, but was defeated by the troops of the Doge, ready to respond to the attack. Marco Querini (the father in law of Tiepolo), and Benedict ( brother in law), son of Marco Querini perished in the crash .

While the Doge’s guards fight against Marco Querini,the troops of Tiepolo is trapped in the narrow space of haberdashery, before reaching the San Marco square.In this place is consumed one of the most amazing events in the history of the Serenissima:

 

An elderly woman, widow and poor, whose name was Lucia or Giustina Rossi lived in the old woman and the mortararea of Southern Tailors (Mercerie Meridionali), a few meters from the Clock Tower. According to tradition, she was the unwitting savior of the Doge. Worried for the tumult and the shouting, out of the window, the old woman had inadvertently drop a mortar on the head of standard-bearer, the soldier next to Tiepolo, who bore the banner with the inscription “Libertas”, killing him. The fact that at the same time they were attacked by the Duke’s guards, led  them to the idea that the conspiracy was discovered, and caused the general retreat of the rebels.

In gratitude for the old woman who had knocked down the conspiracy of Tiepolo, the Doge himself conceded to the woman and his descendants the right to display on the window the banner of St. Mark’s (Venice’s flag) on the 15th of June and the other solemnity. The woman also asked that the procurators of San Marco, the owners of the house where he lived, and the beneath shop, to maintained the annual rent of the “house from which he had made ​​the gesture that had saved the Serenissima” (15 ducats) forever, to all its descendants.
BajamonteTiepolo“The repression of the conspiracy was immediate. Bajamonte Badoer was tried and beheaded, Tiepolo, and its close allies (who enjoyed the protection of important foreign
personalities, the Pope, and many Venetian families of the Great Council) were exiled for four years in Slavonia
It was decided “the demolition of the house of Tiepolo in the parish of St. Augustine (in its place was installed in 1364, a “column of infamy”. Now in memory of the event remains an engraved stone on the corner of Campo Sant’Agostin, with the following inscription: “LOC. COL. BAI. tHE. MCCCX” Here was located the column of Baiamonte 1310), and the
Ca ‘Granda Querini palace,from which remain only two large arches, which in 1339 were incorporated into the new headquarters of the slaughter of Rialto.
The remaining insurgents captured in Rialto were pardoned on condition that they did an
act of submission to the Doge and to the Republic.rialto macello

To counteract the new aristocratic conspiracies against the order of the Republic, the Grand Council created the Council of Ten  http://www.infoplease.com/encyclopedia/history/ten-council-of.html  (July 10, 1310), and a citizen militia under the command of Capisestiere, who responded to the call “loose ” of the bells of St. Mark .

 

 

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Congiura del Tiepolo e la vecchia del mortaio

Congiura del Tiepolo e la vecchia del mortaio.

congiuraNel 1310 nasce una congiura contro il governo della Repubblica di Venezia guidata dai patrizi Marco Querini, Bajamonte Tiepolo e Badoero Badoer. Il termine Dai del sotoportego,la fondamenta ed il ponte omonimo ,a San Marco ,viene dal esclamazione Dalli,prendili,alludendo alla congiura contro la repubblica attuata dal nobile Baiamonte Tiepolo a san Polo. Sul balcone sovrastante alle Mercerie Meridionali,nel Sotoportego del Capello nero (dal nome di un antichissimo albergo) ,vicino all’attuale Torre dell’Orologio,si trova un rilievo marmoreo che ricorda la “dona del mortier” (mortaio).Sul pavimento sottostante si trova una pietra con la data del avvenimento. Nell’ 1310 ,giugno ,una rivolta sconvolge Venezia .Tre giovani nobili Baiamonte Tiepolo ,Marco Querini e Badoero Badoer si misero contro il doge Pietro Gradenigo,e volevano istituire un nuovo governo oligarchico favorevole al papato. La guerra di Ferrara, fortemente voluta dagli torre dell orologioaristocratici,fece perdere al papa una città che li garantiva acceso al Po ,nonché le saline di Comacchio.La lega papalina (alla quale aderivano i principali stati Italiani,espugnava Ferrara (anche grazie a una pestilenza ) che ridusse la capacita di difesa della città.Il doge Pietro Gradenico si dimostro irremovibile nel difendere l’autonomia della Repubblica nei confronti del Papa. Ma a questa decisione si contro pone un gruppo di antiche famiglie che consideravano immorale ribellarsi alla volontà del papa .La congiura condotta da i tre nobili era scontenta anche per il fatto che il Gran Consiglio impediva a molte famiglie dotate di ricchezze ed ambiziose ,ma prive dei titoli necessari per partecipare al governo dello stato. Nelle riunioni tenute dai congiurati nella Ca’Granda dei Querini, emerse la necessità di rovesciare il governo aristocratico e di sbarazzarsi del doge Gradenigo, “il principale responsabile, della disastrosa guerra con il Papato, della scomunica ricaduta sulla città, dell’esclusione di tanti cittadini dal governo e delle azioni di giustizia arbitraria condotte contro gli mortaiooppositori”.L’azione venne fissata per l’alba di domenica 14 giugno 1310.L’attacco sarà dato con tre colonne di uomini armati.Le prime due , comandate da Marco Querini e Bajamonte Tiepolo, partendo da Rialto dovevano attaccare simultaneamente piazza San Marco, la prima da nord-ovest, attraverso la calle dei Fabbri, la seconda da nord, attraverso la via delle Mercerie, cogliendo di sorpresa le guardie del Palazzo Ducale. La terza colonna, comandata da Badoero Badoer,andata a raccogliere gente dalle zone di Padova,sarebbe tornata a Venezia per via acquea .

Il Doge fu avvertito pero da Marco Dona che dopo essersi unito alla congiura ,cambio idea .Il Doge convoca il consiglio ed i capi delle grande famiglie ,allarmo Arsenale e ordino alla podestà di Murano ,Burano e Chioggia di intercettare le barche di Badoer. I tre cappi non si sincronizzano a fatto ; la colona di Tiepolo si attardo a saccheggiare a Rialto ,Badoer viene bloccato da una tempesta.L’armata di Querini prendendo Calle dei Fabbri , punta sulla Piazza attraverso il Ponte dei Dai. Arrivò in piazza San Marco per prima, ma fu sconfitta dalle truppe del Doge, pronte a rispondere all’attacco. Nello scontro perirono ,il suocero di Tiepolo ,Marco Querini ed il suo cognato Benedetto ,figlio di Marco. La colonna di Tiepolo viene intercettata nello spazio angusto delle mercerie ,prima di vecchia del mortaioraggiungere San Marco.

In questo luogo si consuma una delle vicende più incredibili della storia di Serenissima :

Una donna anziana ,vedova e povera,il cui nome sarebbe stato Giustina o Lucia Rossi abitava nelle zona delle Mercerie Meridionali,a pochi metri dalla Torre dell’Orologio . Secondo la tradizione,  fu l’inconsapevole salvatrice del Doge e di Palazzo Ducale.Richiamata dal tumulto e dalle grida ,affacciatasi alla finestra,l’anziana fece inavvertitamente cadere un mortaio sulla testa dell’alfiere , accanto a Tiepolo, che recava lo stendardo con la scritta LIBERTAS, uccidendolo . Il fatto che nello stesso tempo furono attaccati dalle guardie ducali, condusse a l’idea che la congiura fosse scoperta, e provocò la ritirata generale dei rivoltosi. In ringraziamento per l’anziana che aveva abbattuto la bandiera del Tiepolo,il Doge in  congiura  targa con data sul pavimentopersona concesse alla donna e ai suoi discendenti il diritto di esporre sulla finestra il gonfalone di San Marco ogni 15 di giugno e nelle altre solennità.La donna chiese inoltre che i Procuratori di San Marco,i proprietari della casa ove abitava, e della sottoposta bottega, li mantenesse  l’affitto annuo della “casa dalla quale aveva compiuto il gesto che aveva salvato la Serenissima” (15 ducati)  per sempre ,ai tutti i suoi discendenti “.   La repressione della scongiura fu immediata. BajamonteTiepolo1Badoer fu processato e decapitato, Tiepolo, ed i suoi stretti alleati (che godevano della protezione di importanti personaggi stranieri, del papa , e di molte famiglie veneziane del Maggior Consiglio ) furono esiliati per quattro anni in Schiavonia.Fu decisa “la demolizione della casa del Tiepolo in parrocchia di Sant’Agostino (al suo posto fu collocata nel 1364 una colonna d’infamia, adesso a memoria dell’evento rimane una pietra incisa sull’angolo di Campo Sant’Agostin,con la seguente scritta: “LOC. COL. BAI. THE. MCCCX” Qui era localizzata la colonna di Baiamonte 1310),e della Ca’ Granda dei Querini dela quale rimasero solamente due grandi arcate, che nel 1339 vennero inglobate nella nuova sede del macello di Rialto. I restanti rivoltosi catturati a Rialto furono amnistiati,a condizione che facessero atto di sottomissione al Doge e alla Repubblica. Per contrastare nuove congiure contro l’ordine aristocratico della Repubblica, il Maggior Consiglio creò il Consiglio dei Dieci (10 luglio 1310 ),e una milizia cittadina affidata al comando dei Capisestiere,che rispondeva ai richiami “sciolti a stormo ” delle campane di San Marco.

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Ca Dario palace Venice

 

Ca Dario palace

 

Ca Dario palace Ca Dario palace is famous for the supposed curse ,that is still over it. The Ca Dario palace is situated ,in Venice ,in the district of Dorsoduro , overlooks the Grand Canal.
All its owners have ended badly ,for the bankruptcy or violent death.The construction started in 1479 by Giovanni Dario (Ambassador to the Republic of Venice) and had to be dowry for his daughter Marietta, promised in marriage to a wealthy spice merchant, Vincenzo Barbaro, (owner of the homonymous palace in Campo San Vio ). The building was commissioned by the architect Pietro Lombardo.

Ca Dario palace, is built over an ancient Templar cemetery and due to a settling of the foundation is visibly tilted to the right. (The foundation is solid, the walls hold up very well – according to the the expertise of the Municipality). The façade in the Renaissance style, with beautiful circular medallions and marbles that decorate it, and with the sides in Gothic style, very popular in Venice.
At the base of the building is the inscription:
venezia ca dario inscriptionVRBIS GENIUS JOHN DARIUS (John [Giovanni] Dario patron of the city), to the fact that in 1479, managed to negotiate a peace with the Turks.

In 1908 Claude Monet use the building as a subject for a series of impressionist paintings. Ca Dario is often described as a “characteristic Venetian palace “, often compared to the Ca d’Oro. Ca Dario palace caught the attention of John Ruskin who described the decorations in his famous “The Stones of Venice”  .D’Anunzio also describes it : “crooked as a courtesan bent under the pump of his jewelry.”

The tragic fate that has followed most of its owners is attributes to a curse, that is in contradiction with  beauty of the palace. After the death of Darius Giovanni (1494 ) , the palace was inherited by his daughter Marietta and then passes into the possession of the Barbaro family until the early nineteenth century.” Marietta , the daughter of Giovanni Dario committed suicide when her husband Vincenzo Barbaro losing its political influence , died stabbed , in the midst of financial collapse”. Even their son died in Candia (now Iraklion , one of the Venetian possessions in the island of Crete ), in mysterious conditions. These three deaths caused a bad sensation among the Venetians who anagramate the inscription on the façade , transforming it in :SVB RVINA INSIDIOSA GENERO ( create insidious ruin ) .

ca dario palaceThe bad reputation of the building began to take shape in the early nineteenth century, when the descendants of the Barbaro family , Alessandro Barbaro sold it to Arbit Abdoll , an Armenian merchant of precious stones, which shortly after taking possession of the dwelling did bankrupt. In 1838 , Abdoll , was forced to sell Ca Dario palace for 480 pounds to Rawdon Brown , who, sold it four years later, because had no  money to renovate it. After a long period of time Radon Brown, the British scientist who became owner of the building in 1832 died mysteriously , apparently by suicide,together with his roommate.
After the war, Ca Dario was bought by Charles Briggs, an American millionaire, who, was forced “to flee” from Venice because of the continuous rumors about his homosexuality. Taking refuge in Mexico,  his lover committed suicide.

Remained without an owner,for a long time, in 1964 one of the possible buyers was the tenor Mario Del Monaco, but the negotiations broke down when, on his way to Venice to finalize the details of the contract, was the victim of a serious car accident that forced him to a long rehabilitation.

A few years later ,Ca Dario palace was bought by Count Lanze Philip Giordano, who was killed inside , in 1970, by a Yugoslav sailor named Raul Blasich (18 years),with whom he was in an intimate affair. After the murder Blasich, fled to London, where was assassinated.
Ca Dario palace was then purchased by Christopher ” Kit” Lambert , manager of the rock band “The Who” , but his drug dependency worsened and he breaks his relationship with the band , causing its financial meltdown . In 1978 , three years before his death ( falling down the stairs , it was hypothesized suicide ) Kit Lambert sold the palace to a Venetian businessman , Fabrizio Ferrari, who moved there with her sister Nicole, which died in a freak car accident with no witnesses. Fabrizio Ferrari , after a short time , was involved in a financial crash and was arrested on charges of beating a photomodel.
At the end of the eighties , the building was purchased by financier Raul Gardini , who wanted to make a gift to his daughter . After a series of economic downturns and involvement in the “Tangentopoli” scandal,he committed suicide in 1993 in circumstances that were never fully clarified .

The explanation of the deaths , according to some theories , is that Ca Dario palace rise over an alleged negative node of energy that flows through the city . Others hypothesis is that Ca Dario palace is influenced by the talisman designed to ward off negativity placed on the door of the near palace .
But it’s not always necessary to give credence to the legends . In the nearly five centuries of owners , some just have a bad end , among which only one was killed inside the palace . All the others lived their lives in peace. The term ” curse” began to appear only since the nineties , after the suicide of Gardini. Before that the Ca Dario palace was the seat of prestigious events , precisely due to its rich history , which makes us think that there is
nothing evil between those walls .
It is said many things abuot it, for example Ca Dario palace is still inhabited by the ghosts of previous owners.The Venetians believe it . Many of them keep away from the building.

You can found the documented history of the Ca Dario palace at : http://veneziacriminale.wordpress.com/2014/01/27/ca-dario-tra-maledizioni-e-realta-storica/

After the death of Ca Dario Gardini , do not stir up any interest in the market . At the end of the nineties the director and actor Woody Allen seemed willing to purchase the building, but desisted . On 2006, the Ferruzzi group concludes the preliminary round with a wealthy American entrepreneur , who has won Ca ‘ Dario palace, 800 square meters overlooking the Grand Canal , for only € 8 million . There are more than 15 years that is expected these  news.

Ca Dario Residence (not the palace)residenza ca dario venezia

has been recently renovated and from private home was transformed into a cozy guest house that offers its guests comfortable rooms, all soberly arredate. The residence is housed in a former convent and has a private courtyard .Situated about a 15 minute walk from the Saint Lucia train station , Ca Dario Residence offers a range of accommodation in the historic districts of Santa Croce and Cannaregio. The rooms are equipped with free Wi-Fi .It is also located close to the Jewish Ghetto, (850 meters from the residence Ca Dario.)  http://dipoco.altervista.org/venice-the-ghetto-of-the-jewish/  All apartments have air conditioning, kitchenette and satellite TV.

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Ca Dario Venezia

Ca  Dario



Ca  Dario e un palazzo di Venezia situato nel sestiere di dorsoduro che si affaccia direttamente su Canal Grande . Palazzo Ca  Dario e famoso per la presunta maledizione ,che secondo la legenda grava su di esso.Tutti i suoi proprietari sono finiti male, per la bancarotta o per la morte violenta.

ca' darioLa costruzione fu iniziata nel 1479,da Giovanni Dario,( ambasciatore per la Serenissima), come dote nuziale per la sua figlia  Marietta,promessa in sposa ad un ricco mercante di spezie ,Vincenzo Barbaro,(proprietario dell’omonimo palazzo in Campo San Vio). L’edificio viene commissionato dal architetto Pietro Lombardo.

Palazzo ,Ca  Dario, viene costruito sopra un antico cimitero (dei templari) e a causa di un assestamento delle fondamenta e visibilmente inclinato verso la destra .(Le fondamenta sono solide ,i muri reggono benissimo – secondo la perizia del Comune ).La facciata e in stile rinascimentale, con splendidi medaglioni circolari e marmi policromi che la decorano , e con i lati in stile gotico fiorito,molto diffuso a Venezia.
Alla base dell’edificio è presente l’iscrizione:venezia ca dario
VRBIS GENIO IOANNES DARIUS  (Giovanni Dario prottetore della citta),per il fatto che nel 1479, riuscì a negoziare un accordo di pace con i turchi.

Nel 1908 Claude Monet usa il palazzo come soggetto per una serie di dipinti impressionisti.Ca  Dario viene spesso descritto come un palazzo caratteristico di Venezia, spesso paragonato alla Ca’ d’Oro. Colpì l’interesse di John Ruskin che ne descrisse le decorazioni nel suo famosissimo “Le pietre di Venezia”. D’anunzio lo descrive “un sbilenco come una cortigiana piegata sotto la pompa dei suoi monili”.

Il tragico destino che ha seguito la maggior parte dei suoi proprietari confera al palazzo una maledizione,che e in contraddizione con la sua bellezza.

Dopo la morte di Giovani Dario (1494),il palazzo viene ereditato dalla sua figlia Marietta e poi passa in possesso della famiglia Barbaro fino al inizio del XIX secolo. Marietta ,la figlia di  Giovani Dario  si suicido ,quando il suo marito Vincenzo Barbaro perdendo la sua
influenza politica, mori accoltellato, in mezzo al collasso finanziario. Anche il loro figlio mori a Candia (attuale Iraklion,uno dei possedimenti Veneti nella isola di Creta) ,ucciso
da misteriosi assassini. Queste tre morti fecero scalpore tra i veneziani che anagrammarono l’iscrizione posta sulla facciata ,trasformandola in SVB RVINA INSIDIOSA GENERO (genero insidiosa rovina).

La cattiva fama del palazzo iniziò a delinearsi  all’inizio del XIX secolo , quando,i discendenti della famiglia Barbaro ,  Alessandro Barbaro lo vendette  ad Arbit Abdoll, un commerciante armeno di pietre preziose,che fece bancarotta poco dopo aver preso possesso della dimora. Nel 1838,Abdoll, fu costretto a vendere Ca  Dario per 480 sterline all’inglese Rawdon Brown, il quale, a sua volta, lo rivendette quattro anni dopo per mancanza di denaro per ristrutturarlo. Dopo un lungo periodo di tempo Radon Brown,lo scienziato inglese che divenne proprietario del palazzo nel 1832 morì misteriosamente con il suo coinquilino,pare per un suicidio.

Nel dopoguerra Ca  Dario fu acquistata da Charles Briggs,un miliardario americano, che fu però costretto a fuggire da Venezia a causa delle continue voci sulla sua omosessualità, rifugiandosi in Messico, dove il suo amante si suicidò.

Rimasta a lungo senza proprietario, nel 1964 uno dei possibili acquirenti fu il tenore Mario Del Monaco, che però ruppe le trattative quando, mentre si stava recando a Venezia per ultimare i dettagli del contratto, rimase vittima di un grave incidente stradale che lo costrinse a una lunga riabilitazione .

Pochi anni dopo Ca  Dario venne acquistata dal conte torinese Filippo Giordano delle Lanze, il quale venne ucciso all’interno del palazzo, nel 1970, da un marinaio Yugoslavo di nome Raul Blasich (18 anni ), con il quale intratteneva una relazione. Dopo l’omicidio Blasich, fuggì a Londra, dove venne a sua volta assassinato.

Il palazzo venne poi acquistato da Christopher “Kit” Lambert, manager del complesso rock Ca' DarioThe Who, pero la sua dipendenza dagli stupefacenti si aggravò e lui rompe suoi rapporti con la band, causando il suo tracollo finanziario. Nel 1978, tre anni prima della sua morte, (cadendo dalle scale: si ipotizzò un suicidio) Kit Lambert vendette Ca  Dario a un uomo d’affari veneziano, Fabrizio Ferrari, che vi si trasferì con la sorella Nicoletta, la quale
morì in uno strano incidente stradale senza testimoni. Fabrizio Ferrari, dopo poco tempo, fu coinvolto in un crack finanziario e venne anche arrestato con l’accusa di aver picchiato una modella.
Alla fine degli anni ottanta il palazzo venne acquistato dal finanziere Raul Gardini, intenzionato a farne dono alla figlia. Gardini, dopo una serie di rovesci economici e il coinvolgimento nello scandalo di Tangentopoli, si suicidò nel 1993 in circostanze mai del tutto chiarite.

La spiegazione delle morti ,secondo alcune ipotesi e che Ca  Dario sorga sopra un presunto nodo di energie negative che attraversa la città. Altri avanzano l’ipotesi che Ca Dario sia influenzata dal talismano volto ad allontanare la negatività posto sul portone acqueo del palazzo di fianco.

Ma non sempre bisogna prestare fede a certe leggende. In quasi cinque secoli di proprietari, solo alcuni hanno fatto una brutta fine, tra i quali solo uno fu assassinato dentro il palazzo. Tutti gli altri vissero la loro vita in tutta tranquillità. Il termine “maledizione” cominciò a comparire solo a partire dagli anni 90, dopo il suicidio di Gardini, prima il palazzo fu sede di prestigiosi eventi, grazie proprio alla sua ricca storia ,cosa che ci fa pensare che non ci sia nulla di malefico tra quelle mura.
Si sono dette tante cose, per esempio che Ca  Dario sia tuttora abitata dai fantasmi dei precedenti proprietari.I Veneziani ci credono, eccome. Molti si tengono alla larga dal palazzo.

La storia documentata del palazzo la trovate sul sito:  http://veneziacriminale.wordpress.com/2014/01/27/ca-dario-tra-maledizioni-e-realta-storica/

Dopo la morte di Gardini Ca  Dario,non suscito più alcun interesse sul mercato . Alla fine degli anni novanta il regista e attore Woody Allen pareva intenzionato all’acquisto dell’edificio, ma desistette. Nel 2006 ,il gruppo Ferruzzi conclude il preliminare con un facoltoso imprenditore americano, che si è aggiudicato Ca’ Dario, 800 metri quadri affacciati sul Canal Grande, per soli 8 milioni di euro. E più di 15 ani che si aspetta questa notizia.

residenza ca dario veneziaLa Residenza Ca  Dario  (non il palazzo ) è stata ristrutturata recentemente e da abitazione privata è stata trasformata in un accogliente affittacamere che offre ai propri ospiti comode stanze tutte sobriamente arredate.Situata a circa 15 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia, la Residenza Ca  Dario offre varie sistemazioni negli storici sestieri di Santa Croce e Cannaregio. Le stanze sono dotate della connessione Wi-Fi gratuita e si trovano nell’edificio principale della Ca  Dario o nella vicina dependance. Quasi tutte regalano una vista su un piccolo canale di Venezia. Ubicati vicino al Ghetto Ebraico, (a 850 metri dalla residenza Ca  Dario) .Tutti gli appartamenti dispongono di aria condizionata, angolo cottura e TV satellitare. Alcuni sono inoltre caratterizzati da travi a vista. La Ca  Dario sorge all’interno di un ex convento e vanta un cortile privato e una reception, dove si svolgeranno il check-in e la consegna delle chiavi.

 

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