Reliquie nelle chiese di Venezia

Reliquie,

resti,o qualsiasi oggetto che abbia avuto una connessione,con i santi e venerato,considerato santo .Gli vengono attribuiti tanti miracoli.
Nel Cristianesimo il culto delle reliquie è molto praticato nella Chiesa cattolica e in quella ortodossa.Venezia ,una città,con un grande traffico di gente ,deve avere
anche luoghi di culto e pellegrinaggi.Con ogni incursione in terre straniere portano a Venezia reliquie di santi e martiri ,costruendo chiese dedicate a loro, non solo a Venezia ma anche nelle sue principali isole .

San Marco evangelista

trafugamento di corpo di San Marco

trafugamento di corpo di San Marco-mosaico



Quando Gesù fu arrestato nel Getsemani e gli apostoli sono fuggiti , “un certo giovane
lo seguiva con un rivestimento di lino. Quando la folla ha cercato di prenderlo gettò
la coperta e corse.” In generale, si ritiene che esso sia Mark. Nel libro degli Atti è descritto come John chiamato anche Mark, che proveniva da una ricca famiglia di Gerusalemme, perché avevano la propria casa. Quando Pietro è stato liberato dal carcere andò a questa casa.
Mark non era uno dei 12 apostoli, né uno stretto collaboratore di Gesù.Fu discepolo dell’apostolo Paolo e, in seguito, di Pietro .E tradizionalmente ritenuto l’autore del Vangelo secondo Marco.La sua morte avvenne ad Alessandria, dove venne ucciso facendo trascinare il suo corpo per la città.

Le sue spoglie furono trafugate da due mercanti veneziani nell’anno 828 e trasportate, dopo averle nascoste in una cesta di ortaggi e di carne di maiale, a Venezia.Sono ancora ospitate nella basilica di San Marco.

Un frammento è conservato nella chiesa di San Marco in Città ,a Cortona, in Toscana, che condivide con Venezia anche lo stemma del leone alato.

È venerato come santo dalla chiesa cattolica, ortodossa e quella copta.

Sant’Isidoro di Chio

basilica di san marco

basilica di san marco

Nato ad Alessandria d’Egitto, Isidoro fu un marinaio di religione cristiana.
Un editto dell’imperatore Decio stabilì che tutti i soldati dovevano adorare gli dei pagani, sotto pena di tortura e morte. Isidoro proclamò senza esitare la sua fede davanti al tribunale ,in seguito a una denuncia mentre si trovavano sull’isola greca di Chio . Torturato e decapitato, il suo corpo fu gettato in un pozzo.Il suo amico, Ammone , ruba poi il corpo per seppellirlo.
Sulla sua tomba cominciarono ad essere testimoniate guarigioni miracolose.
Il culto di sant’Isidoro si diffuse in tutto il Mediterraneo e divenne protettore dei marinai.
Nel 1125 le sue reliquie furono traslate a Venezia ,dal convento di S.Giovani teologo ,di Constantinopoli come bottino di guerra nella quarta crociata.A Venezia e considerato il patrono del arte dei segatori dell’ Arsenle.
E venerato nella basilica di San Marco con un ciclo narrativo a mosaico,nella cappella di sant’Isidoro.

Il 14 maggio il calendario latino e quello bisantino lo festeggiano come santo.

San Rocco

san rocco

san rocco

Nato a Montpellier ,Voghera (1295-1327).
Durante un pietoso ufficio a Piacenza ,al ritorno dal suo pellegrinaggio verso Roma,anche lui viene colpito dalla peste.E miracolosamente curato da un angelo in una grotta (tuttora esistente, trasformata in luogo di culto) lungo il fiume Trebbia,in cui si era ritirato in compagnia del suo cane fedele.La tradizione narra che il cane gli portava ogni giorno un pezzo di pane,sottratto alla mensa.
San Rocco dedico tutta la vita all’assistenza degli ammalati di peste.Molti di essi guarirono in modo miracoloso.Considerato protettore dei appestati,la sua protezione veniva invocata nelle epidemie.

E venerato lotto-san roccocome santo dalla Chiesa cattolica ed è patrono di numerose città e paesi.

Le spoglie di San Rocco sono custodite nell’altare maggiore della chiesa di san Rocco, traslate qui nel 1520.

Nel 1575 una reliquia – le ossa di un braccio – fu fatta giungere a Roma ed un’altra porzione di reliquie (tra cui una tibia) fu donata alla chiesa – santuario di Montpellier.

http://www.classictic.com/it/venezia/scuola_grande_di_san_rocco/462/

 

San Donato,

burano,chiesa di san donato

burano,chiesa di san donato

Donato -(un figlio regalato dalla bontà di Dio),martire,vescovo di Evorea di Epiro (Euria, Evorea), ex comune della Grecia nella periferia dell’Epiro .Visse sotto il regno di Teodosio I,alla fine del IV secolo.Il miracolo a lui attribuito che più si ricorda è quello che lo portò a sconfiggere un dragone che infestava la sua regione, divorandone abitanti e bestiame. Si narra che il Santo uccise la bestia , con il solo segno della croce e con un colpetto del suo bastone.
Un altro miracolo spesso menzionato , è quello secondo il quale egli fece sgorgare in un terreno arido una vena d’acqua che divenne laghetto solo scavando leggermente con la mano.Morì dopo una tranquilla vecchiaia tra il 387 e il 390, diventando il patrono dell’antico Epiro.

Il corpo di San Donato viene venerato nella chiesa omonima di Murano,in un sarcofago di marmo posto sul’ Altare Maggiore .

Fu trasportato qui il 7 agosto del 1125 da Cefalonia,isola greca appartenendo a Venezia in quelli tempi,dal doge Domenico Michiel. Assieme ai resti del Santo vennero portate a Murano alcune ossa del famigerato dragone ucciso.
La chiesa è uno dei maggiori esempi dello stile veneto-bisantino.
La costruzione originale risale al VII secolo,mentre quella attuale risale al 999.Inizialmente la chiesa fu dedicata alla  Maria poi ,nel 1225 ,fu aggiunto il nome di San Donato.

San Donà di Piave,località veneta, assume questo nome in onore dello stesso santo.

I miracoli di San Donato d’Évria vennero spesso confusi con quelli di un altro vescovo
Donato, denominato San Donato d’Arezzo , un grande apostolo della diffusione del Vangelo nel vastissimo territorio del municipio romano aretino,dove fu eletto vescovo.Con l’accusa di aver predicato il Vangelo e di aver convertito un gran numero di pagani nonostante il severo editto imperiale di Diocleziano,che obbligava di sacrificare agli dei pagani ,Quadraziano dette ordine di portare Donato nel carcere,e lo sfidò di fare sacrifici alla dea Giunone particolarmente venerata in Arezzo.

Al suo rifiuto Quadraziano  dette ordine di infliggergli la pena capitale mediante decapitazione (anno 304). Il suo corpo venne raccolto dai cristiani e sepolto nei pressi della città di Arezzo.Il miracolo attribuito con eccessiva leggerezza in alcune immagini e quello dell’uccisione del drago.

Santa Lucia
Corpo Santa Luzia II mascheraLucia = luminosa, splendente.
Il nome e latino ed era associato alla via Lucis, cioè cammino di luce,oppure «nati al sorger della luce (cioè all’alba)» Per questo motivo e stata sempre invocata come protettrice della vista .
Nell’iconografia, già a partire dal secolo XIV non mancano gli occhi, che Lucia
tiene in mano (o su un piatto o su un vassoio), che si accompagnano spesso alla palma, alla lampada .

Denunciata dal suo fidanzato al governatore Pascasio ,per essere cristiana (erano in vigore i decreti di persecuzione dei cristiani emanati dal’Imperatore Diocleziano) .Il governatore ordina che sia bruciata, ma il fuoco non riesce a bruciarla . Lucia perisce per spada. Inginocchiata, la vergine attende il colpo di grazia e, dopo avere profetizzato la caduta di Diocleziano e Massimiano, è decapitata.

Durante la crociata del 1204 i Veneziani collocarono il suo corpo nella chiesa di S. Giorgio Maggiore ,dove nel giorno della festa ,13 dicembre ,determinò un grande flusso di pellegrinaggi.Fu poi,trasferito con una solenne processione nella chiesa di S. Maria Annunziata o della “nunciata” nel sestiere di Cannaregio. Nel 1313 fu consacrata una nuova chiesa dedicata a S. Lucia, nella quale le reliquie della Santa furono deposte definitivamente.Per ampliare la stazione ferroviaria ,la chiesa fu abbattuta nel 1860.Il corpo della Santa fu trasportato nella vicina chiesa di S. Geremia.
Altre reliquie della Santa si trovavano a Siracusa, recate nel 1556 .

Giovanni l’elemosinare.

san giovanni elemoniario

san giovanni elemoniario

Giovanni nacque nell’isola di Cipro da una famiglia ricca e nobile. Fu Patriarcato greco-ortodosso di Alessandria d’Egitto dal 609 al 619 con il nome di Giovanni V. Fece erigere più di settanta chiese e due monasteri. Condusse una vita austera ed ascetica.Secondo un mito , aiutò un mercante che aveva perso tutti i suoi beni in un naufragio .Dedico la sua vita al aiuto dei poveri e dei diseredati.Giovanni aveva un particolare rispetto verso gli schiavi,dicendo:
“Lo schiavo, è un uomo come noi. Per lui come per noi Dio ha creato il cielo, la terra, le stelle, il sole, il mare e tutto ciò che racchiude. Come noi lo schiavo ha il suo angelo custode,per lui come per noi Gesù Cristo è morto sulla croce.”

Mori,nel’isola di Cipro.Il corpo di san Giovanni l’elemosinario (dialetto veneto), sepolto inizialmente nella chiesa di san Tychon ad Amatunte, fu poi trasferito a Costantinopoli,da dove i veneziani nel 1249 lo portarono a Venezia nella chiesa di San Giovanni Battista in Bragora.

Un’altra tradizione sostiene che il sultano Bayezid II fece dono il corpo del santo al re d’Ungheria Mattia Hunyade,attorno al 1459 .Fu custodìto nella Cappella Reale del Castello di Buda. Nel 1530 fu trasferito a Tall, vicino Presburgo, poi nel 1632 nella cappella a lui dedicata nella cattedrale di San Martino a Bratislava dove si troverebbe tuttora.

San Giovanni in Bragora,sestiere di san Polo.Dedicata a san giovanni Battista ,fu costruita da vescovo di Oderzo e ricostruita nel IX secolo per ospitare le reliquie di san Giovanni l’elemosinare. Le preziose reliquie riposano nella cappella dedicata al santo in una cassa dorata. In questa chiesa furono battezzati il futuro papa Paolo II, Pietro Barbo, e Antonio Vivaldi.

capella di santa elena ,venezia

capella di santa elena ,venezia

Santa Elena,
Il nome della madre del imperatore Constantino (Flavia Giulia ) Elena ,viene dal greco Helena – la splendente.

Viene ripudiata dal marito Costanzo Cloro per ordine di Diocliziano,per sposare la figliastra dell’imperatore Massimiano, Teodora .Dopo la vittoria contro il suo rivale Massenzio attribuita alla protezione di cristo ,Constantino,riabilito il nome della sua madre,e concesse ai cristiani la libertà di culto. Nel 324 la onorò del titolo di augusta e rinominò in suo onore, la città Drepanum (nel’attuale Turchia) in Helenopolis “città di Elena”.

Elena compie tanti opere di bene costruendo chiese ,aiutando poveri,e trovando la tomba e la vera croce di Cristo.Ha un grande ruolo nella conversione del suo figlio Costantino , poco prima di morire.More nel 329 ed è sepolta sulla via Labicana ai due lauri, oggi Torpignattara,a Roma .Il suo sarcofago in porfido è conservato oggi nei Musei Vaticani presso le Catacombe di Sant’Agnese.

Oggi tre chiese dicono di custodire le reliquie della santa Imperatrice: la basilica
dell’Ara Coeli a Roma; la chiesa di Hautvilliers e la chiesa di Saint-Leu-Saint-Gilles a Parigi, dove i Cavalieri del Santo Sepolcro avevano stabilito la sede delle loro riunioni.

Ma esiste un’altra versione della Tradizione:
Nel 1211 giunse a Venezia da Costantinopoli il corpo dell’Imperatrice, grazie al monaco
agostiniano Aicardo .Venne posto nel’isola di Sant’Elena,( sestiere di Castello),nella cappella dedicata alla madre di Costantino, che divenne un importante centro religioso.
Sotto la dominazione napoleonica, nel 1810, la chiesa venne sconsacrata e l’urna fu trasportata nella basilica di San Pietro in Castello. La chiesa dell’isola di Sant’Elena fu riaperta al culto nel 1928 ed affidata al’Ordine dei Servi di Maria; negli anni successivi l’urna venne riposta nuovamente al’interno dell’edificio sacro. La pala d’altare della chiesa, è una copia di quella presente nella chiesa dei Sette Santi Fondatori dell’Ordine dei servi di Maria a Firenze.

E venerata come Santa sia nella chiesa latina (il 18 agosto) che in quella greca (21 maggio).È considerata la protettrice dei fabbricanti di chiodi e di aghi ed è invocata da chi cerca gli oggetti smarriti.

burano campanile

san Martino,burano

Santa Barbara,
Nacque a Nicomedia nel 273.
Di religione pagana ebbe l’intenzione di richiamare il concetto di Trinità .Il padre intuì che la figlia poteva esser diventata cristiana e la denunciò .Il magistrato la condannò alla decapitazione, prescrivendo che la sentenza venisse eseguita dal proprio genitore. Secondo la leggenda, il padre, procedette all’esecuzione, ma subito dopo venne ucciso da un fulmine, interpretato come punizione divina per il suo gesto.

Alla fine del X secolo,i veneziani, portarono le sue spoglie da Costantinopoli a Venezia. Oggi i resti della Santa riposano nella Cappella omonima a Burano (Chiesa di san Martino).E considerata protettrice contro i fulmini e le morti improvvise e violente,ed e patrona dei vigili del fuoco.Viene festeggiata dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa il 4 dicembre.

burano

burano

Santa Fosca

Dal latino “fusculus” di colore scuro, e nata a Sabrata,nel anno 250 .Volle farsi battezzare cristiana, contro il parere della sua famiglia.Poiché la santa Fosca e la sua nutrice Maura (della Mauritania) si rifiutavano di abiurare il Cristianesimo, furono prima torturate e uccise con un colpo di spada .Quando la Libia fu conquistata dai musulmani, e loro spoglie furono portate a Torcello, Venezia,da un marinaio.Il martirio di santa Fosca viene ricordato, congiuntamente a quello di santa Maura, il 13 febbraio.

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Santo Stefano,anno 34,
Il nome Stefano in greco ha il significato di “coronato”.Fu il primo cristiano ad aver dato la vita per testimoniare la propria fede in Cristo e per la diffusione del Vangelo.Fu accusato di “pronunziare espressioni blasfeme contro Mosè e contro Dio” dal sinedrio ,e condannato a morte per lapidazione.Dopo la morte di Stefano, la storia delle sue reliquie entrò nella leggenda; e si racconta che molti miracoli avvennero con il solo toccare le reliquie.

Si narra che il corpo di Santo Stefano Protomartire si conserva nella omonima chiesa di Venezia,ma anche altre città come Costantinopoli, Napoli, Besançon, Ravenna,dicono di avere il corpo del santo.A Roma, nel XVIII secolo si veneravano il cranio ,nella basilica di San Paolo fuori le mura .Un braccio nella chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza, un secondo braccio nella Chiesa di San Luigi dei Francesi, un terzo braccio (!) nella basilica di Santa Cecilia in Trastevere. Inoltre quasi il corpo intero nella basilica di San Lorenzo fuori le mura.

Venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa, il 26 dicembre,dopo il Natale che celebra la nascita di Cristo.

 

san giovani e paolo

san giovani e paolo

Santa Caterina da Siena, 1347.
Caterina fu impegnata tutta la sua vita ad assistere gli ammalati.Secondo la leggenda , nella domenica delle Palme,nella chiesa di Santa Cristina, davanti a un Crocifisso
Caterina ricevette le stimmate ,che però su richiesta della santa rimasero a tutti invisibili.
Da una parte infermiera volontaria tra i deboli, dall’altra messaggera di pace tra i potenti,fu chiamata maestra da un numero considerevole di discepoli fra cui illustri professori universitari.Dotata di poteri soprannaturali,diventa Patrona d’Europa,per volontà di papa Giovanni Paolo II.
Una visionaria,priva di istruzione ,imparò a leggere da sola, e più tardi a scrivere, rimanendo però semianalfabeta.La Santa è patrona della Città di Siena e di Varazze.

Il suo corpo è ancora conservato nella basilica Santa Maria sopra Minerva.
Nel 1384 la testa fu portata in processione nella basilica di San Domenico, a Siena come reliquia.

La mano della Santa è custodita nel Monastero del Santo Rosario, Monte Mario, Roma.
Il piede sinistro si trova in una delle cappelle al lato destro nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo a Venezia .

San Giovanni Crisostomo

Giovanni-dal ebraico dono del signore ; Crisostomo- Bocca d’oro in vecchio greco ,o Giovanni d’Antiochia, (in quel tempo la terza città per importanza dopo Costantinopoli e Alessandria),

san giovanni crisostomo,interno

san giovanni crisostomo,interno

Arcivescovo e teologo bizantino,fu il secondo Patriarca di Costantinopoli.Fu gastronomo, amante dell’eloquenza giudiziaria e del teatro.Predicatore insuperabile,combatte con rigore le eresie,e attiro forti invidie e odi da parte della nobiltà e vescovi.Nel 404 deposto ed esiliato dall’imperatore ,Giovanni,venne definitivamente allontanato da Costantinopoli. Morì il 14 settembre del 407 a Comana,oggi Gumenek,nell’attuale Turchia.

Le spoglie di Giovanni Crisostomo furono collocate nella Basilica Vaticana,a Roma,portate da Costantinopoli nella quarta crociata nel 1204.Nel novembre 2004 papa Giovanni Paolo II fece dono al patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I di una parte delle reliquie di san Giovanni Crisostomo venerate in Vaticano.

A Venezia il luogo di culto dedicato al patriarca di Costantinopoli,è la chiesa di San Giovanni Crisostomo,opera di Mario Codusi.In un reliquiario del cinquecento si trova una sua reliquia (un braccio) proveniente dall’oriente .

san zaccaria

san zaccaria

San Zaccaria
Fu costruita nel IX secolo, per accogliere i resti del padre di San Giovanni Battista che erano stati donati dall’imperatore bizantino Leone V l’Armeno alla città di Venezia.

 
San Nicola

Il nome è composto da due parole: Nikao ” sconfiggere” e Laos , “persone” .

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san nicolò, Lido di Venezia

Nato a Patara , Lycia – 345 d.c Nicola divenne vescovo di Myra (oggi Kocademre ) , città Micia. E conosciuto per la sua gentilezza ed i miracoli che ha fatto tutta la sua vita .

La tomba del santo e nella chiesa di San Nicola ( Demre , Turchia) , ma nel 1087,durante le Crociate,le reliquie sono state rubate e portate a Bari .La tradizione narra che una parte delle osa furono deposte nella chiesa San Nicolò a Lido di Venezia .
Il possesso delle reliquie di San Nicola è stato a lungo conteso tra Venezia e Bari
Nel 1992 una commissione pontificia ha appurato che le reliquie sono divise fra le due città
Bari possiede i frammenti ossei di maggiori dimensioni, mentre Venezia i frammenti più minuti.

E venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa, il 6 dicembre.

Altre reliquie.
Convento di Santa Chiara.
Si narra che nel 1262 un pellegrino bussò alle porte del convento,e diede alle monache un cofanetto e un anello da custodire finché non si fosse presentata un altra persona con un anello uguale a prendere la scatola .Dopo 300 anni ,le suore decisero di aprire la scatola e dentro trovarono un chiodo e una pergamena che spiegava che quel chiodo fu portato in salva dal re di Francia san Luigi e proveniva dalla croce di Cristo.

Nella Chiesa dei Frari, in un altare di una bellezza e lavorazione straordinaria è conservata una piccola parte del Sangue di Cristo, mescolato agli unguenti con cui, dopo la morte, era stato trattato il corpo.