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Venezia -Feste di carnevale.Moresca,Forze di Ercole

forze d'ercole

 

Venezia -Feste di carnevale.Moresca,Forze di Ercole

Ai tempi della Repubblica Serenissima ,Venezia era divisa in due fazioni: Castellani e Nicolotti.Le feste di carnevale,moresca,forze di ercole erano ogni anno un concorso tra le due frazioni. I primi, (abitanti della zona di San Nicolò dei Mendicoli, Santa Croce,San Polo e parte di Dorsoduro e Cannaregio) vestiti con sciarpa e berretto rossi, rappresentando i lavoratori dell’Arsenale , i secondi, (abitanti nella zona San Marco, restante parte di Dorsoduro e Cannaregio, Lido e, Castello),con sciarpa e cappello nero, erano per la maggior parte pescatori .Con il pasare del tempo sono diventate tradizione le gare tra le due frazioni,nel periodo del carnevale ,ma anche in altre ocasioni.
Le Forze d’Ercole
Le “forze di Ercole” (piramidi umane) , erano le esibizioni nelle quali di sfidavano le due fazioni rivali veneziane dei Castellani e dei Nicolotti.
Erano esercizi di destrezza, agilità ed equilibrio,accompagnati da musica, allestiti non solo in piazza San Marco ma anche in Canal Grande su zatteroni appoggiati sopra barche “le peate” .Un tavolato veniva steso su alcune botti (se il gioco si svolgeva sulla terraferma) o sopra due chiatte ,sino a giungere all’abilita di piramidi costruite sulla base di due ferri da gondola, (se invece si svolgeva sul´acqua);su questa instabile base, gli atleti dovevano formare piramidi umane che a volte raggiungevano gli otto piani.forze d'ercole

Alla base si ponevano 10 / 12 uomini chiamati saorna, cioè zavorra che poteva sostenere il secondo gruppo o tramite delle assi o sorreggendo il peso dei compagni direttamente
sul proprio corpo, mentre sulla cima saliva un fanciullo che prendeva il nome di cimiereto, Arrivato su,questo si esibiva in capriole e salti mortali .

Numerose sono le varianti ammesse, tanto da dare delle varianti alla forma originaria, fra le più famose si ricordano: “Il Colosso di Rodi”, “la Cassa di Maometto”, “la Bella Venezia”, “L´Unione”,”la Verginella” “la Gloria” , “la Fama”, “il Leone”, “i Tre ponti”, “il Caffaro” “l’Anatra”, “la Carega Imperial”, “el Gran Mogol” ecc.
La moresca

La-Moresca-un-tempoLe sue origini sono incerte: Secondo alcuni storici ha origini molto antiche e sarebbe legata a rituali contadini arcaici, come propiziazione del buon raccolto rappresentata dalla lotta contro gli spiriti maligni.A venezia nel periodo del carnevale ,dopo le forze di ercole,i Nicolotti e Castellani si esibivano nella Moresca, una specie di scherma collettiva a ritmo di danza, “combattuta” da spade smussate dette “mele corte”. Si cominciava lentamente a tempo musicale e poi si accelerava il passo e le mosse delle braccia, finendo in una specie di furore.Era una danza collettiva con elementi pantomimici in quanto era formata da due schiere contrapposte armate di spade che mimavano un combattimento al ritmo marziale di uno o più tamburi. Una delle due schiere di danzatori si anneriva il volto e tutti portavano dei campanelli ai polsi e alle caviglie per simulare il rumore delle armi.Befana

Secondo altri l’origine di questa danza sarebbe legata alle Crociate in quanto simulerebbe la lotta tra cristiani e mori. Infine altri studiosi ritengono sarebbe stata introdotta in Europa a seguito di contaminazioni spagnole e si diffuse soprattutto nel periodo compreso tra il XV ed il XVI secolo.

Queste grandiose feste si tenevano nel Settecento,
quando il Carnevale iniziava addirittura la prima domenica d’ottobre.

Negli ultimi anni questa importante manifestazione (Le feste di carnevale,moresca,forze di ercole ) ha perso gran parte dello spirito di spontaneità che l’aveva fatta famosa nel mondo .Oggi i festeggiamenti durano circa due settimane. In piazza S.Marco e nei campi vengono organizzati cortei storici, concerti, spettacoli vari e fuochi d’artificio.

Carnevale di Venezia 2014: info, programma e principali avvenimenti

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Venezia,carnevale -Svolo del turco

Venezia carnevale Svolo del turco
venezia_carnevale-di-venezia-volo-dellangelo” Svolo del turco  prese il nome  dall’impresa di cui fu protagonista durante un carnevale nel 1500 un giovane turco,acrobata di mestiere, protagonista di un’impresa mai vista a Venezia. Da una barca ancorata nel molo della Piazzetta, l’acrobata riuscì ad arrivare fino alla cella campanaria del Campanile di San Marco, camminando su una corda soltanto con l’aiuto di un bilanciere.” La strana esibizione si svolgeva il Giovedì Grasso, con la
Piazza San Marco gremita dalla folla incitante e alla presenza del Doge e della nobiltà.Dopo il successo di questa spettacolare impresa, subito denominata Svolo del turco, l’evento, fu richiesto e programmato come cerimonia ufficiale anche per le successive edizioni.
Lo “Svolo” fu ripetuto sempre da acrobati professionisti, fino a quando alcuni popolani della categoria “Arsenalotti” (le maestranze dei cantieri dell’Arsenale) vollero provare essi stessi, prendendo la cosa così a cuore da diventare, nei secoli,la categoria specializzata in tale impresa.Per molti anni lo spettacolo, mantenendo lo stesso nome, vide esibirsi solo artisti di professione, finché non si cimentarono nell’impresa anche giovani veneziani, dando prova di abilità e coraggio con varie spericolatezze e variazioni sul tema.

“L’artista doveva salire sulla corda fino al campanile; scendere con piroette fino alla loggia del Palazzo Ducale dove il Doge, assieme a tutto il potere politico e agli ambasciatori stranieri, riceveva dalle sue mani un mazzo di fiori o delle carte con dei sonetti;risalire infine sul campanile.Spesso in cambio del mazzo di fiori il Doge premiava il “Turco” con una somma di denaro.”marie
Ai numerosi acrobati si sostituì decenni più tardi un artista dotato di ali che, appeso con degli anelli alla corda, veniva fatto scendere a gran velocità lungo la fune.Così nacque il Volo dell’Angelo, pratica abbandonata nel 1759 quando l’esibizione si trasformò in tragedia:

” un tale Nane Bailo, di una famiglia di famosi arsenalotti,si schiantò al suolo tra la folla inorridita “.

Fu probabilmente a causa di questi incidenti che più avanti ,il volo con queste modalità, fu vietato e l’acrobata fu sostituito da una grande colomba di legno che, scendendo, spargeva fiori e coriandoli sopra la folla.Cosi si eliminavano gli incidenti sulla fune  ,che non erano certo di buon auspicio per l’acrobata;nacque la credenza che un volo senza incidenti sia di buon auspicio per il carnevale ,ed un nuovo nome nome:Volo della Colombina.

Nel Carnevale di Venezia moderno, si è deciso di inserire nuovamente anche il Volo dell’Angelo,nella versione del Volo della Colombina.
“Si tiene la prima domenica di festa, ed è uno dei principali eventi d’apertura:
un uccello meccanico scende giù dal Campanile di San Marco fino al Palazzo Ducale. A metà percorso una botola nel suo ventre si apre e libera coriandoli e caramelle sulla folla.”
voloQuesta tradizione si è mantenuta fino ai giorni nostri, ma a partire dal 2001 si è tornati
alla vecchia formula del Volo dell’Angelo ;la Colombina viene sostituita da una donna vera e propria che compie la discesa dal campanile alla piazza saldamente assicurata a un cavo metallico.L’artista, effettua la sua discesa dalla cella campanaria del campanile scorrendo lentamente verso terra, sospesa nel vuoto, sopra la moltitudine che riempie lo spazio sottostante.
Lo “Svolo dell’Angelo” la cui protagonista è la Maria dell’anno precedente,viene svolto generalmente a mezzogiorno della prima domenica di festa e apre la più importante settimana del Carnevale .

 

 

Carnevale di Venezia 2014: info, programma e principali avvenimenti

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Venezia – Carnevale;Le feste delle Marie

Venezia – Carnevale;Le feste delle Marie

carnevalLa Festa delle Marie pare che sia stata introdotta nell’anno 943 e poi sia proseguita nel periodo del Carnevale. In origine il 2 febbraio ,giorno della benedizione, si celebravano i matrimoni di dodici fanciulle (due per ogni sestiere,ribattezzate per l’occasione Marie) povere e belle,presso la Basilica di San Pietro di Castello.La cerimonia era stata istituita per dare aiuti a chi si trovava in condizioni economiche disagiate e per  incrementare i matrimoni in una città poco abitata.Questi matrimoni erano possibili grazie anche alla donazione della dote fatta dai nobili di Venezia e al successivo omaggio del Doge. Era consuetudine del Doge concedere in prestito alle fanciulle gli splendidi gioielli e gli ori provenienti dal tesoro della città.Le doti erano portate in delle casette di legno appositamente costruite chiamate “arcelle” o “capselle”
Festa delle Marie 2008Il corteo delle Marie, sfilando in una processione di barche (anche famoso Bucintoro) che attraversava i rii della città, assistevano a funzioni religiose nelle principali chiese Venezia, partecipando a balli, musiche e rinfreschi organizzati dai cittadini.Il doge, seguito dai nobili accompagnava le spose a San Marco,consegnava loro i ceri benedetti e le invitava ad un banchetto in Palazzo Ducale.
La possibilità di avvicinarsi alle Marie era considerata di buon auspicio, oltre che un’occasione per veneziani e stranieri di vedere da vicino delle donne meravigliose, con indosso addobbi rari e pregiatissimi.
le marieUn giorno (943),durante le celebrazioni del matrimonio,dei pirati istriani rapirono le fanciulle,con tutti i gioielli della dote. Dopo l’iniziale incredulità e la confusione il Doge Pietro III Candiano intervenne in testa di una squadra di veneziani armati che si posero all’inseguimento dei pirati .Riuscirono a raggiungere i pirati presso Caorle, dove li attaccarono ed uccisero tutti.Le dodici fanciulle e i loro preziosi ori furono in salvo ed i cadaveri dei pirati furono tutti gettati in mare . Il doge stabilì inoltre che il luogo dove era avvenuto questo cruento episodio si chiamasse Porto delle Donzelle, nome che a tutt’oggi permane.

Come ricompensa per quelli che hanno aiutato il doge a sconfiggere i pirati ,i caselleri
(artigiani che fabbricavano principalmente le casse) , che avevano la sede della loro scuola di mestiere e l’altare di devozione nella chiesa di Santa Maria Formosa ,chiesero al Doge visitare ogni anno la loro parrocchia e la Chiesa di Santa Maria Formosa,nello stesso giorno del rapimento a ricordo perenne del avvenimento.La richiesta fu accolta e mantenuta per secoli e la visita a Santa Maria Formosa fu inserita nel calendario delle visite pubbliche del Doge.

le marie festaAl inizio del IX secolo,nacque la Festa delle Marie,(il 2 febbraio di ogni anno) ,per ringraziare la Madonna della sua intercessione e per commemorare la vittoria sui pirati,ma nel corso degli anni il numero delle Marie è cambiato diverse volte.

Tuttavia la Festa delle Marie creava anche non poco scompiglio: accadeva spesso che le ragazze in procinto di sposarsi venissero corteggiate, e nel peggiore dei casi violentate, dagli uomini accorsi a vederle.
A partire dal 1343 le dodici bellissime fanciulle in “carne ed ossa” rimasero soltanto dodici
maria di tolasagome in legno dipinto”le Marie de tola” che spesso il popolo contestava con il lancio di pietre e immondizie.E per questo motivo che nel 1349 venne emanata una legge che vietava il lancio di oggetti verso di esse ( la punizione era la galera).
Il termine di tola passo anche a indicare donne piatte senza ombra di seno.Sembra che il termine “Marionetta” derivi da piccoli fantocci per bambini detti “Marie di legno” (o “Marióne” quando più grandi), nomi ispirati alle “Marie de tola” di cui sopra.
Nel 1379 la Feste della Marie venne soppressa, per essere ripresa (dopo sette secoli) nel 1999 con alcune varianti.

ITALY-VENICE-CARNIVAL-FESTIVAL-ANGELOra il carnevale di Venezia si apre ogni anno con il corteo storico della “Festa delle Marie”.In penultimo giorno di carnevale in una Gala vene scelta la ragazza più bella tra le 12 fanciulle,e il giorno dopo verrà proclamata la “MARIA DELL’ANNO”.La vincitrice sara protagonista del “volo dell’angelo” al prossimo carnevale.

 

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Venezia -Feste di carnevale-Giovedi grasso

Venezia -Feste di carnevale- Giovedicarnevale-venezia-s-marco-22 grasso

Al inizio di ogni Carnevale si stabilisce la data dell’inizio dei festeggiamenti ufficiali in coincidenza con il sabato precedente al Giovedi Grasso ed il termine con il Martedi Grasso, per una durata complessiva di soli undici giorni.
Durante il Carnevale le attività e gli affari dei veneziani passavano in secondo piano, ed essi concedevano molto del loro tempo a festeggiamenti, burle, divertimenti e spettacoli che venivano allestiti in tutta la città, soprattutto in Piazza San Marco, lungo la Riva degli Schiavoni e in tutti i maggiori campi di Venezia.

Antica, (strana) origine della festa …

..celebrava un’importante vittoria della Serenissima Repubblica, contro il patriarca Ulrico, (o Volrico o Vodolrico, che ebbe l’investitura da Federico Barbarossa 1161)


Tutto inizia nel 1026 quando Corrado II imperatore di occidente ,costrinse papa giovanni XIX ad un nuovo sinodo dei vescovi per confermare la supremazia del Popone ,cardinale d’Aquileia nei confronti del patriarcato di Grado caro invece a Venezia e a Bisanzio.Nel 1028 l’imperatore cede al patriarca Popone di Aquileia parte del Friuli.

250px-Antonio_Savorgnan_a_Udine_nel_1511Nel 1162 Ulrico, patriarca di Aquileia assieme ad alcuni feudatari friulani (per rinnovare le gesta del suo avo ), approfittando della guerra in corso tra Venezia e le città di Padova e Ferrara , aiutato da feudatari della Carinzia e del Friuli, assalì la città di Grado,costringendo il suo patriarca  Enrico Dandolo a rifugiarsi a Venezia.Il patriarca Dandolo con l’aiuto militare dal Doge Vitale Michieli II ,in breve tempo sconfigge il nemico , riacquista la città , e cattura l’Ulrico con dodici dei suoi canonici, che conduce in trionfo a Venezia. Per liberarsi dalla prigionia questi dovette promettere di pagare ai veneziani un tributo annuale di; un toro ,dodici pani, e dodici porci . Gli animali venivano accolti quindi come prigionieri in Palazzo Ducale.

ITALY-VENICE-CARNIVAL-FESTIVAL-ANGELDa allora nel giorno di giovedì grasso, anniversario della vittoria, i porci ed il toro che giungevano a Venezia venivano condannati a morte mediante decapitazione da un vero magistrato e la sentenza veniva pubblicamente eseguita in piazza S.Marco. Le carni dei “criminali” venivano quindi distribuite tra i senatori della Repubblica,mentre i pani venivano distribuiti nelle Serenissime prigioni.

Tale onore era affidato alla Corporazione dei fabbri, assistiti da quella dei macellai (becheri) che poi li macellavano per tutto il popolo veneziano. Da qui nasce il detto veneziano: “tagiar la testa al toro” (che significa togliere di mezzo gli ostacoli, finire in maniera definitiva un problema), poiché con il taglio netto della testa del toro era posta la fine dello spettacolo.L’intenzione del doge, oltre al monito per i nemici, era di perpetuare in questo modo il ricordo di “azioni eroiche, vittoriose”, e di infondere alle generazioni future l’orgoglio della forza veneziana, perché è chiaro che l’offerta obbligata era destinata a Venezia non a Grado.

I principali esponenti dello Stato, Doge in testa, erano protagonisti di un’altra singolare cerimonia: in una sala del palazzo Ducale venivano allestiti dei modelli di castelli in legno raffiguranti quelli dei feudatari di Ulrico; armati con delle mazze ferrate i dignitari si divertivano nello sfasciare tutto… a perenne ricordo della clamorosa sconfitta inflitta ai friulani.

Questa storia ha pero ripercussioni verso i Udinesi , nel giovedì grasso dell anno 1511 e fu chiamato :Crudele giovedì grasso.

giov grasIl governo Veneziano non aveva mai considerato il Friuli allo stesso rango degli altri domini di terra ma aveva interesse a mantenervi il suo predominio per tenere quanto più distanti da Venezia le armate turche e imperiali.Questo atteggiamento si rifletteva anche nelle scelte politiche caratterizzate dalla mancanza di provvedimenti atti a migliorare la condizione della popolazione (principalmente rurale) sul piano sociale ed economico. La nobiltà, privata del suo antico potere dal governo di Venezia, cercava di mantenere il suo status sociale sfruttando i pochi diritti rimasti e i servigi dovuti dai contadini portando all’esasperazione i rapporti feudali di tipo suddito (contadino) – signore (nobile) .Cosi nacque  partito degli ZAMBERLANI  (çambarlans),formato dai contadini , i nobili invece si riuniscono anche loro in un partito chiamato degli STRUMIERI.

Il giorno di giovedì grasso (27 febbraio 1511) Antonio Savorgnan,comandante generale delle cernide, le milizie armate contadine (che venivano richiamate in caso di guerra) inscenò un attacco imperiale a Udine (in realtà si trattava di soldati cividalesi comandati da Alvise da Porto, suo nipote). Nel mezzo del caos creato dal mancato attacco, i bravi dei Savorgnan aizzarono la popolazione in armi al saccheggio delle dimore cittadine dei della Torre.Gli abitanti dei villaggi, per lo più contadini, armati come per andare in battaglia assediarono i castelli udinesi abitati dalla nobiltà (fatta eccezione per il palazzo dei Savorgnan, vero quartier generale della rivolta).Nel frattempo la scia di violenze si diffuse a macchia d’olio ai territori limitrofi di Udine e pian piano a tutta la regione.

Il governo di Venezia istituì un tribunale speciale che condannò a morte i maggiori esponenti della rivolta, senza però colpire il vero artefice, Antonio Savorgnan.
La vendetta però non tardò ad arrivare poiché una congiura di ” strumieri” organizzò il suo assassinio che avvenne il 27 marzo 1512 all’uscita del duomo di Villaco per mano dei nobili di Spilimbergo e di Colloredo.
La-Moresca-un-tempoLa tradizione, del toro ,continuò fino al 1420 (data di estinzione del potere temporale dei patriarchi di Aquileia quando il Friuli passò sotto la dominazione di Venezia.) ma, nonostante il tributo non venisse più versato, lo Stato continuò a fornire porci e tori per il divertimento popolare con i fondi del Tesoro della Repubblica.Questo scherzevole tributo dà origine a feste popolari assai curiose. All’esecuzione seguivano i festeggiamenti quali “forze d’Ercole”, acrobazie quali lo “Svolo del turco” e danze quali la “Moresca” (danza guerriera).

 

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Venezia-bruciare la vecchia

Bruciare la vecchia

befaIl rito del rogo della strega o vecchia ha origini molto più remote e si ricollega alla tribale riverenza che intere civiltà agricole ebbero nei confronti di madre terra; in particolare, essa vuole celebrare la vittoria della bella stagione sul cattivo e sterile inverno.L’essenza della cerimonia è intesa a esaltare e procurare fertilità ai campi.L’origine fu probabilmente connessa a un insieme di riti propiziatori pagani, risalenti al X-VI secolo a.C.

L’aspetto da vecchia sarebbe anche una raffigurazione simbolica dell’anno vecchio.La Befana, corruzione lessicale di Epifania (dal greco epifáneia) attraverso bifanìa e befanìa, è una figura folkloristica legata alle festività natalizie, tipica di alcune regioni italiane e diffusasi poi in tutta la penisola italiana,meno conosciuta nel resto del mondo .Secondo la tradizione, si tratta di una donna molto anziana che vola su una logora scopa, per fare visita ai bambini nella notte tra il 5 e il 6 gennaio (la notte dell’Epifania) e riempire le calze lasciate da essi, appositamente appese sul camino o vicino a una finestra; i bambini che durante l’anno si sono comportati bene riceveranno dolci,caramelle, frutta secca o piccoli giocattoli. Al contrario, coloro che si sono comportati male troveranno le calze Befana-riempite con del carbone.

Nel giorno dell’Epifania, in vari paesi del Nord-Est dell’Italia ,Venezia compresa, assistiamo ad una tradizione che attira centinaia di persone :

Brusar la vecia

“La vecchia veniva portata in corteo circondata da un corteo di ragazzi che con pentole e bastoni procurava un baccano infernale. Ciò serviva a rianimare il clima mesto della Quaresima.Sopra un grande carro un enorme fantoccio dalle forme umane, la vecchia: curva, malconcia, col naso adunco smisurato bruciare la vecchiaMa chi era la “vecchia”? Tornando alla simbologia, la vecchia era un pupazzo di legno che spesso teneva tra le mani il fuso e la conocchia (da sempre riferimento al tempo che scorre) ed era riempita d’uva e di fichi secchi, castagne carrube,mele e piccoli regali che dispensava ai paesani prima di essere bruciata sul rogo, segno dell’anno vecchio che moriva offrendo i “semi” da cui sarebbe cresciuto l’anno nuovo (da qui l’usanza della lettura del testamento).Essa veniva fatta sfilare per il paese,di porta in porta, quasi fosse una divinità malvagia. Diventando il capro espiatorio, veniva caricata delle responsabilità di tutto quanto di male era avvenuto nel mondo, o nella piccola comunità dove si consumava il rito.

Ar_Br_BefanaDurante lo svolgimento della lugubre processione, l’ordine viene mantenuto da un altro sconcertante e grottesco personaggio: l’Arlecchino. Ma non la figura allegra tipica del carnevale,infatti, per l’occasione appare nella sua versione originale, quella legata ai culti agrari. La maschera non si presenta con il famoso costume variopinto,ma malvestito e con la faccia sporca di carbone direttamente prelevato dall’inferno. In testa porta un cappellaccio, e fra i capelli un topo impagliato e una serpe.

Dopo un sommario processo dove saranno elencate le malefatte da lei operate durante l’annata agraria,la donna andava a morire in un campo asfegher (non coltivato),poco lontano. Il rogo che “brucia l’inverno” e apre le porte all’arrivo della bella stagione, viene salutato come evento e auspicio di rinascita.La sua fine era orribile, bruciata viva dopo un processo sommario ove saranno elencate e lette in vernacolo le sue malefatte e le cattiverie da lei operate.”

La vegliarda incarnava l’anno vecchio e ormai inutile, ma soprattutto la stagione fredda che volgeva al termine e che finalmente lasciava il passo alla primavera.L’ultimo atto della cerimonia vedeva l’epilogo del dramma che l’umanità aveva fortemente voluto e creato. Il falò della vecchia è in definitiva un atto purificatore e non c’è dubbio che esso sia il risultato della fusione tra elementi di origine disparata e arcaica.

La Chiesa però non vedeva di buon occhio questa manifestazione ( definendola un frutto di influenze sataniche) che cadendo spesso nel bel mezzo della Quaresima, sembrava interromperne il carattere purificatorio e penitenziale . Il processo alla vecchia divenne il processo alle orgie gastronomiche del Carnevale, e dunque esaltazione della purificazione e dell’astinenza quaresimale; ma anche memoria del sicuro destino dell’uomo: la morte

 

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San Nicola

San Nicola

sf nicolaeIl nome è composto da due parole: Nikao  ” sconfiggere”  e Laos , “persone” .Nato a Patara , Lycia – 345 d.c Nicola divenne vescovo di Myra (oggi Kocademre ) , città  Micia. E conosciuto per la sua gentilezza ed i miracoli che ha fatto tutta la sua vita .

La festa di 6 dicembre, cita una visione dell’imperatore Costantino.Il santo gli apparve in sogno e gli chiese di perdonare i tre soldati condannati a morte :
“Mentre erano in carcere , hanno saputo il momento in cui sarebbero stati giustiziati e hanno chiamato il santo in loro aiuto ;
Il santo apparve nel sogno del imperatore e dell amministratore provinciale rimproverando prima l’imperatore poi il amministratore per la calunnia sui tre uomini, dimostrando al imperatore che gli imputati sono innocenti e che invidia ha cospirato contro di loro . E così San Nicola li ha salvati dalla morte . ”
Alcune leggende collegano San Nicola a Babbo Natale. Nicola aiuta con tre sacchi di oro un commerciante che attraversava un momento difficile , permettendo alle sue tre figlie di sposare. Ogni volta che una delle ragazze voleva sposare , Nicola ( che era già  vescovo ) , metteva un sacchetto di monete d’oro davanti alla porta del commerciante.
Nel momento in qui la  terza ragazza ,voleva sposare il commerciante si e messo di guardia per scoprire chi era l’uomo che ha gli dava i soldi .
San Nicola ,si dice,per non essere visto salì sul tetto e lasciò cadere il sacchetto nel camino .

La storia del suo salvataggio di marinai da annegamento nel  Egeo lo stabili come il santo patrono dei marinai .

Fu imprigionato durante la persecuzione di Diocleziano , e rilasciato da San Costantino  l’imperatore.Il santo  è noto anche come difensore dell’ortodossia contro gli ariani .

Venezia-Chiesa di S.Nicolò

Venezia Lido Chiesa di S.Nicolò

La tomba del santo e nella chiesa di San Nicola ( Demre , Turchia) , ma le reliquie sono state rubate e portate a Bari nel 1087 ( durante le Crociate , molte città volevano avere reliquie ) nella Basilica di San Nicola .

 

 

Cità di Mira: http://dipoco.altervista.org/venezia-cita-di-mira/
Nel XIII secolo , le reliquie della cattedrale di San Nicola a raggiungono a Canterbury ( Inghilterra) e il culto del santo comincia a diffondersi , in gran parte dell’Europa .             Dopo la cristianizzazione degli slavi , il culto di San Nicola ha sostituito il dio, Mikula,il dio dell’agricoltura .

Diventa patrono : della Grecia e la Russia , dei detenuti, delle ragazze nubili ,dei viaggiatori, mercanti e bambini .
Gli olandesi lo chiamavano Sinterklaas e gli primi immigranti in America lo hanno trasformato in Santa Claus .
Il 6 dicembre il santo riempie le scarpe dei bambini con caramelle.  Con il passare del tempo la festa si tiene di natale e le scarpe si  sono
trasformate in calze .

 

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BUON NATALE

babbo natale

babbo natale

Natale deriva dal termine latino “nātīvitās “, cioè la nascita e si riferisce alla celebrazione di nascita di Gesù Cristo.

La data di nascita ( 25 dicembre) non si basa sulla Bibbia , ma sulle celebrazioni delle feste pagane (dal latino  paganus , ossia “abitante del villaggio”) che si tenevano alla fine del anno ( intorno al solstizio d’ inverno) . Queste feste si tenevano in onore di due divinità (del sole) : dio romano SOL, e il dio persiano Mitra . .Entrambe le divinità si celebravano il 25 dicembre .

Le Saturnie ,organizzate in onore del dio Saturno, (il dio della agricoltura) iniziavano il 17  è finivano il 24 dicembre che era anche il giorno in cambio di doni .
Nelle case e sulle strade si sentiva il rumore dei festeggianti . Alle feste delle Saturnie seguiva la celebrazione del primo giorno di gennaio (che durava tre giorni)
Papa Giulio I dichiarò il 25 dicembre il giorno della nascita di Cristo nel 350 a.d. e così le feste pagane sostituiscono i simboli cristiani ( simbolo del sole è stato sostituito da Cristo chiamato Sol Invictus e il disco solare diventa aura dei santi).
Nel XVII secolo una legge in parlamento d’Inghilterra proibì la celebrazione del Natale ; motivo:non vi è alcuna ragione storica o biblica di credere che la nascita di Gesù e il 25 dicembre .
Il mito di Babbo Natale ha le sue origini nel personaggio di San Nicola, il vecchio uomo che faceva doni ai bambini,Arcivescovo di Myra (città dell’Asia Minore, Turchia) è stato chiamato dai Olandesi, Sinterklaas, poi dai Americani ,Santa Claus. Quindi Babbo Natale “nātīvitās” non ha alcun legame con Gesù Cristo.

albero di natale

albero di natale

Alla base dell’albero natalizio stanno gli antichissimi usi, presso varie culture, di decorare i vari Alberi del Paradiso con nastri e oggetti colorati, fiaccole, piccole campane, animaletti votivi, nonché la credenza che le luci che li illuminavano corrispondessero ad altrettante anime. Egualmente venivano ornati anche i vari Alberi cosmici con simboli del Sole, della Luna, dei Pianeti e delle stelle. In particolare l’abete era sacro a Wotan,potente dio dei Germani.
Nel Medioevo i culti pagani vennero intesi come una prefigurazione della rivelazione cristiana. Oltre a significare la potenza offerta alla natura da Dio, l’albero divenne quindi simbolo di Cristo, inteso come linfa vitale, e della Chiesa, rappresentata come un giardino voluto da Dio sulla terra L’immagine dell’albero come simbolo della vita ha origini molto antiche e trova riscontri in diverse religioni.

L’unico riferimento alla Bibbia può essere l’abitudine di mettere una stella sulla cima dell’albero di Natale stella che simboleggia la stella polare dei Magi, la stella che annuncia la nascita di Gesù
(Non ho mai capito perché dobbiamo ammazzare ogni anno  tantissimi alberi per fare addobbi.)

 

Il presepe (o presepio) è una rappresentazione della nascita di Gesù, derivata da tradizioni medievali.La tradizione, prevalentemente italiana, risale all’epoca di San Francesco d’Assisi.Un cronista della vita di San Francesco descrive brevemente la scena: si dispone la greppia, si porta il fieno,sono menati il bue e l’asino. Si onora ivi la semplicità, si esalta la povertà, si loda l’umiltà e Greccio si trasforma quasi in una nuova Betlemme. Non sono altro che “sacre rappresentazioni” delle varie liturgie celebrate nel periodo medievale.

 

Natale e una festa molto popolare èd “importante”anche nei paesi non cristiani come il Giappone,Cina, Turchia, Libano, Indonesia, dove la febbre di Natale ha preso le popolazioni di questi paesi avendo la celebrazione come una scusa per fare shopping e festeggiare.
Nei paesi occidentali il natale ha perso significato religioso, divenendo una celebrazione pur commerciale. Gli centri commerciali sono diventati ormai le nuove chiese che risuonano di canti natalizi ,babbi natali alberi di natale e regali.

regaliPer alcuni la festa di Natale può essere un motivo di stress .I prestiti per fare i regali (spesso molto costosi) ,o per avere cibi abbondanti; gli lavori straordinari per ottenere più soldi, possono essere ragioni che rendono queste feste non tropo felici

 

Nonostante tutto è la festa più aspettata da molti.Per strada riesci a catturare lo sguardo sereno delle persone che ancora credono in un Dio buono,in misterioso, antico messaggio del bambino che nacque molto tempo fa a Betlemme.Diventano più buoni,regalando bontà.Le luci di Natale risplendono di nuovo nelle anime in questa notte, per un istante Chiesa e mondo sembrano riconciliarsi.
È la festa in cui si compendia la speranza, anzi, la certezza dell’indistruttibilità delle luci
di questo mondo. E il giorno di nascita della luce.

La Bibbia descrive il vero spirito del Natale in 2 Corinzi  9: 07:
“Ciascuno dia come ha deciso nel suo cuore, non di malavoglia o per forza,perché Dio ama chi dona con gioia.”

BUON NATALE

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Il giorno del Ringraziamento

Il giorno del Ringraziamento

In questo giorno , si ringrazia (tradizionalmente a Dio) con una festa religiosa per il raccolto ricco dell’anno .Si è celebrata in gran parte del Nord America ( USA e Canada) .
Si tratta di una festa di famiglia .Tacchino
Le parate del Giorno del Ringraziamento che si svolgono negli Stati Uniti, ricordano il raccolto miracoloso , che nel 1621 , ha salvato la vita dei primi immigrati arrivati nel Nuovo Mondo dalle coste britanniche.I coloni , che sono stati chiamati ” pellegrini “hanno lasciato l’Inghilterra perché li era stato negato il diritto di secessione dalla chiesa tradizionale e pregare a modo loro . Corsero prima in Olanda e nel settembre 1620, salparono per l’America a bordo della nave ” Mayflower ” ( nave che apparteneva ad un proprietario fiorentino ) e dopo due settimane in una fredda giornata di novembre , sbarcarono nel luogo che oggi si chiama Plymouth , Massachusetts.

Nel primo inverno trascorso qui , più della metà dei coloni morirono . Il resto dei sopravvissuti (attraverso la fede e grazie ad alcune circostanze fortunate ), fondarono una colonia permanente . Durante la ricerca di acqua fresca , scavando hanno trovato un moggio con mais , e nel mese di aprile hanno cominciato a seminare il mais , in un terreno roccioso e con un clima molto rigido . Ma i campi hanno prodotto un raccolto meglio del previsto . Il governatore William Bradford proclamo un “giorno di ringraziamento al Signore” , in modo che “possiamo godere di un modo speciale dopo il raccolto dei frutti del nostro lavoro “. Con questa ‘ eredità ‘i pellegrini erano venuti nel Nuovo Mondo ,nella loro mitologia esistendo molte celebrazioni del raccolto. Anche gli inglesi avevano un ” Harvest Home ” (la casa del racolto), un ringraziamento per, l’ ultima spedizione di grano , seguita da una festa ed eventi sportivi .
L’anno seguente ( 1622) pero ,quando il raccolto era stato scarso e hanno avuto problemi con gli indiani , non hanno avuto motivo di gratitudine e non hanno celebrato piu.
Nel 1623 , dopo una prolungata siccità ,le preghiere dei pellegrini per la pioggia sono state soddisfate , e il governatore Bradford ha dato l’ordine che il giorno di 30 luglio sarà dedicato al ” Ringraziamento ” .

Inizialmente nel 1863 , era consuetudine che il presidente degli Stati Uniti proclama ” il giorno del Ringraziamento ” annuale ,il quarto Giovedi del mese di novembre ed i governatori dei Stati a dare proclami per ogni stato che conducono.Nel dicembre del 1941, il Congresso americano ha approvato una risoluzione che prevedeva che il 4 °  Giovedì nel mese di novembre diventa la festa ufficiale nazionale degli Stati Uniti ,e la festa del Ringraziamento rimane invariata fino ad oggi.Durante questa celebrazione di solito si presentato bande musicali scolastiche e diversi carri allegorici.

 

Le decorazioni per la tavola seguono il modello tradizionale , ghirlande colorate di frutti , gli anelli di mais e foglie secche  tutto traboccante di una cornucopia , simbolo di un ricco autunno.Sono presenti anche I fiori ;i bouquet di crisantemi dorati ,rametti di bacche che integra l’atmosfera di autunno.I piatti tradizionali del “giorno del Ringraziamento “sono il tacchino fritto e purè di patate ;e il piatto che i primi pellegrini nel XVIII secolo mangiavano insieme agli indiani .tacchino
Il giorno dopo il Ringraziamento ,in America è il giorno delle spese .I negozi sono aperti con offerte speciali per attrarre più clienti e ai centri commerciali le code si formano sin dalle sei del mattino .
In Canada , Giorno del Ringraziamento si celebra il secondo Lunedì nel mese di ottobre , in segno di gratitudine per un buon raccolto .Le radici della celebrazione e diverso di quello dei Stati Uniti.

 

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Knowing Venice

 

Knowing Venice


We can learn, explore, discover the secrets of Venice, through a different perspective from that of a normal traveler.
There are some curiosity that makes Venice a city even more mysterious and fascinating


The winged lion above the gateway of Arsenale holds a book without the traditional worlds PAX TIBI MARCE (pace to you Mark) unsuitable in this military venezia bienale 086context.Outside the gate, four lions keep guard. The larger one bear runic inscriptions on its side,hacked there in the 11 century by Norse mercenaries.The lion came from the greek island of Delos.The others were looted from Athens in 1687.

Tintoreto’s masterpiece “Paradise” in the doge’s palace is the largest oilpainting in the world.

The most common surname in Venice and Pellestrina is Vianello (which derives from the Latin Vivianus “alive”). Follows the surname Scarpa (shoe).The surname  characteristic of Burano is Dei Rossi (the red), of the Murano is Toso (shear) while the most common ones in Chioggia and Sottomarina are Boscolo (allusion to the forest) and Tiozzo. The most common diminutives in Venice are Bepi (Joseph), Tony (Anthony) and Nane (John). The names typical of Venice are Marco (Mark),Alvise, Nicholas and James.

The first description of the glasses was in Venice, in 1284, and it was in  the “Chaptolare”, the status of art of” Cristalleri”, in which is textually write that “oglarios” were to be made of good crystal and not of glass.

The narrowest street in Venice is called “Calletta Varisco” which is located on a side near Campo San Canciano:is only 53 cm wide!

An  regulament of the health approved in 1897  , sets the rules for buildings and their maintenance,and includes an obligation to build canals to channel the waste water.
SCHEOMoney in Venice are called “Schei”, this term comes from from the inscription “Scheidenmunze” the coin used at the time of the Habsburg rule in Venice .The Venetians shortened the name for convenience. Another synonym for money in Venice before
the euro was “Franks”, thie legacy of the Napoleonic era.

The circulation waterway in Venice is regulated as in the mainland by appropriate signs (one-way, prohibition of access, etc..).

In 1300, the laws of Venice predicted :the tutella of the child worker; the separation between the interest of the doctors and pharmacists and even a public health service, and a set of rules in the justice regolations and the public stability.

In Venice, the woman cold and stiff called mercilessly with the term “Maria de tola” (wooden plank women). Seems that the term “Marionette” (puppets) is derived from small puppets for children called “Marie Wood” (or “Marion” when were larger),  inspired by venezian nickname “Marie de tola”.

The squares in Venice are called “Campi”, in fact, were originally used as allotments. The fields in front of churches were often used as cemeteries.

The characters of Lancelot Gobbo and his father, old Gobbo, in William Shakespeare’s The Merchant of Venice could have been inspired by the traditional symbol of the Rialto or the Gobbo di Rialto.

Most of the “lions” (the winged symbol of Venice) was destroyed by Napoleon’s troops in 1797, the ones we see now are almost all ,copies similar to the originals.

The word “ciao”(hello) has Venetian origins. In ancient times people used  to greet in this way: “suo sciavo”which means “your servant,at your orders, your slave.” So, from time to time the greeting became  first “s-ciao” and then “ciao”.

venezia bienale 080The organization inside the Arsenale shipyard was at the forefront, with different specialist departments quality control of materials standardization of many stages of production and even the first line of assemblage of the history .That allowed to build up three ships per day, which guaranteed to Venice a true record.

 

The name Ghetto had Venetian origins and derives from the foundries in that area who throwing or blended metals (from the Venezian verb “getare = sharpen the metal with the gaiter”, or with the lead dioxide), for manufacturing and supplying the Arsenal cannons.
For getto to Ghetto , the world change because of,the first Jews who lived there had come from Germany and pronounced it with the “g” as guttural “ghermania.”

The “Campanile of San Marco ” 98.6 meters is the highest tower of the city. On its summit stands a golden angel whose swivel wings point of the direction of the wind at that altitude. On the August 21, 1609 Galileo Galilei showed the telescope ,from bell tower to the Lordship of Venice .

The phrase “Beviamo un ombra = Let’s drink a shadow” ( a glass of wine), comes from the fact that the wine was kept in the shaddow places to be cool (the basements were few) and then consumed in Piazza S. Marco, in the shade of the umbrella and at the great bell tower shadow. From the belfry,starts, at noon on the first Sunday of the carnival, the flight of the angel, giving the official start to the biggest event in the city.

 

 

 

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HALOWEEN

 

 

haloweenHalowen

Una festivita che si celebra principalmente  in America e che inizialmente si chiamava ”  All Hallow eye” cioe la notte prima dei Ognissanti . Hallowen coincideva con la medesima festa  del 31 ottobre,ed era una combinazione di celebrazione cristiana con una festa celtica pagana; con il tempo,si fonde con simili abitudini di immigrati del Regno Unito, di Germania , Africa e altre parti del mondo.Nelle credenze pagane  ,era la notte del ritorno dei morti dalla tomba sotto forma di vampiri,lupi mannari, zombie, streghe, fantasmi , folletti  gatti neri o altre stranezze.

Secondo il calendario celtico  tra i popoli dell’Inghilterra, dell’Irlanda e della Francia settentrionale, l’anno nuovo iniziava il 1º novembre,allora i Celti celebravano” Samhain “a fine ottobre, ritenendo che in questo periodo i fantasmi e demoni  tormentavano la terra più di un’ altro periodo dell’anno. Essi usavano indossare maschere spaventose per farsi confondere dagli spiriti maligni con altri spiriti  per farsi lasciare in pace, cercando di placare gli spiriti con i dolci.
haloween

Molti di questi riti si ritrovano nei  festival Druidi che promuovevano la superstizione e che si credeva che li dava poteri magiche .I riti spirituali celtici venero presi dai Romani dopo la loro conquista.

Le rape cave all’interno ed illuminate si mettevano in vista per allontanare gli spiriti maligni perché  luce era una forma di protezione contro di loro.Ulteriormente sono state usate le zucche per tenere questi luci .

La superstizione secondo la quale le streghe volavano fuori dal camino della stufa sul manico di scopa proviene dalla Scozia .

Nel XVI secolo il Papa Bonifacio IV ,costituisce,a quanto pare ,la festa di ” Tutti i Santi “, in onore dei martiri ,puoi celebrato il 02 novembre il “Giorno dei Morti” fu costituito qualche secolo più tardi.
La gente povera andava alla vigilia della festa di “Tutti i santi” da una casa all’altra a chiedere cibo in cambio di preghiere per i morti . Così nacque la formula tipica di Halloween “dolcetto o scherzetto? ” .
A poco a poco , la chiesa mescola le feste pagane con Giorno dei Morti e
Tutti i Santi. Più tardi , quelli che festeggiavano è passavano da una casa all’altra indossavano abiti di santi , angeli o diavoli. Molti di coloro che festeggiano Halloween non sanno che i simboli ,le decorazioni ed i costumi di Halloween sono di origine pagana e che molti di loro sono legati ad esseri soprannaturali , pratiche di stregoneria, antichi riti celtici ( la festa antica Samhain) ,e che la notte di Halloween e considera la più santa notte dell’anno

Nel XXI secolo, Halloween è una festa popolare negli Stati Uniti. Anche se Halloween è considerata una festa Americana, ogni anno persone provenienti da più paesi adottano questa festa.L’interesse commerciale trasforma questa fantastica celebrazione
in un business globale di milioni di dollari.

 

 

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