Archivio tag: venezia italia

25 aprile, festa della liberazione,festa di san Marco e leggende

Il 25 aprile si celebra la Festa della liberazione d’Italia dalla occupazione dall’esercito tedesco e dal governo fascista avuta luogo nel 1945.Uomini e donne di tutte le età sono morti allora per garantirci i diritti democratici dei quali oggi godiamo.
Ogni anno in svariate città italiane vengono organizzati deposizione delle corone di alloro al monumento ai caduti,cortei e manifestazioni per festeggiare e ricordare la  liberazione.

25 aprile festa della liberazione25 aprile in un caldo clima primaverile si organizzano a Venezia ,dall’alzabandiera al “Percorso della Memoria”, dal “bòcolo” alle innamorate fino alla parate militare in Piazza San Marco ,concerti,laboratori di Murales, spettacoli di burattini, spazio giochi per piccoli ,laboratori di trash art;pizze, pranzi e cene,birre e  vini del territorio.

Circa 1200 veneziani parteciperanno alla realizzazione di una gigantesca rosa umana che decorerà Piazza San Marco.I partecipanti arriveranno indossando abiti di colore rosso (che creeranno il fiore), verde (stelo e foglie).L’immagine effettuata dall’alto, ripresa dal Campanile ,darà un effetto altamente scenografico.

Secondo una delle leggende ,la tradizione del boccolo di rosa rievoca un amore inaspettato tra due giovani appartenenti a due famiglie nemiche.
Un roseto ,che nasceva accanto la tomba di San Marco , sarebbe stato donato a un marinaio della Giudecca di nome Basilio come premio per la sua grande collaborazione nella  trafugazione delle spoglie del Santo. Piantato nel giardino della sua casa  alla morte di Basilio il roseto divenne il confine della proprietà suddivisa tra i suoi figli.Il tempo divise in due rami opposti la famiglia di Basilio.
In seguito alla rottura dell’armonia tra i due rami ,la pianta smise di fiorire.venezia rosa

Molti anni dopo (un 25 aprile ) nacque amore a prima vista tra una fanciulla discendente da uno dei due rami e un giovane dell’altro ramo familiare . I due giovani si innamorarono guardandosi attraverso il roseto che separava i due orti.Questo iniziò miracolosamente a rifiorire e il giovane cogliendone un boccolo lo donò alla fanciulla.
In ricordo di questo amore , che avrebbe restituito la pace tra le due famiglie, i veneziani offrono ancor oggi il boccolo rosso alle proprie amate: fidanzate, mogli e mamme.
Per questa tradizione la festa di san Marco è anche chiamata la Festa del Bocolo (da bocciolo di rosa)

Alla celebrazione si associarono col tempo alcune leggende popolari.il pescatore con i santi-mosaico nella Basilica di San Marco

Il febbraio 1340 ,Venezia fu investita da una tremenda burrasca.il cielo era rimasto coperto di nubi,scuro come la notte anche se era l’alba del giorno.L’intensità della tempesta fu cosi forte che minacciava seriamente la città.Verso le tre di pomeriggio la tempesta cessò improvvisamente e le acque tornarono quiete .
Da questo curioso evento meteorologico nacque la legenda chiamata l’anello del pescatore.

L’episodio finale e raffigurato in un quadro cinquecentesco del pittore Paris Borden, custodito nelle gallerie dell’Accademia.

la tempesta(Per quanto riguarda l’anello del Papa ,esso si chiama “anello del pescatore”, perché San Pietro era un pescatore e Gesù lo ha fatto diventare pescatore di uomini.)

La storie inizia sul ponte della paglia (o meglio sotto),d’avanti al ponte dei sospiri ,dove venivano esposti i cadaveri dagli annegati perché qualcuno gli riconoscesse.Un umile pescatore, al riparo dalla tempesta sotto il ponte ,vide all’improvviso un uomo in piede sulla riva del canale che portava al ponte.
Con un tono calmo ,ma autorevole gli ordino di condurlo al isola di san Giorgio,di fronte alla piazza San Marco.Nonostante la pioggia ed il maltempo il pescatore accetto,(era buona usanza ubbidire ai ordini dei nobiluomini se non volevi andare nei guai.) Una volta aggiunti sulla sponda opposta all’imbarco gli aspettava un guerriero alto e armato di spada e corazza.Il guerriero sali a bordo e si rivolse al pescatore con il tono tranquillo ma fermo:San Marco sala del tesoro
ordinandoli di andare a Lido fino alla riva della chiesa di san Nicolo. Il pescatore gli guardo tutti e due e ci penso:al meno non sono troppo stanco,ed a remare mi passera un po il freddo.Non poteva dire di no anche se lo voleva.Quando giunsero a destinazione,un terzo uomo,un religioso con aspetto di un vescovo vestito con abiti da cerimonia,sali a bordo,ed in modo autorevole ordino di andare in mare aperto.
Ma appena dopo aver virato verso il mare,a poca distanza dall’imbocco del porto,si presento una visione terrificante.
Una grande nave con le vele nere,piena di demoni ,si preparava al assalto alla città.I tre passeggeri fissarono l’orribile spettacolo e fecero per tre volte il segno della croce.Subito dopo si vide la nave maledetta affondare tra le urla terribili ,mentre il vento e la pioggia cessarono ed il mare si tranquillizzò.I tre passeggeri ordinarono al pescatore di ritornare e lasciare ognuno di loro dove gli aveva presso. Arrivati al ponte della paglia ,l’ultimo passeggero da un ultimo ordine al pescatore spaventato: Ora andrai al tuo principe e racconterai con sincerità quello che hai visto oggi. Al suo dubito che qualcuno lo credesse il gentiluomo gli porse in mano un anello e aggiunse: Consegnalo al tuo doge,e d’avanti a lui e alla sua corte dirai che oggi abbiamo liberato la città dal diluvio ,che era opera del diavolo in persona.Quello che abbiamo incontrato a san Nicolò era proprio santo Nicolò,come quello che era salito nella barca a san Giorgio era san Giorgio,ed io che ti do questo anello sono san Marco evangelista,padrone della tua città.
il pescatore da l'anello al dogeCosi dicendo lo benedisse e se ne andò.Il pescatore si diresse al Palazzo Ducale. Nessuno lo fermo quando andò proprio nella direzione della sala del consiglio,anche se non era mai stato in quelli posti.Nessuno lo fermo quando si mise a parlare d’avanti al Doge,e ai senatori,narrando la sua incredibile storia.
Quando il pescatore apri la mano per confermare quello che diceva ,tutti videro l’anello che tutti conoscevano e che da secoli cercavano,l’anello appartenente proprio a San Marco.

L’anello e ancora custodito nel tesoro della Basilica di San Marco.
Come ricompensa il Doge concesse al pescatore ed alla sua famiglia il privilegio esclusivo di estrarre e vendere a suo vantaggio la sabbia del lido di Sant’Erasmo dove abitava.Dalla famiglia di quel pescatore ebbero origine i sabbioneri di Grado.

tratto dal’Enciclopedia della Fiaba.

Il programma della festa di San Marco a Venezia:

 http://www.zonalocale.it/2014/04/24/un-programma-intenso-e-ricco-per-la-festa-di-san-marco/9962

 

Altri articoli:  http://dipoco.altervista.org/vedi-articoli/

 

 

Ti può interessare anche:                 Il denaro una nuova religione

Il denaro è diventato,prima ancora dei Fenici, il sogno della maggior parte delle persone sulla terra. I soldi sono diventati oggetto di culto per la maggior parte delle persone moderne .Gli abbiamo costruito più templi di tutti i templi delle altre religioni sulla terra insieme…..Leggi di più   http://ipaddy.altervista.org/il-denaro-una-nuova-religione/