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Congiura del Tiepolo e la vecchia del mortaio

Congiura del Tiepolo e la vecchia del mortaio.

congiuraNel 1310 nasce una congiura contro il governo della Repubblica di Venezia guidata dai patrizi Marco Querini, Bajamonte Tiepolo e Badoero Badoer. Il termine Dai del sotoportego,la fondamenta ed il ponte omonimo ,a San Marco ,viene dal esclamazione Dalli,prendili,alludendo alla congiura contro la repubblica attuata dal nobile Baiamonte Tiepolo a san Polo. Sul balcone sovrastante alle Mercerie Meridionali,nel Sotoportego del Capello nero (dal nome di un antichissimo albergo) ,vicino all’attuale Torre dell’Orologio,si trova un rilievo marmoreo che ricorda la “dona del mortier” (mortaio).Sul pavimento sottostante si trova una pietra con la data del avvenimento. Nell’ 1310 ,giugno ,una rivolta sconvolge Venezia .Tre giovani nobili Baiamonte Tiepolo ,Marco Querini e Badoero Badoer si misero contro il doge Pietro Gradenigo,e volevano istituire un nuovo governo oligarchico favorevole al papato. La guerra di Ferrara, fortemente voluta dagli torre dell orologioaristocratici,fece perdere al papa una città che li garantiva acceso al Po ,nonché le saline di Comacchio.La lega papalina (alla quale aderivano i principali stati Italiani,espugnava Ferrara (anche grazie a una pestilenza ) che ridusse la capacita di difesa della città.Il doge Pietro Gradenico si dimostro irremovibile nel difendere l’autonomia della Repubblica nei confronti del Papa. Ma a questa decisione si contro pone un gruppo di antiche famiglie che consideravano immorale ribellarsi alla volontà del papa .La congiura condotta da i tre nobili era scontenta anche per il fatto che il Gran Consiglio impediva a molte famiglie dotate di ricchezze ed ambiziose ,ma prive dei titoli necessari per partecipare al governo dello stato. Nelle riunioni tenute dai congiurati nella Ca’Granda dei Querini, emerse la necessità di rovesciare il governo aristocratico e di sbarazzarsi del doge Gradenigo, “il principale responsabile, della disastrosa guerra con il Papato, della scomunica ricaduta sulla città, dell’esclusione di tanti cittadini dal governo e delle azioni di giustizia arbitraria condotte contro gli mortaiooppositori”.L’azione venne fissata per l’alba di domenica 14 giugno 1310.L’attacco sarà dato con tre colonne di uomini armati.Le prime due , comandate da Marco Querini e Bajamonte Tiepolo, partendo da Rialto dovevano attaccare simultaneamente piazza San Marco, la prima da nord-ovest, attraverso la calle dei Fabbri, la seconda da nord, attraverso la via delle Mercerie, cogliendo di sorpresa le guardie del Palazzo Ducale. La terza colonna, comandata da Badoero Badoer,andata a raccogliere gente dalle zone di Padova,sarebbe tornata a Venezia per via acquea .

Il Doge fu avvertito pero da Marco Dona che dopo essersi unito alla congiura ,cambio idea .Il Doge convoca il consiglio ed i capi delle grande famiglie ,allarmo Arsenale e ordino alla podestà di Murano ,Burano e Chioggia di intercettare le barche di Badoer. I tre cappi non si sincronizzano a fatto ; la colona di Tiepolo si attardo a saccheggiare a Rialto ,Badoer viene bloccato da una tempesta.L’armata di Querini prendendo Calle dei Fabbri , punta sulla Piazza attraverso il Ponte dei Dai. Arrivò in piazza San Marco per prima, ma fu sconfitta dalle truppe del Doge, pronte a rispondere all’attacco. Nello scontro perirono ,il suocero di Tiepolo ,Marco Querini ed il suo cognato Benedetto ,figlio di Marco. La colonna di Tiepolo viene intercettata nello spazio angusto delle mercerie ,prima di vecchia del mortaioraggiungere San Marco.

In questo luogo si consuma una delle vicende più incredibili della storia di Serenissima :

Una donna anziana ,vedova e povera,il cui nome sarebbe stato Giustina o Lucia Rossi abitava nelle zona delle Mercerie Meridionali,a pochi metri dalla Torre dell’Orologio . Secondo la tradizione,  fu l’inconsapevole salvatrice del Doge e di Palazzo Ducale.Richiamata dal tumulto e dalle grida ,affacciatasi alla finestra,l’anziana fece inavvertitamente cadere un mortaio sulla testa dell’alfiere , accanto a Tiepolo, che recava lo stendardo con la scritta LIBERTAS, uccidendolo . Il fatto che nello stesso tempo furono attaccati dalle guardie ducali, condusse a l’idea che la congiura fosse scoperta, e provocò la ritirata generale dei rivoltosi. In ringraziamento per l’anziana che aveva abbattuto la bandiera del Tiepolo,il Doge in  congiura  targa con data sul pavimentopersona concesse alla donna e ai suoi discendenti il diritto di esporre sulla finestra il gonfalone di San Marco ogni 15 di giugno e nelle altre solennità.La donna chiese inoltre che i Procuratori di San Marco,i proprietari della casa ove abitava, e della sottoposta bottega, li mantenesse  l’affitto annuo della “casa dalla quale aveva compiuto il gesto che aveva salvato la Serenissima” (15 ducati)  per sempre ,ai tutti i suoi discendenti “.   La repressione della scongiura fu immediata. BajamonteTiepolo1Badoer fu processato e decapitato, Tiepolo, ed i suoi stretti alleati (che godevano della protezione di importanti personaggi stranieri, del papa , e di molte famiglie veneziane del Maggior Consiglio ) furono esiliati per quattro anni in Schiavonia.Fu decisa “la demolizione della casa del Tiepolo in parrocchia di Sant’Agostino (al suo posto fu collocata nel 1364 una colonna d’infamia, adesso a memoria dell’evento rimane una pietra incisa sull’angolo di Campo Sant’Agostin,con la seguente scritta: “LOC. COL. BAI. THE. MCCCX” Qui era localizzata la colonna di Baiamonte 1310),e della Ca’ Granda dei Querini dela quale rimasero solamente due grandi arcate, che nel 1339 vennero inglobate nella nuova sede del macello di Rialto. I restanti rivoltosi catturati a Rialto furono amnistiati,a condizione che facessero atto di sottomissione al Doge e alla Repubblica. Per contrastare nuove congiure contro l’ordine aristocratico della Repubblica, il Maggior Consiglio creò il Consiglio dei Dieci (10 luglio 1310 ),e una milizia cittadina affidata al comando dei Capisestiere,che rispondeva ai richiami “sciolti a stormo ” delle campane di San Marco.

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