Liago o Diagò sono delle logge esterne, che, sporgendo dagli edifici, si trovano esposte ai
raggi solari,su tre lati ,delimitate da larghe vetrate.Nel dialetto veneziano “liagò”e simile a una veranda o terrazzo chiuso da vetrate.Il nome potrebbe derivare dal greco Heliacon ,cosa soleggiata.
Le prime case veneziane ,costruite di legno ,avevano quasi tutte il loro liago. Strutture risalenti al XV secolo , sono ormai scomparse dalla architettura dei palazzi veneziani.Nei liagò rimasti si notano subito le ricche decorazioni dei vetri e ferro battuto.
Attualmente sono degli spazi vuoti ma ai tempi della Serenissima i liagò erano luoghi dove si svolgeva la grande parte del attività famigliare .In questo posto piacevole ,in quanto pieno di luce e di aria si riuniva tutta la famiglia per conversare o per altre attività domestiche.
Prova a guardare Venice’s Grand Canal :
http://jaxstumpes.blogspot.it/2013/09/venices-grand-canal-left-bank-952013.html
Come nell’Altana, anche sui liagò ,una volta le signore si lavavano o tinteggiavano i capelli e si mettevano ,a riparo dei sguardi indiscreti,ad asciugarli al sole.
Al liago di Palazzo Ducale si accede dopo la visita al secondo piano, arrivano dall’Armeria.
All’esterno della scuola levantina , e quella del canton , ghetto ebraico, si possono notare le sporgenze ,i liagò, in legno e muratura,che corrispondo alla Bimah (dall’arabo, al-minbar, che significa “piattaforma,podio”.La rilevanza del bimah è quella di dimostrare che il lettore è la persona più importante in quel momento e rendere più facile il sentire
la lettura della Torah.)
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