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Daniele Manin ,Niccolo Tommaseo , Pietro Paleocapa .

Daniele Manin ,Niccolo Tommaseo , Pietro Paleocapa.

 Ognuno  dei tre rivoluzionari del 1848, Daniele Manin ,Niccolo Tommaseo , Pietro Paleocapa ha a Venezia il proprio  monumento  ricordo della loro lotta per la libertà.

Sanesi-La proclamazione della Repubblica di San Marco,1848 - litografia -1850

La proclamazione della Repubblica di San Marco

… Repubblica di San Marco fu uno Stato, costituito a Venezia a seguito dell’insurrezione della città contro il governo austriaco il 17 marzo 1848. Mentre la Lombardia e la parte del Veneto ancora libera scelsero la fusione col Regno dell’Alta Italia, a Venezia, nonostante Manin e Tommaseo cercassero invano di rinviare la questione istituzionale alla fine della guerra, Castelli, Paleocapa e Avesani spinsero per la fusione, ratificata dall’Assemblea il 4 luglio 1848. Manin invitò i più fedeli repubblicani ad accettare la fusione …

http://it.wikipedia.org/wiki/Repubblica_di_San_Marco MARCO

niccolo tommaseo campo santo stefano,venezia

niccolo tommaseo campo santo stefano,venezia

Il monumento di Niccolo Tommaseo
Si trova nel campo Santo Stefano,nel sestiere di San Marco,opera di Francesco Barzaghi
( http://www.treccani.it/enciclopedia/francesco-barzaghi_(Dizionario-Biografico)/ ) ,1882.
Gli veneziani hanno nominato questa statua sin da inizio “cagalibri”.Il sopranome viene
dalla pila di libri mesa come sostegno al di sotto della scultura, per conferirli più stabilità.

Niccolo Tommaseo
Nato nel 1802 ,a Sibenik (Sebenico), Dalmazia (allora possedimento veneziano,oggi Croazia),figlio di Girolamo e Caterina Chevessich. Studio a Spalanto poi a Padova e Milano.
Nel 1827 si trasferi a Firenze dove pubblico il dizionario di sinonimi.Lo troviamo poi in Francia 1838 e Corsica 1840.Ritorna a Venezia nel 1839.Dopo un discorso contro la censura , la libertà di stampa ,e, per le sue posizioni anti austriache viene arrestato ,poi liberato dal popolo durante l’insurrezione contro gli austriaci,insieme a Danielle Manin .
Entro a fare parte del governo di Danielle Manin ,della reppublica di San Marco nel 1848.
Fu ministro nel governo provvisorio,e ambasciatore a Parigi.
Dopo la capitolazione di Venezia 1849 si rifugio a Corfu poi a Torino,1854.
Muore a Firenze nel 1874 ,in povertà e sofferenza, ammalato di sifilide che lo porta alla cecità.

Per la lessicografia Italiana scrive: Nuovo dizionario dei sinonimi della lingua italiana (1830),Dizionario della lingua italiana (4 vollumi). Nell’ambito degli studi etnografici la raccolta dei “Canti popolari toscani, corsi, illirici e greci” (4 vollumi). Altre oprere: Il Perticari confutato da Dante (1825),Commento alla Divina commedia (3 vollumi),Racconti biblici e Meditazioni sui Vangeli  (1970), I santi Evangeli.

Monumento a Danielle Manin ,Campo Manin

Daniele Manin-Campo Manin -Venezia

Daniele Manin-Campo Manin -Venezia

Opera di Luigi Borro ( http://www.treccani.it/enciclopedia/luigi-borro_(Dizionario-Biografico)/ ) ,1865,la statua è rivolta verso la casa in cui abitò Danielle Manin .La targa esposta sopra il civico 2313 ,ricorda che Daniele Manin è nato a Venezia in una casa affacciata oltre il Rio di San Luca, con vista sul ex Campo San Paternian , adesso intitolato a Daniele Manin.
Due sculture in bronzo completano il monumento: un leone, che siede sui gradini,
con le grandi ali spalancate e, sovrastante, la statua di Daniele Manin.La figura è rappresentata in piedi, appoggiata sul piede sinistro.Il braccio destro è piegato e la mano nascosta nell’abito , gesto dell’uomo di comando e la mano sinistra stringe un rotolo.(Il Decreto dell’Assemblea Veneziana che nel 1849 annunciava all’Europa la resistenza “ad ogni costo” all’assedio dell’esercito tedesco).

la tomba di daniele manin ,basilica di san marco,esterno.

la tomba di daniele manin ,basilica di san marco,esterno.

Daniele Manin ,nato il 13 maggio 1804 figlio di un modesto avocato ,Pietro e di Anna Maria Bellotto .Suo nonno ,di origine ebraica ,si converte al cattolicesimo cambiando il cognome da Medina a Manin ,per rendere omaggio al doge Ludovico Manin ultimo doge della Repubblica di Venezia.
Dal 1840 inizio l’attività politica anti austriaca e nel 1848 viene arrestato.Il 17 marzo viene liberato insieme a Niccolo Tommaseo.
Il 23 marzo 848 e nominato presidente della repubblica Veneta.Contribuì a fondare la Società nazionale italiana.In seguito ala capitolazione di Venezia 22 agosto 1849,Manin fugge a Marsiglia poi a Parigi. Mori a Parigi il 22 settembre 1857 .Le sue ceneri riposano a fianco della basilica di San Marco.
Monumento al’ingegnere idraulico e patriota Pietro Paleocapa.

pietro paleocapa

pietro paleocapa

Opera di Luigi Ferrari ( http://www.treccani.it/enciclopedia/luigi-ferrari_(Dizionario-Biografico)/ ) 1873, monumento a Pietro Paleocapa fu collocato nel campo S. Stefano . Oggi si può ammirare presso i giardini comunali Papadopoli.La particolarità di questo monumento è che la figura non e frontale in piedi. Paleocapa è seduto in atteggiamento
comodo e informale ,con una mano appoggiata sulla gamba.

Pietro Paleocapa nacque a Nese ,Bergamo, nel novembre 1788 da famiglia di antiche origini greche .Dopo la conquista ottomana di Creta (Candia) nel XVII secolo la sua famiglia si trasferì nella repubblica Serenissima.

Partecipa alle guerre Napoleoniche nel corpo del genio militare del Regno italico.
Fu fatto prigioniero nella campania di Germania del 1813 ma riesce a fuggire e tornare in Italia.Alla caduta del regno Italico ,si ritira nelle attività civili lavorando come ingegnere idraulico sui fiumi Brenta , Bachiglione ,Adige,Tibisco e per la sistemazione del porto di Malamocco, nella laguna veneta.
Diventa ministro del governo provvisorio di Daniele Manin nel 1848.Dopo la fine della Repubblica di San Marco si trasferì a Torino dove viene eletto deputato al parlamento del regno Italiano e ministro dei lavori pubblici nei governi Casati,D’Azeglio e Cavour.Fu fautore dell’annessione di Venezia al Piemonte.
Costruì  la grande parte della rete ferroviaria Piemontese e contribui alla costruzione del canale di Suez.Ha scritto diversi taratati in materia idraulica e ferroviaria.

Divenuto cieco, fu costretto a lasciare l’incarico ai Lavori Pubblici, restando ministro senza portafoglio.Muore a Torino ,nel 1868, all’età di ottanta anni .

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Monumento dedicato a Bartolomeo Colleoni

Bartolomeo Colleoni

Bartolomeo Colleoni

Monumento dedicato a Bartolomeo Colleoni si trova a Venezia in Campo San Zanipolo,di fronte alla chiesa dei Santi Giovanni e Paolo. Il monumento equestre ,in bronzo,  e stato inaugurato il 21 Marzo 1496.Si tratta della seconda statua equestre del Rinascimento, dopo il monumento al Gattamelata di Donatello a Padova, del 1446-1453 (altezza 395 cm senza la base).

La scultura viene (modellata in cera nel 1481-88) da Andrea di Francesco di Cione, meglio conosciuto come Verrocchio e soprattutto come il maestro di Leonardo da Vinci,e discepolo di Donatello.Verrocchio fu il primo a riuscire con successo nell’impresa di appoggiare il monumento su tre sole zampe,nonostante il peso della statua di bronzo. La statua fu realizzata da Alessandro Leopardi ( 1482-1522 ).

“Il cavallo andante sembra vivo,il condottiero ha una posizione dinamica,con il busto rotato ,lo sguardo puntato verso il nemico e le gambe divaricate. L’armatura  e la  sella danno la sensazione di leggerezza,e le linee orizzontale del dorso del collo del cavallo, amplificano  l’effetto dinamico.”

Durante la prima guerra mondiale fu portato al sicuro a Roma e ricollocato in sede nel 1919. Durante la seconda guerra mondiale fu custodito a Palazzo Ducale fino alla fine del conflitto.

Il bergamasco Bartolomeo Colleoni,(come i leoni), fu condottiero agli ordini della signoria di Venezia prima,poi di Milano , ed ancora di Venezia, al cui servizio terminò la propria carriera. Inizio sotto il comando del Carmagnola, di cui era luogotenente,finendo come comandante generale e diventando ricchissimo.

http://dipoco.altervista.org/venezia-e-il-porfido-rosso/ (carmagnola)

Partecipò attivamente alla guerra tra Venezia e Milano . Venezia inizio a maltrattarlo, riducendogli costantemente la paga per le truppe.Si uni a Filippo Maria Visconti, che gli dono un castello ad Adorno. Le battaglie di Bosco Marengo, Romagnano e Borgomanero,lo trovarono in servizio alla neonata Repubblica Ambrosiana, chiamato da Francesco Sforza,e gli diedero una grande fama internazionale: ormai faceva parte dell’empireo dei più grandi condottieri, tanto che Carlo il Temerario di Borgogna cercò di assicurarsene il servizio.Statua Colleoni Il ritorno a Venezia fece gridare i milanesi, e non senza ragione, al tradimento.  Bartolomeo Colleoni ottenne da Venezia grandi riconoscimenti anche di ordine politico. Per la prima volta il Consiglio dei Dieci fu coinvolto nella trattativa.

Il 15 maggio 1475 Bartolomeo Colleoni restituì alla Serenissima il bastone del comando ed iniziò a smobilitare le sue truppe. Il motivo principale era ancora il fatto che Venezia non gli pagava il dovuto e quindi non aveva mezzi per sostenere le truppe. Venezia, consapevole della ormai prossima fine del proprio condottiero, respinse le sue dimissioni.

Nel testamento vi era un legato a carico di Venezia: l’elevazione di un monumento in suo onore « davanti a San Marco» con chiaro riferimento alla basilica.Attenta ad evitare il culto della personalità dei propri condottieri,Venezia onorò solo in parte questo desiderio. Ritenuta eccessiva come richiesta, si optò di seppellirlo e commemorarlo vicino alla Scuola di San Marco ,ora sede dell’Ospedale Civile di Venezia.

bartolomeo colleoni, ante 1568

bartolomeo colleoni, ante 1568

Bartolomeo Colleoni lascio in eredità la maggior parte del suo patrimonio: diverse proprietà immobiliari ed una somma in contanti di oltre 300.000 ducati.

…..Chi conosce questa leggenda, ed è un pochino più suggestionabile, giura che il volto del cavaliere assomigli in modo impressionante a quello del Verrocchio… e per di più la maledizione della statua, a ogni equinozio di primavera, si rinnova…Un lacerante, misterioso nitrito che riecheggia per calli e campielli. http://www.pensierospensierato.net/2011/05/bartolomeo-colleoni-una-statua-maledetta/

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