Archivio mensile:Settembre 2014

Come tenere un discorso pubblico

Come tenere un discorso pubblico

Quando devi tenere un discorso davanti a un pubblico, (di fronte alla classe, una cerimonia, o un colloquio) e normale avere paura di non dimenticare quello che vuoi dire o che non ti farai capito.
Cosi, inizi a balbettare, discorso si riempie di pause lunghe, la voce comincia a tremare, le parole si bloccano nella gola.
Sono piccole cose che ti possono mettere in difficoltà, fino a ferire l’orgoglio e la tua autostima.
Anche coloro che sono abituati a parlare in pubblico, a volte hanno problemi.

Non ce ancora una tecnica per rendere più efficace la comunicazione con il pubblico, perché ogni oratore ha la sua personalità e deve adattare il suo discorso .

discorso pubblico

discorso pubblico

Qui sotto troverai qualche consiglio se devi tenere discorsi d’avanti ad un pubblico.

Inanzi tutto assicurati di avere una bottiglietta di acqua,e un pacco di salviette a portata di mano.

Nel caso in cui non sei stato presentato da qualcun altro, puoi iniziare con la tua storia.
Parla di situazioni umoristiche pasate ,fatti scherzando la autocritica,parla degli sbagli che hai fatto.
Inizia suscitando l’interesse del pubblico , devi portarli a essere interessati, curiosi di cosa gli dirai.

Adatta il modo di parlare.Se parli davanti a persone con 4 classi elementare, parla in modo che ti capiscono, lo stesso se parli d’avanti ai manager o persone importanti .

Sorridi ogni tanto, poni domande retoriche. Fai domande che lusingano la loro intelligenza. Se sei troppo serio, pubblico ti sentirà e perderai la possibilità di creare un collegamento con lui.
Se sei troppo emozionato immaginati di parlare di fronte a uno specchio con te stesso ,senza pubblico,di parlare con te nel modo più naturale. Se si vuole convincere anche una sola persona a credere nelle tue idee, devi dimostrare che tu credi in queste idee e che sai benissimo quello che dici. Un oratore appassionato di quello che dice è credibile, ascoltato, rispettato.

Errori frequenti:

Se hai le idee scritte sul foglio non è raccomandato leggere perché si perde la fiducia del pubblico .
Non utilizzare un modello di comunicazione standard; non copiare lo stile di parlare di qualcun altro, volendo essere convincente come lui. Non rinunciare a te stesso, non cercare di mettere una maschera, continua a utilizzare la propria voce in un modo naturale e non esagerare. Puoi scoprire che sei più affascinante di quello che volevi copiare.

Non bisogna mai pensare che il pubblico è venuto a giudicarti per quello che dici. Ti metti in posizione dello studente di fronte al esame, e, il più piccolo segnale di disapprovazione (un sbadiglio, un corrugamento della fronte,una sopracciglia alzata)
è sufficiente per renderti insicuro. Inizi a pensare; se sei troppo noioso, se non hai detto qualcosa di sbagliato, la tua voce si altera inizia a tremare,non tieni più il ritmo del discorso, la gola si stringe e si perde il filo del discorso.

Vedi anche come parlare in pubblico senza paura:

http://www.vivizen.com/2008/12/come-superare-la-paura-di-parlare-in.html

Nel caso in cui dimentichi cosa dire, è bene avere preparato alcune storie divertenti legate al tema del discorso.Se si concluderà in una nota divertente la gente non si renderà conto che in realtà hai perso il filo .
Oppure si può dire: “Sono molto emozionato. Non sono abituato a un pubblico così grande”,molte volte la gente applaudirà e tu riprenderai la fiducia ,avrai un po di tempo per respirare e quindi procedere al discorso.

Quando si parla in pubblico, è bene gesticolare. La mancanza dei gesti ti fa sembrare troppo blando ,senza carisma. Gesticolando durante il discorso fa sembrare la voce più piacevole e la conversazione diventa più accattivante.
Le mani sono interessanti se si muovono insieme con le parole, aiutando a catturare l’attenzione .E essenziale sapere come ballare con le mani seguendo il ritmo delle frasi , disegnando in aria “cosa vuoi dire”.
La gesticolazione eccessiva pero dimostra irrequietezza , non e vantaggiosa.
Le mani tenute nascoste dietro la schiena tradisce il timore che si possono esternare sentimenti che non dovrebbero essere resi pubblici.
Gli occhi possono esprimere più delle parole. Lo sguardo e l’ingrediente fondamentale del discorso, gli occhi hanno una comunicazione tacita con il pubblico, insieme alle parole .Gli occhi chiusi o lo sguardo in basso, può dare l’impressione che sei troppo timido o che non dai attenzione a chi sta ascoltando.
Se non si riesci a tenere gli occhi fissi avanti, cerca nel pubblico, tre persone che ti sembrano belli per le loro espressioni facciali (preferibilmente quelli sorridenti) e immaginati che parli loro . Sposta lo sguardo da una persona ad un altra facendo piccole pause tra gli sguardi . Usa gli sguardi per trasmettere il messaggio: ” Vi sto abbracciando tutti , non sto tralasciando nessuno”
Chi tiene il discorso non dovrebbe avere una camminata nervosa o voltare le spalle al pubblico . E segno di disprezzo, e da la sensazione che il parlante vuole nascondere qualcosa.
Tenere il foglio di carta o il blocchetto dei appunti davanti alla bocca, o accarezzando la bocca durante il discorso dà l’impressione che sei impreparato o che non sei onesto ,che vuoi nascondere qualcosa.

discorso

discorso

Toccare i capelli mentre si parla o spostare all’indietro i capelli con un gesto breve è segno di falsità e di distacco dal discorso.
La pettinatura ha un ruolo determinante nel modo in cui sarai percepito dal pubblico. I capelli possono trasformare l’apparenza dell’oratore.
I capelli raccolti,pettinati all’indietro con forcine o fissati con il gel denota una persona logica, controllata, facile da ascoltare.
I capelli ricci sono tipici di individui creativi capaci di improvvisare con disinvoltura, inclinati al umorismo.
I capelli che ricadono sul viso indica un parlatore che gioca sulla seduzione.

Quando si è in uno spazio aperto, non appoggiarti su oggetti. Troppo rilassato ,sarai interpretato come arrogante.
Stare dritto,con le spalle cadute da la sensazione di insicurezza. Rilassati, il pubblico sente il tuo rilassamento e li trasmetterai il tuo stato. Ciò contribuirà enormemente a creare una connessione.

Alla fine del discorso,ripeti loro quello che hai appena detto. Ribadisci i punti chiave del discorso.Se le persone “sono presenti” significa che in un modo o nell’altro, saranno influenzati dal vostro discorso. Quindi cerca di farli agire, dicendo loro che solo con il loro aiuto “avette assieme successo”.

Finisci il discorso raccontando una storia o una citazione che trasmette l’idea che volevi trasmettere nel discorso. La citazione non deve essere spiegata. Le persone saranno lieti di interpretare ognuno il significato, e raggiungere a l’idea che si voleva trasmettere.

Buon discorso.

Visita il mio sito:  http://ginocosta.altervista.org/blog/reddito-extra/

Antonio Vivaldi- Venezia

Vivaldi

Vivaldi

Lucio Antonio  Vivaldi nasce il 4 marzo 1678 a Venezia. Sarà ufficialmente battezzato  nella chiesa di San Giovanni in Bragora non lontano dall’abitazione dei Vivaldi,
alla Ca’ Salomon ,attualmente Campo Bandiera e Moro, tra i numeri 8905 e 8908 ,nel sestiere Castello.

I problemi di salute afflissero Vivaldi per tutta la vita,forse un asma bronchiale, ciò che lui stesso definirà strettezza di petto.
Studia il violino ,e dimostrò un grande talento, assieme al suo padre che era violinista dell’orchestra di San Marco,la basilica in quel tempo era solo la Cappella privata del Doge .
Il 23 marzo 1703 fu ordinato sacerdote e fu subito soprannominato il Prete Rosso ,poi diviene insegnante di violino preso l’istituto della Pieta (un ospizio gratuito per orfanelle e bambini provenienti da famiglie molto povere),con uno stipendio di 60 ducati annuali.Queste giovani cantavano e suonavano con ogni strumento; facevano della musica la loro occupazione principale, disponevano dei migliori maestri e le loro esecuzioni erano quindi celebri in tutta Europa.
Nel 1705 compose una serie di dodici sonate a tre ,dedicata al nobile veneto Annibale Gambara ,ed in seguito (1713) la sua prima opera Otone in Villa su libretto di Domenico Lalli,Orlando finto pazzo (1714) e L’estro armonico Op.n.3 una colezzione di composizioni strumentali dedicate a Ferdinando di Toscana .
Nel 1708 apparve una seconda raccolta di 12 sonate per violino e basso continuo (Opus 2), ma la rinomanza a livello internazionale fu raggiunta con la sua prima collezione di 12 concerti per uno, due e quattro violini con archi, L’estro armonico (Opus 3).

Chiesa di San Giovanni in Bragora – Venezia

Chiesa di San Giovanni in Bragora – Venezia

Questi concerti ebbero uno strepitoso successo in tutta Europa e furono seguiti nel 1714 da La stravaganza (Opus 4), una raccolta di concerti per solo violino e archi.
Giuditta triumfante debuto nel novembre 1716 ,con il testo scritto dal poeta veneziano Giacomo Casetti ,basato sulla lotta tra i veneziani e i turchi.

Per tre anni compone musica per il Teatro Arciducale ,alla corte di Mantova, con il titolo di maestro di Capella , poi ,nel 1725 porto al termine op.8 con le cellebrrime Quattro Stagioni.Dopo il grande succeso,Vivaldi prende la direzione del teatro sant Angelo
a Venezia continuando a scrivere opere come Dorilla in Tempe,Farnace e Siroe,Re di Persia.
Detto il Prete Rosso per il colore dei suoi capelli, fu uno dei violinisti più virtuosi del suo tempo e uno dei più grandi compositori di musica barocca.
Il primo incontro con l’importantissimo commediografo Carlo Goldoni risale al anno 1735.
All’apice della sua carriera, Vivaldi ricevette numerose commissioni dalle famiglie nobiliari e reali d’Europa. La serenata La Gloria, Imeneo (RV 687) fu scritta per il matrimonio di Luigi XV. L’Opus 9, La cetra, fu dedicata all’imperatore Carlo VI.
Poi la sua musica cadde nell’oscurità, dove rimase fin quasi alla metà del XX secolo,
quando la figura di Vivaldi è tornata nel panorama della storia della musica europea.
La morte di Vivaldi ,avviene il 28 luglio 1741 a Viena.Muore povero e solitario, rovinato, si disse, dalla sua eccessiva prodigalità.

Una biografia completta di Vivaldi:
http://biografieonline.it/biografia.htm?BioID=454&biografia=Antonio+Vivaldi
Nel 1705 i Vivaldi traslocano a Campo San Provolo, Venezia, al numero 4358 e lì restano fino al 1722.Poi si spostarono nella casa situata ai piedi del Ponte del Paradiso, Campo di Santa Maria Formosa.  Dal 1730 al 1740 i Vivaldi vissero al numero 4644 di Calle Bembo. Il loro appartamento era situato sul mezzanino e si affacciava sul Canal Grande .

tre putti musicanti

tre putti musicanti

Monumento dedicato a  Antonio Vivaldi
Bronzo di Gianni Aricò dedicato a Antonio Vivaldi a San Basilio ,ingresso della stazione marittima di Venezia. Nominato “tre putti musicanti”,il gruppo statuario rappresenta le giovane orfanelle istruite alla scuola della Pietà.

Opera che ricorda il grande musicista ,trasforma i modelli robusti ,di un gruppo statuario alto più di tre metri,di bronzo,in un piacevole morbidezza .La tecnica usata , il modellato «non-finito» che vive di vibrazioni sensibili ,sembra di invitare lo spettatore “a sentire” la musica fine e ritmata di Vivaldi.
I capelli pettinati al vento, i volti soavi delle fanciulle,che riflettono gioie,dolori,freschezza; riflettono,le gioe e le paure di Vivaldi,le indimenticabile quattro stagioni.

Gianni Aricò, artista veneziano,
http://www.aricogianni.com/azienda/biografia.html

lapide a memoria di Antonio Vivaldi

lapide a memoria di Antonio Vivaldi , calle della pieta

Lapidi a memoria del compositore a Venezia si possono trovare in Calle della Pietà e sui muri della chiesa di san Giovanni Battista in Bragora.
 Quelli che vogliono fare un percorso turistico,possono visitare il sito :
Dove abitava e lavorava Vivaldi?
http://www.antonio-vivaldi.eu/it/contenu.php?id=2#
Ateneo San Basso- Venezia (piazzeta dei leoni)

I Virtuosi di Venezia nelle celebri ed emozionanti “Le Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi: quattro concerti per violino ed archi che rappresentano le scene della natura in musica, ispirati ciascuno ad ogni stagione…
http://www.virtuosidivenezia.com/luoghi.php

 

 

 

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