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San Lazzaretto nuovo- Venezia

san lazzaretto nuovo

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La parola Lazzaretto nasce a Venezia,nel 1348,quando iniziano ad essere isolati i ammalati  di peste, nell ‘ isola che si chiamava Santa Maria di Nazareth ,l’attuale Lazzaretto vecchio.La parola Nazareth si trasformo in Nazaretum e poi soprapponendo il nome del protettore dei appestati san Lazzaro,si forma una sola parola: Lazzaretto.Il nome si diffuse poi per indicare tutti i ospedali di malattie infettive.
L’assenza di fognature ,abbandono di rifiuti direttamente in strada,la scarsa igiene personale, furono le cause propizi per diffusione di malattie.Non era chiara l’origine delle malattie e non si aveva idee di come si curano.I rimedi erano nella maggior parte non sanitari:preghiere, penitenze,quarantene,e ricerca di capri espiatori.(Si pensava che i portatori di malattie erano i ebrei e le streghe possedute dai demoni).

Molto vicino alla costa del Lido di Venezia d’avanti al isola di Sant’ Erasmo,San Lazzaretto nuovo inizialmente era un posto isolato con una vigna ,una chiesa e un lungo muro e si chiamava “l’isola della vigna murata”. Di proprietà dei monaci Benedettini,diventa un posto “di contumacia”,cioè di isolamento in quarantena,per quelli che erano sospetti di essere ammalati,prima di entrare nella vita sociale.
I pesuposti contagiati che partivano dai porti dove si sapeva che c’era la peste , e quelli
privi di certifcati medici,erano potrati qui dai guardiani che avevano una bandiera gialla
chiamata “di contumacia “.Da quest’isola dopo un attenta esaminare ,quelli ammalati andavano al ospedale di Lazzaretto vecchio,il posto di ricovero .Qui tornavano anche le persone guarite dal Lazzaretto Vecchio.

Durante la peste 1575-1577 qui furono ospitati dieci mila persone e tre mila navi.Delle volte le migliaia di persone arrivate erano “alloggiate ” sui canali ,nei barconi.Su un nave era stata issata una forca per giustiziare i trasgressori delle ordinanze igieniche e sanitari.Era vietata la vendita di alimentari ritenuti pericolosi.

Al Lazzaretto nuovo la gente fumava pipe , per far passare il tempo ,ma anche perché si credeva che il fumo protegge dal contagio.Per purificare l’aria si bruciava legno di ginepro. Da queste credenze deriva la maschera del dottore della peste con un becco pieno di erbe aromatiche.

La maschera del dottor peste

 http://dipoco.altervista.org/venezia-carnevale-le-maschere/

san lazzaretto nuovo venezia

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Anche le loro merci venivano mese in quarantena,nei appositi depositi.
Qui venivano decontaminate.I tessuti di cottone ,pelle ,lana si disinfestavano in un aria piena di fumi aromatizzati con erbe di ginepro, rosmarino,e poi tenuti al aria aperta più volte al giorno.Le spugne e le cere erano  immerse in acqua salata della laguna,le tele erano bollite e le piume erano cosparse di cera.Grazie a queste misure di quarantena la peste scompare a Venezia con un secolo di anticipo rispetto ai altri paesi .

Verso la fine del 700 l’ospizio viene spostato sul isola Lazzaretto nuovissimo vicino a Malamocco.Sotto Napoleone l’isola viene trasformata in bastione ,per la difesa della  laguna, poi trasformata in polveriera dal esercito italiano.Dal 1966 cade in abandono.
Nel 2004 sono iniziati i lavori di recupero ,e di bonifica per l’allestimento del “museo della città di Venezia” .

Oggi e meta turistica di tanti viaggiatori.

http://www.turismovenezia.it/Venezia/Isola-del-Lazzaretto-Nuovo-6361.html