Archivio mensile:Marzo 2014

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vedi altri articolivedi altri articoli, e una guida di informazioni e link da seguire con affascinanti storie di
palazzi,avventurieri,corteggiane,feste ,guerre successe nella Grandiosa Repubblica Serenissima.

Giovedì Grasso
Tutto inizia nel 1026 quando Corrado II imperatore di occidente ,costrinse papa giovanni XIX ad un nuovo sinodo dei vescovi per confermare la supremazia del Popone ,cardinale d’Aquileia nei confronti del patriarcato di Grado caro invece a Venezia e a Bisanzio.

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Vecchia del mortaio Piazza San Marco,
Sul balcone sovrastante alle Mercerie Meridionali,nel Sotoportego del Capello nero (dal nome di un antichissimo albergo) ,vicino al’attuale Torre dell’Orologio,si trova un rilievo marmoreo che ricorda la “dona del mortier” (mortaio)…
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Palazzo Ca Dario e famoso per la presunta maledizione ,che secondo la legenda grava su di esso.Le credenze che fu costruito sopra un antico cimitero (dei templari),o che sorga sopra un presunto
nodo di energie negative che attraversa la città,confera al palazzo una maledizione,che e in
contraddizione con la sua bellezza…
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il CASINO di venezia

Stile rinascimentale (veneziano), residenza di dogi (famiglia Loredan ) , dimora di Richard Wagner,Ca’ Vendramin Calergi (il CASINO di venezia), è uno dei più eleganti palazzi che si affacciano sul Canal Grande…

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Quando si parla di omosessualità in quest’epoca si parla infatti, quasi automaticamente, di
un rapporto fra un adulto e un ragazzo d’eta’ compresa tra i quattordici e diciott’anni …
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Il gioco d’azzardo comincio a diffondersi a Venezia fin dal cinquecento,nonostante le proibizioni e le penne.Il termine azzardo deriva dall’arabo az-zahr, che significa dado…
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Figlia di una cortigiana onesta, Veronica Franco fu iniziata a quest’arte dalla madre ,in giovane età…La posizione di cortigiana gli permetteva di studiare ,di avere la libertà ed indipendenza mentre le nobil donne non potevano né studiare né prendere decisioni al di fuori della conduzione dei lavori domestici…
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carpacio   le due cortigianeIn una città cosmopolita come Venezia, con un gran passaggio di “foresti” il fenomeno delle cortigiane era tollerato .Oltre al commercio delle spezie orientali, del sale e delle stoffe, un capitolo molto importante dell’economia veneziana era costituito da ciò che oggi chiameremmo turismo.Ma siccome gli uomini d’affari e i pellegrini non vivevano di puro spirito, la prostituzione fioriva.
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La moderna celebrazione del Carnevale di Venezia ha rinvigorito l’arte e il mestiere di fare maschere veneziane. Da circa 25 anni si è ripreso a far maschere di carnevale artigianalmente a Venezia.
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Le maschere veneziane sono l’ emblema di Carnevale di Venezia , uno spettacolo di strada e fiera di personaggi fantastici
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….la basilica dei Santi Giovanni e Paolo (detta San Zanipolo in dialetto veneziano) è uno degli edifici medievali religiosi più imponenti di Venezia. Nel “Pantheon dei Dogi di Venezia”, vi furono sepolti, a partire dal 1300 ,venticinque ,dei centoventicinque dogi della Repubblica, e altri importanti personaggi.
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Nel XVIII secolo , Venezia godeva la reputazione di avere il Carnevale più famoso del mondo ,dove partecipava tutte le classi sociali ,e la maschera di carnevale rappresentava il trucco per l’espressione di grande magia collettiva .
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carnevalSi travestivano quando prendevano parte al gioco d’azzardo al Ridotto, perché non volevano essere riconosciuti dai loro creditori che non li dava tregua. Le donne si travestivano non solo per non essere riconosciute, ma anche per avere una migliore appariscenza .
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M.O.S.E.- MOdello Sperimentale Elettromeccanico,e un sistema di dighe mobili che difende Venezia e le lagune dalle acque alte che diventano più frequente e intense per le cause climatiche.Il malfunzionamento delle cerniere può condurre ad avvenimenti tragici a Venezia ,come allagamenti ,o tsunami.
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Burattini, spettacoli e narrazione sono sempre stati molto popolari in tutta Italia, lungo i secoli.La regata con le carriole era probabilmente un ironico scherzoso concorso, delle classi inferiori , solo per divertirsi, e per attirare l’attenzione del pubblico.
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Caccia al toro,La gatta,L’Anguilla in Barile
Queste antiche tradizioni di carnevale si tenevano , nel Settecento, quando il Carnevale iniziava addirittura la prima domenica d’ottobre…
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Le feste di carnevale,moresca,forze di ercole erano ogni anno un concorso tra le due frazioni:Castellani e Nicolotti.
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” Svolo del turco prese il nome dall’impresa di cui fu protagonista durante un carnevale nel 1500 un giovane turco,acrobata di mestiere, protagonista di un’impresa mai vista a Venezia. Da una barca ancorata nel molo della Piazzetta, l’acrobata riuscì ad arrivare fino alla cella campanaria del Campanile di San Marco, camminando su una corda soltanto con l’aiuto di un bilanciere.”

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Le feste delle marie
In origine il 2 febbraio ,giorno della benedizione, si celebravano i matrimoni di dodici maria di tolafanciulle (due per ogni sestiere,ribattezzate per l’occasione Marie) povere e belle,presso la Basilica di San Pietro di Castello.
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La vecchia veniva portata in corteo circondata da un corteo di ragazzi che con pentole e bastoni procurava un baccano infernale…. Diventando il capro espiatorio, veniva caricata delle responsabilità di tutto quanto di male era avvenuto nel mondo
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venezia calatrava
La struttura è in acciaio, i pavimenti in vetro della Saint Gobain, pietra d’Istria e Trachite
Grigia Classica di Montemerlo. Anche i parapetti sono in vetro,(bella l’idea del vetro trasparente) con corrimano in ottone. All’interno dei corrimano sono installate lampadine a led che dissipano il raggio di luce nei parapetti in vetro.
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carmagnolail porfido rosso
Nella basilica di San Marco , la chiesa principale della città, davanti al portale principale sul pavimento dell’atrio,la losanga di porfido rosso , rappresenta il punto esatto in cui l’imperatore Federico Barbarossa s’inginocchiò davanti al papa Alessandro III nel 1177.

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Venezia , san Giovanni e Paolo

Venezia ,  san Giovanni e Paolo

Campo San Giovanni e Paolo detto anche Campo de le “Meravegie”  è un’area san giovani e paolomonumentale tra le più importanti di Venezia, seconda solo a quella di S. Marco.    Il più importante,la basilica dei Santi Giovanni e Paolo (detta San Zanipolo in dialetto veneziano) è uno degli edifici medievali religiosi più imponenti di Venezia. Nel “Pantheon dei Dogi di Venezia”, vi furono sepolti, a partire dal 1300 ,venticinque ,dei centoventicinque dogi della Repubblica, e altri importanti personaggi.

E considerata “gemella” alla chiesa dei dei fari,(le dimensioni 96 metri per 40, sono quasi simili a quella dei Frari, edificata contemporaneamente) e dello stesso trionfale stille gotico veneziano.
Secondo la tradizione agiografica,i due fratelli di sangue Giovanni

San Giovanni

e Paolo, cristiani, ricchi e particolarmente caritatevoli erano personaggi molto in vista nella Roma dell’epoca.Il loro martirio, e effettivamente avvenuto a Roma.L’imperatore Giuliano,detto anche l’Apostata, nonostante aveva inizialmente emanato un “Editto di tolleranza” specialmente per i cristiani,decise a restaurare il culto pagano.(alcuni dicono che in realtà cercava di entrare in possesso dei beni affidati loro da Costantina, figlia di Costantino il Grande.)

 

 

Secondo la leggenda, le origini della basilica sono connesse a una visione del doge Jacopo Tiepolo.

capella del rosario “Una notte il doge Jacopo Tiepolo vide in sogno l’oratorio di S. Daniele e la paludosa zona circostante,piena di meravigliosi fiori sui quali volavano bianche colombe con una croce d’oro in fronte; ad un tratto due angeli scesero dal cielo con turiboli spargenti soavi profumi e s’udì una voce: “Questo è il luogo che scelsi per i miei Predicatori”.
Il giorno dopo ottenne dal Senato l’appoggio per donare il convento (oratorio di San Daniele) ai frati domenicani, presenti in città fin da oltre dieci anni,e che abitavano ancora sotto i portici di S. Martino .Subito (1234) si inizio la costruzione (della quale rimanga solo la parte inferiore della facciata),dedicata ai martiri romani del IV secolo Giovanni e Paolo.

La chiesa fu solennemente consacrata,a quasi due secoli dalla fondazione,il 14 novembre 1430 ,e fu continuamente arricchita ,per quasi un secolo, di monumenti sepolcrali, dipinti e sculture opera dei maggiori artisti veneziani.

(i martiri)

Cercò di convincerli ad abiurare la loro fede cristiana nella speranza che per la loro notorietà molti seguissero l’esempio dei due .I due fratelli rifiutarono l’invito e Giuliano mandò loro il capo delle guardie Terenziano, con l’intimazione di adorare l’idolo di Giove. Persistendo il loro rifiuto, essi vennero sequestrati in casa per una decina di giorni, affinché riflettessero sulle conseguenze del loro rifiuto.

 

Bartolomeo Colleoni L’ esterno e molto semplice,ed e curiosamente senza campanile, che pare mancasse già dal ‘300 .La chiesa si presenta con un’altissima facciata tripartita, aperta da un rosone centrale e da due occhi laterali.Il grande portale,e ornato da sei colonne di marmo  proconnesio trasportate qui nel 1459.Autori dell’opera sono Bartolomeo Bono ed il maestro Domenico Fiorentino .

Sul fianco che prospetta sul campo si addossano vari edifici e cappelle.

La pianta dell’edificio e a croce latina con tre navate a croce, sorrette da 5 enormi colonne, formati dall’unione di tre colonne cilindriche molto sottili, per lato.

Jacopo e Lorenzo Tiepolo Foto G. Dall'Orto, 10-Aug-2007Le statue dei due patroni Giovanni e Paolo si trovano nel altare maggiore.
Alle pareti delle navate sono addossati numerosi monumenti, e a destra si aprono cappelle. Nel 1682, per svolgere meglio le imponenti manifestazioni ufficiali,(per esempio i funerali dei dogi) il coro, racchiuso fra le prime quattro colonne della navata centrale,venne demolito e in parte trasportato nel presbiterio.

(i martiri)

Trascorsi i dieci giorni, (26 Giugno 362) il comandante , ritornò nella loro casa e dopo tre ore di inutili minacce e lusinghe, li fece decapitare e seppellire in una fossa scavata nella stessa casa, spargendo la voce che erano stati esiliati. 
Dopo la loro morte ,il figlio di Terenziano, cadde in preda ad un’ossessione e urlava che Giovanni e Paolo lo tormentavano, il padre con grande preoccupazione, lo condusse sulla tomba dei due martiri, dove il ragazzo ottenne la guarigione.

 

Alla morte del doge, il più anziano dei Consiglieri rispondeva:09112012501

“Con molto dispiacere avemo sentido la morte del Serenissimo Principe di tanta bontà e pietà; però ne faremo un altro”.

Poi la morte veniva annunciata per tutta la città dal suono doppio per nove volte delle campane delle chiese Il doge era subito imbalsamato e avvolto nel mantello d’oro, con il corno dogale in testa, gli speroni d’oro calzati alla rovescia e lo stocco del comando con l’impugnatura verso i piedi.I funerali, passati tre giorni dalla morte, si svolgevano in una processione a cui partecipavano migliaia di persone.Arrivati  all’interno della chiesa e terminata l’orazione funebre, tutti si allontanavano in gondola. Il popolo non partecipava più di tanto ai funerali dei doge, forse perché secondo un’antica profezia, la chiesa sarebbe dovuto crollare il giorno di una funzione solenne .
Ogni monumento di questa basilica narra una pagina di storia veneziana,
da Giovanni Dolfin del XII secolo, uno dei sepolcri, forse il più antico della Basilica,
al monumento a Vittor Pisani, (con la statua del defunto in originale) che ricorda il trionfo sulla Genova nella decisiva battaglia di Chioggia (1380),

Andrea Tirali - Tomba dei Valier-Jacopo Tiepolo [duca di Candia (odierna Creta) e due volte bailo (ambasciatore) a Costantinopoli],il quarantatreesimo doge della Repubblica di Venezia dal 6 marzo 1229 al 2 maggio 1249, quando abdicò e si ritirò a vita privata,

-l’urna del doge Renier Zen (o Reniero Zeno) quarantacinquesimo doge della Repubblica di Venezia 1253 – 1268,
-il sepolcro trecentesco di Marco Giustiniani della Bragora,

-Alvise Diedo, membro del Consiglio dei Dieci,che riportò in salvo da Costantinopoli la flotta veneziana rinchiusa da Maometto nella rada (1453),

-il grande doge Leonardo Loredan il settantacinquesimo doge della Repubblica di Venezia,(2 ottobre 1501-21 giugno 1521) pronto a far scudo col suo corpo contro il mortale pericolo che Venezia l’ebbe dalla lega di Cambrai (1508),   http://www.magicoveneto.it/storia/serenissima/Lega-di-Cambrai-Guerra-Anti-Veneziana-1508-1517.htm

-monumento a Marcantonio Bragadin, eroe veneziano scorticato vivo dai turchi ,contiene
ciò che rimaneva della pelle dell’eroe veneziano ,conservata in un’urna , e il busto del  “più grande eroe della Serenissima”,ci ricorda l’assedio e la caduta di Famagosta (1571);

bragadin

http://dipoco.altervista.org/il-martirio-di-bragadin/

La grande battaglia di Lepanto , e commemorata nel monumento ufficiale della Signoria:
(cappella della Madonna del Rosario), dove sono le spoglie di Sebastiano Venier, ammiraglio , vincitore di Lepanto, fu eletto doge all’età di 81 anni .
Fu l’ottantaseiesimo doge della Repubblica di Venezia dal’11 giugno 1577-3 marzo 1578.

Nella Cappella Cavalli,si trovano i monumenti funebri della famiglia ducale dei Venier: Antonio, Francesco e Sebastiano Venier e monumento quattrocentesco al doge Antonio Venier, (21 ottobre 1382 -23 novembre 1400) , il sessantaduesimo doge della Repubblica di Venezia.
-i monumenti,in pietra d’Istria,ai dogi Alvise I Mocenigo, Giovanni Mocenigo (il settantaduesimo doge della Repubblica di Venezia ), e Pietro Mocenigo ( il settantesimo doge della Repubblica di Venezia),le sepulture dei dogi Alvise I, Alvise III Sebastiano, Alvise IV Giovanni ,di antica famiglia Mocenigo,

-monumento funebre del doge Andrea Vendramin,(4 marzo 1476 5 maggio 1478) fu il settantunesimo doge della Repubblica di Venezia. Ai lati si trovano due statue di “Armati ” entro le nicchie laterali,opera di Lorenzo Bregno.Queste due statue andarono a sostituire Adamo (firmato da Tullio) ed Eva (probabile opera di Francesco Segala), molto rare nell’arte funebre e ritenute  inadatte per la loro nudità. Le statue rimosse finirono a palazzo Vendramin Calergi, dove divennero proprietà, della duchessa di Berry; Adamo venne venduto poi alle Collezioni Dreyfus e Pereire finendo prima a Parigi e poi al Metropolitan Museum of Art di New York. Eva e ancora a Ca’ Vendramin.  http://dipoco.altervista.org/casino-di-venezia/

(i martiri)

Il successore di Giuliano l’imperatore Gioviano (363-364), abrogò la persecuzione contro i cristiani e diede incarico al senatore Bizante,e al suo figlio Pammachio di ricercare i corpi dei due fratelli e una volta trovati, fece erigere dallo stesso senatore e dal figlio Pannachio, una basilica sopra la loro casa nel 398.

Giovanni Battista Piazzetta (1727); The Glory of St Dominic-monumento al doge Nicolò Marcello,doge della Repubblica di Venezia ( 13 agosto 1473 -1 dicembre 1474) di Pietro e Tullio Lombardo, costruito tra il 1481 e il 1485.Il doge Nicolò Marcello coniò una nuova moneta: la mezza lira d’argento chiamata, non a caso, “marcello”.Rimasto senza discendenza diretta, lasciò gran parte della sua eredità ai poveri.Morì per un malore il 1º dicembre 1471, mentre assisteva alla processione per il conferimento del comando della flotta veneziana ad Antonio Loredan.

http://it.wikipedia.org/wiki/Nicol%C3%B2_Marcello
-monumento al doge Tommaso Mocenigo,sessantaquattresimo doge della Repubblica di Venezia ( 7 gennaio 1414 – 4 aprile 1423) opera della prima metà del Quattrocento,che unisce elementi ancora gotici a elementi rinascimentali, oltre a denotare una certa influenza dell’arte di Donatello.Qui fu usato per la prima volta il baldacchino in stoffa.

-l’urna del doge Giovanni Dolfin venne eletto doge,dopo la morte di Giovanni Gradenigo,13 agosto 1356 -? 1361 .

-monumento al doge Marco Corner o Cornaro – il cinquantanovesimo doge della Repubblica di Venezia 21 luglio 1365-13 gennaio 1368.

-monumento al doge Pasquale Malipiero, sessantaseiesimo doge della Repubblica di Venezia dal 30 ottobre 1457  -7 maggio 1462, di Pietro Lombardo,

Il doge Silvestro Valier. Fu l´ultimo doge seppellito nella Basilica intorno al 1700.

Sono sepolti qui anche Emilio e Attilio Bandiera e Domenico Moro,i protagonisti del fratelli bandieraRisorgimento .

Sull’altare della cappella del Beato Giacomo Salomoni, o del Nome di Gesù, è conservato il corpo del beato domenicano Giacomo Salomoni (Venezia, 1231 -Forlì, 1314), invocato a protezione dei tumori.La volta e ornata con dipinti di Giovanni Battista Lorenzetti e di Pietro Liberi. Canova la considerava “un vero gioiello d’arte”.

Anche Palma il Giovane eresse qui un monumento funebre per sé, suo padre Palma il Vecchio e Tiziano.

(i martiri)

Sotto la basilica Celimontana dei santi Giovanni e Paolo,nascosta tra archi medievali e Casa romana al Celio  Romacontrafforti del percorso dei Fori Imperiali, a loro dedicata sono stati ritrovati ,nel 1887, resti di una villa romana (a due piani) abitata da cristiani, con il piccolo vano della “confessio” che reca affreschi di scene di martirio, testimoniato da innumerevoli citazioni in Canoni sia romani che ambrosiani,sotto cui c’è una fossa per il seppellimento di due corpi.

La parete di fondo del transetto destro e dominata da un grandioso finestrone gotico, con vetrata colorata,splendidamente illuminata,compiuta da Gian Antonio Licino da Lodi.Alla fine del XV secolo le vetrerie veneziane dell’isola di Murano, per ottenere il vetro impiegavano tecniche e materie prime che sono descritte dettagliatamente nei documenti del tempo.Per colorare il vetro si aggiungevano nel crogiolo degli ossidi di manganese (viola), cobalto (blu),rame ( acquamarina, verde e rosso) e ferro (giallo,verde). La colorazione finale dipendeva anche dalle condizioni e dal modo in cui veniva condotta la fusione .Chiesa dei SS. Giovanni e Paolo Foto G. Dall'Orto lug 2006

Sotto di esso si possono vedere due altari rinascimentali: quello di destra è ornato dall’Elemosina di sant’Antonino, pala eseguita nel 1542 circa da Lorenzo Lotto, quella di sinistra dal Cristo tra i santi Pietro e Andrea, opera di Rocco Marconi. Al centro, sotto un baldacchino, è conservata la sedia del doge.

(i martiri)

E  possibile che i dati sul tempo e il luogo in cui alcuni martiri sono morti non possono essere determinate con precisione assoluta, ma è certo che il vero amore per Cristo , ha aiutato molti cristiani a scegliere una morte che porterà alla “vita eterna”,invece di una vita “da morti”.
Alcune opere che parlano del rinascimento Italiano,e di quello Veneziano in particolare si trovano :Nelle cappelle della parte destra, con il soffitto in legno dorato di Tintoretto e di Palma il giovane, con tele del Tiziano “Martirio di san Pietro” e la “Madonna e Santi” di Giovanni Bellini , ” l’Adorazione dei Pastori”, ” l’Assunta e l’Annunciazione” del Veronese.
Nel altare dedicato a san Vicenzo,troviamo un dipinto di Giovanni Bellini,tempera su tavola, databile al 1464-1470 dove sono raffigurati alcuni miracoli di San Vincenzo ,( dedicato al domenicano spagnolo San Vincenzo Ferrer Valencia,23 gennaio 1350 – Vannes, 5 aprile 1419,)

san giovani e paolo internoNella cappella di San Domenico l´affresco sul soffitto di Giovanni Battista Piazzetta. È il capolavoro del rococò veneziano nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo.

 

Nell affascinante interno della basilica si trovano dei meravigliosi dipinti di epoca medioevale ,tra qui :la pala d´altare di Lorenzo Lotto, che presenta influenze di Tiziano,
“Gesù incontra la Veronica” di Carlo Caliari, “San Michele sconfigge Lucifero”, di Bonifacio de’ Pitati, “Martirio di Santa Cristina” di Sante Peranda, “Lavanda dei piedi e Cena eucaristica” di Benedetto Caliari,”San Domenico salva dei marinai invitandoli alla preghiera del rosario”, del Padovanino,” Gesù morto ” dello Giovanni Battista Zelotti,”San Francesco, sopra la porta”, di Angelo Lion, ” Onorio III “di Leandro da Bassano,nella Cappella del Rosario,dedicata alla battaglia di Lepanto del 1571, sono collocate opere di Paolo Veronese.

In questo tesoro immenso, dal significato cruciale per Venezia ne troviamo opere di: Nino Pisano, Pietro e Tullio Lombardo, Alessandro Vittoria, Giuseppe Maria Mazza,Gianmaria Morlaiter, Giovanni Bonazza ,per i monumenti di grande architettura mentre nel’ambito della pittura figurano capolavori di Giovanni Bellini, Lorenzo Lotto, Cima da Conegliano, Paolo Veronese, Giambattista Piazzetta.

(i martiri)

Giovanni e Paolo furono molto venerati come santi, ed i loro nomi furono inseriti nel Canone della Messa.

La Chiesa cattolica celebra la loro memoria liturgica il 26 giugno.
Soprattutto nei paesi di lingua tedesca, ma non solo, i due santi sono considerati “Wetterheiligen”, cioè protettori contro le tempeste e, in genere, le avversità atmosferiche.

 
Monumento funebre del doge Pietro MocenigoNel 1806, sotto l’occupazione napoleonica, i domenicani vengono allontanati dal loro convento,che fu trasformato in ospedale, e la chiesa viene privata di numerose opere d’arte.
Nel 1867 un incendio brucia completamente la cappella del Rosario e distrugge “la Madonna con Bambino e santi” di Giovanni Bellini (1476) e “l’Uccisione di San Pietro Martire” di Tiziano, due opere capitali che rivoluzionarono l’idea di quadro d’altare.
Il restauro di questa cappella si conclude nel 1959.

 

Ecco gli orari : tutti i giorni 7.30-12.30 e 15.30-19.30 (telefono +39

041 5235913).

L’entrata alla Chiesa di San Giovanni e Paolo è gratuita per i residenti, mentre per i turisti il costo del biglietto di ingresso è di 2,50 euro.
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Great conspiracy in Venice

Great conspiracy of Tiepolo in Venice and the old woman of the mortar.

 

conspiracyIn 1310 was born a great conspiracy  against the government of the Republic of Venice, led by the patricians Marco Querini, BajamonteTiepolo and  Badoero Badoer.

One of the underpass ( sotoportego), the bridge near San Marco square,are called Dai.That name comes from the exclamation (Dalli), take them, alluding to the conspiracy
against the republic implemented by the noble Baiamonte Tiepolo .Near the present clock tower,in San Marco square, on the balcony overlooking the Mercerie Meridionali (Southern Tailors ) in Sotoportego Capello nero (“black cap ” from the name of an ancient inn), there is a marble relief that recalls the “old woman with the mortar” . On the floor below there is a stone with the date of the event.
In ‘1310, June, a revolt upsets Venice. Three young nobleman :Baiamonte Tiepolo, Marco  conspiracy San MarcoQuerini and Badoero Badoer turned against the Doge Pietro Gradenigo, and wanted to establish a new oligarchic government favorable to the papacy.
The war of Ferrara , strongly supported by the Venetian aristocrats, made​ the pope lose a city that guaranteed the access to the Po river, as well as the salt marshes of Comacchio.

The Papal aleance (which joined the main Italian states, penetrated Ferrara ,thanks in part to a plague, which reduced the ability of the defense of the city).The Doge Pietro Gradenico is proved adamant in defending the independence of the Republic against the Pope. But this decision poses against a group of old families who considered immoral to rebel against the will of the Pope . The conspiracy led by the three nobles was also unhappy about the fact that the mortaioGrand Council prevented many families , wealthy and ambitious , but lacking the necessary qualifications to participate in government. Meetings held by the conspirators in the Ca’Granda Querini , emerged the need to overthrow the aristocratic government and get rid of the Doge Gradenigo , ” the main culprit ,for the disastrous war with the Papacy , for the excommunication fallen over the city , the  exclusion of many citizens by the government and the arbitrary justice against opponents “.

The action is set for the dawn of Sunday, June 14, 1310. The attack will be given with three troops of armed men.The first two troops , commanded by Marco Querini and Tiepolo Bajamonte , starting from Rialto will attack simultaneously the San Marco Square , the first from the north- west , through the Calle dei Fabbri , the second from the north , across “via delle Mercerie” (the street of the Haberdashers) , surprising the guards of the Palazzo Ducale.
The third troop , commanded by Badoero Badoer , went to pick up people from the areas of Padova, and would return to Venice in boats .
-the date of the cospiracyThe Doge , warned by Marco Dona , (that after joining the conspiracy , change his mind) ,convene the council and the heads of the great families, alarms Arsenale and ordered the mayor of Murano, Burano and Chioggia to intercept the boats of Badoer . The three troops are not synchronized ,the mens of Tiepolo stops to to pillage the Rialto zone, Badoer is blocked into a storm.The troops of Querini taking ” Calle dei Fabbri”, tip on the Square through the ” Bridge of Dai”. He arrived in Piazza San Marco the first, but was defeated by the troops of the Doge, ready to respond to the attack. Marco Querini (the father in law of Tiepolo), and Benedict ( brother in law), son of Marco Querini perished in the crash .

While the Doge’s guards fight against Marco Querini,the troops of Tiepolo is trapped in the narrow space of haberdashery, before reaching the San Marco square.In this place is consumed one of the most amazing events in the history of the Serenissima:

 

An elderly woman, widow and poor, whose name was Lucia or Giustina Rossi lived in the old woman and the mortararea of Southern Tailors (Mercerie Meridionali), a few meters from the Clock Tower. According to tradition, she was the unwitting savior of the Doge. Worried for the tumult and the shouting, out of the window, the old woman had inadvertently drop a mortar on the head of standard-bearer, the soldier next to Tiepolo, who bore the banner with the inscription “Libertas”, killing him. The fact that at the same time they were attacked by the Duke’s guards, led  them to the idea that the conspiracy was discovered, and caused the general retreat of the rebels.

In gratitude for the old woman who had knocked down the conspiracy of Tiepolo, the Doge himself conceded to the woman and his descendants the right to display on the window the banner of St. Mark’s (Venice’s flag) on the 15th of June and the other solemnity. The woman also asked that the procurators of San Marco, the owners of the house where he lived, and the beneath shop, to maintained the annual rent of the “house from which he had made ​​the gesture that had saved the Serenissima” (15 ducats) forever, to all its descendants.
BajamonteTiepolo“The repression of the conspiracy was immediate. Bajamonte Badoer was tried and beheaded, Tiepolo, and its close allies (who enjoyed the protection of important foreign
personalities, the Pope, and many Venetian families of the Great Council) were exiled for four years in Slavonia
It was decided “the demolition of the house of Tiepolo in the parish of St. Augustine (in its place was installed in 1364, a “column of infamy”. Now in memory of the event remains an engraved stone on the corner of Campo Sant’Agostin, with the following inscription: “LOC. COL. BAI. tHE. MCCCX” Here was located the column of Baiamonte 1310), and the
Ca ‘Granda Querini palace,from which remain only two large arches, which in 1339 were incorporated into the new headquarters of the slaughter of Rialto.
The remaining insurgents captured in Rialto were pardoned on condition that they did an
act of submission to the Doge and to the Republic.rialto macello

To counteract the new aristocratic conspiracies against the order of the Republic, the Grand Council created the Council of Ten  http://www.infoplease.com/encyclopedia/history/ten-council-of.html  (July 10, 1310), and a citizen militia under the command of Capisestiere, who responded to the call “loose ” of the bells of St. Mark .

 

 

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Congiura del Tiepolo e la vecchia del mortaio

Congiura del Tiepolo e la vecchia del mortaio.

congiuraNel 1310 nasce una congiura contro il governo della Repubblica di Venezia guidata dai patrizi Marco Querini, Bajamonte Tiepolo e Badoero Badoer. Il termine Dai del sotoportego,la fondamenta ed il ponte omonimo ,a San Marco ,viene dal esclamazione Dalli,prendili,alludendo alla congiura contro la repubblica attuata dal nobile Baiamonte Tiepolo a san Polo. Sul balcone sovrastante alle Mercerie Meridionali,nel Sotoportego del Capello nero (dal nome di un antichissimo albergo) ,vicino all’attuale Torre dell’Orologio,si trova un rilievo marmoreo che ricorda la “dona del mortier” (mortaio).Sul pavimento sottostante si trova una pietra con la data del avvenimento. Nell’ 1310 ,giugno ,una rivolta sconvolge Venezia .Tre giovani nobili Baiamonte Tiepolo ,Marco Querini e Badoero Badoer si misero contro il doge Pietro Gradenigo,e volevano istituire un nuovo governo oligarchico favorevole al papato. La guerra di Ferrara, fortemente voluta dagli torre dell orologioaristocratici,fece perdere al papa una città che li garantiva acceso al Po ,nonché le saline di Comacchio.La lega papalina (alla quale aderivano i principali stati Italiani,espugnava Ferrara (anche grazie a una pestilenza ) che ridusse la capacita di difesa della città.Il doge Pietro Gradenico si dimostro irremovibile nel difendere l’autonomia della Repubblica nei confronti del Papa. Ma a questa decisione si contro pone un gruppo di antiche famiglie che consideravano immorale ribellarsi alla volontà del papa .La congiura condotta da i tre nobili era scontenta anche per il fatto che il Gran Consiglio impediva a molte famiglie dotate di ricchezze ed ambiziose ,ma prive dei titoli necessari per partecipare al governo dello stato. Nelle riunioni tenute dai congiurati nella Ca’Granda dei Querini, emerse la necessità di rovesciare il governo aristocratico e di sbarazzarsi del doge Gradenigo, “il principale responsabile, della disastrosa guerra con il Papato, della scomunica ricaduta sulla città, dell’esclusione di tanti cittadini dal governo e delle azioni di giustizia arbitraria condotte contro gli mortaiooppositori”.L’azione venne fissata per l’alba di domenica 14 giugno 1310.L’attacco sarà dato con tre colonne di uomini armati.Le prime due , comandate da Marco Querini e Bajamonte Tiepolo, partendo da Rialto dovevano attaccare simultaneamente piazza San Marco, la prima da nord-ovest, attraverso la calle dei Fabbri, la seconda da nord, attraverso la via delle Mercerie, cogliendo di sorpresa le guardie del Palazzo Ducale. La terza colonna, comandata da Badoero Badoer,andata a raccogliere gente dalle zone di Padova,sarebbe tornata a Venezia per via acquea .

Il Doge fu avvertito pero da Marco Dona che dopo essersi unito alla congiura ,cambio idea .Il Doge convoca il consiglio ed i capi delle grande famiglie ,allarmo Arsenale e ordino alla podestà di Murano ,Burano e Chioggia di intercettare le barche di Badoer. I tre cappi non si sincronizzano a fatto ; la colona di Tiepolo si attardo a saccheggiare a Rialto ,Badoer viene bloccato da una tempesta.L’armata di Querini prendendo Calle dei Fabbri , punta sulla Piazza attraverso il Ponte dei Dai. Arrivò in piazza San Marco per prima, ma fu sconfitta dalle truppe del Doge, pronte a rispondere all’attacco. Nello scontro perirono ,il suocero di Tiepolo ,Marco Querini ed il suo cognato Benedetto ,figlio di Marco. La colonna di Tiepolo viene intercettata nello spazio angusto delle mercerie ,prima di vecchia del mortaioraggiungere San Marco.

In questo luogo si consuma una delle vicende più incredibili della storia di Serenissima :

Una donna anziana ,vedova e povera,il cui nome sarebbe stato Giustina o Lucia Rossi abitava nelle zona delle Mercerie Meridionali,a pochi metri dalla Torre dell’Orologio . Secondo la tradizione,  fu l’inconsapevole salvatrice del Doge e di Palazzo Ducale.Richiamata dal tumulto e dalle grida ,affacciatasi alla finestra,l’anziana fece inavvertitamente cadere un mortaio sulla testa dell’alfiere , accanto a Tiepolo, che recava lo stendardo con la scritta LIBERTAS, uccidendolo . Il fatto che nello stesso tempo furono attaccati dalle guardie ducali, condusse a l’idea che la congiura fosse scoperta, e provocò la ritirata generale dei rivoltosi. In ringraziamento per l’anziana che aveva abbattuto la bandiera del Tiepolo,il Doge in  congiura  targa con data sul pavimentopersona concesse alla donna e ai suoi discendenti il diritto di esporre sulla finestra il gonfalone di San Marco ogni 15 di giugno e nelle altre solennità.La donna chiese inoltre che i Procuratori di San Marco,i proprietari della casa ove abitava, e della sottoposta bottega, li mantenesse  l’affitto annuo della “casa dalla quale aveva compiuto il gesto che aveva salvato la Serenissima” (15 ducati)  per sempre ,ai tutti i suoi discendenti “.   La repressione della scongiura fu immediata. BajamonteTiepolo1Badoer fu processato e decapitato, Tiepolo, ed i suoi stretti alleati (che godevano della protezione di importanti personaggi stranieri, del papa , e di molte famiglie veneziane del Maggior Consiglio ) furono esiliati per quattro anni in Schiavonia.Fu decisa “la demolizione della casa del Tiepolo in parrocchia di Sant’Agostino (al suo posto fu collocata nel 1364 una colonna d’infamia, adesso a memoria dell’evento rimane una pietra incisa sull’angolo di Campo Sant’Agostin,con la seguente scritta: “LOC. COL. BAI. THE. MCCCX” Qui era localizzata la colonna di Baiamonte 1310),e della Ca’ Granda dei Querini dela quale rimasero solamente due grandi arcate, che nel 1339 vennero inglobate nella nuova sede del macello di Rialto. I restanti rivoltosi catturati a Rialto furono amnistiati,a condizione che facessero atto di sottomissione al Doge e alla Repubblica. Per contrastare nuove congiure contro l’ordine aristocratico della Repubblica, il Maggior Consiglio creò il Consiglio dei Dieci (10 luglio 1310 ),e una milizia cittadina affidata al comando dei Capisestiere,che rispondeva ai richiami “sciolti a stormo ” delle campane di San Marco.

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Ca Dario palace Venice

 

Ca Dario palace

 

Ca Dario palace Ca Dario palace is famous for the supposed curse ,that is still over it. The Ca Dario palace is situated ,in Venice ,in the district of Dorsoduro , overlooks the Grand Canal.
All its owners have ended badly ,for the bankruptcy or violent death.The construction started in 1479 by Giovanni Dario (Ambassador to the Republic of Venice) and had to be dowry for his daughter Marietta, promised in marriage to a wealthy spice merchant, Vincenzo Barbaro, (owner of the homonymous palace in Campo San Vio ). The building was commissioned by the architect Pietro Lombardo.

Ca Dario palace, is built over an ancient Templar cemetery and due to a settling of the foundation is visibly tilted to the right. (The foundation is solid, the walls hold up very well – according to the the expertise of the Municipality). The façade in the Renaissance style, with beautiful circular medallions and marbles that decorate it, and with the sides in Gothic style, very popular in Venice.
At the base of the building is the inscription:
venezia ca dario inscriptionVRBIS GENIUS JOHN DARIUS (John [Giovanni] Dario patron of the city), to the fact that in 1479, managed to negotiate a peace with the Turks.

In 1908 Claude Monet use the building as a subject for a series of impressionist paintings. Ca Dario is often described as a “characteristic Venetian palace “, often compared to the Ca d’Oro. Ca Dario palace caught the attention of John Ruskin who described the decorations in his famous “The Stones of Venice”  .D’Anunzio also describes it : “crooked as a courtesan bent under the pump of his jewelry.”

The tragic fate that has followed most of its owners is attributes to a curse, that is in contradiction with  beauty of the palace. After the death of Darius Giovanni (1494 ) , the palace was inherited by his daughter Marietta and then passes into the possession of the Barbaro family until the early nineteenth century.” Marietta , the daughter of Giovanni Dario committed suicide when her husband Vincenzo Barbaro losing its political influence , died stabbed , in the midst of financial collapse”. Even their son died in Candia (now Iraklion , one of the Venetian possessions in the island of Crete ), in mysterious conditions. These three deaths caused a bad sensation among the Venetians who anagramate the inscription on the façade , transforming it in :SVB RVINA INSIDIOSA GENERO ( create insidious ruin ) .

ca dario palaceThe bad reputation of the building began to take shape in the early nineteenth century, when the descendants of the Barbaro family , Alessandro Barbaro sold it to Arbit Abdoll , an Armenian merchant of precious stones, which shortly after taking possession of the dwelling did bankrupt. In 1838 , Abdoll , was forced to sell Ca Dario palace for 480 pounds to Rawdon Brown , who, sold it four years later, because had no  money to renovate it. After a long period of time Radon Brown, the British scientist who became owner of the building in 1832 died mysteriously , apparently by suicide,together with his roommate.
After the war, Ca Dario was bought by Charles Briggs, an American millionaire, who, was forced “to flee” from Venice because of the continuous rumors about his homosexuality. Taking refuge in Mexico,  his lover committed suicide.

Remained without an owner,for a long time, in 1964 one of the possible buyers was the tenor Mario Del Monaco, but the negotiations broke down when, on his way to Venice to finalize the details of the contract, was the victim of a serious car accident that forced him to a long rehabilitation.

A few years later ,Ca Dario palace was bought by Count Lanze Philip Giordano, who was killed inside , in 1970, by a Yugoslav sailor named Raul Blasich (18 years),with whom he was in an intimate affair. After the murder Blasich, fled to London, where was assassinated.
Ca Dario palace was then purchased by Christopher ” Kit” Lambert , manager of the rock band “The Who” , but his drug dependency worsened and he breaks his relationship with the band , causing its financial meltdown . In 1978 , three years before his death ( falling down the stairs , it was hypothesized suicide ) Kit Lambert sold the palace to a Venetian businessman , Fabrizio Ferrari, who moved there with her sister Nicole, which died in a freak car accident with no witnesses. Fabrizio Ferrari , after a short time , was involved in a financial crash and was arrested on charges of beating a photomodel.
At the end of the eighties , the building was purchased by financier Raul Gardini , who wanted to make a gift to his daughter . After a series of economic downturns and involvement in the “Tangentopoli” scandal,he committed suicide in 1993 in circumstances that were never fully clarified .

The explanation of the deaths , according to some theories , is that Ca Dario palace rise over an alleged negative node of energy that flows through the city . Others hypothesis is that Ca Dario palace is influenced by the talisman designed to ward off negativity placed on the door of the near palace .
But it’s not always necessary to give credence to the legends . In the nearly five centuries of owners , some just have a bad end , among which only one was killed inside the palace . All the others lived their lives in peace. The term ” curse” began to appear only since the nineties , after the suicide of Gardini. Before that the Ca Dario palace was the seat of prestigious events , precisely due to its rich history , which makes us think that there is
nothing evil between those walls .
It is said many things abuot it, for example Ca Dario palace is still inhabited by the ghosts of previous owners.The Venetians believe it . Many of them keep away from the building.

You can found the documented history of the Ca Dario palace at : http://veneziacriminale.wordpress.com/2014/01/27/ca-dario-tra-maledizioni-e-realta-storica/

After the death of Ca Dario Gardini , do not stir up any interest in the market . At the end of the nineties the director and actor Woody Allen seemed willing to purchase the building, but desisted . On 2006, the Ferruzzi group concludes the preliminary round with a wealthy American entrepreneur , who has won Ca ‘ Dario palace, 800 square meters overlooking the Grand Canal , for only € 8 million . There are more than 15 years that is expected these  news.

Ca Dario Residence (not the palace)residenza ca dario venezia

has been recently renovated and from private home was transformed into a cozy guest house that offers its guests comfortable rooms, all soberly arredate. The residence is housed in a former convent and has a private courtyard .Situated about a 15 minute walk from the Saint Lucia train station , Ca Dario Residence offers a range of accommodation in the historic districts of Santa Croce and Cannaregio. The rooms are equipped with free Wi-Fi .It is also located close to the Jewish Ghetto, (850 meters from the residence Ca Dario.)  http://dipoco.altervista.org/venice-the-ghetto-of-the-jewish/  All apartments have air conditioning, kitchenette and satellite TV.

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Ca Dario Venezia

Ca  Dario



Ca  Dario e un palazzo di Venezia situato nel sestiere di dorsoduro che si affaccia direttamente su Canal Grande . Palazzo Ca  Dario e famoso per la presunta maledizione ,che secondo la legenda grava su di esso.Tutti i suoi proprietari sono finiti male, per la bancarotta o per la morte violenta.

ca' darioLa costruzione fu iniziata nel 1479,da Giovanni Dario,( ambasciatore per la Serenissima), come dote nuziale per la sua figlia  Marietta,promessa in sposa ad un ricco mercante di spezie ,Vincenzo Barbaro,(proprietario dell’omonimo palazzo in Campo San Vio). L’edificio viene commissionato dal architetto Pietro Lombardo.

Palazzo ,Ca  Dario, viene costruito sopra un antico cimitero (dei templari) e a causa di un assestamento delle fondamenta e visibilmente inclinato verso la destra .(Le fondamenta sono solide ,i muri reggono benissimo – secondo la perizia del Comune ).La facciata e in stile rinascimentale, con splendidi medaglioni circolari e marmi policromi che la decorano , e con i lati in stile gotico fiorito,molto diffuso a Venezia.
Alla base dell’edificio è presente l’iscrizione:venezia ca dario
VRBIS GENIO IOANNES DARIUS  (Giovanni Dario prottetore della citta),per il fatto che nel 1479, riuscì a negoziare un accordo di pace con i turchi.

Nel 1908 Claude Monet usa il palazzo come soggetto per una serie di dipinti impressionisti.Ca  Dario viene spesso descritto come un palazzo caratteristico di Venezia, spesso paragonato alla Ca’ d’Oro. Colpì l’interesse di John Ruskin che ne descrisse le decorazioni nel suo famosissimo “Le pietre di Venezia”. D’anunzio lo descrive “un sbilenco come una cortigiana piegata sotto la pompa dei suoi monili”.

Il tragico destino che ha seguito la maggior parte dei suoi proprietari confera al palazzo una maledizione,che e in contraddizione con la sua bellezza.

Dopo la morte di Giovani Dario (1494),il palazzo viene ereditato dalla sua figlia Marietta e poi passa in possesso della famiglia Barbaro fino al inizio del XIX secolo. Marietta ,la figlia di  Giovani Dario  si suicido ,quando il suo marito Vincenzo Barbaro perdendo la sua
influenza politica, mori accoltellato, in mezzo al collasso finanziario. Anche il loro figlio mori a Candia (attuale Iraklion,uno dei possedimenti Veneti nella isola di Creta) ,ucciso
da misteriosi assassini. Queste tre morti fecero scalpore tra i veneziani che anagrammarono l’iscrizione posta sulla facciata ,trasformandola in SVB RVINA INSIDIOSA GENERO (genero insidiosa rovina).

La cattiva fama del palazzo iniziò a delinearsi  all’inizio del XIX secolo , quando,i discendenti della famiglia Barbaro ,  Alessandro Barbaro lo vendette  ad Arbit Abdoll, un commerciante armeno di pietre preziose,che fece bancarotta poco dopo aver preso possesso della dimora. Nel 1838,Abdoll, fu costretto a vendere Ca  Dario per 480 sterline all’inglese Rawdon Brown, il quale, a sua volta, lo rivendette quattro anni dopo per mancanza di denaro per ristrutturarlo. Dopo un lungo periodo di tempo Radon Brown,lo scienziato inglese che divenne proprietario del palazzo nel 1832 morì misteriosamente con il suo coinquilino,pare per un suicidio.

Nel dopoguerra Ca  Dario fu acquistata da Charles Briggs,un miliardario americano, che fu però costretto a fuggire da Venezia a causa delle continue voci sulla sua omosessualità, rifugiandosi in Messico, dove il suo amante si suicidò.

Rimasta a lungo senza proprietario, nel 1964 uno dei possibili acquirenti fu il tenore Mario Del Monaco, che però ruppe le trattative quando, mentre si stava recando a Venezia per ultimare i dettagli del contratto, rimase vittima di un grave incidente stradale che lo costrinse a una lunga riabilitazione .

Pochi anni dopo Ca  Dario venne acquistata dal conte torinese Filippo Giordano delle Lanze, il quale venne ucciso all’interno del palazzo, nel 1970, da un marinaio Yugoslavo di nome Raul Blasich (18 anni ), con il quale intratteneva una relazione. Dopo l’omicidio Blasich, fuggì a Londra, dove venne a sua volta assassinato.

Il palazzo venne poi acquistato da Christopher “Kit” Lambert, manager del complesso rock Ca' DarioThe Who, pero la sua dipendenza dagli stupefacenti si aggravò e lui rompe suoi rapporti con la band, causando il suo tracollo finanziario. Nel 1978, tre anni prima della sua morte, (cadendo dalle scale: si ipotizzò un suicidio) Kit Lambert vendette Ca  Dario a un uomo d’affari veneziano, Fabrizio Ferrari, che vi si trasferì con la sorella Nicoletta, la quale
morì in uno strano incidente stradale senza testimoni. Fabrizio Ferrari, dopo poco tempo, fu coinvolto in un crack finanziario e venne anche arrestato con l’accusa di aver picchiato una modella.
Alla fine degli anni ottanta il palazzo venne acquistato dal finanziere Raul Gardini, intenzionato a farne dono alla figlia. Gardini, dopo una serie di rovesci economici e il coinvolgimento nello scandalo di Tangentopoli, si suicidò nel 1993 in circostanze mai del tutto chiarite.

La spiegazione delle morti ,secondo alcune ipotesi e che Ca  Dario sorga sopra un presunto nodo di energie negative che attraversa la città. Altri avanzano l’ipotesi che Ca Dario sia influenzata dal talismano volto ad allontanare la negatività posto sul portone acqueo del palazzo di fianco.

Ma non sempre bisogna prestare fede a certe leggende. In quasi cinque secoli di proprietari, solo alcuni hanno fatto una brutta fine, tra i quali solo uno fu assassinato dentro il palazzo. Tutti gli altri vissero la loro vita in tutta tranquillità. Il termine “maledizione” cominciò a comparire solo a partire dagli anni 90, dopo il suicidio di Gardini, prima il palazzo fu sede di prestigiosi eventi, grazie proprio alla sua ricca storia ,cosa che ci fa pensare che non ci sia nulla di malefico tra quelle mura.
Si sono dette tante cose, per esempio che Ca  Dario sia tuttora abitata dai fantasmi dei precedenti proprietari.I Veneziani ci credono, eccome. Molti si tengono alla larga dal palazzo.

La storia documentata del palazzo la trovate sul sito:  http://veneziacriminale.wordpress.com/2014/01/27/ca-dario-tra-maledizioni-e-realta-storica/

Dopo la morte di Gardini Ca  Dario,non suscito più alcun interesse sul mercato . Alla fine degli anni novanta il regista e attore Woody Allen pareva intenzionato all’acquisto dell’edificio, ma desistette. Nel 2006 ,il gruppo Ferruzzi conclude il preliminare con un facoltoso imprenditore americano, che si è aggiudicato Ca’ Dario, 800 metri quadri affacciati sul Canal Grande, per soli 8 milioni di euro. E più di 15 ani che si aspetta questa notizia.

residenza ca dario veneziaLa Residenza Ca  Dario  (non il palazzo ) è stata ristrutturata recentemente e da abitazione privata è stata trasformata in un accogliente affittacamere che offre ai propri ospiti comode stanze tutte sobriamente arredate.Situata a circa 15 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia, la Residenza Ca  Dario offre varie sistemazioni negli storici sestieri di Santa Croce e Cannaregio. Le stanze sono dotate della connessione Wi-Fi gratuita e si trovano nell’edificio principale della Ca  Dario o nella vicina dependance. Quasi tutte regalano una vista su un piccolo canale di Venezia. Ubicati vicino al Ghetto Ebraico, (a 850 metri dalla residenza Ca  Dario) .Tutti gli appartamenti dispongono di aria condizionata, angolo cottura e TV satellitare. Alcuni sono inoltre caratterizzati da travi a vista. La Ca  Dario sorge all’interno di un ex convento e vanta un cortile privato e una reception, dove si svolgeranno il check-in e la consegna delle chiavi.

 

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The Casino of Venice

The Casino of Venice
casinoThe origin of the word  Casino (small house) provides a clear description of these places: small but cozy and intimate places, where you could meet friends. The first gambling house (the Foyer of St. Moses) was born in Venice in 1638.   http://dipoco.altervista.org/gambling-venice/
In 1946 the municipality of Venice buys Ca ‘ Vendramin Calergi palace, and opens on the second floor of the building, the headquarters of the Venice Casino.

In the 1930, is made ​up  the Lido of Venice’s Casino.

On 1999 was inaugurated at Ca ‘Noghera near the airport ,a new casino, the first American casino opened in Italy.

The Casino of Venice is immediately established itself as the center of entertainment for international notoriety. The heart of the Venice,  beat on the Grand Canal at Ca ‘Vendramin Calergi, site of the classic games casino.

casino veneziaAround 1481, the family Loredan (Andrea Loredan, powerful exponent of the Venetian nobility, a family from were came three Venetian Doges ) built the future casino. The decorations of the interior walls were made from the “most brilliant among the builders of the Renaissance” Mauro Codussi. The walls,  are covered with stucco  (  actually once were decorated with frescoes which were the allegorical figures, painted by Giorgione,the famous painter). But ,in 1581, the Loredan family, in financial difficulties,were forced to sell the building, and after several passages of property, passed to Calergi. In 1739, the Vendramin family, linked by kinship with the Calergi family   became the new owners of the building , and so ,the palace took the name of these two families linked by kinship Vendramin Calergi.

With an renaissance Venetian style , residence of the Doges ( Loredan family ) , residence of  casino carlenghi Richard Wagner , is one of the most elegant buildings overlooking the Grand Canal. Ca’Vendramin Calergi  palace has a ground floor , with access to water from the Grand Canal , the main floor , featuring a large central hall and three smaller rooms decorated in the renaissance style. The interiors of the palace are impetuous . From the ceiling frescoes in chiaroscuro (light and shade),with allegories (The Bridal Allegory , painted by Gian Battista Crosato , Venetian painter 1700), leather upholstery golden or crimson damask, faux finishing or white and gray coating, the beautiful paintings ( by Nicolò Bambini , a Venetian painter of the late seventeenth century ) , has all the charm of the Renaissance style . The floors in Venetian style, very hard to find other,” self sustained wooden planks”, like “upturned keels of the boats ” that , by virtue of their particular architecture ,oscillate when walked on.

 casino backyard garden Near the seventeenth-century wing (called White Wing ) ,to the right side of the building, is a decent garden , also accessible from the canal through a gate whose pillars are topped by two large statues. On the back of the building is a small courtyard , enclosed on one side by a wall, from which , in addition to an elegant entrance is a plaque that commemorates the death of Wagner who :” took place within the walls of the palace .”

Like almost all the palaces of Venice even this has its own deadly story , a terrible crime .

One night in 1658 the three Grimani brothers (sons of Vettor Calergi’s sister , who had married a Grimani ) ,kidnapped Francesco Querini Stampalia , their arch enemy and brought him into the palace . After a series of tortures the prisoner was killed , but the government of Venice discovered the crime, and the three Grimani were banished forever from the territories of the Republic. The rooms of the building where  Querini had been murdered was demolished and in its place was built a column of infamy to commemorate the event .But the three brothers Grimani managed to return to Venice in 1660, paying a  bribe to the Republic ( 7350 ducats to support the war against the Turks ) , rebuilt the rooms destroyed and “all was forgotten”.
casino lidoUntil a short time ago, the beautiful palace Ca’Vendramin Calergi was the winter Venice Casino , but the municipality were allowed to have even a summer casino on the Lido island. The idea of ​the construction of the Casino Lido in Venice was founded in 1936. At Lido was chosen an area close to the beautiful Hotel Excelsior on a former Austrian fort which allowed the use of the  foundations and much of the demolished masonry for the building of the new casino . The Lido Casino  were built in just eight months , inaugurated on  June 30, 1938 and was the last of the great Venetian inauguration of the Fascist era.

casino lidoThe interiors of the palace were decorated with most beautiful light marbles, mirrors, glass and majestic chandeliers . The Casino has a ballroom , a mechanical stage , which ” … installed in the center of the room … was a particular technical innovation by being the first in this genre built in Italy.” This rich Palace functioned as Casino only fifty years after being equipped with heating, air conditioning and security , at the end of the nineties was closed ,for the building of the new Casino of Ca ‘ Noghera .

Currently it is re-opened only at the Venice International Film Festival and licensed for use, for those days , by the Cultural Society ” La Biennale di Venezia .”
Casino of Lido became known in 1984 with the famous robbery made by Felice Maniero , who ensure “the protection racket” of the Casino. When he was no longer being paid , he decided to rob it .

“Felice Maniero, boss of the “Mala del Brenta ” gang – robbery of billions against the Casino of Venice – (il Gazzettino ,the local newsparer)

It was a night in April 1984 , the roulette had closed from  half an hour .
The attak was safe , with the ” sure informations ”  from a croupier bought by Mario Artuso , the cashier of Mala . It was 2:43 a.m. when the commando enters on the ” stage” . The group is made ​​up of seven people. That night wore also ski masks, guns in big quantity and the inevitable M16 gun. They come with a motor boat that is moored at a wharf near the Casino .They climbed over the wall that divides the Palazzo del Cinema (the place of the festival of the movie ), from the garden of the Casino ,and come screaming and showing their arms. The message is clear : this is a robbery and nobody joking . Five of the thugs go up to the third floor while two remain to wach the place. An office boy, a policeman and two controllers the are threatened to lie down on the floor room . On the third floor , in a room were some lingered players of the ” chemin de fer ” .Some rubbers , pushing them , throw them to the ground while others are already going to the chambers of safes . Will “clear” everything and in a few minutes, the bandits left the building with two and a half billion of italian  lire  in cash. ( 1 euro = 1,936 italian lire ).

ca noghera casinoIn 1999 , close to the airport Marco Polo was born Ca ‘ Noghera , the first American-style casino in Italy . A dining tables 1000 square meters offers the best of American games (Fair Roulette, Black Jack and Poker ) . Now also offering important Punto Banco and a touch of the French game with the arrival of the Chemin de Fer and French Roulette . In addition, a poker room dedicated to the ” Texas hold ‘ em” in the form of tournament poker .

The traditional games ( or European ) in use in Italian casinos are: Trente et quarante ,French Roulette , Chemin de fer, Boule , Baccarat . In the year 1980 were introduced American games : American Roulette , Poker and Slots .
Entering the Club is easy: just make a request on the first visit to one of the two seats of the Casino Venezia.The cards and related benefits are issued immediately , free of charge and simple request.

Bad news comes from the municipality that wants to sell the Venice Casino .

” Casino di Venezia , we start with privatization.
Although they get on the casino double or triple its market value , there is nothing that undersell the history, culture and traditions of a territory, of a piece of Italy.One solution would be to put the gambling house on the internet with a broader international system , to beat the competition and maintain the attractiveness resource for tourism , an important city’s economy ” . The motivation …. the casino cost too much to the municipality has not  the alleged receipts.

 

casinoWARNING: The pathological gambling is a behavioral disorder that includes “azzardonella” a diagnostic category of obsessive-compulsive symptoms consisting of obsessive thoughts associated with particular actions or rituals to be performed, which attempt to neutralize the obsessions. The pathological player shows an increasing dependence on gambling, increasing the frequency of play, the time spent to play, the amount spent in an attempt to recoup the losses by investing more of its economic possibilities and neglecting the normal tasks of life to engage in play.

 

 

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Casinò di Venezia

 

Casinò di Venezia

casinòL’origine della parola casinò (piccola casa) fornisce chiaramente una descrizione di questi locali: luoghi piccoli, ma accoglienti ed intimi, dove si poteva incontrare gli amici .La prima casa da gioco (il Ridotto di San Moisè) è nata a Venezia nel 1638. Nel 1946 il comune di Venezia acquista Ca’ Vendramin Calergi e apre, al secondo piano del palazzo, la sede principale del casino di Venezia.Negli anni trenta viene costituito il Casinò di Venezia al Lido. Nel 1999 è stato inaugurato a Ca’ Noghera un nuovo casinò , il primo casinò all’americana aperto in Italia.

Il Casinò di Venezia si è subito affermato come centro di intrattenimento dalla notorietà internazionale .Il cuore del Casinò di Venezia batte sul Canal Grande a Ca’ Vendramin Calergi, luogo dei giochi classici.

casinò venezia

Intorno al 1481,la famiglia Loredan (Andrea Loredan, potente esponente del patriziato veneziano, erede di una famiglia che diede alla Serenissima ben tre Dogi) fece costruire il palazzo.Le decorazioni di alcune pareti interne furono fatte dal più geniale tra i costruttori del rinascimento Mauro Codussi . Le pareti sono rivestite oggi a stucco, in realtà un tempo erano decorate da affreschi che riproponevano figure allegoriche, dipinte dal Giorgione. Nel 1581 i Loredan ,in difficoltà economiche, furono costretti a vendere l’edificio, e dopo vari passagi di proprietà , passò ai Calergi.Nel 1739, famiglia Vendramin, legata da parentela con i Calergi che nel frattempo, grazie a un matrimonio, erano diventati Calergi-Grimani ,divennero i nuovi proprietari e il palazzo prese il nome di queste due famiglie legate da parentela: Vendramin Calergi.


casinò internoStile rinascimentale (veneziano), residenza di dogi (famiglia Loredan ) , dimora di Richard Wagner, è uno dei più eleganti palazzi che si affacciano sul Canal Grande. Ca’ Vendramin Calergi è costituita da un pianterreno, con accesso acqueo dal Canal Grande, dal piano nobile, caratterizzato da un ampio salone centrale e da tre sale minori decorate in stile rinascimentale.Gli interiori di questo palazzo sono impetuosi .Dai soffitti con affreschi a chiaro scuro, con allegorie, ( Allegoria Nuziale,realizzata da Gian Battista Crosato, pittore veneziano del ‘700 ) ,di tappezzerie in cuoio dorato,a fondo cremisi o di damasco ,oppure di rivestimenti a marmorino bianco e grigio ,alé tele ( firmate Nicolò Bambini, pittore veneziano della fine del Seicento) ,tutto ha il fascino dello stile rinascimentale .I pavimenti in stile veneziano, ormai introvabili – assi di legno auto sostenute come chiglie di barche rovesciate che, in virtù della loro particolare architettura, oscillano quando vi si cammina sopra.

casinò venezia -il giardinoDavanti all’ala seicentesca (detta Ala bianca), a destra  dell’edificio, ce un discreto giardino , accessibile anche dal canale attraverso un cancello i cui pilastri sono sovrastati da due grandi statue.Sul retro il palazzo presenta una piccola corte, chiusa su un lato da un muro di cinta, presso il quale, oltre a un elegante ingresso , è affissa una lapide che ricorda la morte di Wagner “avvenuta fra le mura del palazzo”.

Come quasi tutti i palazzi di venezia anche questo ha la sua storia funestata ; un terribile delitto.

In una notte del 1658 i tre fratelli Grimani (figli di sorella di Vettor Calergi,che aveva sposato un Grimani ) rapirono Francesco Querini Stampalia, loro acerrimo nemico e lo portarono nel palazzo. Dopo una serie di torture il prigioniero venne ucciso , ma il Governo di Venezia scoprì il delitto,ed i tre Grimani furono banditi per sempre dai territori della Repubblica . L’ala in cui Querini era stato assassinato fu fatta demolire e al suo posto
fu costruita una colonna d’infamia per ricordare l’evento. I tre Grimani però nel 1660 riuscirono a tornare a Venezia, pagando una tangente alla Repubblica (7350 ducati per sostenere la guerra contro i Turchi), ricostruirono l’ala distrutta e tutto fu dimenticato.
Fino a poco tempo fa il bellissimo palazzo Cà Vendramin Calergi era la sede Invernale del Casinò di Venezia ,ma li fu concesso, di avere anche una sede estiva al Lido.

casinò lidoL’idea della costruzione del Casinò di Lido a Venezia nasce nel 1936 .
Al Lido venne scelta una zona vicina al bellissimo Hotel Excelsior su un ex forte austriaco che, demolito permetteva l’utilizzo delle fondazioni e buona parte della muratura per il nuovo casino.Il Casinò del Lido, realizzato in soli 8 mesi, venne inaugurato il 30 giugno 1938 e fu l’ultima delle grandi inaugurazioni veneziane del epoca fascista.Gli interni del palazzo vennero abbelliti con dei marmi chiari più belli d’Italia, specchi, vetri e maestosi lampadari.Il Casinò venne dotato di un salone delle feste, un palcoscenico meccanico, il quale “…installato al centro della sala…costituiva una particolare novità tecnica essendo il primo in tale genere costruito in Italia”.Questo ricco Palazzo del Lido funzionò come Casinò solo una cinquantina d’anni, dopo essere stato dotato di impianti di riscaldamento, condizionamento e di sicurezza, alla fine degli anni Novanta venne chiuso per la creazione in terraferma del nuovo Casinò di Ca’ Noghera.

Attualmente viene riaperto solo in occasione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e concesso in uso, per quei giorni, alla Società di Cultura “La Biennale di Venezia”.
Il casinò di Lido diventa notorio nel 1984 con il famoso colpo messo a punto da Felice casino lidoManiero, prima taglieggiatore del Casinò e che poi,  ( quando non veniva più pagato),decise di rapinarlo. Felice Maniero, boss della Mala del Brenta – rapine di miliardi ai danni del Casinò di Venezia –

Era una notte di Aprile del 1984, le roulette avevano chiuso da mezz’ora .L’attaco e sicuro ,con la “dritta” arrivata da un croupier a Mario Artuso, il cassiere della Mala. Sono le 2.43 quando il commando entra “in scena”. Il gruppo è composto da sette persone. Anche quella notte portavano passamontagna, pistole in quantità e l’immancabile M16. Arrivano con una barca a motore che viene ormeggiata a un pontile vicino al Casinò. Scavalcano il muretto che divide il Palazzo del Cinema dal giardino ed entrano urlando e mostrano le armi . Il messaggio è chiaro: questa è una rapina e nessuno sta scherzando. Subito cinque dei malviventi salgono al terzo piano mentre due rimangono a fare da palo. Un fattorino, un poliziotto e due controllori di sala vengono fatti distendere a terra. Al terzo piano, in una stanza dove si sono attardati dei giocatori di “chemin de fer” alcuni entrano e spingendoli, li gettano a terra mentre altri stanno già andando verso le stanze delle casseforti. Ripuliranno tutto ed in pochi minuti, i banditi lasciano il palazzo con due miliardi e mezzo lire in contanti.(1,936 lire = 1 euro)
ca nogheraNel 1999, vicino all’aeroporto Marco Polo, è nato Ca’ Noghera, il primo Casinò all’americana in Italia.Una sala tavoli da 1000 mq offre il meglio dei giochi americani (Fair Roulette, Black Jack e Poker). Ora anche un’offerta importante di Punto Banco e un tocco di gioco francese con l’arrivo dello Chemin de Fer e della Roulette Francese. Inoltre una poker room dedicata al” Texas hold ’em ” poker in forma di torneo.

Gli giochi tradizionali (o europei) in uso nei casinò italiani sono: Roulette francese, Trente et quarante, Chemin de fer, Boule, Baccarat. Negli anni ottanta sono stati introdotti i giochi americani: Roulette americana, Poker e Slot machine.
Entrare nel Club è facile: basta farne richiesta alla prima visita presso una delle due sedi del Casinò di Venezia.La card e i benefit correlati vengono rilasciati immediatamente, gratuitamente e a semplice richiesta.
Una bruta notizia arriva da parte del comune che vuole vendere il casinò di Venezia.

“Casinò di Venezia, si parte con la privatizzazione.
Anche se il casinò fruttasse il doppio o il triplo del suo valore commerciale, non si fa altro che svendere la storia, la cultura e la tradizione di un territorio ,di un pezzo di Italia.Una soluzione potrebbe essere quella di mettere in rete la casa da gioco con un sistema più ampio internazionale, per battere la concorrenza e mantenere una risorsa attrattiva per il turismo, importante economia della città.” (il Giornale)
ATTENZIONE :Il gioco d’azzardo patologico è un disturbo del comportamento che rientra azzardonella categoria diagnostica dei disturbi ossessivo-compulsivi,una sintomatologia costituita da pensieri ossessivi associati ad azioni particolari o rituali da eseguire, che tentano di neutralizzare l’ossessione.Il giocatore patologico mostra una crescente dipendenza nei confronti del gioco d’azzardo, aumentando la frequenza delle giocate, il tempo passato
a giocare, la somma spesa nel tentativo di recuperare le perdite, investendo più delle proprie possibilità economiche e trascurando i normali impegni della vita per dedicarsi al gioco.

 

 

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Homosexuality in Venice in the Middle Age

Homosexuality in Venice in the Middle Age

The word homosexuality was created by merging the greek word “omoios”, which means
 homosexuality similar  and the Latin word “sexus”, which means ” sex,” and refers to ” a disposition to experience sexual , emotional or romantic attraction to persons of the same sex. ” Homosexuality is found in many animal species. The spread of homosexuality in humans is difficult to determine accurately , although in many ancient cultures homosexual relations were highly prevalent.

The history of homosexuality is also the story of social attitudes towards a possible behavior perceived as ” deviant “. The social attitude toward homosexual behavior has known moments of relative tolerance , during which the society admitted a certain degree of discussion and public exhibition of the topic, also through art and cultural productions ( for example in classical Athens , Renaissance in Tuscany , or Berlin and Paris before the war ) , however, alternating with moments of harsh repression .

eresy

eresy

With the birth of the gay movement , you can finally look at this world as a ‘community ‘ structured according to their values and their rituals .But how was seen in the past homosexuality. The male was brought up to be master and ruler in the erotic relationship , and this demanded to be also in the homosexual relationship. When speak about homosexuality at that times, speak almost automatically ,about a relationship between an adult and a boy of age  between fourteen and eighteen (remember that at the time puberty came later).

One of the reasons , tacitly accepted even by parents , was “ to be initiated to sexuality, although, in a way felt as a ” surrogate” and certainly not satisfactory . ” The second important reason was the money (very important in a poor society like that .) The money that a guy could add to the family budget from prostitution were not frowned upon by all households and not all parents were willing to ask from where the money came.The third reason was to attract the attention of an adult ( another important aspect when the boy want to have a career) .It was good use among the nobles to agree to take home a “boy ” as roundsman, and in return he could take it to bed without problems.In the Middle Age in Venice were the so-called  ” boccia da cullo”.

homosexuality

homosexuality

The Serenissima Republic emits laws, which punish harshly the conduct “against nature” ;the homosexuality .Homosexuals were hanged between the two columns of the St. Mark square, and then burned until “they were reduced to ashes” .A really big blow staged the magistrates of the republic of Venice in 1407: thirty sodomites were discovered and prosecuted. The event , beyond the serious political complications which caused (fourteen defendants were nobles) becomes a great interest for us,because it is one of the first traces of a network of acquaintances among the sodomites in the Italian cities of the Middle Ages .

Mass arrests continue to punctuate the trial papers Venetian for centuries . We find another example already in 1422 : nineteen people involved , including three barbers and several minors , then in 1464 are indicted fourteen people ( including five nobles) , but many of them fleeing before being arrested.On 1474 six sodomites ,two of which nobles co-defendants. The story takes on the hues of a thriller when the accuser is mysteriously murdered.

homosexuality

homosexuality

But by the presence of the homosexuality ,speak to us even the very laws of Venice. One of them, in 1450 , mentions the arcades near the Rialto and the church of St. Martin as meeting places of sodomites . In addition, the Arsenal supervisors, where the church of St. Martin is, decided that ” at the

expense of our Treasury the portico of St.Martin , will be shut with big axis ,doing four doors on all four sides of the columns, which will be opened and closed in accordance with the timetable of the church .

 

san martino

san martino

” Five years after this decree , in 1455 , it was decided to patrol certain areas of Venice, to prevent that the sodomites find themselves in their meeting places.In 1488 an edict requires to close with wooden planks the porch of the church of Santa Maria Mater Domini for the same reasons it was already closed St. Martin porch. ” A further list of places “to watch” is drawn in a decree of 1496 , which lists : ” stores, country houses, schools, all the arcades, the houses of scaleteri (bakers), taverns, brothels ,houses of prostitutes . “Some decrees of the “Council of ten” promulgated in the same century , announce , to eradicate ” abhominabile vitium sodomiae . ” Were elected two nobles for only district who had to pick the college of deputies each Friday ,to investigate above the homosexuality . The doctors and barbers, called to treat any man or female, had three days to denounce their “secrets of love “. The members of the patrols will be required to interrogate and  investigate if someone manages public places or houses that are called “country houses” (taverns), in which is committed illegal and dishonest acts, or if there are frequent street conversations between not apropriate age friends, ie adults conversing with boys. A new decree , this time to be monitored also scaleteri ( bakers ) , ” because we have been warned the fact that the home of many scaleteri of our city , many young people, and others of different ages and conditions,found by day and by night , and play here and keep tavern, and many commit dishonest acts and sodomy . ”

veronica franco

veronica franco

The most famous , processes, many cases against homosexuals or violence ” against nature” are those against Francesco Cercato who was hanged for sodomy between the columns of the Piazzetta San Marco in 1480 , and that Francesco Fabrizio , priest and poet, who was beheaded and burned in 1545 for the ” unspeakable vice .”The Counter-Reformation, the response to the reform of Martin Luther ( established by the Council of Trent, 1570) had as its purpose to ” imprint a more severe moral and Christian spirit .” The main problem of Venice, a country crossroads of people coming and going throughout the Mediterranean , homosexuality ( a common practice in Venice) was sentenced in Council of Trent .As a result of this reform , the Senate ,decreated that in some places of the city were allowed to put whores who “will showcase their virtues to attract a growing number of men and so firmly maintain the uses of an heterosexual culture“. On the “Carampane area ” , near the Rialto , Venice was one of the areas in which the prostitutes of Venice were forced to concentrate since the fifteenth century to the disposal of public order laws .In 1509 there were 11,654 courtesans in Venice surveyed ( out of a population of 150,000 inhabitants … )

http://dipoco.altervista.org/venice-history-courtesans/

It was not supposed to be easy for sodomites to live peaceful and without guilt . In a world dominated by the church the sin was punished not only by men but also by God.
Despite this, the homosexuality still persists, and occurs especially to young people ,that
could lead to difficulties in socializing and serious consequences for the individual,
including suicide.

 

 

 

 

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Omosessualità nella Venezia rinascentista

Omosessualità nella Venezia.

omosessualitàLa parola omosessualità e stata creata fondendo il termine greco omoios, che vuol dire “simile”, e il termine latino sexus, che vuol dire “sesso”,e si riferisce ad “una disposizione all’esperienza sessuale, affettiva o di romantica attrazione verso le persone dello stesso sesso”.

 

Per l’uomo la penetrazione rettale è il modo più efficace per stimolare la radice del suo membro e la prostata, zona altamente erogena. Qualcuno raggiunge l’orgasmo solo così, mentre altri lo raggiungono affiancando contemporaneamente la masturbazione. L’omosessualità si riscontra in molte specie animali.La diffusione dell’omosessualità nella specie umana è difficile da determinare accuratamente, benché in molte antiche culture le relazioni omosessuali fossero altamente diffuse.

La storia dell’omosessualità

è anche una storia degli atteggiamenti sociali possibili verso un comportamento percepito come “deviante”.L’atteggiamento sociale verso i comportamenti omosessuali ha conosciuto momenti di relativa tolleranza, durante i quali la società ammetteva un certo grado di discussione ed esibizione pubblica del tema, anche attraverso l’arte e le produzioni culturali (come è avvenuto per esempio nell’Atene classica, nella Toscana del Rinascimento, o a Berlino e a Parigi nell’anteguerra) alternandoli però a momenti di repressione durissima.
Con la nascita del movimento gay,si può finalmente guardare a questo mondo come a una “comunità'” strutturata secondo valori e rituali propri.

Ma come era vista in passato la omosessualità .

In antichità ,il maschio era educato per essere padrone e dominatore nel rapporto erotico e di coppia, e tale esigeva di essere anche nel rapporto omosessuale.  Nella Roma antica, sodomizzare uno schiavo era legale,ed era il segno di potenza del  padrone.

 

omosessualità

omosessualità

Quando si parla di omosessualità in quest’epoca si parla infatti, quasi  automaticamente, di un rapporto fra un adulto e un ragazzo d’eta’ compresa tra i quattordici e diciott’anni (si ricordi che la pubertà all’epoca arrivava più tardi).
Uno dei motivi,che era accettato tacitamente anche da parte dei genitori ,era ” di essere iniziato alla sessualità, seppure in un modo sentito come “surrogato” e non certo soddisfacente”.Il secondo motivo ,anche questo abbastanza importante era il denaro (molto importante in una società povera come quella ).I soldi che un ragazzo potesse aggiungere al bilancio familiare prostituendosi non erano malvisti da tutte le famiglie e non tutti i genitori avevano voglia di chiedersi da dove venissero.Infine il terzo motivo era quello di attirare l’attenzione di un adulto (altro aspetto importante quando la condizione di giovane non era invidiata e “centrale” come nella cultura attuale).
Era buon uso tra i nobili di accettare di prendere in casa un “figlio” per garzone, e in cambio avrebbe potuto portarselo a letto senza problemi.Nascono cosi i cosi detti “boccia da cullo”.

eresia

eresia

Non doveva essere facile per i sodomiti vivere sereni e senza sensi di colpa. In un mondo dominato dalla chiesa il peccato era punito non solo dai uomini ma anche da Dio.
La Serenissima Repubblica emette leggi,che puniscono aspramente gli comportamenti “contro natura”umana cioè la omosessualità. Gli omosessuali venivano impiccati nelle due colonne della piazzetta di S. Marco e poi bruciati fin che fossero ridotti in cenere.Un colpo davvero grosso misero in scena nel 1407 i magistrati della repubblica di Venezia: trentacinque sodomiti (non si sa,per la mancanza di documenti, se ad uno ad uno o tutti assieme) furono scoperti e processati. L’avvenimento, al di la delle gravi complicazioni politiche che causo’ (quattordici imputati erano nobili) diventa per noi un grande interesse,perché costituisce una delle prime tracce di una rete di frequentazioni fra sodomiti nelle città italiane del medio evo.

san martino

san martino

Gli arresti in massa continuano a costellare per secoli le carte processuali veneziane. Ne troviamo ad esempio un altro già nel 1422: diciannove le persone coinvolte, fra cui tre barbieri e parecchi minorenni ,poi nel 1464 vengono incriminate quattordici persone (fra cui cinque nobili), molte delle quali pero fuggono prima della cattura.Nel 1474 abbiamo ancora sei sodomiti (due dei quali nobili) coimputati. La vicenda assume le tinte di un thriller quando l’accusatore viene misteriosamente assassinato.Ma di questa presenza strutturata ci parlano anche le leggi stesse di Venezia .Una di esse, nel 1450, menziona i portici vicini a Rialto e quello della chiesa di S. Martino come luoghi d’incontro di sodomiti. Inoltre i supervisori dell’Arsenale (presso cui si trova la chiesa di S. Martino, ) decidono che “a spese del nostro Tesoro sia fatto chiudere con grosse assi il predetto portico di san Martino, facendo fare quattro porte ai quattro lati delle colonne, che stiano aperte e chiuse secondo gli orari delle porte della chiesa” . Cinque anni dopo questo decreto, nel 1455, viene deciso di pattugliare certe zone di Venezia, per impedire ai sodomiti di usarle come luoghi di incontro.

Nel 1488 un editto impone di chiudere con assi di legno anche il portico della chiesa di Santa Maria Mater Domini per i motivi per cui si era già chiuso quello di S. Martino”. Un’ulteriore lista di luoghi da sorvegliare viene stilata in un decreto del 1496, che elenca “magazzini, bastie, scuole, tutti i portici, le case degli scaleteri, taverne, postriboli,
case delle prostitute; coloro che (le pattuglie) avranno trovato nei luoghi sospetti  li dovranno arrestare”.
Alcuni decreti del Consiglio dei X promulgati nel medesimo secolo, annunciano che, per estirpare «abhominabile vitium sodomiae», si erano eletti due nobili per contrada.Ogni venerdì si doveva raccogliere il collegio dei deputati ad inquisire sopra i sodomiti. I medici e i barbieri, chiamati a curare qualche uomo o anche qualche femmina, avevano tre giorni per denunciare all’amministrazione le loro”confidenze amorose”.Gli membri delle pattuglie saranno tenuti a interrogare e investigare se qualcuno gestisca luoghi pubblici o case che vengono chiamati “bastie” (taverne), nelle quali solitamente vengono commessi molti atti illeciti e disonesti,oppure se esistano frequentazioni di eta’ non conveniente, vale a dire adulti che conversano insieme a ragazzi.
SAM_8224Un nuovo decreto, questa volta per sottoporre a sorveglianza anche gli scaleteri (pasticceri), “poiché siamo stati avvertiti del fatto che nella casa di molti scaleteri di questa nostra città molti giovani, ed altri di diverse eta e condizioni, si ritrovano di giorno e di notte, e qui giocano e tengono taverna, e commettono molti atti disonesti e più famosi, processi , molti casi contro omosessuali o per violenza “contro natura” sono quelli contro un tale Francesco Cercato che fu impiccato per sodomia tra le colonne della Piazzetta San Marco nel 1480, e tale Francesco Fabrizio, prete e poeta,che fu decapitato e bruciato nel 1545 per il “vizio inenarrabile” La controriforma,cioè la risposta alla riforma di Martin Lutero (stabilita dal concilio di Trento 1570) aveva come scopo quello di “improntare una morale più severa e di spirito cristiano”.Il problema principale di Venezia ,un paese di crocevia di gente che andava e veniva per tutto il Mediterraneo, la sodomia (la pratica più diffusa in Venezia) fu condannata nel concilio di Trento.In seguito ala questa riforma il Senato deliberò che nei certi posti della città fosse concesso alle Meretrici di mettere in mostra le proprie virtù per “attirare un pubblico di uomini sempre più numeroso e mantenere così ben saldi gli usi di una cultura eterosessuale”.La zona delle Carampane” ,vicino a Rialto, era una delle aree di Venezia nella quale le prostitute di Venezia erano obbligate a concentrarsi fin dal XV secolo per disposizione delle leggi sull’ordine pubblico.  http://dipoco.altervista.org/cortigiane-venezia/

Nel 1509 a Venezia vi erano 11.654 cortigiane censite (su una popolazione di 150.000 abitanti…),

Nonostante questo,l’  omosessualità continua a persistere, e soprattutto si presenta nei confronti dei giovani, potendo comportare difficoltà di socializzazione e gravi conseguenze per l’individuo, tra le quali il suicidio.

 

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