Gioco d’azzardo Venezia

Gioco d’azzardo a Venezia

 

azzardo_1Il gioco d’azzardo comincio a diffondersi a Venezia fin dal cinquecento,nonostante le proibizioni e le penne.La tradizione vuole che il gioco d’azzardo sia nato all’aperto, tra le colonne di Marco e Todaro.Il termine azzardo deriva dall’arabo az-zahr, che significa dado: infatti i più antichi giochi d’azzardo si facevano utilizzando dadi.

Le carte ed i ridotti ,al inizio giochi per i nobili , erano puniti con “l’esclusione dai pubblici uffici ,chi tenesse in casa un banco di gioco.”La Serenissima lotto continuamente contro il gioco d’azzardo che veniva praticato in tutta la cita finendo a pensare che fosse piu semplice consentirlo in una sede pubblica e controllata.

Via via ,i casini – piccole stanze o piccoli appartamenti che i nobili veneziani affittavano nei presi di San Marco,per essere più vicini al palazzo dove si tenevano spesso adunanze ,si diffusero nella città. Dai luoghi di riposo si trasformarono in luoghi di piacere e di vizio,con gioco d’azzardo,banchetti , festini e meretrici,con un arredamento sontuoso,fatto per stupire e intrigare: spechi disposti in maniera da moltiplicare gli atteggiamenti delle persone ,lumiere di cristallo ,candelabri di bronzo dorato,marmi e porcellane dalla China.ca noghera
Dopo quello di San Marco vene aperto quello di San Moise,San Luca, San Frantin,San Salvador,San Barnaba.Gli ridotti erano per tutti i gusti.C’erano quelli per le persone colte ;quelli per gli abati (anche per le monache),e per il popolo,i negozianti,gli artigiani e la servitù ,in periferia della città per ” poter giocare a pallone”.

Nel 1638 il nobile Marco Dandolo ebbe il permesso ufficiale di aprire una pubblica casa da gioco d’azzardo nel suo palazzo , dove la gente si poteva “ridursi ” (termine usato dal 1282),cioè ritrovarsi in certi periodi dell’anno,specialmente durante il carnevale (che allora durava sei mesi), a divertirsi con giochi d’azzardo.

Alla fine del XVI secolo ,con il termine ridotto (a volte sostituito dall’equivalente francese, foyer) si indicano abitualmente un “ridotto” intellettuale, delle sale di sosta e di trattenimento di un teatro, dove il pubblico si raccoglie negli intervalli e nelle attese.

I giochi d’azzardo più frequenti erano la bassetta, il faraone e il birbiss (la “nostra” roulette), ma forse il gioco più famoso all’epoca era lo sbaraglino (il “backgammon” dei nostri giorni).

tornei-di-poker1Gli tavoli da gioco erano controllati da “barnabotti”,nobili veneziani,decaduti che svolgevano la funzione dei “crupier” dei moderni casino (avendo il banco proprio o lavorando per dei usurai che fornivano denaro).Il loro nome viene dalla abitudine di ritrovarsi nella zona di campo di san Barnaba- dove attivava una famosa casa da gioco d’azzardo.Il Ridotto si guadagnò una notorietà impareggiabile divenendo luogo frequentato da moltissimi viaggiatori attratti dalla mondanità  del carnevale veneziano che offriva la
carnevale di venezia Bautastagione teatrale più intensa e stravagante d’Europa, In particolare nobili e ogni “genere” di persone (avventurieri, prostitute, viaggiatori ecc..) si “riducevano”, si ritiravano, per diversi motivi: i giochi d’azzardo, i piaceri delle cortigiane,le relazioni sociali e politiche.

Tutti gli ospiti avevano una maschera ed erano di qualunque rango sociale purché avevano soldi per giocare.Dietro le bauta ed il tabarro si nascondevano nobili,corteggiane,stranieri ministri principi prelati.In poche ore intorno a questi tavoli si giocavano interi patrimoni ,terreni,ville ,possedimenti, palazzi, gioielli,e tutto si faceva in silenzio ,sotto le maschere .Le entrate nelle casse dello stato erano incredibilmente alte.
E nel questo “Ridotto” (oggi Hotel Monaco & Grand Canal) che naquono le leggende di Giacomo Casanova ed è proprio qui che lui divenne famoso per le sue numerose conquiste.   http://dipoco.altervista.org/venezia-casanova-guida-turistica/

restaurant grand-canalCol passare dei anni il palazzo Dandolo fu rinnovato e la sala principale del Ridotto si trasformo in teatro.Il teatro di Buleghin,(Arturo Buleghin, ex partigiano che, rientrato dalla Francia, portava negli occhi e nel cuore la vivace cultura teatrale francese),ma aveva ancora le varie salette e stanzine dove si consumavano intrighi amorosi,scene di gelosia,oppure normali rinfreschi.
Nel 27 nov 1774 il consiglio dei dieci fece chiudere il ridotto definendolo “sorgente perniciosa di mali alla repubblica e allo stato . Ma questo non fu sufficiente per porre fine al fenomeno . I casini contavano alla fine della repubblica centotrentasei.

 

Il casinò ha sempre avuto un fascino speciale nell’immaginario collettivo, alimentato dalla letteratura, dal cinema e altri media. Centinaia di film hanno trattato in modo diretto o indiretto delle case da gioco,e quindi ognuno di noi ha un immagine dei giochi che si svolgono al interno.

Nei nostri giorni,in deroga al codice penale, in Italia esistono quattro casinò autorizzati time-to-lose_casinovenezia_asha_ott_200708situati a  : Campione d’Italia (Casinò di Campione), Saint-Vincent (Casino de la Vallée), Sanremo (Casinò di Sanremo), Venezia (Casinò di Venezia).

Gli giochi  tradizionali (o europei) in uso nei casinò italiani sono: Roulette francese, Trente et quarante, Chemin de fer,Boule, Baccarat. Negli anni ottanta sono stati introdotti i giochi americani: Roulette americana, Poker e Slot machine.

 

 

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