Il ponte dei squartati-venezia

ponte dei squartati,rio del magazen.

ponte dei squartati,rio del magazen.

Si chiama Ponte dei Squartati perché vicino a questo ponte  si esponeva , un quarto del condannato a questa orrenda fine.

bocca di leone- per  denunce anonime

bocca di leone- per denunce anonime

 

 

 

Il compito di scoprire e giudicare gli atti di tradimento contro la città l’ aveva il “consiglio dei dieci”,una commissione straordinaria di dieci membri.

 

 

Sorvegliavano qualsiasi cosa : l’amministrazione la diplomazia,il senato, il doge.I capi dei dieci erano rinnovati ogni mese.
Le denunce anonime erano esaminate in modo più severo.L’avocato comunale aveva bisogno di più della meta dei voti per proporre la condanna. Nel 1542 fu decretata una legge che stabiliva l’accettazione delle denunce solo se venivano citati almeno tre testimoni presenti al fatto.
Le sentenze e il nome dei trasgressori erano stati proclamati da un ufficiale in piedi sula Pietra del Bando ,la grossa colonna di porfido rosso vicino alla Basilica di San Marco ,e a Rialto uno dei punti di arrivo delle punizioni leggere,il Gobo.  Poi il bando veniva attaccato sulle porte delle principali chiese della città.

 

Venezia Gobbo de Rialto

Venezia Gobbo de Rialto

Il percorso del condannato,assumeva il significato di un rituale che serviva come esempio.Iniziava da San Marco, dove si usciva dalle carceri, attraverso il famoso ponte dei sospiri.

Per i reati minori , il colpevole era stato denudato e frustato lungo le strade da Piazza San Marco a Rialto . Salvava se stesso da ulteriore frustate e umiliazioni baciando la statua del gobo  e la croce,(con uno San Marco di sopra ).

 

Pietra del bando ,basilica di san marco

Pietra del bando ,basilica di san marco

Per il taglio di una mano veniva legato ad un palo sopra un palco in legno su una chiatta che si dirigeva nei pressi del monastero di Santa Croce. Arrivato a Rialto gli venivano inflitti quattro morsi di tenaglia che stringeva e rompeva le sue carni ,uno per ogni arto.A Santa Croce, nei pressi di una colonna, gli si tagliava la mano .Il moncherino si chiudeva
successivamente dentro delle guaine di maiale al fine di non morire subito dissanguato. La mano troncata veniva appesa ad una catena attorno al collo .

Se era condannato al “trascino a coda di cavallo”, veniva portato fino al luogo dove era stato commesso il delitto e gli veniva tagliata la mano.

Di solito il condannato a morte veniva punito con più supplizi : trascino a coda di cavallo,taglio di una mano, frustato  da Piazza San Marco a Rialto,poi l’uccisione tra le collone.

 

alla base di questa colona venivano tagliate le mani

alla base di questa colona venivano tagliate le mani

Tra le due Colonne della piazzetta di San Marco, un palco in legno appositamente  costruito attendeva la vittima che ,salita i gradini,veniva preso in consegna dal boia. Qui veniva decapitato e squartato.

 

 

 

 

 

ancorette per i quarti

ancorette per i quarti

Le “ancorette portafortuna” che si vedono preso il campo San Canciano  sono dei ganci in qui venivano appesi i quarti della persona condannata a essere squartata. Altre ancorette esistevano in fondamenta dei squartati ,ai Tolentini.
I quarti andavano esposti uno sulla strada per Padova, uno sulla strada per Mestre, uno sulla strada per Chioggia e infine, uno per quella di Lido. La testa, invece, restava esposta su una picozza in Piazza San Marco.

 

 

palazzo ducale le due colone rosse

palazzo ducale le due colone rosse

 

Altri tipi di   condanne   :

impiccagione,  annegamento nei canali,appendere sulla forca ,sepolti nel terreno,fino a ginocchia a testa in giù ,in buche scavate appositamente tra le collone della piazzetta.

Il colpevole poteva essere anche “accoppato”, metodo molto in voga in quel periodo, vale a dire colpito con forza alla base della testa, la cosiddetta “coppa”, con un pesante maglio di legno.

Vedi anche Venezia criminale:

http://www.venezia.net/20/11/2013/davide-busato-venezia-criminale-serial-killer-serenissima.html
Dalle due collone rosse della loggia di Palazzo Ducale ,il Doge assisteva alle esecuzioni più importanti.

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