Archivio tag: architettura

Venezia ,architettura particolare

Ca' d'Oro facciata

Ca’ d’Oro facciata

I più antichi palazzi di Venezia, riflettono l’architettura bizantina,con mattoni a vista,archi a tutto sesto,motivi decorativi semplici come foglie di alberi, bassorilievi incastrati nella facciata.Come i altri stili architettonici anche lo stile bizantino e contaminato con altre forme.Troviamo elementi di architettura bizantina nel Palazzo Loredan,Fondaco dei turchi,Palazzo Donà della Madonnetta,Ca da Mosto.

ca da mosto

ca da mosto

Stile gotico veneziano o fiorito.
E uno stile che, traendo spunto e dall’architettura bizantina e da quella orientale,ricco di intarsi policromi ed elementi decorativi,molto luminoso e sinuoso si estende fino alla meta del 1400.Santa Maria Gloriosa dei Frari e la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo ,Basilica di san Maco,Palazzo Ducale ,ca d’Oro sono construite in stile gotico inspirato dal’architettura islamica.
Dopo 1500 lo stile rinascimentale con le linee, superfici e porzioni semplici ed equilibrate,viene mischiato con giochi di linee e di colori tipiche dello stile gotico.Nacquero chiese come San Zaccaria,Redentore, San Francesco e San Giorgio Maggiore
ma anche molti palazzi rinascimentali di famiglie benestanti.
Lo stile barocco veneziano deriva dallo stile classico rinascimentale arricchito da ornamenti.Ca Pesaro,Palazzo Foscari-Contarini,Palazzo Gritti, Ca Tron ,San Stae,Santa Maria della salute.

liago

liago

Liagò o Diagò
sono delle logge esterne, che, sporgendo dagli edifici, si trovano esposte ai
raggi solari,su tre lati ,delimitate da larghe vetrate.Nel dialetto veneziano “liagò”e simile a una veranda o terrazzo chiuso da vetrate.Il nome potrebbe derivare dal greco Heliacon ,cosa soleggiata.Le prime case veneziane ,costruite di legno ,avevano quasi tutte il loro liago.http://dipoco.altervista.org/liago-venezia-2/

 

Camini di Venezia o “le campane”

 

camini

camini

Nei camini tradizionali i fumi e i lapilli risalgono per tiraggio lungo la canna fumaria per
poi fuoriuscire direttamente nell’aria. L’origine è dovuta oltre alle infiltrazioni, ai furiosi incendi che spesso scoppiavano a causa del contatto, tra le faville ed i tetti delle case (le primitive abitazioni veneziane avevano tetto in paglia,poi in canne, poi “a scandola” , una assicella in legno con cui si ricoprivano i tetti invece delle tegole ). Nel 1350 una legge impone , che sia posta la copertura in sommità dei camini in modo che l’acqua
piovana non penetri nella canna.Sorsero così i “camini a tronco di cono rovesciato”,un cuffia che costringe i prodotti della combustione ad un percorso obbligato, lungo il quale perdono di forza e si raffreddano.La parte superiore della “canna” è tappata da una tettoia per impedire alle pioggia di entrare nell’abitazione.
Il fumo è quindi costretto ad uscire per dei fori laterali , infilarsi fra l’esterno della canna fumaria e un bordo ,che da la forma della parte terminale del camino,proseguendo poi verso alto.
A volte erano finemente decorate e affrescate (anche Giorgione e Tiziano lo fecero in alcune abitazioni).Le fogge più comuni sono : comignolo a tronco di cono rovesciato;a forcella; a guglia barocca; a cuffia cubica; comignoli multipli a capanna; a tronco di piramide rovesciata con corona; con copertura a tetto.

http://www.archeove.com/pubblic/camini/camini.htm

Obelischi

palazzo papadopoli

palazzo papadopoli

Il pinnacolo e la continuazione di un pilastro.
Si tratta in genere di una guglia ( un elemento architettonico decorativo a forma conica) posizionata in particolari punti.Ha solitamente una funzione strutturale , in quanto il suo carico è mirato a deviare verso il basso le spinte orizzontali provocate dall’appoggio di un arco o di una volta.
Elemento strutturale dell’architettura gotica,perde nel tempo la sua funzione. I pinnacoli diventano più decorativi che strutturali,comparati ai obelischi, strutture che, puntando verso il cielo, incorporando la magnificazione del potere, di gloria,di supremazia.

Pinnacoli a forma di obelisco si trovano sui tetti dei palazzi Palazzo Balbi, Palazzo Belloni Battagia, Palazzo Giustinian Lolin, Palazzo Papadopoli.
Barbacani

barbacane campione

barbacane campione rialto

Con il termine barbacane si indica in generale un qualsiasi rinforzo delle opere di architettura militare.Si tratta di elementi di travatura emergenti, in legno o in pietra, che sorreggono al livello del primo piano la sporgenza di un edificio rispetto alla calle o al campo sottostante. In questo modo la calle sarà più larga e le case dal primo piano in su più spaziose.

Nella zona di Rialto, in Calle della Madonna, un “barbacane campione” in pietra d’Istria,
tuttora visibile, recante incisa l’iscrizione “PER LA IVRIDICIOM DI BARBACANI”.
Questo barbacane campione definiva la misura massima di sporgenza consentita per questo tipo di struttura.

“Araldica e considerata scienza ausiliaria della storia per il supporto che fornisce alla storia “.

scudo senza stemma

scudo senza stemma

leone allato,chiesa di saint aponal

leone allato,chiesa di saint aponal

Scudi con stemmi o simboli araldici (monti, stelle, leoni ecc.) furono scolpiti, a sancire la proprietà di un immobile, sulla chiave di volta dei portali, su capitelli, mensole e frontoni di finestre.Lo stemma, (corona in greco) , un’insegna simbolica dipinta sullo scudo aveva la funzione di identificare il cavaliere di turno, reso irriconoscibile dall’armatura e dalla visiera calata sul viso.Il titolo era abbreviato, davanti al nome, dalla sigla N.H. (Nobil Homo, assieme alla variante N.D. Nobildonna).
La maggior parte dei scudi patrizi e leoni alati sono stati scalpellati dal esercito francese durante l’occupazione napoleonica.Gli attuali leoni sono stati portati dai altri paesi o fatti dopo l’occupazione.

vera da pozzo

vera da pozzo

La vera da pozzo
I primi pozzi naturali si crearono scavando una fossa nella sabbia,dove l’acqua arrivava dalla falda freatica tramite un sodo strato di creta ,che si trovava nel sottosuolo lagunare.Cosi nascono i pozzi “alla veneziana”.lo scavo si faceva in genere sotto il livello medio del mare (5-6 metri) ,e le pareti venivano ricoperte con un strato di argilla di 50-60 cm. Sul fondo al centro dello scavo veniva posta una lastra di pietra su cui si costruiva la canna del pozzo.Una serie di canali aperti,costruiti a secco,si ponevano lungo il perimetro della vasca (i cassoni).Ai vertici dei cassoni vi era un elemento verticale di raccordo (la piela),coperto da una lastra lapidea(il sigillo)con piccoli fori(i gattoli).La pavimentazione era inclinata verso i gattoli,e a la fine era la vera da pozzo che fungeva sia da parapetto che da sostegno per la carrucola con cui le donne veneziane attingevano l’acqua tramite secchi.
La vera da pozzo, che in termine architettonico si dice puteale, nel corso dei secoli acquista forme d’arte sempre più elaborate e complesse.Alcune di queste vere furono ricavate da grandi capitelli provenienti da costruzioni di epoca romana.
Le vere di moltissimi pozzi veneziani presentano iscrizioni o bassorilievi relativi alla famiglia che si era fatta carico della costruzione del pozzo.Variatissima e fantasiosa la decorazione a rilievo: piante, festoni di frutta e di fiori, fogliami arricciati, putti, angeli reggi-scudo, pavoni, teste leonine, motivi allegorici iscrizioni morali.

nissioleti

nissioleti

nissioleti

nissioleti

I nissioeti.
I cartelli indicanti le calli, i campi e i canali sono chiamati  ‘nissioeti’  termine veneziano per lenzuolino . La sua peculiarità consiste nel fatto che non si tratta di un cartello ma di un vero e proprio affresco: infatti i nomi delle strade o dei canali e le indicazioni verso i punti cruciali della città sono dipinti a mano direttamente sugli intonaci e sui muri delle case, entro un rettangolo di colore bianco circondato da un riquadro .

Anche la numerazione anagrafica degli edifici veneziani è realizzata quasi sempre nello stile del nissioleto.

 

 

Le gobbe
Sono delle colate di malta che impedivano ai malviventi di nascondersi negli angoli bui,
al tempo in qui non c’era illuminazione pubblica.Nelle buie calli si potevano trovare anche dei burloni,temuti in quanto ,era quasi una moda, tagliare il soprabito ai malcapitati.

gobba

gobba

Questi elementi di architettura rendono venezia così particolare!