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Venezia -La chiesa di Santo Stefano

Venezia -La chiesa di Santo StefanoSAM_8262

 


è un edificio religioso della città di Venezia, situato nel sestiere di San Marco,non lontano dal Ponte dell’Accademia.

Gerusalemme, 36 a.d.

(il nome Stefano in greco ha il significato di “coronato”)
Venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa, fu il primo cristiano ad aver dato la vita per testimoniare la propria fede in Cristo e per la diffusione del Vangelo. Il suo martirio è descritto negli Atti degli Apostoli dove appare evidente sia la sua chiamata al servizio dei discepoli sia il suo martirio, avvenuto per lapidazione, alla presenza di Paolo di Tarso (Saulo) prima della conversione.Per il fatto di essere stato il primo dei martiri cristiani, la sua festa liturgica si celebra il 26 dicembre, cioè immediatamente dopo il Natale che celebra la nascita di Cristo. Il colore della veste indossata dal sacerdote durante la Messa in questo giorno è il rosso, come in tutte le occasioni in cui si ricorda un martire.
200px-Venezia_flickr01La chiesa venne edificata nel XIII secolo dai frati eremitani di Sant’Agostino; venne riedificata nel XIV secolo e subì consistenti ampliamenti nel corso del XV secolo .La chiesa fu spesso teatro di episodi di violenza e anche di omicidi, tanto che per questo motivo nel corso dei secoli venne sconsacrata per ben sei volte.
Il campanile della chiesa, molto alto, di impianto romanico con cella a tre archi e sovrastato da un tamburo ottagonale,è caratterizzato da un’accentuata pendenza, che, pur non presentando particolari rischi, viene comunque continuamente monitorata.   http://dipoco.altervista.org/i-campanili-pendenti-venezia/?utm_campaign=UpCloo&utm_medium=inline-grey&utm_source=it-oi72RDeoi-dipoco.altervista.org

Si suppone che fosse greco: in quel tempo Gerusalemme era
infatti un crocevia di tante popolazioni, con lingue, costumi e religioni diverse; si è pensato anche che fosse un ebreo educato nella cultura ellenistica; certamente fu uno dei primi giudei a diventare cristiano e a seguire gli apostoli.

La facciata appare molto più imponente di quanto lo sia poiché si affaccia su una strada molto angusta. Nella fascia superiore vi sono un rosone al centro e due bifore gotiche ai lati. In quella inferiore, in asse con la finestra centrale,si trova l’imponente portale, opera di Bartolomeo Bon che lo realizzò nel 1442 e caratterizzato da una lunetta in stile gotico fiammeggiante, il cui perimetro è decorato con volute.

Intorno all’anno 36 d.C.vedendo il gran numero di convertiti, fu accusato di blasfemia “pronunziare espressioni blasfeme contro Mosè e contro Dio” dal sinedrio e condannato alla lapidazione, non fu un’esecuzione,in quanto il Sinedrio non aveva la facoltà di emettere condanne a morte,(non e stato ucciso mediante crocifissione ovvero con il metodo usato dagli occupanti romani) in quanto Stefano fu trascinato fuori dal furore dei presenti, quindi si trattò di un linciaggio.Uno dei suoi principali inquisitori fu Saulo di Tarso, che poi diventerà San Paolo.

 

Ai due lati della lunetta, vuota al centro, si trovano due snelle gugliette a pianta ottagonale,mentre alla sommità dell’arco vi è una piccola statua marmorea raffigurante Gesù in trono.

Dopo la morte di Stefano un sacerdote di nome Luciano di Kefar-Gamba “ebbe in sogno l’apparizione di un venerabile vecchio in abiti liturgici, con una lunga barba bianca e con in mano una bacchetta d’oro con la quale lo toccò chiamandolo tre volte per nome e gli disse di essere Gamaliele, il dotto che istruì San Paolo, e che i suoi compagni;  il protomartire Stefano ,suo discepolo,   Abiba,figlio di Gamaliele,si trovavano seppelliti nel suo giardino vicino a Nicodemo. Anche lui si trovava seppellito nel giardino vicino ai tre santi, come da suo desiderio testamentario.

All’interno della chiesa si nota la grande lastra tombale che copre le spoglie del doge Francesco Morosini, il Peloponnesiaco, opera del 1694 di Antonio Gaspari e Filippo Parodi.Sopra la contro facciata si trova il maestoso Cenotafio di Domenico Contarini, morto nel 1526.

In un discorso tenuto nel 425, Sant’Agostino attesta che, subito stefanodopo il  ritrovamento a Gerusalemme del corpo di Santo Stefano, nel 415, iniziarono a verificarsi dei miracoli nei suoi luoghi di culto,  (veniamo informati di un luogo di culto africano del Santo: Uzala, nei pressi di Tunisi)

La sagrestia ospita quattro tele di Jacopo Tintoretto: Resurrezione, l’Ultima Cena, Cristo lava i piedi agli apostoli e l’Orazione nell’orto. Altro grande artista presente in questo stesso spazio è Antonio Vivarini con due notevoli opere: San Nicola di Bari e San Lorenzo martire. Nel chiostro delle sculture spicca la stele funeraria a ricordo di Giovanni Falier opera del 1808 di Antonio Canova.

Dopo la morte di Stefano, la storia delle sue reliquie entrò nella leggenda; e si racconta che molti miracoli avvennero con il solo toccare le reliquie.La proliferazione delle reliquie, testimonia il grande culto tributato in tutta la cristianità al protomartire santo
Stefano, già veneratissimo prima ancora del ritrovamento delle reliquie nel 415.
Nella chiesa di Venezia si conserva il corpo di Santo Stefano Protomartire.
Sotto l’altare della chiesa passa un canale, navigabile solo con bassa marea.

L’Italia lo rese festivo nel 1947 laddove in precedenza era un normale giorno lavorativo; la Chiesa cattolica lo celebra  come festa religiosa.

Ancora oggi in Italia vi sono ben quattordici comuni che portano il suo nome; nell’arte è stato sempre raffigurato con indosso la dalmatica, veste liturgica dei diaconi; suo attributo sono le pietre della lapidazione: per questo è invocato contro il mal di pietra (cioè i calcoli) ed è il patrono di tagliapietre e muratori.
Anche la Chiesa ortodossa ricorda il santo in questa data.

 

 

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San Nicola

San Nicola

sf nicolaeIl nome è composto da due parole: Nikao  ” sconfiggere”  e Laos , “persone” .Nato a Patara , Lycia – 345 d.c Nicola divenne vescovo di Myra (oggi Kocademre ) , città  Micia. E conosciuto per la sua gentilezza ed i miracoli che ha fatto tutta la sua vita .

La festa di 6 dicembre, cita una visione dell’imperatore Costantino.Il santo gli apparve in sogno e gli chiese di perdonare i tre soldati condannati a morte :
“Mentre erano in carcere , hanno saputo il momento in cui sarebbero stati giustiziati e hanno chiamato il santo in loro aiuto ;
Il santo apparve nel sogno del imperatore e dell amministratore provinciale rimproverando prima l’imperatore poi il amministratore per la calunnia sui tre uomini, dimostrando al imperatore che gli imputati sono innocenti e che invidia ha cospirato contro di loro . E così San Nicola li ha salvati dalla morte . ”
Alcune leggende collegano San Nicola a Babbo Natale. Nicola aiuta con tre sacchi di oro un commerciante che attraversava un momento difficile , permettendo alle sue tre figlie di sposare. Ogni volta che una delle ragazze voleva sposare , Nicola ( che era già  vescovo ) , metteva un sacchetto di monete d’oro davanti alla porta del commerciante.
Nel momento in qui la  terza ragazza ,voleva sposare il commerciante si e messo di guardia per scoprire chi era l’uomo che ha gli dava i soldi .
San Nicola ,si dice,per non essere visto salì sul tetto e lasciò cadere il sacchetto nel camino .

La storia del suo salvataggio di marinai da annegamento nel  Egeo lo stabili come il santo patrono dei marinai .

Fu imprigionato durante la persecuzione di Diocleziano , e rilasciato da San Costantino  l’imperatore.Il santo  è noto anche come difensore dell’ortodossia contro gli ariani .

Venezia-Chiesa di S.Nicolò

Venezia Lido Chiesa di S.Nicolò

La tomba del santo e nella chiesa di San Nicola ( Demre , Turchia) , ma le reliquie sono state rubate e portate a Bari nel 1087 ( durante le Crociate , molte città volevano avere reliquie ) nella Basilica di San Nicola .

 

 

Cità di Mira: http://dipoco.altervista.org/venezia-cita-di-mira/
Nel XIII secolo , le reliquie della cattedrale di San Nicola a raggiungono a Canterbury ( Inghilterra) e il culto del santo comincia a diffondersi , in gran parte dell’Europa .             Dopo la cristianizzazione degli slavi , il culto di San Nicola ha sostituito il dio, Mikula,il dio dell’agricoltura .

Diventa patrono : della Grecia e la Russia , dei detenuti, delle ragazze nubili ,dei viaggiatori, mercanti e bambini .
Gli olandesi lo chiamavano Sinterklaas e gli primi immigranti in America lo hanno trasformato in Santa Claus .
Il 6 dicembre il santo riempie le scarpe dei bambini con caramelle.  Con il passare del tempo la festa si tiene di natale e le scarpe si  sono
trasformate in calze .

 

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BUON NATALE

babbo natale

babbo natale

Natale deriva dal termine latino “nātīvitās “, cioè la nascita e si riferisce alla celebrazione di nascita di Gesù Cristo.

La data di nascita ( 25 dicembre) non si basa sulla Bibbia , ma sulle celebrazioni delle feste pagane (dal latino  paganus , ossia “abitante del villaggio”) che si tenevano alla fine del anno ( intorno al solstizio d’ inverno) . Queste feste si tenevano in onore di due divinità (del sole) : dio romano SOL, e il dio persiano Mitra . .Entrambe le divinità si celebravano il 25 dicembre .

Le Saturnie ,organizzate in onore del dio Saturno, (il dio della agricoltura) iniziavano il 17  è finivano il 24 dicembre che era anche il giorno in cambio di doni .
Nelle case e sulle strade si sentiva il rumore dei festeggianti . Alle feste delle Saturnie seguiva la celebrazione del primo giorno di gennaio (che durava tre giorni)
Papa Giulio I dichiarò il 25 dicembre il giorno della nascita di Cristo nel 350 a.d. e così le feste pagane sostituiscono i simboli cristiani ( simbolo del sole è stato sostituito da Cristo chiamato Sol Invictus e il disco solare diventa aura dei santi).
Nel XVII secolo una legge in parlamento d’Inghilterra proibì la celebrazione del Natale ; motivo:non vi è alcuna ragione storica o biblica di credere che la nascita di Gesù e il 25 dicembre .
Il mito di Babbo Natale ha le sue origini nel personaggio di San Nicola, il vecchio uomo che faceva doni ai bambini,Arcivescovo di Myra (città dell’Asia Minore, Turchia) è stato chiamato dai Olandesi, Sinterklaas, poi dai Americani ,Santa Claus. Quindi Babbo Natale “nātīvitās” non ha alcun legame con Gesù Cristo.

albero di natale

albero di natale

Alla base dell’albero natalizio stanno gli antichissimi usi, presso varie culture, di decorare i vari Alberi del Paradiso con nastri e oggetti colorati, fiaccole, piccole campane, animaletti votivi, nonché la credenza che le luci che li illuminavano corrispondessero ad altrettante anime. Egualmente venivano ornati anche i vari Alberi cosmici con simboli del Sole, della Luna, dei Pianeti e delle stelle. In particolare l’abete era sacro a Wotan,potente dio dei Germani.
Nel Medioevo i culti pagani vennero intesi come una prefigurazione della rivelazione cristiana. Oltre a significare la potenza offerta alla natura da Dio, l’albero divenne quindi simbolo di Cristo, inteso come linfa vitale, e della Chiesa, rappresentata come un giardino voluto da Dio sulla terra L’immagine dell’albero come simbolo della vita ha origini molto antiche e trova riscontri in diverse religioni.

L’unico riferimento alla Bibbia può essere l’abitudine di mettere una stella sulla cima dell’albero di Natale stella che simboleggia la stella polare dei Magi, la stella che annuncia la nascita di Gesù
(Non ho mai capito perché dobbiamo ammazzare ogni anno  tantissimi alberi per fare addobbi.)

 

Il presepe (o presepio) è una rappresentazione della nascita di Gesù, derivata da tradizioni medievali.La tradizione, prevalentemente italiana, risale all’epoca di San Francesco d’Assisi.Un cronista della vita di San Francesco descrive brevemente la scena: si dispone la greppia, si porta il fieno,sono menati il bue e l’asino. Si onora ivi la semplicità, si esalta la povertà, si loda l’umiltà e Greccio si trasforma quasi in una nuova Betlemme. Non sono altro che “sacre rappresentazioni” delle varie liturgie celebrate nel periodo medievale.

 

Natale e una festa molto popolare èd “importante”anche nei paesi non cristiani come il Giappone,Cina, Turchia, Libano, Indonesia, dove la febbre di Natale ha preso le popolazioni di questi paesi avendo la celebrazione come una scusa per fare shopping e festeggiare.
Nei paesi occidentali il natale ha perso significato religioso, divenendo una celebrazione pur commerciale. Gli centri commerciali sono diventati ormai le nuove chiese che risuonano di canti natalizi ,babbi natali alberi di natale e regali.

regaliPer alcuni la festa di Natale può essere un motivo di stress .I prestiti per fare i regali (spesso molto costosi) ,o per avere cibi abbondanti; gli lavori straordinari per ottenere più soldi, possono essere ragioni che rendono queste feste non tropo felici

 

Nonostante tutto è la festa più aspettata da molti.Per strada riesci a catturare lo sguardo sereno delle persone che ancora credono in un Dio buono,in misterioso, antico messaggio del bambino che nacque molto tempo fa a Betlemme.Diventano più buoni,regalando bontà.Le luci di Natale risplendono di nuovo nelle anime in questa notte, per un istante Chiesa e mondo sembrano riconciliarsi.
È la festa in cui si compendia la speranza, anzi, la certezza dell’indistruttibilità delle luci
di questo mondo. E il giorno di nascita della luce.

La Bibbia descrive il vero spirito del Natale in 2 Corinzi  9: 07:
“Ciascuno dia come ha deciso nel suo cuore, non di malavoglia o per forza,perché Dio ama chi dona con gioia.”

BUON NATALE

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Man, particles of God?

Man, particles of God?

DSCN6681 - Copia  Are we Gods? In the universe nothing is created and nothing is destroyed , everything is transformed , nothing is created from nothing .
If we separate the material (which was a single body ) and put distance between one thing and another , the energy that unites the two sides remain inseparable .
Going back in time all the particles was a single part, then have been separated an expanded into the universe .If the physical bodies moved away from each other , the energy connect them , even if the distances are large. This suppose that we are also united by the energy (who connecting between them all   the bodies), and that we can influence one to another through energy . Our emotions and our senses affect not only the physical body but also the outside world through our consciousness.

The consciousness does not emerge from matter, but is the creator of both mind and matter . There are two tipes  of consciousness  in universe ;one of the two types limits us how (fat, tall, smart, good .. ) we will be , but other boundless energy can be compared to God .

And we are both consciences… but .. can I make changes in that two tipes of energy ? Yes.If I am the result of evolution of the Universe , i’m the Universe and me too.

So, if the Universe can be compared with God ,we are part of that Universe,being a single particle on the begining.
If that energy  can be compared to God and, being made ​of atoms we belong to this energy , we are all Gods,but ourselves too.

 

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Venezia Santa Lucia

Santa Lucia

Il nome e latino ed era associato alla via Lucis, cioè cammino di luce,oppure  «nati al sorger della luce (cioè all’alba)»  quindi :Lucia = luminosa, splendente
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la maggioranza delle fonti la data relativa al suo
“dies natalis”: 13 dicembre anche se nel misterioso calendario latino del Sinai il “dies natalis” di Lucia cade l’8 febbraio.

il 13 dicembre era, effettivamente, la giornata dell’anno percentualmente più buia , solstizio d’inverno;intorno a quella data, il paganesimo romano festeggiava già una dea di nome Lucina,da qui la teoria secondo la quale tutte le festività cristiane (come già quella di Agata) sarebbero state istituite in luogo di preesistenti culti pagani,

Ma, quali sono le cause del proliferare della tradizione relativa alla santa Lucia,
protettrice della vista?
L’episodio di Lucia che si strappa gli occhi e privo di ogni fondamento, ed assente nelle molteplici narrazioni e tradizioni, (almeno fino al secolo XV). L’emblema degli occhi sulla coppa, o sul piatto, è ricollegarsi, semplicemente, con la devozione popolare che l’ha sempre invocata protettrice della vista a motivo del suo nome Lucia (da Lux, luce).” Si può parlare di dilatazione dell’atto di lettura nell’immaginario iconografico, gli occhi, che Lucia
tiene in mano (o su un piatto o su un vassoio), che si accompagnano spesso alla palma, alla lampada  (uno dei simboli evangelici più diffuso e più bello, forse derivato dall’arte sepolcrale)
SantaluciaE per questo motivo che l’iconografia, già a partire dal sec. XIV, si fa interprete e divulgatrice di questa leggenda,raffigurando la santa con simboli specifici che prima dell’età moderna sono mancati riferimenti ai suoi dati fisiognomici,per cui gli artisti erano soliti ricorrere alla Legenda Aurea di Iacopo da Varazze, che rappresenta il testo di riferimento e la fonte di gran parte dell’iconografia religiosa.

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Gli atti del martirio di Lucia di Siracusa sono stati rinvenuti in due antiche e diverse redazioni: l’una in lingua greca il cui testo più antico risale al sec. V ;
l’altra, in lingua latina, riconducibile alla fine del sec. V che pare essere una traduzione di quella greca .
La più antica redazione greca del martirio contiene una leggenda agiografica edificante, rielaborata da un anonimo due secoli dopo il martirio sulla tradizione orale e dalla quale si cerca ancora di trare dati storici.

Se da una parte ce chi l’ha strenuamente difesa,ammettendo sia la storicità del martirio sia la legittimità del culto; da l’altra parte ci sono quelli chi l’ha del tutto biasimata, reputando la narrazione una pura escogitazione fantasiosa dell’agiografo e con assenza di ogni cura per l’esattezza storica.

Il martirio incomincia con la visita di Lucia (orfana di padre, appartenente ad una ricca famiglia di Siracusa) assieme alla madre Eutichia, al sepolcro di Agata a Catania, per supplicare la guarigione dalla malattia da cui era affetta la madre: un inarrestabile flusso di sangue . Lucia, quindi, incita la madre ad avvicinarsi al sepolcro di Agata e a toccarlo con “assoluta fede “e “cieca fiducia” nella guarigione miracolosa che la vergine martire era capace di dare . Lucia, a questo punto, è presa da un profondo sonno che la conduce ad una visione onirica nel corso della quale le appare Agata che, mentre la informa dell’avvenuta guarigione della madre le predice pure il suo futuro martirio, che sarà la gloria di Siracusa così come quello di Agata era stato la gloria di Catania.

Lucia comunica alla madre la sua decisione vocazionale: consacrarsi a Cristo! A tale fine le chiede pure di potere disporre del proprio patrimonio per devolverlo in beneficenza.(era stata promessa in sposa ad un pagano).Tuttavia, proprio durante tale viaggio di ritorno, Lucia riesce, con le sue insistenze, a convincere la madre, la quale finalmente le da il consenso di devolvere il patrimonio paterno in beneficenza, cosa che la vergine avvia appena arrivata a Siracusa.

Però, la notizia dell’alienazione dei beni paterni arriva subito a conoscenza del promesso sposo della vergine, che se ne accerta proprio con Eutichia alla quale chiede anche i motivi di tale imprevista quanto improvvisa vendita patrimoniale. La donna gli fa
credere che la decisione era legata ad un investimento alquanto redditizio,  e tale da spingerlo a collaborare alla vendita patrimoniale di Lucia.
In seguito il fidanzato di Lucia, forse esacerbato dai continui rinvii del matrimonio, decide
di denunciare al governatore Pascasio la scelta cristiana (erano in vigore i decreti di persecuzione dei cristiani emanati dall’Imperatore Diocleziano) della promessa sposa.Dopo un interrogatorio la vergine riesce a controbattere con la forza e la sicurezza di chi è ispirato da Cristo, il governatore Pascasio le infligge la pena della prostituzione . Sottoponendola a  una sorta di esorcismo di allontanare “lo Spirito maligno “.
La vergine, gli dice che, la sua mente non cederà ma il corpo sottoposto a torture forse andrà contro alla sua mente ,  ma ella resterà comunque casta, pura e incontaminata nello spirito e nella mente.
A questo punto si assiste ad un prodigioso evento: la vergine diventa inamovibile e salda sicché, nessun tentativo riesce a trasportarla a cedere  , nemmeno i maghi appositamente convocati dallo spietato Pascasio.
Esasperato da tale straordinario evento, il governatore ordina che sia bruciata, ma neanche il fuoco riesce a bruciarla . Lucia perisce per spada! Sicché, piegate le ginocchia, la vergine attende il colpo di grazia e, dopo avere profetizzato la caduta di Diocleziano e
Massimiano, è decapitata.

1177413979A Siracusa un’inveterata tradizione popolare vuole che, dopo avere esalato l’ultimo respiro, il corpo di Lucia sia stato devotamente seppellito nello stesso luogo dell martirio. Infatti, secondo la devozione dei suoi concittadini ,il corpo della santa fu riposto in una nicchia scavata nel tufo delle catacombe e usata come sepolcro.
Nell’ 878 Siracusa fu invasa dai Saraceni per cui i cittadini tolsero il suo corpo da lì e lo nascosero in un luogo segreto per sottrarlo alla furia degli invasori. Fu portato poi da Siracusa a Costantinopoli in  “una teca d’argento” .Durante la crociata del 1204 i Veneziani
lo trasportarono nel monastero di San Giorgio a Venezia ed elessero santa Lucia compatrona della città,costruendo una grande chiesa, dove il corpo fu conservato fino al 1863, quando questa fu demolita per la costruzione della stazione (che per questo motivo si chiama VENEZIA SANTA LUCIA)
Dal 1860 Pio IX ha fatto trasferire il corpo nella chiesa dei Santi Geremia e Lucia, costruita con il materiale del presbiterio della demolita chiesa di S. Lucia dove si venera a tutt’oggi . Nel 1955 il patriarca Angelo Roncalli -divenuto poi papa con il nome di Giovanni XXIII-  Santa Lucia
volendo che fosse conferita più importanza alle sacre reliquie di Lucia, suggerì che le spoglie fossero ricoperte di una maschera d’argento.

Il 4 aprile 1867 le spoglie di Lucia furono profanate dai ladri (subito arrestati), che si erano introdotti nella chiesa , per impadronirsi degli ornamenti votivi. Poi nel 1949, alla martire gli fu sottratta la corona (anche in questo caso il ladro fu arrestato) e nel 1969, due ladri infransero il cristallo dell’urna.Il 7 novembre 1981 due aggressori spezzarono l’urna della martire estraendovi il corpo e lasciandovi il capo e la maschera argentea. Anche questa volta il corpo fu recuperato proprio il 12 dicembre del 1981,giorno della vigilia della commemorazione della santa.

 

 

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Venice San Marco Basilica stories and reality .

Venice Basilica San Marco stories and reality .

Still in the 982 was called free from servitute to Sanctae Matris Ecclesiae ( “free from the bondage of Holy Mother Church ” )le tre aste portabandiere
At the same time , mausoleum and chapel of the Doge , and therefore with both religious and political function , the sanctuary of St. Mark, as well as the nearby church of his predecessor, Theodore, was demolished ( in 1063 ) to make way for the third and last building , the current basilica.

The new church was consecrated in 1094 , the legend said that in the same year was “miraculously discovered” in a pillar of the basilica, the body of San Marco, which has been hidden during the work , and  forgotten there. ( the altar of Sacrament  )

The architectural form is very close to that of the ancient Basilica of the Holy Apostles in Constantinople ( Greek cross ,surmounted by five domes ; the church was destroyed after the Ottoman conquest ) .

In the hall , the floor plane remain at the level of the square while inside the basilica is
pavimento-basilica-rinoceronteraised up a few steps to create a sort of ascending path , carefully calculated to gradually prepare the visitor for recollection that from the noisy and distracting open space of the square, is about to enter in the temple.

To not to be stolen by the soldiers of Napoleon “the golden ball ” (palla d’oro) was hidden by a courageous Venetian citizen who holds that hidden in his house many months ;and so the only example of Gothic jewelery remained whole and save.

 

DODECAEDRO STELLATOA stellated dodecahedron is located on the first floor of the main door entrance to the Basilica , under the iconostasis and the choir. For the sages of antiquity , it was the symbol of Venus, the planet ruler of Venice. Represents the event of the Divine in Nature . On the left side of the entrance of the Basilica, on the mosaic floor , there is a rhinoceros of uncertain date , symbol of strength .This would also be a talisman to ward off diseases.

In the central part of the basilica, under the dome , is placed a large square from blue marble once called “The sea” for the depressions that were there , due to the continuous settling of the ground .

On the ground, near the Pala d’Oro ,  there is a stone depicting a ducal horn and an animal, a black hedgehog. Here was buried the heart of the Doge Francesco Erizzo (1566-1646 , doge from 1631 ) . The hedgehog is a symbol of noble family membership . The rest of the remains are buried in the church of St. Martin (Castello).

Baptistery
this chapel , also called the Church of Putti , there is also the tomb of the Doge Andrea Dandolo . The altar is made by a large granite boulder from Tyre, which tradition says was the one from which Christ spoke to the crowds .

Chapel of St. Isidore
located on the bottom of the left side of the basilica. The partition wall covered in marble that separates it from the basilica corresponds to the original outer wall of the ancient church of San Teodoro ( the saint patron of the ancient Venice) .

The Zen Chapel , or the “Madonna della Scarpa”(of the shoe) was built by “order of the Signoria” in 1501 , when,the Cardinal Giambattista Zen died. In the middle of the altar is a statue of the ” Virgin and Cherub ” by Antonio Lombardo. The figure of the virgin keep in hand a golden shoe to commemorate the legend of the shoe offered as a gift to Mary from a poor faithful, who was miraculously transformed into gold.

vecchio si morde la manoAmong the basorilievi of the arches above the entrance there appears an old man who bites his hand: it is the architect of the basilica and the legend said ,that he was relieved of his duties when he said that he would be able to build it even more beautiful .

san marco 080The famous bronze horses were at the beginning gilded of gold and silver , and were brought by the Venetians during the Fourth Crusade from the Hippodrome of Constantinople ;now they are kept in the museum inside the Basilica of San Marco . Outside are copies of the original.

 

 

The three pillars-bearer in front of the basilica once beared the flags of the territories of Candia, Cyprus and Morea conquered from Venice.


The two columns coming from the east, in the entrance to the square, in honour of the first saint patron of Venice,Saint Theodor, and the actual patron saint Mark, (which has become such after the legendary theft of the body) originally, were three, but one of them sank during the transfer from Constantinople and can’t be recovered.






 

 

 

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L’uomo ,particela di Dio ?

L’uomo ,particela di Dio ?

Nel universo nulla si crea e nulla si distrugge ,tutto si trasforma ,dal nulla non si crea nulla .
Se separiamo la materia (cosa che era un corpo unico) e mettiamo distanza tra una cosa e l’altra, l’energia ,che unisce le due parti rimane inseparabile.
DSCN6681 - Copia

Andando indietro nel tempo tutte le particole erano un unico intero,poi si separarono e si sono espanse nel universo.
Se gli corpi fisici si allontanano uno dall’altro ,l’energia li unisce,anche se le distanze sono grandi .Questo presuppone che anche noi siamo uniti dal punto di vista energetico,e che ci possiamo influenzare uno col altro dal punto di vista energetico.Le nostre emozioni e gli nostri sensi influenzano ,non solo il corpo fisico ma anche il mondo esterno tramite la nostra coscienza.

La coscienza non emerge dalla materia ,ma e creatrice sia della mente sia della materia .Ci sono due tipi di coscienze.Una ci limita quanto (alto,intelligente,bravo..) dobbiamo essere ;altra e energia  illimitata e può essere comparata a Dio .

Noi siamo entrambe le coscienze. Ma  IO
 posso operare cambiamenti nelle tutte le due? Si.Se sono risultato evolutivo dell
Universo ,sono universo ma anche io.

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Sfantul Nicolae

Sfantul Nicolae
Numele este format din doua cuvinte: nikao “a invinge”;si laos, „popor“.
Nascut in Patara-Lichia — .345 d.c, Nicolaesf nicolae,devine episcop al Mirei (astăzi Kocademre),cetatea regatului Micia.Era cunoscut pentru bunatatea sa si pentru miracolele pe care le-a facut de-a lungul vietii.
Sărbătoarea de pe 6 decembrie pomenește de o vedenie a imparatului Constantin cel Mare.Sfântul Nicolae Licianul i s-ar fi arătat în vis , cerându-i să-i ierte pe trei ostași osândiți la moarte:
“Pe când aceștia erau în închisoare, au aflat de timpul când aveau să fie omorâți și au chemat pe sfânt în ajutor; acesta s-a arătat în vis împăratului și eparhului (administratorul provinciei); pe eparh l-a mustrat pentru că a defăimat în fața împăratului pe cei trei bărbați, iar împăratului i-a arătat și i-a dovedit ca bărbații aceia sunt nevinovați și că din pizmă au fost pârâți că au uneltit împotriva lui. Şi așa i-a izbăvit Sfântul Nicolae de la moarte.”

Potrivit unor legende care il leaga de mos craciun .Niculae a dat trei pungi de galbeni unui negustor care trecea printr-o perioada grea , permitand celor trei fiice ale acestuia sa se marite.De fiecare data cand era randul unei fete sa se marite, Nicolae ,(care era deja episcop),ii punea un saculet cu bani de aur in fata usii.Când i-a venit vremea și celei de a treia fete, negustorul a stat de pază pentru a afla cine era cel care ii dadea acei bani.
Se spune că Sfântul Nicolae pentru a nu fi vazut s-a urcat pe acoperiș și a dat drumul săculețului prin hornul casei.

Povestirea conform căreia sfântul salvase niște marinari din Marea Egee de la înec l-a consacrat ca sfânt ocrotitor al marinarilor.

A fost închis, în timpul persecuțiilor lui Dioclețian; si eliberat după urcarea pe tron a Sfântului Constantin.

Sfântul mai este cunoscut și ca apărător al Ortodoxiei împotriva arienilor.

Mormantul sfantului era in biserica sfantul Nicolae,(Demre-Turcia),dar oasele din sarcofag (moastele) au fost furate si duse in orasul Bari in 1087(in timpul cruciadelor,multe orase vroiau sa aiba moastele vreunui sfant); in basilica San Nicola.
In secolul al XIII-lea, părticele din moaștele sfântului Nicolae ajung la catedrala din Canterbury ( Anglia) iar cultul sfântului începe să se răspândească,in mare parte din Europa.

După încreștinarea slavilor, cultul sfântului Nicolae l-a înlocuit pe cel al zeului Mikula, zeul agriculturii.

Devine protectorul :Greciei si Rusiei ;prizonierilor,fetelor nemaritate,calatorilor,negustorilor
si a copilor.
Olandezii i-au schimbat numele in Sinterklaas iar primii imigranti di America l-au transformat in Santa Claus . Pe 6 Decembrie sfantul  umple pantofii copiilor cu dulciuri.Cu trecerea timpului sarbatoarea s-a mutat de craciun iar pantofii s-au transformat in ciorapi.
Sarbatoarea a aparut chiar si în țări care nu au o legătură culturală directă cu sfântului Nicolae, precum China.

 

 

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Venezia Basilica di San Marco :storie e realta.

Venezia Basilica di San Marco :storie e realtà.

Ancora nel 982 la si chiamava libera da servitute  Sanctae Matris Ecclesiae (“libera dalla servitù di Santa Madre Chiesa”)

Al tempo stesso mausoleo e cappella privata del doge, e dunque con funzione sia religiosa che politica,il santuario di San Marco, così come la vicina chiesa del suo predecessore Teodoro, venne demolito ( nel 1063) per far posto al terzo ed ultimo edificio,l’attuale basilica.le tre aste portabandiere

La nuova consacrazione avvenne nel 1094; la leggenda colloca nello stesso anno il ritrovamento miracoloso in un pilastro della basilica del corpo di San Marco, che era stato nascosto durante i lavori in un luogo poi dimenticato. (l’altare del Sacramento )
La forma architettonica avvicina molto a quella dell’antica Basilica dei Santi Apostoli di Costantinopoli (a croce greca, sormontata da cinque cupole; distrutta dopo la conquista ottomana).

Nell’atrio, il piano del pavimento rimane a livello della piazza mentre quello della basilica è sopraelevato di alcuni gradini a creare una sorta di percorso ascendente, sapientemente calcolato per preparare gradualmente al raccoglimento il visitatore che dallo spazio aperto, rumoroso e distraente della piazza si accinge ad entrare nel tempio.

 

Per non essere rubata dai soldati di napoleone la palla d’oro fu nascosta da un ,coraggioso cittadino veneziano che le tiene nascosta in casa per mesi,cosi si salvo l’unico esemplare di oreficeria gotica rimasta intera.
 

DODECAEDRO STELLATOUn dodecaedro stellato si trova sul pavimento prima della porta principale d’ingresso alla Basilica, sotto l’iconostasi e sul coro. Per i saggi dell’Antichità, esso era simbolo di Venere, il pianeta reggente di Venezia. Rappresenta la manifestazione della forma Divina in Natura .A sinistra dell’ingresso laterale della Basilica, sul pavimento musivo, c’è un rinoceronte di incerta datazione.  Questa immagine sarebbe anche un talismano per allontanare le malattie.

Nella parte centrale della basilica, sotto la cupola, è collocato un grande riquadro marmoreo a venature che un tempo era detto “il mare” per gli avvallamenti che vi si trovavano, dovuti ai continui assestamenti del terreno.
pavimento-basilica-rinoceronteA terra, presso la Pala d’oro, lungo il percorso d’uscita, c’è una pietra raffigurante un corno ducale ed un animale, un riccio nero. Qui fu sepolto il cuore del doge Francesco Erizzo (1566-1646, doge dal 1631). Il riccio è simbolo della famiglia patrizia di appartenenza. Il resto delle spoglie si trova nella chiesa di San Martino in Castello.

Battistero

Questa cappella, detta anche Chiesa dei Putti, è presente inoltre il monumento funebre del doge Andrea Dandolo,l’altare è costituito da un grosso masso di granito proveniente da Tiro, che la tradizione vuole fosse quello dal quale Cristo parlò alle folle.

Cappella di Sant’Isidoro,
si trova sul fondo del braccio sinistro della basilica .Il muro divisorio rivestito di marmi che la separa dalla chiesa corrisponde al muro originario esterno dell’antichissima chiesa di San Teodoro (antico patrono di Venezia) .

La Cappella Zen, o della Madonna della Scarpa fu eretta per volontà della Signoria nel 1501,quando, mori il cardinale Giambattista Zen.Nel mezzo dell’altare si trova la statua della “Vergine col Putto”, opera di Antonio Lombardo. La figura della vergine ha una scarpa
dorata in mano per ricordare la leggenda di una scarpa offerta in dono alla Madonna da un povero fedele e poi trasformatasi per miracolo in oro.

vecchio si morde la manoTra i bassorilievi delle arcate sopra la entrata vi compare un vecchio che si morde la mano:la legenda narra che si tratti dell’architetto della basilica,che fu sollevato dal suo incarico quando disse che sarebbe stato in grado di costruirla ancora più bella.

san marco 080I famosi cavalli al’ inizio erano di bronzo dorato e argentato.I graffi sulla superficie vennero prodotti intenzionalmente, per attenuare l’eccessivo riflesso della luce. Sono stati, portati dai Veneziani, durante la IV crociata dall’Ippodromo di Costantinopoli,oggi sono conservati nel Museo di San Marco all’interno della basilica.Sulla balconata sono le copie dei  originali

I tre pilastri portabandiera antistanti la basilica portavano le bandiere dei territori di Candia, Morea e Cipro conquistati da Venezia.

le portabandiere

Le due colonne, provenienti dall’oriente, fanno da ingresso alla piazza, in onore rispettivamente del primo patrono di Venezia, San Teodoro, e del Santo patrono Marco, diventato tale dopo il leggendario trafugamento del corpo .In origine si narra che le colonne
fossero tre, ma nel trasbordo da Costantinopoli una s’inabissò senza più poter esser recuperata.

 

 

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